Attrazioni

Cosa vedere a Roma. Le dieci attrazioni da non perdere

Cosa vedere a Roma? L’unica risposta a questa domanda sarebbe “tutto!”, perchè la città eterna offre una moltitudine di posti, monumenti, attrazioni che lasciano a bocca aperta. Come le ciliegie, un luogo di Roma tira l’altro, tant’è che ci vorrebbero mesi per visitarla tutta.
Per sollevarvi dall’imbarazzo della scelta nel caso che abbiate solo il tempo di visitare Roma in 3 giorni, vi offriamo una lista di cosa vedere:  abbiamo selezionato 10 attrazioni che sono veramente imperdibili.
Come si sa, la capitale è una dei luoghi più visitati al mondo: nel 2023, stando a quanto riporta il Ministero del Turismo, ha accolto ben 49.2 milioni di persone.
Va da sé che le code alla biglietteria sono decisamente lunghe, ed é perciò una buona idea arrivare già con i biglietti in tasca.

Per risparmiare sull’ingresso a queste attrazioni vi consigliamo di utilizzare uno dei tanti pacchetti  combinati, ve ne riportiamo qui sotto alcuni. Alternativamente potete acquistare la Omnia Card o il Roma Pass

Cosa vedere a Roma Top Ten attrazioni

Un a delle 10 attrazioni principali di Roma: il Colosseo

1. COLOSSEO E FORI IMPERIALI

È più di ogni altro il monumento simbolo di Roma e dell’Italia stessa. Iniziato da Vespasiano nel 72 d.c., venne inaugurato da suo figlio Tito nell’80 d.c. Poteva ospitare più di 50.000 spettatori che qui venivano ad assistere ai combattimenti dei gladiatori o degli animali. È il più grande tra i monumenti romani rimasti fino ad oggi e tappa imprescindibile di chi visita la Capitale.
La visita del Colosseo va completata con quella dei Fori Imperiali che potete ammirare dalla via Alessandrina che li costeggia. Potrete farvi un’idea di come doveva essere la vita nella Roma antica. I fori infatti erano le piazze principali cittadine, dove sorgevano gli edifici pubblici, si faceva il mercato e si trattavano gli affari.
Si possono visitare anche il Foro Romano e il museo all’aperto del Palatino: se siete entrati nel Colosseo il vostro biglietto comprende anche la visita a questi ultimi due. Acquistate il biglietto on line per saltare le lunghe code!

Info: Il Colosseo è aperto tutti i giorni tranne il 25 dicembre e il 1 gennaio (chiusi)
10.30 – 19.15 dal 26 aprile 2021; 9.30 – 19.15 dal 9 luglio 2021; 9.30 – 19.00 dal 1° settembre 2021; 9.30 – 18.30 dal 1° ottobre 2021;
9.00 – 16.30 dal 31 ottobre 2021 al 28 febbraio 2022; 9.30 – 17.30 dal 1° al 26 marzo 2022; 9.30 – 19:15 dal 27 marzo al 31 agosto 2022
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.  Compreso nel Roma Pass.

Attrazioni di Roma: l'imperdibile Basilica di San Pietro2. BASILICA DI SAN PIETRO

Sorge laddove nel 324 l’imperatore Costantino fece erigere un santuario in onore di Pietro apostolo, che proprio lì venne crocifisso e sepolto.
L’aspetto di oggi si deve al progetto del Bramante, risalente al 1506. Alla sua costruzione parteciparono artisti come Raffaello, Antonio da San Gallo, Michelangelo. Gli interni, così come il colonnato sono del Bernini. La basilica rappresenta una delle più grandi chiese al mondo  Se volete salire sulla sua strepitosa cupola vi consigliamo di procurarvi il biglietto on line: salterete la coda!

Info: 1° ottobre – 31 marzo tutti i giorni 7.00-18.30 /1° aprile – 30 settembre tutti i giorni 7-19.00.

Il Pantheon, tra le attrazioni principali di Roma3. PANTHEON

Tempio dedicato a tutti gli dei, questo, che è l’edificio meglio conservato della Roma antica, venne trasformato in chiesa cristiana nel 608. Il Panteon (QUI per i biglietti) fu fatto edificare da Agrippa nel 27 a.c., come attesta l’iscrizione sul frontone.
Sia la sua altezza che il diametro dell’interno misurano 43,3 metri. La straordinaria cupola, che rappresenta la più grande volta in pietra mai costruita, è considerata  la più importante opera dell’architettura classica.

Il gruppo del Laocoonte ai Musei Vaticani. Biglietti on line salta coda4. MUSEI VATICANI

Fra i più bei complessi museali al mondo, ospitano un’incredibile collezione di opere d’arte raccolte da diversi papi nel corso dei secoli. Per visitarli è possibile effettuare diversi itinerari, che terminano comunque tutti con la Cappella Sistina. Gli edifici che ospitano i Musei Vaticani si estendono su un’area di 5,5 ettari. Assolutamente da vedere sono la Pinacoteca, il Museo Pio-Clementino, la Galleria delle Carte Geografiche, le Stanze di Raffello e la Cappella Sistina. Le code all’ingresso sono eterne. Se volete risparmiare tempo e fatica l’ideale è l’acquisto del biglietto on line.

Info: da lunedì a sabato 9.00-18.00 (ultimo ingresso alle 16 e uscita dalle sale mezz’ora prima della chiusura).

 La fontana di Trevi a Romaattrazione e simbolo della città5. LA FONTANA DI TREVI

Assieme al Colosseo è uno dei simboli di Roma nel mondo. Questa splendida fontana barocca, disegnata da Nicola Savi nel 1732, occupa quasi tutta la piccola piazza in cui è situata. Rappresenta il carro di Nettuno trainato da tritoni con cavalli marini (uno selvaggio e uno docile) che simboleggiano i diversi aspetti del mare. È tra i monumenti di Roma più fotografati.

Piazza Navona, tappa dell'itinerario per visitare Roma6. PIAZZA NAVONA

Altro simbolo della Capitale, è un luogo di ritrovo molto popolare sia tra i visitatori che tra i romani. È costruita sulle rovine dello stadio di Domiziano, risalente all’86 dc. ed è circondata da palazzi barocchi. Al centro della piazza si trova la magnifica Fontana dei quattro fiumi, capolavoro del Bernini,che rappresenta il Nilo, il Gange, il Danubio e il Rio de la Plata.

I Musei Capitolini di Roma7. MUSEI CAPITOLINI

Costituiscono la galleria pubblica di sculture più antica del mondo. Nati ad opera di papa Sisto IV nel 1471, vennero arricchiti dai papi successivi man mano che venivano riportate alla luce nuove statue. I musei occupano il Palazzo Nuovo e il palazzo dei Conservatori che si trovano entrambi sulla piazza del Campidoglio.

Info: aperti tutti i giorni 9.30-19.30 , 24 e 31 dicembre 9.30-14. La biglietteria chiude un’ora prima. Chiusi il 1 gennaio, 1 maggio, 31 dicembre.  Compreso nel Roma Pass.

Piazza di spagna, una delle attrazioni principali di Roma8. PIAZZA DI SPAGNA

Questa piazza barocca del 1725, con la sua famosa Scalinata di Trinità dei Monti (restaurata nel 2016), ha da sempre attirato turisti e viaggiatori e ancora oggi è un popolare luogo di incontro. Sulla scalinata si può solo transitare, ma non è più consentito sedersi, pena una multa salata. La fontana a forma di barca (la Barcaccia) che si trova nella piazza è opera di Pietro Bernini, padre del famoso Gian Lorenzo, e rappresenta una barca che affonda. È uno dei luoghi principali della vita notturna nel centro storico di Roma.

Visitare i musei di Roma in 3 giorni: la Galleria borghese a Roma9. MUSEO E GALLERIA BORGHESE

Situati nel parco di Villa Borgese, polmone verde di Roma, ospitano una delle più prestigiose collezioni di oggetti d’arte di Roma. In un sol luogo si trovano concentrate opere di Caravaggio, Bernini, Botticelli e Raffaello, e la celebre statua del Canova che ritrae Paolina Borghese come Venere vincitrice. Consigliato il biglietto on line per avere l’accesso prioritario.

Info: lunedì chiuso, da martedì a domenica dalle 8.30 alle 19.30 chiuso 1 Gennaio, 25 Dicembre.L’ingresso è consentito fino a mezz’ora prima della chiusura.
Compreso nel Roma Pass.

Piazza Venezia Roma10. VITTORIANO

Connessa al Colosseo tramite la monumentale via dei Fori Imperiali è forse il crocevia più importante della città. Ai suoi lati si trovano Palazzo Venezia, il primo grande edificio rinascimentale di Roma e il Vittoriano, monumento iniziato nel 1885 per celebrare l’unità d’Italia. Inaugurato nel 1911 è stato poi dedicato al milite ignoto.
Consigliati i biglietti on line per evitare le lunghe code.

Info:  gli ascensori per salire in cima al Vittoriano sono aperti tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30 (ultimo ingresso 18.45).
Per trovare meno coda conviene andare all’apertura o all’ora di pranzo.

Naturalmente la lista di cosa vedere a Roma continuerebbe di un bel po’, ma già solo vedendo queste 10 attrazioni potrete tornare a casa dal vostro viaggio decisamente soddisfatti!

Parole chiave: cosa vedere a Roma, attrazioni Roma, consigli

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Parchi di Roma

Inserire nel tuo itinerario una tappa per visitare uno o più parchi di Roma è senz’altro una scelta azzeccata, se vuoi farvi un’idea di quello che la capitale ha da offrire.

Oltre a palazzi, monumenti, musei e piazze, la città eterna custodisce infatti bellissime aree verdi. Alcune adatte a fare jogging, giri in bicicletta o lunghe passeggiate, altre molto suggestive, con palazzi storici e fontane per chi vuole coniugare arte e natura.
Nell’impossibilità di parlare di tutti gli innumerevoli parchi di Roma, io ne ho scelto cinque che credo valgano davvero la pena di essere visitati.


5 parchi di Roma da non perdere

1. Villa Doria Panphilij

Con i suoi 184 ettari, è il terzo più grande parco pubblico di Roma (se la gioca con il Parco regionale dell’Appia antica ed il Parco regionale del Pineto) e si trova al di fuori delle Mura Aureliane, in prossimità di Porta S. Pancrazio, nella parte sud-est della città.
Al suo interno si trova il Casino del Bel Respiro, oggi sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri e un tempo residenza di campagna della famiglia Pamphilij. Rappresenta la parte più suggestiva della villa e conserva al suo interno una delle più grandi collezioni private di arte di Roma, con opere di artisti come Tintoretto, Caravaggio, BerniniParmigianino, solo per fare qualche nome.
Di fronte al Casino ci sono gli splendidi Giardini Segreti, vero e proprio capolavoro paesaggistico.
Il parco è diviso in tre parti:

  • Pars urbana: il palazzo e i giardini
  • Pars fructuaria: la pineta
  • Pars rustica: la tenuta agricola

Nel parco scorre un corso d’acqua, con cascatelle e giochi d’acqua, che sfocia in un lago, il Lago del Belvedere, in cui confluiscono le acque della Fontana del Giglio, e al cui centro sorge un’isola dalla forma ellittica.

Ci sono poi tante piste ciclabili e zone attrezzate con giochi per bambini (è una tappa ideale nel caso siate a visitare Roma con bambini!).
L’unico punto di ristoro è il Vivi Bistrot di Villa Pamphilj.

