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Cosa vedere a Roma in 3 giorni. Itinerario, attrazioni e consigli

Non ci sono dubbi che per scoprire tutte le bellezze di questa città ci vorrebbe una vita. Se però, avete deciso di visitare Roma in 3 giorni e non volete perdervi le attrazioni più importanti, l’ideale è mettere in valigia un buon itinerario.
Noi ne abbiamo studiato uno per voi, che vi consentirà di vedere i monumenti, i musei, i luoghi più caratteristici della Città Eterna che, come riporta ilSole24Ore.com, nel 2023 ha registrato ben 49.2 milioni di presenze.
Sarà un viaggio memorabile!

Pronti per cominciare il vostro itinerario per visitare Roma in 3 gg?

PRIMO GIORNO

Cosa vedrete

  1. Città del Vaticano
  2. Castel Sant’Angelo
  3. Piazza Navona
  4. Campo dei fiori

Visto che siete ancora freschi e riposati vi consigliamo di cominciare la vostra visita alla capitale partendo dalla Città del Vaticano (fermata metro: Ottaviano – San Pietro).
Vi conviene arrivare di mattina presto, quando il flusso di visitatori è ancora contenuto.

1. Città del Vaticano

roma in 3 giorni: visitare San Pietro

L’immensa Basilica di San Pietro a Roma

 

Visitate subito la Basilica di San Pietro, la più grande, ricca e spettacolare chiesa italiana. La sua cupola, insieme al Colosseo, è simbolo indiscusso della città eterna.
Nessuna fotografia e nessun racconto di chi ci è stato può rendere l’impatto emotivo che suscita la vastità dell’edificio, la magnificenza delle decorazioni e delle opere d’arte che contiene.
Vi ricordiamo di indossare vestiti  adatti se non volete che vi vietino di entrare. Niente minigonne quindi, né pantaloncini, né spalle nude.
La basilica sorge laddove nel 324 l’imperatore Costantino fece erigere un santuario in onore di Pietro apostolo, che proprio lì venne crocifisso e sepolto.

Terminata la visita sostate un po’ in Piazza San Pietro per le fotografie di rito, godendovi la magnificenza di quello che è uno degli spazi pubblici più grandi al mondo.
La piazza venne realizzata, per ordine di Papa Alessandro VII, fra il 1656 e il 1667, sul progetto del Bernini. Le sue dimensioni sono impressionanti: 320 metri di lunghezza e 240 metri di larghezza, con 284 colonne e 88 pilastri a circondarla tutto intorno in un portico di quattro file. Nella parte alta delle colonne si trovano 140 statue di santi, realizzate nel 1670 dai discepoli di Bernini.

Nel centro della piazza troviamo un obelisco e due fontane, una progettata da Bernini (1675) e l’altra ideata da Maderno (1614).
L’obelisco, alto 25 metri, fu portato a Roma dall’Egitto nel 1586.

Proseguendo il vostro tour per visitare Roma in 3 giorni dirigetevi ai Musei Vaticani, dove potrete vivere un’esperienza indimenticabile.
Vi consigliamo di comprare i biglietti on-line per evitare la fila all’ingresso.  Il museo (attrezzato per i disabili) è immenso e ci vorrebbero anni per vederlo tutto.

Perciò, per una visita panoramica vi suggeriamo di andare
1. alla Pinacoteca
2. Al  Museo Pio-Clementino
3. Alla Galleria delle Carte Geografiche 
4. Nelle  Stanze di Raffaello.
5. E naturalmente all’imperdibile Cappella Sistina con gli inestimabili affreschi di Michelangelo (QUI per assicurarvi l’ingresso prioritario). Mettete incontro di stare nel museo almeno due ore abbondanti.

Nei Musei Vaticani è anche consentita l’entrata con i passeggini. Non avrete quindi difficoltà a visitarli se siete con bambini al seguito.
L’ingresso si trova in Viale Vaticano, a poca distanza da Viale dei Bastioni di Michelangelo.
Anche se fanno parte dello Stato Vaticano, sono in territorio italiano.
Ci potrete arrivare facilmente con la metropolitana di Roma scendendo alle fermate della linea A Ottaviano-Musei Vaticani e Cipro (sono le più vicine). Raggiungerete i musei con una passeggiata di circa 10 minuti.