Come arrivare: Prendi la linea A della metro e scendi alla fermata Baldo degli Ubaldi. Di qui arriverai con una passeggiata di 20 minuti.
Se vuoi arrivarci col Bus prendi le linee 180F, 31, 982, H.

Attrazioni nelle vicinanze: non ci sono particolari attrazioni nelle vicinanze, ma la Villa è molto ben servita da numerosi autobus.

2. Villa Borghese

Compresa tra il tratto delle Mura Aureliane che unisce Porta Pinciana a Piazzale Flaminio, ed i nuovi quartieri Salario e Pinciano nati nei primi anni del Novecento, il Parco di Villa Borghese occupa un’area molto grande nel cuore della città. 
L’ingresso principale lo trovate su Piazzale Flaminio. Sicuramente è una delle tappe che puoi inserire nel tuo itinerario, specialmente se stai visitando Roma con bambini.

Villa Borghese ospita edifici, sculture, monumenti e fontane, opera di illustri artisti dell’arte barocca, neoclassica ed eclettica. Un patrimonio artistico notevole, immerso nella natura composta da alberi secolari, laghetti, giardini all’italiana e grandi spazi liberi.
Qui potrai trovare una gran quantità di specie sempreverdi, tra cui lecci e platani (alcuni risalenti all’impianto primitivo), pini domestici con esemplari bicentenari, abeti, cedri. Tra gli arbusti sono comuni l’alloro e il bosso.
Non mancare di visitare il Museo Carlo Bilotti. È piccolino e conta solo 23 pezzi, di cui 18 opere di Giorgio de Chirico, compresa la famosa scultura “Ettore e Andromaca”, situata all’ingresso.
Puoi inoltre portare i tuoi bambini alla Casina di Raffaello, una ludoteca situata all’interno di un bel palazzo del ‘500, che propone spettacoli divertenti e laboratori per bambini da 3 a 10 anni
Per finire, vale sicuramente una visita il Bioparco (QUI PER I BIGLIETTI).

Attrazioni nelle vicinanze: Villa Torlonia

Come arrivare: Prendi la linea A della metro e scendi alla fermata Flaminio o Spagna. Arriverai con una passeggiata di pochi minuti.
Se vuoi arrivarci col Bus prendi le linee 150F, 490, 495, 590, 89, G04

3. Villa Torlonia

Senza dubbio tra i parchi di Roma più belli, in origine era proprietà della famiglia Pamphilj, era una delle molteplici tenute agricole che si trovavano lungo la via Nomentana.
A fine del Settecento venne ceduta a Giovanni Torlonia, un banchiere, che la trasformò in una sfarzosa residenza  che  comprendeva il Casino Nobile, del Casino dei Principi e delle Scuderie.

Dal 1925 al 1943 la villa fu l’abitazione della famiglia Mussolini. Qui si svolgono manifestazioni sportive e mondane, e vengono introdotti orti di guerra, che con le loro colture di grano e patate, i pollai e le conigliere riportarono la Villa ad avere le caratteristiche di ruralità di un tempo.
Dal  44 al 47 la sede del comando inglese e americano e continua il processo di decadenza della Villa.
Nel 1978 viene aperto come parco pubblico e sottoposto ad un importante intervento di recupero ambientale.

Villa Torlonia ospita giardini all’italiana e costruzioni come il Villino Rosso, il Villino Medievale e la particolarissima Casina delle civette.  Questa deve il suo nome dalle civette che decorano le vetrate (quelle di questo edificio sono la massima espressione dello stile Liberty a Roma) e dalle decorazioni che riportano il disegno di questo animale in diversi posti della casina. 
Tutti e tre gli edifici sono oggi adibiti ad aree museali e zone espositive.

Attrazioni nelle vicinanze: Villa Borghese

Come arrivare: prendi la linea B della metro e scendi alla stazione Bologna. Di qui arriverai a destinazione con una passeggiata di 10 minuti.
Con il Bus invece devi prendere le linee 120F, 60, 62, 66, 82.

4. Il giardino degli aranci

Il suo vero nome è Parco Savello ed è una piccola terrazza sull’Aventino che affaccia sul Tevere e sui principali monumenti della città. Rappresenta uno degli angoli più amati e frequentati della città, da cui si gode di una delle viste più belle della città.  Approfittane per i tuoi scatti!

Il giardino degli aranci, che deve il suo nome al fatto che è piantumato ad aranci (in ricordo all’arancio presso cui predicava S. Domenico, fondatore dell’ordine a cui il giardino era destinato), è una distesa di quasi ottomila metri quadri,  realizzata nel 1932, dall’architetto Raffaele De Vico secondo un’impostazione rigidamente simmetrica.

Questa prevede con un viale centrale in asse con il belvedere, che si apre in due slarghi: in quello di destra era in origine collocata la fontana realizzata da Giacomo della Porta per Piazza Montanara, e dal 1973 trasferita a piazza S. Simeone ai Coronari.
L’ingresso principale, in Piazza S. Pietro d’Illiria, fu arricchito nel 1937 dal portale proveniente da Villa Balestra sulla via Flaminia.
Una volta arrivato, potrai godere di un effetto ottico inaspettato: man mano che ti avvicinerai alla terrazza posta al limite, la Cupola di San Pietro sembra rimpicciolirsi e allontanarsi.

Il giardono si trova vicino ad altre attrazioni turistiche, che valgono sicuramente una visita, come il Buco della Serratura del cancello del Priorato dei Cavalieri di Malta, da dove, guardandoci dentro,  è possibile ammirare il Cupolone della Basilica di San Pietro con una prospettiva decisamente unica.
Potrai godere di questo bellissimo posto di Roma liberamente e 24 ore su 24.

Attrazioni nelle vicinanze: chiesa di Santa Sabina, Buco della Serratura del cancello del Priorato dei Cavalieri di Malta

Come arrivare: prendi la metro B e scendi alla fermata Circo Massimo. Arriverai con una passeggiata di 15 minuti.
Se vuoi raggiungerlo in Bus prendi le linee 118, 160, 170, 51, 628, 85, 87, C3

5. Villa Ada

Si trova nel quartiere Parioli, a nord della città, lungo la via salaria ed è il quarto più grande parco pubblico di Roma.
Grande circa 160 ettari, custodisce al suo interno giardini all’inglese ed edifici neoclassici ed eclettici (come il Tempio di Flora, la Villa Polissena, le Scuderie Reali ed altri ancora) ed è un posto magnifico per fare lunghe passeggiate immersi nella natura. Accedendo da via Panama ci si inoltra in boschi di pini, lecci, allori e castagni, abitati da scoiattoli, ricci, conigli selvatici e grandi comunità di uccelli.

La storia di Villa Ada Savoia è legata soprattutto alla
Casa Savoia che la possedette dal 1872 al 1878 e poi ancora dal 1904 al 1946. Proprio i Savoia realizzarono gli interventi che vennero realizzati all’interno.
L’assetto complessivo della villa si deve però alla famiglia Pallavicini, che ne acquistò le terre nel Settecento, periodo al quale risale il coffee-house settecentesco, di grande qualità architettonica, che si trova presso il casino Pallavicini, meglio conosciuto come il Tempio di Flora. Questo sia affaccia affacciato su un giardino con al centro una fontana in ghisa.

Nel 1871 la villa venne acquistata dal Re Vittorio Emanuele II che, dopo il trasferimento della corte a Roma, nuova capitale del regno, la ampliò con l’acquisto di alcune vigne confinanti.
A partire dal 1874 la proprietà venne così trasformata in un
parco rustico all’inglese e in breve tempo furono costruiti il Casino Nobile, oggi sede dell’Ambasciata della Repubblica Araba d’Egitto, edifici residenziali e scuderie. Le tenute rurali vennero trasformate in un grandioso parco, popolato di piante esotiche e abbellito con piccole costruzioni, come lo Chalet svizzero e la torre gotica.

Nel 1878, alla morte di Vittorio Emanuele, la villa fu venduta al Conte Giuseppe Tellfner che diede alla proprietà il nome della moglie, Ada. Dal 1878 al 1901 la villa rimase di proprietà del conte. Vittorio Emanuele III riacquistò Villa Ada nel 1904 e la donò a sua moglie, la regina Elena.  Nel 1904 fu costruito il portale monumentale e la villa fu arricchita da nuovi elementi.
Durante la Seconda guerra mondiale, negli anni 1941-1942, venne realizzato un bunker antiaereo a pianta circolare per ospitare il re e la sua famiglia, aperto al pubblico dal 2016.

Nel 1946, con l’avvento della Repubblica, la parte della Villa che era proprietà personale del re rimase ai suoi eredi, mentre quella proprietà della Casa reale divenne patrimonio pubblico e nel 1957, è entrata a far parte delle ville di pertinenza del Comune di Roma e quindi liberamente accessibile.
Ad eccezione però di alcuni edifici che sono privati e perciò chiusi alle visite.

Attrazioni nelle vicinanze: Villa Borghese, Villa Torlonia

Come arrivare: prendi la linea B della metro e scendi alla fermata Sant’Agnese Annibaliano. Ci vorranno circa 20 minuti per arrivare alla tua destinazione. 
Con il Bus prendi le linee 310, 92,135, 68, 63, 69, 83

Termina qui la mia breve panoramica su alcuni dei più bei parchi di Roma. decidi tu dove andare in base al tempo e agli interessi che hai. 

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Piazza del Campidoglio

Piazza del Campidoglio è una delle più belle piazza di Roma. Circondata su tre lati da grandiosi palazzi ospita la sede del Comune della capitale e gli imperdibili Musei Capitolini. Progettata da Michelangelo nel 1534-1538 su incarico di Papa Paolo III per riqualificare la zona in stato di abbandono ( era ormai pascolo per le capre), si trova sul colle Campidoglio, (da cui deriva il suo nome), uno dei sette colli su cui fu fondata la città.

Michelangelo nel suo progetto mantenne l’orientamento obliquo dei palazzi che c’erano già, ma li armonizzò creando la doppia scalinata da cui si accede al Palazzo Senatorio e aggiungendo un nuovo palazzo, creando così una piazza a forma di trapezio che si apre verso i rioni rinascimentali, divenuti centro della vita sociale romana.
Alla piazza ci si può arrivare dal Foro Romano, ma il modo più spettacolare per raggiungerla è percorrendo la Cordonata, l’elegante scalinata che sale da piazza dell’Aracoeli.
Alla base della cordonata ci sono due fontane con due leoni che versano acqua in dei vasi, mentre salendo, a circa metà della scalinata a sinistra si trova la statua di Cola di Rienzo, mentre in cima trovi ad aspettarti le statue dei Dioscuri Castore e Polluce.

Visitare Piazza del Campidoglio a Roma

Piazza del Campidoglio, tra le cose da visitare a Roma

Piazza del Campidoglio è delimitata dal Palazzo Nuovo, dal Palazzo dei Conservatori  e dal Palazzo Senatorio. A centro della piazza si trova la statua equestre di Marco Aurelio che risale al II secolo d.c. e il cui originale è custodita nei Musei Capitolini, il più antico museo pubblico al mondo.

Le code alla biglietteria sono sempre lunghe perciò ti consiglio di procurarti il biglietto on line che ti permetterà l’ingresso prioritario. Risparmierai tempo e forze da dedicare alla tua visita, che sarà indimenticabile.

Se vuoi visitare Roma in 3 giorni una tappa nella Piazza del Campidoglio è d’obbligo!

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Giubileo 2025 – Cosa vedere a Roma

Quest’anno a Roma verrà celebrato il Giubileo, l’anno santo che, dal 1300, il papa convoca con cadenza periodica e che per la Chiesa Cattolica segna una tappa molto importante.

Ha avuto inizio il 24 dicembre 2024 con l’apertura della Porta Santa e si concluderà il 6 gennaio 2026, quando la porta verrà chiusa.
Sono attesi nella capitale circa 35 milioni di pellegrini. Perciò, se anche tu sei tra quelli che ha deciso di vivere questo momento di rinnovamento spirituale, pellegrinaggio e celebrazioni, metti in conto di pianificare bene il tuo soggiorno.
Visitare Roma in questo particolare periodo infatti sarà senz’altro un’occasione per vedere la città in festa, ma, per goderti al meglio l’esperienza, ti consiglio caldamente di organizzare tutto con largo anticipo rispetto al momento del tuo arrivo nella città eterna.

Oltre ai luoghi dove si svolgeranno gli eventi giubilari, sono certa che vorrai approfittare del tuo viaggio per scoprire tutte le altre bellezze della capitale.
Per facilitarti le cose, un’ottima idea potrebbe essere acquistare il Roma Pass, la tessera che ti permette di accedere a più di 50 attrazioni e che comprende l’accesso illimitato ai trasporti pubblici.

Ma cosa fare a Roma in occasione del Giubileo del 2025?
Ti rispondo subito qui di seguito:

1. Visitare Le basiliche papali

Sono 4, e naturalmente saranno tappe fondamentali della tua visita, così come quella di tutti coloro che verranno nella capitale in questa speciale occasione.

Basilica di San Pietro

Visitare San Pietro nel Giubileo: La pietà di Michelangelo
L’incredibile Pietà di Michelangelo. Foto: Francesca Ciola

Certamente il luogo più importante e simbolico dove si trova la Porta Santa aperta dal papa.
La porta che vediamo oggi è un’opera in bronzo dello scultore italiano Vico Consorti realizzata nel 1949 e inaugurata da Papa Pio XII per il Giubileo del 1950, anno in cui iniziò la tradizione di costruire una porta artistica permanente.
Prima infatti ogni Giubileo prevedeva l’apertura simbolica di una porta murata e la sua successiva chiusura.
Sulla porta potrai ammirare 16 pannelli che rappresentano scene della storia della salvezza e del Giubileo: Il perdono di San Pietro, La Crocifissione di Cristo, Scene di pellegrinaggio.
Ti suggerisco di combinare, dopo la visita alla Basilica, anche quella ai bellissimi Musei Vaticani. Scoprirai l’incredibile valore artistico custodito nella Città del Vaticano.
Da non perdere anche le Grotte Vaticane, che sono un un importante luogo di culto, di storia e di arte. Troverai la Tomba di San Pietro, le Tombe papali, Resti della basilica costantiniana e Cappelle e monumenti funebri.

Basilica di San Giovanni in Laterano

É la cattedrale di Roma, sede del Papa come Vescovo di Roma.
Vicino alla Basilica di San Giovanni in Laterano all’interno del Santuario della Scala Santa interno si trova la scala santa, legata alla passione di cristo e luogo importante di pellegrinaggio.
É composta da 28 gradini in marmo che, secondo la tradizione cristiana, appartenevano al Palazzo di Pilato a Gerusalemme e che furono saliti da Gesù quando fu condotto davanti a Ponzio Pilato. durante la sua passione.
Durante il Giubileo costituisce uno dei principali luoghi dei pellegrini che spesso la percorrono pregando per ottenere l’indulgenza plenaria.

Basilica di San Paolo fuori le Mura

È la seconda più grande dopo San Pietro e venne eretta sul luogo di sepoltura di San Paolo.
Famosa anche per il suo chiostro, uno dei capolavori dell’arte medievale a Roma, ed i suoi magnifici mosaici della facciata e dell’abside.

Basilica di Santa Maria Maggiore

Si trova sull’Equilino ed é una delle chiese più importanti del culto mariano, nonché la più grande chiesa dedicata alla Vergine Maria. Esempio straordinario di architettura paleocristiana e barocca, custodisce una delle reliquie più venerate della cristianità: la Sacra Culla. Secondo la tradizione la tradizione sarebbe un frammento della culla dove venne deposto Gesù.

2. Fare il pellegrinaggio delle 7 chiese

E’ un antico pellegrinaggio romano che risale al XVI secolo e  che collega le basiliche principali di Roma.
Simboleggia un percorso spirituale verso la santità e l’unione con Dio.
Ogni basilica rappresenta un aspetto della fede cristiana, e visitarle ti permette di meditare sui temi della penitenza, della misericordia e della redenzione.
Le basiliche che visiterai sono: 

  • San Pietro
  •  San Paolo Fuori le Mura
  • San Giovanni in Laterano
  • Santa Maria Maggiore
  •  San Lorenzo Fuori le Mura
  •  Santa Croce in Gerusalemme
  •  San Sebastiano Fuori le Mura

Il percorso ha una lunghezza di 25-30 km complessivi chepotrai percorrere in una o più giornate. Il genere parte dalla Basilica di San Pietro.
Ogni chiesa ti permetterà di pregare, confessarti e partecipare alle celebrazioni liturgiche.
Completare il pellegrinaggio consente di ottenere l’indulgenza.
I miei consigli: arriva preparato. Allenati e indossa scarpe comode perchè il cammino può essere impegnativo. 
Per orientarti più facilmente utilizza le mappe e le applicazioni digitali che sojno messe a disposizione.
Portati acqua e cibo leggero.
Per ulteriori dettagli e approfondimenti puoi consultare il sito ufficiale.

3. Compiere il pellegrinaggio sulla Via Francigena

Sarà una delle esperienze più significative che potrai fare.
La Via Francigena è un antico cammino di pellegrinaggio che collega Canterbury, in Inghilterra, a Roma, attraversando Francia, Svizzera e Italia. È riconosciuta come Itinerario Culturale Europeo e simbolo di fede e spiritualità.
Puoi percorrere, come fa la maggior parte dei pellegrini, il tratto che va da Viterbo a Roma. Sono circa 100 km e sono sufficienti per ottenere il certificato di pellegrinaggio rilasciato a chi arriva a Roma e che si chiama Testimonium.
Tieni conto che richiederà 5-7 giorni di cammino, a seconda del tuo ritmo.
Ti serviranno scarpe comode e ben resistenti, uno zaino leggero, una borraccia, una giacca impermeabile degli abiti traspiranti e la Credenziale del Pellegrino. 
Quest’ultima é il documento che ti cpermetterà di accedere agli ostelli e di ricevere il timbro nei vari luoghi di passaggio.

Oltre a questi che ti ho segnalato io, ci sono molti altri eventi giubilari che troverai sul sito ufficiale del Giubileo.

Consigli pratici

Come ti dicevo prima, se decidi di venire a visitare Roma in questo momento così particolare per la città, ti conviene organizzare il tuo viaggio con grande anticipo.
A cominciare da dove andrai a dormire. Per aiutarti ti suggerisco di dare un’occhiata alla mia pagina dedicata alle zone della capitale dove trovare un buon hotel per il tuo pernottamento.
Per gli spostamenti invece se scegli di acquistare il Roma Pass avrai l’accesso illimitato ai trasporti pubblici.
Una buona idea è anche utilizzare l’Omnia Card per il Vaticano e Roma  che ti consente di scoprire i tesori della Città del Vaticano e le maggiori attrazioni di Roma saltando le code, usufruendo di sconti e di trasporti pubblici illimitati.

Curiosità

Qui di seguito ti segnalo alcune curiosità sul Giubileo che potrebbero esserti utili per arrivare preparato a questo grande avvenimento.

  1. Che cos’è: il Giubileo è un evento religioso e spirituale particolarmente significativo nella tradizione cristiana, e specialmente in quella cattolica. E’ legato a un periodo speciale di grazia, perdono, rinnovamento spirituale e riconciliazione con Dio.
    Si chiama anche anno Santo ed é un periodo durante il quale i fedeli possono ottenere dal Papa indulgenze speciali attraverso atti di devozione (pellegrinaggio, confessione, partecipazione all’eucarestia).
  2. La porta Santa: è un simbolo centrale nelle celebrazioni giubilari nella tradizione cattolica. Si tratta di una porta speciale situata in alcune delle principali basiliche di Roma, che viene aperta solo durante l’Anno Santo. Attraversare questa porta é un gesto simbolico e spirituale che rappresenta il passaggio dalla condizione di peccato alla grazia.
  3. La Storia: è un’antica tradizione che affonda le sue radici nella Bibbia e che è stata adottata e trasformata dalla Chiesa cattolica nel corso dei secoli.
    Come Anno Santo è stato introdotto nel 1300 da Papa Bonifacio VIII.
    Il primo Giubileo si tenne con l’intento di concedere indulgenze plenarie ai pellegrini che visitavano Roma e si confessavano. L’evento attirò moltissimi fedeli.
    Nel 1350, Papa Clemente VI celebrò un secondo Giubileo, iniziando una tradizione che prevedeva il Giubileo ogni 50 anni, ispirandosi all’antico modello ebraico.
    Nel 1475, Papa Paolo II ridusse l’intervallo a 25 anni, per permettere a ogni generazione di partecipare almeno ad un Anno Santo.


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La cupola di San Pietro

Simbolo della Città del Vaticano e di Roma Stessa, la cupola di San Pietro (QUI per i biglietti), per i romani “er Cupolone”, è una delle cupole in muratura più grandi del mondo, capolavoro artistico che segna il passaggio dall’architettura rinascimentale a quella barocca.
Qualunque sia la durata del tuo soggiorno per visitare Roma, sarà sicuramente una tappa fondamentale dell’itinerario che ti condurrà alla scoperta della città eterna.
Non puoi tornare a casa senza averla vista!
Se hai tempo ti consiglio di provare l’esperienza di salire fino in cima. I gradini sono 551 e potrai scegliere se salirli tutti a piedi, oppure prendere l’ascensore fino più o meno metà strada, per poi continuare a piedi e salire 320 gradini.
La salita è lunga e stretta, ma una volta arrivatoin cima alla cupola della Basilica di San Pietro verrai ricompensato da uno strepitoso panorama sui tetti di Roma.
Potrai ammirare la città da ben 130 metri d’altezza!
L’ingresso della cupola si trova sul lato destro del portico ed è indicata da cartelli.
Se decidi di arrivare con la metropolitana deviprendere la linea A e scendere alla fermata Ottaviano San Pietro.

Progettata da Michelangelo Buonarroti a partire dalla fine del 1546, fu interrotta alla sua morte nel 1564, quando la sua costruzione era giunta all’altezza del tamburo.
Continuarono l’opera Giacomo della Porta e Domenico Fontana che riuscirono, grazie al lavoro di circa 800 operai, a terminarla a tempo di record, in soli 22 mesi, nell’estate del 1590.
Durante il pontificato di Clemente VIII (1592-1605) venne completata la lanterna e si rivestì la cupola di lastre di piombo.
Nel 1593 venne collocata sulla cuspide della lanterna la grande sfera di bronzo dorato sormontata dalla croce, opera di Sebastiano Torrigiani.

Consigli prima di salire

  1. Evita di andare nelle ore di punta (8.30-11.00 circa) optando invece per l’orario di pausa pranzo, tranne la domenica durante e dopo l’Angelus del Papa che ha inizio alle 12.00.
  2. Ricordati di non portare con te cose che potrebbero far suonare il metal detector e ritardare così la fila.
  3. Vestii con abiti consoni alla sacralità del luogo. No quindi a minigonne, pantaloncini o canottiere.
  4. Se hai problemi di cuore o sei claustrofobico evitao di salire. L’esperienza non è inoltre consigliabile se hai con te bambini piccoli.

Cupola di San Pietro: com’è fatta

1. L’ESTERNO

Di forma ogivale, diversa da come era stata progettata da Michelangelo,  ha una struttura a doppia calotta che si eleva su un basamento diviso in 3 parti.
Da questo partono gli otto contrafforti del tamburo, costituiti da doppie colonne inquadranti delle finestre.
I contrafforti sostengono una trabeazione, su cui sovrasta un attico decorato con pannelli con decorazioni vegetali.
La cupola ha degli abbaini che permettono alla luce di entrare all’interno. La lanterna è invece formata da tre diverse decorazioni: la parte inferiore ha colonne binate, la mediana delle volute e la parte superiore dei candelabri.
Completa la cupola una sfera di bronzo sormontata da una croce.

 2. L’INTERNO

All’interno della Basilica il cavo della cupola si eleva per 117,57 metri.
La sua struttura è sorretta da quattro grossi pilastri intitolati a quattro santi, le cui statue sono poste in nicchie disegnate dal Bernini.
Ognuna delle statue custodiva una preziosa reliquia: la punta della lancia di Longino che trafisse il fianco del Cristo, il sudario usato dalla Veronica per asciugare il volto di Gesù che vi rimase impresso, un frammento della croce trovato da Sant’Elena, la testa di Sant’Andrea.
Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d’Arpino progettò la decorazione interna.
Nelle lunette della base ci sono raffigurati sedici vescovi e patriarchi, immediatamente sopra compaiono la Vergine Madre, Cristo, San Giovanni e i dodici Apostoli.
A seguire vennero realizzati i mosaici di quattro ordini di angeli con tanto di cherubini e serafini. La base della lanterna è decorata da un cerchio blu pieno di stelle e al centro della lanterna è dipinta l’immagine di Dio.
Nell’anello interno a chiusura della lanterna si trova la scritta: S. PETRI GLORIAE SIXTUS PP. V. A. MDXC PONTIF. V (A gloria di San Pietro, papa Sisto V, nell’anno 1590 del suo pontificato).

SALIRE SULLA CUPOLA

Il primo punto di arrivo della salita, sia che decida di effettuarla a piedi o invece in ascensore, è la balconata posta alla base della cupola.
Da qui, guardando in basso potrrai apprezzare il meraviglioso baldacchino del Bernini e tutto l’interno della basilica.
Alzando gli occhi potrai godere dei bellissimi mosaici che decorano il cavo della cupola.

Città del Vaticano vista dalla Cupola di San Pietro

Città del Vaticano vista dalla Cupola di San Pietro

 

Dal balcone, per arrivare il cima, fin sotto la sfera d’oro, bisogna salire i gradini di una stretta scala a chiocciola che passa tra le due calotte (i gradini sono piccoli e obliqui ma c’è una corda a cui tenersi per aiutarsi nella salita).
Questa è la parte più faticosa ma sicuramente la più affascinante.

Una volta uscito sul terrazzo la vista, a 360 gradi, è impagabile: Roma è letteralmente ai tuoi piedi, con tutte le sue attrazioni che l’hanno resa famosa in tutto il mondo.
Potrai e anche avere una bellissima vista su Città del Vaticano e suoi magnifici giardini. Le foto sono d’obbligo!

ORARI

1 ottobre -31 marzo dalle 8.00 alle 17.00
1 aprile – 30 settembre  dalle 8.00 alle 18.00

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La Basilica di San Pietro

La Basilica di San Pietro è una delle più grandi, ricche e spettacolari chiese al mondo. Riceve più di 20.000 visitatori al giorno, attirati dalla genialità artistica dell’edificio e dai numerosi capolavori che contiene al suo interno, primi fra tutti la Pietà di Michelangelo, il Baldacchino del Bernini e la sua strepitosa Cupola.
Qualunque sia la durata del tuo soggiorno per visitare Roma, di San Pietro è senz’altro in cima alla lista delle cose da vedere.
Data la continua affluenza di visitatori, ti suggerisco di procurarti il biglietto on line. Salterai la fila e inizierai subito la visita!
N.B: vestiti con abiti adatti alla sacralità del luogo, altrimenti non potrai entrare. Non sono ammessi pantaloncini, gonne corte e canottiere.

COME ARRIVARE
Prendi  linea A (rossa) della metropolitana e scendi alla fermata Ottaviano-San Pietro,  a circa 10 minuti a piedi dalla tua destinazione.

1. Storia

A costruire la prima basilica fu Costantino nel IV secolo d.c., sul sito dell’Ager Vaticanus, luogo su cui sorgeva lo stadio di Nerone.
Qui dal 64 al 67 d.c. vennero martirizzati i primi cristiani tra cui San Pietro. L’edificio fu consacrato nel 326.
Venne fatta circondare da alte mura da papa Leone IV nel IX secolo, a protezione delle scorrerie saracene.
Nel 1377, al rientro dei papi da Avignone, la chiesa era in stato di abbandono.

Papa Niccolò V cercò di iniziare la ricostruzioneripartita però solamente nel 1506 con Giulio II, che affidò il progetto al Bramante.
Questi optò per una pianta a croce greca con una cupola centrale e quattro minori. Fece demolire gran parte della basilica, distruggendo affreschi e mosaici bizantini.
Alla morte del Bramante nel 1514, i lavori si fermarono e ripresero nel 1547, quando la responsabilità  del progetto passò a Michelangelo, che allora aveva 72 anni.
Egli semplificò il progetto del Bramante e ideò il disegno della cupola. Michelangelo, però, morì prima che questa fosse completata.
La portò a termine, nel 1590 Giacomo della Porta e Domenico Fontana aggiunse la lanterna finale.
Nel 1605 il progetto passò a Carlo Maderno, che modificò l’idea del Bramante a favore di una croce latina, con la navata centrale più lunga del transetto.

2. Visitare la Basilica

La facciata

Visitare la Basilica di San Pietro a Roma

La splendida facciata di San Pietro

Progettata da Carlo Maderno ed edificata tra il 1608  e il 1612, misura 48 metri di altezza e 112.60 di lunghezza. Otto colonne alte 27 metri sorreggono un attico su cui sono collocate 13 statue in piedi rappresentanti Cristo Redentore, San Giovanni e 11 apostoli.
Il balcone centrale è conosciuto come Loggia delle Benedizioni. Da qui si annuncia il nuovo papa e da qui viene impartita la benedizioni Urbi et Orbi a Natale e Pasqua.
Ci sono 5 ingressi e la prima porta sulla destra è la Porta Santa, che viene aperta sono quando c’è un giubileo.

Interni

NAVATA DESTRA

Percorrendo la navata destra della Basilica troveai numerosi punti di interesse che ti lasceranno a bocca aperta:

1. Pietà di Michelangelo: si trova subito all’inizio in una cappella dietro ad un vetro antiproiettile. Realizzata da Michelangelo nel 1499 a soli 25 anni, è la sola opera che reca la sua firma (sulla fascia che cinge il petto di Maria).
In vista del Giubileo del 2025, l’azienda iGuzzini, che già nel 2018 aveva realizzato il primo sistema di illuminazione di questa incredibile opera d’arte, ha curato un un innovativo progetto di illuminazione. Questo non solo ha migliorato la visibilità della scultura, ma ne ha anche potenziato la sicurezza e la staticità.
QUI per scoprire tutti i dettagli di questo nuovo intervento!

Visitare San Pietro: la Pietà di Michelangelo

2. Disco di porfido rosso sul pavimento: collocato subito all’interno del portale principale. Qui Carlo Magno e gli altri imperatori del Sacro Romano Impero furono incoronati dal papa.

3. Monumento alla regina Cristina di Svezia: dedicato a lei perché si convertì al cristianesimo nel 1655. Si trova su un piedistallo subito dopo la Pietà.

4. Cappella del Santissimo Sacramento: in sontuoso stile barocco, in genere non è aperta ai turisti ma si può entrare per pregare.

5. Monumento a Gregorio XIII: si trova subito dopo la cappella e vicino alla Cappella Gregoriana.
Nel transetto a destra dell’ingresso principale si trovano poi il monumento a Clemente XIII e opere tra le più importanti del Canova.

BIGLIETTI BASILICA DI SAN PIETRO

NAVATA CENTRALE

La navata centrale ospita capolavori incredibili che ti riempiranno gli occhi di meraviglia:

  • Baldacchino del Bernini: in stile barocco è alto 29 metri. Lo sorreggono 4 colonne tortili e realizzate con marmo proveniente dal Pantheon.
    Si innalza sull’altare maggiore, posto sulla tomba di San Pietro.
    Sotto l’altare c’è la Confessio, alla cui balaustra vengono a pregare i vescovi quando si avvicinano al papa. E’ circondato da 99 lampade sempre accese.
    Attualmente è in fase di restauro in vista del Giubileo del 2025.

Il Baldacchino del Bernini all'interno di San pietro

  • Cupola di Michelangelo: si trova a 119 metri da terra ed è sorretta da 4 pilastri di pietra disposti intorno all’altare papale. I pilastri prendono il nome da quello di 4 santi, le cui reliquie sono conservate dalle statue dei santi poste in delle nicchie.

La Basilica di San Pietro - Interni. Visitare Roma
Sopra, i balconi sono decorati con le reliquie maggiori: la lancia di San Longino che trafisse il costato di Cristo,  il sudario di Santa Veronica, la scheggia della croce trovata da Sant’Elena e il teschio di sant’Andrea, fratello di Pietro.

  • Statua in bronzo di San Pietro: attribuita ad Arnolfo di Cambio, si trova a destra guardando l’altare.
  • Trono di San Pietro: realizzato nel 1665 dal Bernini è il punto focale della Basilica di San Pietro.

Visita alla Basilica di San Pietro: il trono

 

  • Monumento ad Urbano VIII: realizzato dal Bernini si trova a destra del trono.

NAVATA SINISTRA

Anche nella navata sinistra i capolavori non mancano di certo:

  • Cappella della Madonna della Colonna: si trova dietro il pilastro di Santa Veronica nel transetto di sinistra.
  • La tomba di San Leone Magno: risalente al 1650 è opera di Alessandro Algardi.
  • Monumento ad Alessandro VII: rappresenta l’ultima opera del Bernini per la basilica. Si trova di fronte alla tomba.
  • Cappella Clementina: prende il nome da Clemente VII che la fece decorare da Giacomo della Porta per il Giubileo del 1600.
  • Tomba di San Gregorio Magno: è situata sotto l’altare e su di essa c’è un mosaico ispirato al Miracolo di San Giorgio di Andrea Sacchi.

San Pietro Suites

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  • Monumento a Leone XI: il papa, della famiglia dei de’ Medici è rappresentato quasi piegato dal peso dell’incarico.
  • Cappella del Coro: opera di Giovani Battista Ricci su disegni di Giacomo della porta. Gli stalli d’oro sono su disegno del Bernini.
  • Monumento a Innocenzo VIII: opera del Pollaiolo e copia di un monumento che si trovava nell’antica basilica.
  • Cappella della Presentazione: si trova verso la facciata e contiene due opere moderne, ovvero il monumento a Giovanni XXIII e  quello a Benedetto XVI.
  • Monumenti agli Stuart: dedicati alla moglie di Giacomo Stuart e a 3 membri della famiglia sua famiglia, pretendenti al trono, che morirono in esilio a Roma

La Cupola della basilica di San Pietro

Tra i simboli di Roma per eccellenza, venne ideata da Michelangelo, su ispirazione della cupola del Bramante di Santa Maria del Fiore a Firenze.
La cupola, il cui diametro è di 41.5 metri, è sostenuta da sedici contrafforti con colonne binate, alternati da finestroni a timpano.
Sulla possente struttura, Giacomo della Porta, a cui passò il progetto dopo la morte di Michelangelo, fece partire i sedici spicchi dicui è composta la calotta, aperta da tre ordini di finestre.

Tomba di San Pietro

Si trova nel sottosuolo della basilica, nella parte originaria. Si visita solo con visita guidata di un’ora e mezza (il costo è di 13 euro) e con prenotazione obbligatoria.
Si può accedere solo dopo aver compiuto 15 anni.  La prenotazione si può effettuare tramite richiesta scritta inviando un messaggio a scavi@fsp.va, o per fax +39 06 69873017, o direttamente in Ufficio Scavi (ingresso a sinistra del colonnato berniniano).

Grotte Vaticane

Si estendono per tutta la lunghezza della basilica e contengono le tombe di molti papi, compresa quella di papa Giovanni Paolo II. Si possono vedere anche grandi colonnati risalenti alla basilica del IV secolo.

Tesoro di San Pietro

Si accede dall’ingresso della sagrestia (metà della navata sinistra). Qui sono conservate reliquie e manufatti preziosissimi, come la Crux Vaticana del VI secolo, in bronzo e tempestata di gemme.

3. Curiosità

  • Sotto la Basilica sono sepolti ben 91 papi
  • A costruire la prima Basilica di San Pietro fu Costantino, il primo imperatore romano che abbracciò il Cristianesimo
  • L’edificio fu costruito sul luogo del martirio di San Pietro
  • Le spoglie di San Pietro furono trovate nel 1950 e sono state esposte da papa Francesco nel 2013
  • Sotto la navata centrale, a tre metri di profondità, si trovano Grotte Vaticane. Pur essendo chiamate così non sono delle vere e proprie grotte.
    In realtà si tratta dello spazio che c’è tra la vecchia basilica, costruita da Costantino, e quella nuova.

Terminata la visita alla Basilica esci e fermati in Piazza san Pietro a goderti l’atmosfera che questo luogo sa regalare e che, insieme ai musei Vaticani e la Cappella Sistina, rappresentano i tre gioielli della Città del Vaticano.

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Visitare Roma – Città del Vaticano

A meno che tu non sia nella capitale per una sola giornata, non puoi non inserire nel tuo itinerario per visitare Roma una tappa nella Città del Vaticano.
Ti consiglio di arrivare di mattina presto (scendete alla fermata della metro Ottaviano-San Pietro), quando il flusso dei visitatori è ancora limitato.
Avrai ancora l’intero giorno davanti a te per dedicarti alla visita di tutte le attrazioni presenti: la Basilica di San Pietro, le Grotte Vaticane, i meravigliosi Musei Vaticani (vi conviene acquistare i biglietti on line per saltare la coda).

Nota: se vuoi goderti tutti i tesori del Vaticano e di Roma risparmiando tempo, tenendo d’occhio il portafoglio, puoi approfittare della Omnia Vatican & Rome card . Avrai anche accesso illimitato ai trasporti pubblici e potrai usufruire di diversi sconti.

Qui di seguito ti fornisco alcune informazioni sulla Città del Vaticano per non farti trovare impreparato:

1. Dove si trova

La Città del Vaticano si estende sulla riva destra del Tevere, in una zona dove all’origine non c’era sviluppo urbanistico.
L’Ager Vaticanus iniziò ad essere preso in considerazione solo alla fine dell’età repubblicana (I secolo A.C), quando furono realizzati ville e giardini.
Più tardi, Augusto (63a.c – 14d.c) portò a termine uno stadio per battaglie navali (naumachia) mentre Nerone (37 d.c – 68d.c.) fece realizzare un circo.
Nel circo e nei giardini di Nerone subirono il martirio molti cristiani, tra cui lo stesso San Pietro (67 d.c.).
La memoria dell’apostolo darà il via alla costruzione delle due grandiose basiliche: la prima voluta dall’imperatore Costantino nel 324, la seconda, voluta da papa Giulio II nel Rinascimento e fatta edificare sullo stesso luogo della precedente.
Accanto alla basilica, nel corso dei secoli si è sviluppata la Città del Vaticano, sede del capo della Chiesa cattolica e gelosa custode di inestimabili tesori d’arte.

2. Quando nasce

Nasce l’11 febbraio 1929, quando tra i rappresentanti della Santa sede e quelli dello Stato Italiano viene firmato, nel Palazzo Laterano, il trattato che sanciva la costituzione dello Stato della Città del Vaticano, indipendente e con precisi confini topografici.
Il trattato entrò in vigore il 7 giugno dello stesso anno.

3. Caratteristiche

Si estende su una superficie di 0,44 kmq con una popolazione di circa 836 abitanti.
Batte una propria moneta, ma per effetto dell’unione doganale e monetaria con l’Italia adotta l’Euro. Sugli otto tagli delle monete viene riportato nella faccia nazionale l’effigie del papa regnante.
Stampa propri francobolli validi per spedizioni in tutto il mondo solo però con la spedizione dalle Poste Vaticane.
Edita un proprio giornale, l‘Osservatore Romano e ha una propria emittente, Radio Vaticana, inaugurata da Guglielmo Marconi nel 1931.
La lingua ufficiale è l’Italiano, mentre il latino è la lingua ufficiale della Santa Sede.
All’interno della città vaticana e degli edifici extraterritoriali il servizio d’ordine e di polizia è assolto dagli agenti di vigilanza e dalla Guardia Svizzera.

4. Il Papa

È capo dello Stato e allo stesso tempo vescovo di Roma. Gode della piena e suprema potestà giurisdizionale su tutta la Chiesa. È coadiuvato nel governo della Chiesa da un Sacro Collegio Cardinalizio e della Curia Romana.
È possibile partecipare alle udienze di Papa Francesco ogni mercoledì in Piazza San Pietro (scopri qui come fare!)

5. Le guardie svizzere pontificie

Una delle curiosità da vedere a Roma, sono un corpo armato al servizio del papato.
Questo fin dal 22 gennaio 1506, quando un gruppo di 150 mercenari elvetici entrò nello stato pontificio per mettersi al servizio di papa Giulio II.
Per diventare una guardia svizzera bisogna essere in possesso di alcuni requisiti:

  • essere di sesso maschile
  • essere obbligatoriamente di fede cattolica
  • avere la cittadinanza svizzera
  • avere un’età tra 18 e i 30 anni
  • aver prestato servizio nell’esercito svizzero
  • rimanere celibi (il matrimonio è concesso solo a chi raggiunge il grado di caporale e gradi superiori).
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Visita ai Musei Vaticani

Una visita ai Musei Vaticani è un’esperienza che si deve fare una volta nella vita. Anche se non siete folli appassionati d’arte, non dimenticate di inserire nel vostro itinerario per visitare Roma, una tappa in questi incredibili musei. Vi sarà impossibile non emozionarvi davanti a tanta bellezza. Tornerete a casa stanchi ma entusiasti, ve lo assicuriamo! 

Qui di seguito vi forniamo un itinerario di visita ai Musei Vaticani che mette in conto circa 3 ore.
Vi suggeriamo di adottare un abbigliamento consono, dal momento che andrete a visitare una luogo sacro. Niente pantaloncini perciò, o canottiere, minigonne e cappelli.

Per entrare ai musei bisogna acquistare il biglietto on line . Potrete scegliere l’orario della visita a voi più congegnale ed evitare la coda.

Gli orari

Dal lunedì al sabato: dalle 9.00 h alle 18.00 h (ultimo ingresso alle 16.00 h)
Ultima domenica del mese: dalle 9.00 h alle 14.00 h (ultimo ingresso alle 12.30)
Dal 22 aprile al 29 ottobre, apertura serale: venerdì e sabato dalle 19.00 alle 22.30 (ultimo ingresso alle 20.30)
Chiuso tutte le domenica tranne l’ultima domenica del mese (a meno che non sia festivo)
Chiuso anche l’1 e il 6 gennaio, 11 febbraio, 19 marzo, 18 aprile, 1 maggio, 29 giugno, 15 agosto, 1 novembre, 8, 25 e 26 dicembre.

La visita ai musei Vaticani

LE TAPPE DEL TOUR

1. CORTILE DELLE CORAZZE

Dopo aver attraversato tutto il complesso museale salite su per la scala a spirale e accedete nel Cortile delle Corazze, punto di partenza di tutti i diversi itinerari di visita. Prima di cominciare però trovate un attimo per salire sulla terrazza, ne vale davvero la pena. Di qui potrete ammirare la meravigliosa Cupola di San Pietro e i Giardini Vaticani.

2. CORTILE DELLA PIGNA

Rientrate e passate per il Cortile della Pigna un largo spazio aperto di 300 metri quadri adiacente ai corridoi e alle sale del museo. Il cortile conserva, in una nicchia monumentale nella sua parte nord, una colossale pigna di bronzo (alta 4 metri e larga 2,5), di età augustea. Il cortile deve il suo nome proprio a questa scultura.

La pigna, usata spesso in architettura romana col significato di immortalità e rinascita, venne ritrovata nel medioevo a Roma nell’area delle Terme di Agrippa a Campo Marzio, utilizzata con ogni probabilità come fontana. Venne collocata qui nel 1608.
Nel cortile della pigna potrete ammirare anche la grande sfera realizzata dall’artista Arnaldo Pomodoro  al cui interno si intravede un complesso meccanismo che ruota lentamente se mosso dal vento. L’opera venne donata ai Musei Vaticani nel 1990.

3. MUSEO PIO-CLEMENTINO

Dal Cortile della Pigna, la vostra visita ai Musei Vaticani continua immettendovi nel lungo corridoio del Museo Chiaramonti. Continuate andando avanti a sinistra e salendo su per le scale fino al Museo Pio Clementino, che ospita gli esempi più belli della scultura classica del Vaticano. Fondato da Clemente XIV nel 1771 dopo l’acquisizione delle collezioni Mattei e Fusconi, venne ampliato dal suo successore, Pio VI che lo dotò di un ingresso monumentale con l’Atrio dei Quattro Cancelli e la Scala Simonetti.
Oggi il museo occupa 12 sale in cui sono collocate importantissime collezioni di epoca greca e romana.

4. CORTILE OTTAGONO

Attraversate poi il Cortile Ottagono dove rimarrete estasiati dalla bellezza dell’Apollo del Belvedere, considerato una delle più belle opere di tutta l’antichità, e dal gruppo del Laocoonte.
Il primo è una copia romana del II secolo d.C. di un originale in bronzo del IV secolo a.C, attribuito allo scultore greco Leochares, uno degli artisti che lavorarono al mausoleo di Alicarnasso; il secondo invece  è una copia in marmo di un originale in bronzo  risalente all’età ellenistica (323-31 a.C.) e raffigura il dramma di Laocoonte,  sacerdote troiano, punito da Poseidone (o, secondo altre fonti, da Atena) per aver tentato d’impedire l’ingresso a Troia del cavallo di legno. Morì infatti stritolato da due serpenti, assieme ai suoi figli, Antifate e Timbreo.

Il cortile ottagono fa parte anch’esso del museo Pio-Clementino. Originariamente si chiamava Cortile delle statue e ospitò il primo nucleo delle collezioni pontificie. Su richiesta di papa Giulio della Rovere qui venne allestita (1503-1513) un’incredibile raccolta di statue antiche, con la volontà di fare rivivere la Roma dei Cesari nella Roma dei papi.

5. GALLERIA DELLE CARTE GEOGRAFICHE

Il percorso poi si snoda attraverso una serie di sale, una più spettacolare dell’altra tra cui la Sala degli Animali, la Sala delle Muse (qui è ospitato il Torso del Belvedere) e la Sala Rotonda. Dalla Sala a Croce che si trova li vicino, salite poi la Scala del Simonetti che vi porterà alla Galleria dei Candelabri, la prima delle tre gallerie consecutive che formano un corridoio molto lungo. Unitevi alla folla dei visitatori attraverso la Galleria degli Arazzi e arrivate alla Galleria delle Carte geografiche, lunga ben 120 metri e con le parete ricoperte di carte geografiche del Cinquecento.

Tra i meravigliosi dipinti troviamo rappresentate tutte le regioni italiane dell’epoca, complete della pianta di una o più città principali della regione.
Due carte costituiscono la Puglia, una carta l’Abruzzo e tre le Marche, con le città di Macerata, Loreto, Pesaro-Urbino. Quattro sono le carte per Veneto, Lombardia, Friuli e Trentino: al tempo inglobati nel dominio veneziano. Il Lazio è invece rappresentato in due carte geografiche, con una spettacolare pianta di Roma.
La volta della Galleria delle Carte Geografiche è  dipinta con episodi miracolosi avvenuti nella regione in questione, la cui mappa è disegnata sulle pareti.

6. STANZE DI RAFFAELLO

Terminato il corridoio oltrepassate la Sala Sobieski arrivando fino alla Sala di Costantino, che rappresenta la prima delle quattro Stanze di Raffaello. Si tratta di una delle stanze postume affrescate grazie ai cartoni creati dallo stesso Raffaello prima della sua morte, il tema principale sono storie sulla vita di Costantino Magno.

Le altre tre sono

  • la Stanza d’Eliodoro affrescata tra il 1511 e il 1514,  si affaccia sul Cortile del Pappagallo nel Palazzo Apostolico e prende il nome da un lunotto affrescato con episodi della vita di Eliodoro, uomo ostile alla Chiesa
  • la Stanza della Segnatura – affrescata riprendendo il tema della cultura umanistica, tra cui è impossibile non citare la famosa Scuola di Atene, simbolo della filosofia
  • la Stanza dell’incendio di Borgo – conserva il precedente lavoro sulla volta del Perugino, 1507-1508, con temi legati alla Trinità, mentre il lavoro di Raffaello realizzò scene come l’Incendio di Borgo e l’Incoronazione di Carlo Magno.
Visita ai Musei Vaticani: Le Stanze di Raffaello

Foto di Francesca Ciola

 

Queste stanze sono solo il preludio alla grandiosa Cappella Sistina.

Conosciuta in tutto il mondo, la Cappella Sistina è uno dei più importanti tesori del Vaticano e di Roma. Sono infatti  i visitatori, sia italiani che stranieri, che  ogni anno non mancano di visitare questo incredibile capolavoro.
Edificata fra il 1473 e il 1481, per volere di Papa Sisto IV, venne progettata dall’architetto Giovanni De Dolci e affrescata dal grande Michelangelo, che dipinse il soffitto e la grande parete sopra l’altare maggiore. Oltre a Michelangelo prestarono la loro opera anche altri grandi maestri rinascimentali, tra cui Botticelli, Ghirlandaio, Pinturicchio, Perugino e Luca Signorelli, che dipinsero le pareti laterali.

L’affresco, che ricopra la volta per l’intera superficie (800 metri quadrati!), richiese a Michelangelo 4 anni di lavoro. L’artista lo organizzò in 9 scene centrali, la creazione di Adamo ed Eva, il peccato originale e la storia di Noè. Le scene sono inquadrate in elementi architettonici dipinti.
Il Giudizio Universale invece, uno degli affreschi più famosi al mondo, realizzato sull’altare maggiore, venne dipinto 30 anni dopo la volta.
Rappresenta la  venuta alla fine dei tempi del Cristo per inaugurare il Regno di Dio.

Il progetto, commissionato da Clemente VII e incoraggiato dal successore  Paolo III, fu oggetto di  polemiche sin dall’inizio. Prima perché l’artista distrusse due affreschi del Perugino per preparare il muro. Poi quando il dipinto fu svelato, perché la massa turbinante di 391 corpi nudi fece gridare allo scandalo. La reazione infatti fu tale che le autorità ecclesiastiche ordinarono che si coprissero le nudità.

La vostra visita ai Musei Vaticani termina qui.

Visitare i Musei Vaticani di Roma

L’uscita dei Musei Vaticani. Foto di Francesca Ciola

 

Dormire vicino ai Musei Vaticani

COME RAGGIUNGERE I MUSEI VATICANI

1. IN METRO
Dalla stazione Termini prendete la Linea A della Metro in direzione Battistini. Le fermate più vicine ai Musei Vaticani distano circa dieci minuti a piedi e sono Ottaviano-Musei Vaticani e Cipro.
Dal Colosseo: prendete la linea B dalla fermata Colosseo e cambiate per la linea A alla stazione Termini. Scendete a Ottaviano o Cipro.

2. IN BUS
Davanti all’ingresso dei Musei Vaticani si trova la fermata della linea 49.
In Piazza Risorgimento,  distante a 5 minuti a piedi , fanno capolinea le linee 3281 e 982.
Dal Colosseo:  prendete la linea 81 dalla fermata sulla Via Claudia in direzione Risorgimento. Scendete al capolinea.
Dalla stazione Termini: prendete la linea 40 in direzione Borgo Sant’Angelo, scendete a capolinea.
Da piazza Venezia:  prendete il bus 492 da Plebiscito in direzione Metro Cipro, scendete alla fermata Bastioni di Michelangelo.

3. IN MACCHINA
Potete parcheggiare la macchina nei parcheggi a pagamento sia sul Viale Vaticano sia nelle strade limitrofe.

4. IN TRENO
Arrivate alla stazione di Roma Termini e prendete la Linea A della Metro in direzione Battistini. Vi conviene scendere alle fermate Ottaviano-Musei Vaticani e Cipro, che distano  circa dieci minuti a piedi.

5. IN AEREO
Se arrivate a Roma in  aereo vi consigliamo di andare dall’aereoporto alla stazione di Roma Termini, dove si trovano Bus, Metro e Taxi che vi condurranno ai Musei Vaticani .

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5 cose da vedere a Roma in 5 giorni

Quali potrebbero essere le cose da vedere a Roma in 5 giorni?
Te lo starai sicuramente chiedendo se sei alle prese con l’organizzazione di una vacanza nella Città Eterna.
La risposta, va da sè, parlando di una delle mete più gettonate d’Italia, senza dubbio é: parecchie!
Musei, monumenti, palazzi, piazze, giardini….l’elenco delle cose da visitare sarebbe molto molto lungo.
Io però mi focalizzo solo su alcune e te ne suggerisco 5 che merita davvero vedere.
Il mio consiglio é quello di arrivare già con i biglietti on line prenotati.
Eviterai le lunghe code e potrai cominciare subito la visita, risparmiando tempo prezioso e fatica.

1. IL COLOSSEO

Cose da vedere a Roma in 5 giorni: il Colosseo
Foto di Francesca Ciola

Uno dei monumenti più interessanti ed emozionanti della Roma antica, il Colosseo è l’attrazione più visitata della città. Dal 2007 è annoverato tra le sette nuove meraviglie del mondo insieme alla Grande muraglia cinese, l’antica città di Petra in Giordania, la statua del Cristo Redentore a Rio in Brasile, le rovine di Machu Picchu in Perù, le piramidi di Chichén Itzà in Messico e il Taj Mahal in India.

Le sue dimensioni sono spettacolari (si tratta dell’anfiteatro romano più grande del mondo!) e i numeri parlano da soli:  527 metri di perimetro, 48 metri di altezza (in origine erano 53), 240 montanti a sostegno del velario, 80 gli ingressi per gli spettatori.

  • Le mura esterne un tempo erano interamente ricoperte di travertino.
    Sono divise su tre livelli di archi inquadrati da paraste (pilastri inglobati nella parete) con capitelli tuscanici (livello più basso), ionici (livello intermedio) e corinzi (livello più alto).
    Le arcate del livello intermedio e di quello più alto erano abbellite con delle statue, mentre la parte più alta, che presenta finestre e lesene corinzie  è caratterizzata dai supporti per i montanti che dovevano sostenere il velario, un enorme tendone di tessuto che ricopriva l’arena.
    Al piano terra ci sono gli ingressi ad arco (vomitoria), che permettevano agli spettatori di entrare e sedersi in pochi minuti.

 

  • Un tempo aveva un pavimento di legno ricoperto di sabbia per permettere ai gladiatori di non scivolare e al sangue di essere assorbito.
    L’arena poteva anche venire allagata in occasione delle battaglie navali (naumachie).
    Grazie ad alcune botole si accedeva agli ambienti e ai passaggi sotterranei che costituivano l’ipogeo.

  • La cavea, l’area riservata agli spettatori era suddivisa in tre parti: i senatori sedevano nelle file più in basso, i cittadini ricchi in quelle di mezzo e la plebe in quelle in alto. Le donne, ad eccezione delle vestali, erano relegate nei settori in cima.
    Come al giorno d’oggi gli spettatori avevano un biglietto numerato che indicava un posto a sedere in una zona precisa.
    Davanti alle file dei posti a sedere si trovava una larga terrazza (il podium), dove prendeva posto l’imperatore, i senatori e le personalità di riguardo.

I sotterranei si estendevano sotto tutta la struttura. Qui venivano immagazzinate le scenografie.
In questo stesso luogo e venivano costruite le scenografie per le battaglie navali che erano poi issate con un complesso sistema di carrucole. I gladiatori raggiungevano l’ipogeo direttamente dalla schola adiacente, mentre gli animali feroci venivano fatti arrivare dal monte Celio, dove c’era uno “zoo”, in cui le bestie erano rinchiuse in gabbie costruite nelle muratura.
Di qui gli animali venivano fatti arrivare al Colosseo con un montacarichi.

Orari
chiuso 25 dicembre e 1 gennaio.
dal 27 marzo al 31 agosto: 9.00 – 19:15
dal 1° settembre al 30 settembre: 9.00 – 19.00
dal 1° al 30 ottobre: 9.00 – 18.30
dal 31 ottobre al 31 dicembre​: 9.00 – 16.30
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura

Come raggiungere il Colosseo: Linea B della metropolitana fermata Colosseo; bus n. 51, 75, 81, 85, 87, 118; tram n. 3
Se arrivi in treno alla stazione Termini puoi raggiungerlo con la linea B della metropolitana oppure con l’autobus n. 75

Attrazioni nelle vicinanze: Colonna traiana, Arco di Costantino, Vittoriano (QUI per i biglietti!), Campidoglio

2. Musei Vaticani

Musei Vaticani: cosa vedere a Roma in 5 giorni
Foto di Francesca Ciola

Qualunque sia la durata del tuo soggiorno a Roma, non puoi non andare ai Musei Vaticani.
Anche chi non è troppo appassionato difficilmente rimarrebbe indifferente alla quantità di incredibili opere d’arte contenute in questo posto.
Si trovano nel Palazzo Apostolico Vaticano e rappresentano una delle collezioni d’arte più grandi del mondo. Raffello, Leonardo, Tiziano, Caravaggio, sono solo alcuni degli artisti di cui potrai ammirare le meravigliose opere.
Per la visita metti in conto almeno un paio d’ore, 3 se utilizzi un’audioguida.
Il consiglio che ti do è quello di scegliere già le sezioni che vuoi vedere.
Non mettere in conto di visitare tutto in una volta, pensa che si è stimato che per visitarli tutti ci vorrebbero anni! 
Sicuramente quello che ti consiglio è di dare la precendenza a:

1. Le Stanze di Raffaello
2. Il Museo Pio Clementino (per estasiarti davanti al Laocoonte e l’Apollo del Belvedere)
3. La Pinacoteca Vaticana(non perderti la Trasfigurazione di Raffaello)
4. Galleria delle Carte Geografiche 
5.
  e ovviamente alla strepitosa Cappella Sistina (qui per assicurarti l’ingresso prioritario)

Ti ricordo che i musei sono attrezzati per i disabili e, previa prenotazione, sono disponibili gratuitamente le sedie a rotelle (su richiesta direttamente presso lo sportello “permessi speciali”).
E’ inoltre consentito l’ingresso con i passeggini.

Orari
Fino al 31 dicembre 8.30-18.30 (ultimo ingresso alle 16.30)
dal 3 gennaio: da lunedì al sabato dalle 9.00 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 16.00) – ogni ultima domenica del mese dalle 9.00 alle 14.00 (ultimo ingresso alle 12.30)

Come raggiungere i Musei Vaticani

1. In metro: partendo dalla Stazione Termini prendIe la Linea A della Metro in direzione Battistini. Le fermate più vicine ai Musei Vaticani distano circa dieci minuti a piedi e sono Ottaviano-Musei Vaticani e Cipro.

2. In bus: davanti all’ingresso dei Musei Vaticani si trova la fermata della linea 49.
In Piazza Risorgimento,  distante a 5 minuti a piedi , fanno capolinea le linee 3281 e 982.

3. In macchina: puoi parcheggiare la macchina nei parcheggi a pagamento sia sul Viale Vaticano sia nelle strade limitrofe.

4. In treno : arriva alla stazione di Roma Termini e prendi la Linea A della Metro in direzione Battistini.
Ti conviene scendere alle fermate Ottaviano-Musei Vaticani e Cipro, che distano  circa dieci minuti a piedi.

5. In aereo: se arrivi a Roma in aereo ti consiglio di andare dall’aereoporto alla stazione di Roma Termini, dove si trovano Bus, Metro e Taxi che ti condurranno ai Musei Vaticani .

Attrazioni nelle vicinanze: Castel sant’Angelo, Piazza Navona, Campo dei Fiori

3. BASILICA DI SAN PIETRO

Vedere Roma in 5 giorni: San Pietro

Tra le cose da vedere a Roma in 5 giorni c’è senza dubbio la strepitosa Basilica di San Pietro.
Con la sua meravigliosa cupola, la genialità dell’edificio e i tantissimi capolavori custoditi al suo interno, è la più grande e ricca chiesa al mondo.
Proprio per questo le code di visitatori che attendono di entrare per ammirarla sono perennemente lunghissime. Ti consiglio perciò di arrivare avendo già acquistato il biglietto online.

Una raccomandazione: vestiti con abiti consoni alla sacralità del luogo, altrimenti non potrai entrare.
Non sono ammessi pantaloncini, gonne corte e canottiere.

Una volta entrato non potrai rimanere indifferente all’incredibile quantità di opere d’arte che troverai, prime fra tutti la Pietà di Michelangelo (si trova subito all’inizio in una cappella dietro ad un vetro antiproiettile. Realizzata da Michelangelo nel 1499 a soli 25 anni, è la sola opera che reca la sua firma (sulla fascia che cinge il petto di Maria) e il Baldacchino del Bernini (in stile barocco è alto 29 metri. Lo sorreggono 4 colonne tortili e realizzate con marmo proveniente dal Pantheon).
Si erge sull’altare maggiore, posto sulla tomba di San Pietro. Sotto l’altare c’è la Confessio, alla cui balaustra vengono a pregare i vescovi quando si avvicinano al papa. E’ circondato da 99 lampade sempre accese.

Ma la cosa che ti lascerà senza fiato è sicuramente la grandiosa cupola.
Ha un diametro è di 41.5 metri ed è sostenuta da sedici contrafforti con colonne binate, alternati da finestroni a timpano.
Sulla possente struttura, Giacomo della Porta, a cui passò il progetto dopo la morte di Michelangelo, fece partire i sedici spicchi di cui è composta la calotta, aperta da tre ordini di finestre.
La cupola si innalza per 119 metri ed è sorretta da 4 pilastri di pietra disposti intorno all’altare papale. I pilastri prendono il nome da quello di 4 santi, le cui reliquie sono conservate dalle statue dei santi poste in delle nicchie.

Se hai tempo ti consiglio di provare l’esperienza di salire fino in cima. I gradini sono 551 e potrai scegliere se salirli tutti a piedi, oppure prendere l’ascensore fino più o meno metà strada, per poi continuare a piedi e salire 320 gradini.
La salita è lunga e stretta, ma una volta arrivato in cima alla cupola della Basilica di San Pietro verrai ricompensato da uno strepitoso panorama sui tetti di Roma.
Potrai ammirare la città da ben 130 metri d’altezza!
L’ingresso della cupola si trova sul lato destro del portico ed è indicata da cartelli.

Orari
dal 1 ottobre al 31 marzo: dalle 7.00 alle 18.30
dal 1 aprile al 30 settembre: dalle 7.00 alle 19.00

Come raggiungere la Basilica di San Pietro: Metro: Linea della A metropolitana  e scendere alla fermata Ottaviano San Pietro.
Bus: n. 190F, 40, 62, 64, 98, 982

Attrazioni nelle vicinanze: Castel sant’Angelo, Piazza Navona, Campo dei Fiori

4. Galleria Borghese

Visitare Roma in 5 giorni: Galleria Borghese

Se ti piacciono i musei, non puoi mancare di inserirla tra le attrazioni da visitare a Roma.
Rappresenta la regina di tutte le collezioni private e contiene, solo per citarne alcune, opere di Caravaggio, Bernini, Botticelli, Rubens, Tiziano, raccolte dal cardinale Scipione Borghese (1579-1633), il più esperto collezionista del suo tempo. 
Oltre ai dipinti il museo conserva sculture, bassorilievi e mosaici antichi, nonché sculture dal XV al XIX secolo.
In  più custodisce nei suoi Depositi (visitabili solo su prenotazione) ben 260 dipinti che si trovano sopra il piano della Pinacoteca e allestiti come una quadreria.

La galleria è collocata all’interno dei giardini di Villa Borgese (il più grande parco pubblico di Roma) appena fuori Porta Pinciana. Le opere sono esposte nelle 20 sale affrescate che, insieme con il portico e il Salone di ingresso, costituiscono gli ambienti del Museo aperti al pubblico. 

Nei secoli la Galleria ha subito diversi rifacimenti e anche la collezione purtroppo non è stata conservata nella sua interezza: molta statuaria antica è stata infatti trasferita al Louvre per ordine di Napoleone nel XVIII secolo.
Altri pezzi sono stati venduti nel corso degli anni. Infine sia la collezione sia il palazzo sono stati acquisiti dallo Stato nel 1902, anche se è visibile al pubblico solo dal 1997.

Qui di seguito ti elenco le 5 opere che non ti devi assolutamente perdere quando visiterai la Galleria Borghese:

1. Apollo e Dafne: si tratta di uno dei gruppi scultorei barocchi più belli, realizzato da Gian Lorenzo Bernini, su commissione del cardinale Scipione Borghese.
Coglie il momento esatto in cui la ninfa si trasforma in lauro, con le dita che diventano foglie e i piedi radici, sotto lo sguardo sgomento di Apollo. Si trova nella Sala III.

2. Paolina Borghese: una delle sculture più belle di Antonio Canova, fu commissionata nel 1805 da Camillo Borghese, marito di Paolina.
Quest’ultima viene rappresentata distesa come la Venere Vincitrice. La posa suggestiva e il virtuosismo tecnico  sono caratteristici dello stile neoclassico del Canova.  La scultura è dotata di un meccanismo che consente al triclinio di ruotare, per permettere all’opera di essere ammirata da qualsiasi punto di vista. La trovate nella Sala I.

Galleria Borghese - Cose da vedere a Roma in 5 giorni


3. Il ratto di Proserpina: realizzato dal Bernini quando aveva solo 23 anni, su commissione di Scipione Borghese, rappresenta il momento culminante dell’azione. Il dio Plutone, fiero e insensibile, sta trascinando Proserpina nell’Ade.
E’ incredibile come l’artista ha saputo rendere la mano del dio che stringe con forza la coscia di Proserpina, che appare morbida come se fosse di carne vera. Potrete ammirare quest’opera (che da sola vale il viaggio) nella Sala IV

4. Giovane con canestro di frutta: dipinta dal grande Caravaggio, risale al periodo in cui lavorava presso la bottega di Giuseppe Cesari detto il Cavalier d’Arpino e rappresenta un giovane, in posa di tre quarti, mentre regge un canestro pieno di foglie e frutti autunnali, come mele e grappoli d’uva, dipinte con le tipiche imperfezioni della natura. Rimarrete stupefatti dalla grandissima capacità di Caravaggio di riprodurre la realtà. Il quadro è ospitato nella Sala VIII.

5. L’amor sacro e l’amor profano: è uno dei dipinti più celebri di Tiziano e di tutta l’arte italiana, Raffigura due donne sedute su una fontana, una nuda ed una vestita, che rappresentano probabilmente rispettivamente l’amor sacro e l’amor profano. Venne realizzato negli anni 1514-15 ed è un quadro molto enigmatico.
Oggi si tende a privilegiare il significato matrimoniale del dipinto, ossia l’esaltazione delle qualità della perfetta sposa, qui raffigurata splendidamente vestita nella sua e al tempo stesso nuda e ardente di vero amore, quale dovrà apparire al suo sposo nel privato.
Trovate il capolavoro nella Sala XX.

Orari
dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 19.00. Ultimo ingresso alle ore 17.45

Come raggiungere Galleria Borgese: Metro: Linea A e scendete alle fermate Flaminio o Spagna.
Bus: n. 52 e 53. Si fermano a pochi passi dalla Galleria. Oppure n. 50F, 360, 495, 63, 83, 92

Attrazioni nelle vicinanze: Piazza di Spagna, Fontana di Trevi

5. La Fontana di trevi

cose da vedere a Roma in 5 giorni: la fontana di Trevi

La quinta attrazione da inserire nell’elenco delle cose da vedere è sicuramente l’iconica Fontana di Trevi. Immortalata  da Marcello Mastroianni e Anita Ekberg nel film di Fellini “La dolce vita”, è diventata, insieme al Colosseo e al cupolone di San Pietro, uno dei simboli della Città Eterna nel mondo.
Deve il suo nome al fatto che si trova dove una volta c’era un incrocio in cui convergevano 3 vie (trivium). Qui terminava uno degli undici acquedotti che rifornivano Roma di acqua: l’acquedotto dell’Acqua Virgo, ovvero dell’acqua vergine.

Tutto il complesso scultoreo è molto grande, tanto da occupare quasi l’intera piazza.
La costruzione della Fontana di Trevi venne iniziata da Nicola Salvi nel 1732 e completata nel 1762 da Giuseppe Pannini.
Realizzata con travertino, marmo, intonaco, stucco e metalli, rappresenta Oceano su un carro trainato da due cavalli (uno selvaggio e l’altro docile, ad indicare i diversi umori del mare) a sua volta guidati da tritoni.
Sul lato orientale della fontana di Trevi c’è un grande vaso in pietra chiamato “asso di coppe” perchè richiama la carta da gioco. Si narra che durante i lavori di costruzione, un barbiere, che possedeva la sua bottega sulla piazza, continuasse a criticare il progetto di Salvi. Questi allora aggiunse il vaso così da impedire al barbiere di vedere i lavori e di continuare a fare le sue critiche fastidiose.

Scommetto che anche tu ti sarai chiesto che fine fanno le monetine che chiunque venga a Roma getta nella fontana a occhi chiusi e di spalle, come vuole la tradizione, nella speranza di ritornare.
La risposta è che vengono raccolte ogni giorno (il valore si aggira sui 3.000 euro quotidiani) e destinate alla Caritas di Roma. Chiunque se ne appropri viene perseguito penalmente.

Dal 23 dicembre 2024, dopo il restauro durato 3 mesi, effettuato in vista del Giubileo, è stato introdotto il numero chiuso.
Si potrà infatti accedere massimo 400 persone per volta. Alla fontana puoi accedere direttamente dalla scalinata, mentre per uscire devi andfare dal varco al lato di Via dei Cruciferi. Sia all’entrata che all’uscita c’è il personale dell’accoglienz e della sicurezza.
Ti avviso che non puoi sederti sul bordo della fontana, né fumare, né mangiare.

Attrazioni nelle vicinanze: Piazza di Spagna, Trinità dei Monti, Villa Borgese, Quirinale

Consigli utili

  • Indossa scarpe comode: camminerai molto e spesso su strade lastricate di sanpietrini, su cui passeggiare con i tacchi è veramente difficoltoso!
  • Evita di comprare bottigliette d’acqua ai chioschetti se non vuoi dar fondo al portafoglio.
    Roma è piena di fontanelle che si chiamano Nasoni. Sarà sufficiente perciò che ti porti una bottiglietta da riempire tutte le volte che ne avrai bisogno.
  • Vestiti con abiti adeguati quando vai a visitare le chiese della capitale se non vuoi rischiare di rimanere fuori dall’edificio. Niente minigonne né spalle nude (potrai risolvere il problema mettendo in borsa un foulard da usare all’occorrenza). Vietati anche i pantaloncini troppo corti.

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10 curiosità sul Colosseo tutte da scoprire

“Finché esisterà il Colosseo, esisterà anche Roma; quando cadrà il Colosseo, cadrà anche Roma; quando cadrà Roma, cadrà anche il mondo”
(profezia del Venerabile Beda, VIII d.c.).
Simbolo della grandezza e del potere di Roma, l’Anfiteatro Flavio, è il più famoso e imponente monumento della Roma antica e attrazione che richiama ancora, dopo duemila anni, milioni di visitatori l’anno.
E’ inoltre la meta più amata sul web, come riporta rainews.it.
Perciò, sia che programmiate una toccata e fuga, sia decidiate di visitare Roma in 3 giorni o più, una tappa qui è d’obbligo.
Il biglietto comprende l’ingresso a Colosseo Foro Romano e Palatino. Per cominciare subito la visita e non rimanere ore sotto il sole a fare la fila all’ingresso, ti suggerisco di arrivare già con il biglietto in mano.

COME RAGGIUNGERLO

Quest’attrazione di Roma si trova nel cuore della città, a poche centinaia di metri da piazza Venezia, dove si trova il Vittoriano (QUI per i biglietti!) e vicino ai Fori Imperiali.
Puoi raggiungerlo

  • Con la linea B della metropolitana fermata Colosseo
  • Con il bus n. 51, 75, 81, 85, 87, 118
  • Con il tram n. 3

Se arrivi in treno alla stazione Terminipuoi raggiungere l’anfiteatro con la linea B della metropolitana oppure con l’autobus n. 75

Curiosità sul Colosseo

1. Quando fu costruito

La sua costruzione avvenne sotto la dinastia Flavia. Iniziò nel 72 d.c. per volere dell’imperatore Vespasiano sui terreni del vasto complesso della Domus Aurea neroniana e terminò nell’80 d.c. sotto suo figlio Tito. La cerimonia di inaugurazione durò ben 100 giorni durante i quali furono uccisi ben 5.000 animali.

2. Le dimensioni

Il Colosseo di Roma. Curiosità.

Foto di Anna Dalmasso

 

La forma non è rotonda, ma ovale. Si tratta infatti di un’enorme ellisse con un perímetro di 527 metri. In origine era alto 52 metri ma oggi la sua altezza è pari a circa 48 metri. Queste dimensioni ne fanno l’anfiteatro più grande al mondo. In cima c’erano 240 montanti che sostenevano il velario, un enorme tendone di tessuto che ricopriva l’arena. Gli spettatori accedevano da 8o ingressi ad arco (vomitoria) e lo riempivano  in pochi minuti

3. La Capienza

L’anfiteatro Flavio poteva ospitare tra  50 mila e gli 80 mila spettatori. Queste cifre possono variare a seconda delle fonti e delle metodologie di calcolo utilizzate.

4. L’origine del nome

Il Colosseo in origine si chiamava Anfiteatro Flavio, in onore dell’illustre famiglia dei Flavi a cui appartenevano gli imperatori Vespasiano, Tito e Domiziano, che diedero inizio e portarono a termine i lavori di costruzione.
Il nome Colosseo risale al medioevo e fa riferimento non alle sue dimensioni, ma alle dimensioni del Colosso di Nerone, una gigantesca statua che si trovava al suo fianco.
Un’altra ipotesi è che il nome derivi dalla sua posizione, perché sorgerebbe su un colle dove un tempo si trovava un tempio di Iside (da cui “Collis Isei”).

 5. Gli usi

Oltre che per i combattimenti dei gladiatori, l’anfiteatro venne usato anche come piscina per le naumachie, ovvero le rappresentazioni delle battaglie navali.
Un docente di ingegneria civile ed ambientale all’Università di Edimburgo, Martin Crapper, ha ipotizzato che l’acqua scorresse attraverso una serie di pozzi interni e tubazioni poste sotto le tribune e ha calcolato che il tempo impiegato a riempire tutta l’arena fosse di circa 7 ore.

6. Gli spettacoli

Duravano una intera giornata. Gli spettatori erano costretti così a portarsi morbidi cuscini da casa per riuscire a stare seduti sui duri sedili di pietra.

7. Posti a sedere

Tour del Colosseo: la cavea

La cavea del Colosseo. Foto di Francesca Ciola

 

Ai giochi che si svolgevano nell’arena poteva partecipare tutto il popolo. Le distinzioni di classe erano effettuate solo per i posti a sedere.
La cavea era infatti divisa in tre parti:

  • i senatori sedevano nelle file più in basso
  • i cittadini meno abbienti in quelle mediane
  •  la plebe nelle più alte.

Le donne (eccetto le vestali) erano relegate in cima.
Per le classi più abbienti i posti erano in marmo, mentre per il popolo i sedili erano in legno.
Come oggi, tutti erano muniti di biglietto numerato e ogni spettatore aveva un posto assegnato nel posto specifico.
Il podium, una larga terrazza posta davanti alle fila dei posti a sedere, era destinata all’imperatore e ai senatori e altre personalità di riguardo.

8. Come un giardino

Dopo il suo declino avvenuto in seguito alla fine dell’impero, l’edificio si coprì di piante, alcune esotiche, che crebbero favorite anche dal microclima dell’anfiteatro.
Sarebbero infatti circa 350 le specie di piante che per secoli sono state studiate da esperti di botanica.

9. Il Colosseo come cava

Durante il Rinascimento venne usato come cava di travertino e di marmo per la costruzione di molti edifici tra cui Palazzo Venezia e Palazzo Barberini. Si cessò di prelevare materiale dall’Anfiteatro Flavio solo nel XVIII secolo, quando ritornò l’amore per le antiche vestigia romane.
È stato calcolato che è rimasto solo un terzo della costruzione originale.

10. Tra le 7 nuove meraviglie del mondo

Dal 2007 il Colosseo è annoverato tra le sette nuove meraviglie del mondo insieme alla Grande muraglia cinese, l’antica città di Petra in Giordania, la statua del Cristo Redentore a Rio in Brasile, le rovine di Machu Picchu in Perù, le piramidi di Chichén Itzà in Messico e il Taj Mahal in India.

Se le curiosità su questa attrazione ti hanno incuriosito, a questa pagina trovi altre notizie sul principale simbolo di Roma.

Informazioni pratiche

Orari
chiuso 25 dicembre e 1 gennaio.
27 marzo – 31 agosto: 9.00 – 19:15
1° settembre – 30 settembre: 9.00 – 19.00
1° – 30 ottobre: 9.00 – 18.30
31 ottobre – 31 dicembre​: 9.00 – 16.30
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura

Bagni all’interno del Parco Archeologico del Colosseo: presso gli ingressi e le uscite ci sono 8 bagni (accessibili ai disabili).
Altri 14 bagni, più uno per disabili,  li trovate al I° ordine del Colosseo, vicino ai tornelli di ingresso.

Fasciatoi: si trovano nei bagni che sono presso l’ingresso al Parco su via di S. Gregorio e nelle vicinanze dell’uscita su Via Foro Romano, all’angolo sud-est della Basilica Giulia.

Aree di sosta: nel parco ci sono circa 70 panchine, alcune delle quali collocate in prossimità di fontanelle di acqua potabile (Vicus Argentarii/Tabularium, angolo sud-est della Basilica Giulia, Horti Farnesiani, Palatino/Domus Augustana e sentiero meridionale).
Invece al II° ordine del Colosseo, lungo il percorso di visita negli spazi espositivi destinati al Museo Colosseo e alle mostre temporanee, trovate 8 panchine.

Fontane: all’interno del parco ci sono 10 fontane. Altre due fontane le trovate tra I° e II° ordine.

Distributori automatici di bevande e snack: li potete trovare lungo la Via Nova, negli Horti Farnesiani e presso lo Stadio della Domus Augustana.
Distributori di acqua in bottiglia sin trovano invece I° e al II° ordine del Colosseo.

Da dove fotografare l’anfiteatro

Ci sono molte prospettive interessanti da cui fotografarlo. Ecco alcune idee:

  1. Dalla parte anteriore: fotografare l’edificio di fronte può catturare la sua imponenza e la sua grandezza. Cercate di includere la piazza antistante per dare un senso di scala.
  2. Dalla parte posteriore: una prospettiva meno comune è quella di fotografarlo dalla parte di dietro. Potete catturare la struttura e il suo contesto circostante da un punto di vista unico.
  3. Dall’alto: se avete la possibilità di accedere ad un punto panoramico o a un edificio circostante più alto, potete fotografarlo dall’alto. Questa prospettiva offre una vista panoramica della struttura e dei suoi dintorni.
  4. Da lontano: fotografarlo da una certa distanza può catturare la sua forma iconica nel contesto della città di Roma. Cercate di includere nella foto altri monumenti o elementi distintivi della città di Roma.
  5. Al tramonto o all’alba: fotografarlo durante le prime ore del mattino o al tramonto vi permette di avere una luce morbida e calda che crea un’atmosfera suggestiva e romantica.

NB: Quando fate le vostre fotografie, rispettate le regole del luogo e la privacy degli altri visitatori. Evitate di intralciare il passaggio o di danneggiare la struttura mentre cercate di ottenere la foto perfetta!

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