2. Castel Sant’Angelo

Visitare Roma in 3 giorni: Castel Sant'Angelo

Castel Sant’Angelo o Mausoleo di Adriano

 

Usciti dal museo, percorrendo via della Conciliazione arriverete a Castel Sant’Angelo, la fortezza papale edificata nel medioevo sui resti del mausoleo dell’imperatore Adriano (II secolo d.c.). Si tratta di una delle principali attrazioni di Roma. Non andate via dalla fortezza senza una tappa sulla Terrazza dell’Angelo, da dove si gode una spettacolare vista sulla città. Se acquistate il biglietto on line salterete la coda.
Conclusa la visita concedetevi una meritata pausa per mangiare e recuperare le forze.
Attenzione che la zona intorno al Vaticano è piena di pizzerie e trattorie che non si fanno il problema di servire cibo scadente ad un prezzo eccessivo.

3. Piazza Navona

Continuate il vostro itinerario per visitare Roma in 3 giorni attraversando Ponte Sant’Angelo (chiamato Ponte Elio, dal nome dell’imperatore Elio Adriano che lo volle edificare nel 136 d.C. per collegare la città all’ingresso del suo mausoleo), e concedetevi una passeggiata tra vicoli e piazze che mantengono ancora oggi un carattere romano autentico.
Il ponte, comunemente denominato Sant’Angelo dalla statua dell’Arcangelo posta sopra il castello, è stato sottoposto a diverse trasformazioni nel corso dei secoli.
L’aspetto attuale del ponte risale al 1892, quando venne effettuata l’ultima imponente ristrutturazione.

Visitare Roma in 3 giorni: l'affollata piazza Navona

Piazza Navona, tra i più celebri luoghi di Roma

 

Dirigetevi verso Piazza Navona, la quintessenza delle piazze romane, per 300 anni  sede del principale mercato della città. Lasciatevi affascinare dai meravigliosi palazzi barocchi e dalle fontane esuberanti (tra cui quella dei Quattro fiumi del Bernini). La piazza è caratterizzata da una gran folla di turisti, ritrattisti e artisti di strada che la riempie ogni ora del giorno e della notte.
Se volete fare una pausa potete recarvi nella vicina piazza Sant’Eustachio ed entrare nell’omonimo Caffè: il locale non è niente di speciale ma serve l’espresso più buono della città.

4. Campo dei Fiori

La statua di Giordano Bruno a Campo dei Fiori

La statua di Giordano Bruno

 

Ritornate poi su piazza Navona e uscite dalla piazza a sud. Attraversate Corso Vittorio Emanuele e seguite Via dei Ballauri fino a Campo dei Fiori con la famosa statua di Giordano Bruno, monaco eretico condannato al rogo nel periodo della Controriforma.
La piazza è uno dei punti nevralgici della vita romana: di giorno affollato mercato, la sera luogo dove andare a bere qualcosa.
Concludete la serata del vostro itinerario per visitare Roma in 3 giorni cenando nei dintorni di questa zona.

Biglietti per il primo giorno

Per risparmiare sull’ingresso a queste attrazioni vi consigliamo di utilizzare uno dei tanti pacchetti  combinati.
In alternativa potete acquistare la Omnia Card, il Roma Pass o la Roma Tourist card.

SECONDO GIORNO

 Cosa vedrete

  1. Colosseo
  2. Vittoriano
  3. Campidoglio

Il secondo giorno del nostro itinerario per visitare Roma in 3 giorni prevede di andare alla scoperta della Roma antica. Vi raccomandiamo di iniziare il tour di mattina presto per evitare le ore di maggior affollamento e di portarvi bottigliette d’acqua e qualcosa da mangiare. Eviterete di spendere una fortuna acquistandoli nei bar o nei furgoncini di Via dei Fori imperiali.

1. Colosseo

Il Colosseo, una delle attrazioni principali di Roma

Il Colosseo, una delle attrazioni principali

 

Partite dal Colosseo (fermata metro: Colosseo), il simbolo di Roma per eccellenza e il più emozionante dei monumenti della città antica.  Si tratta dell’attrazione più gettonata della città. Se decidete di visitarlo all’interno, comprate il biglietto on-line , salterete le lunghe code all’ingresso.
L’anfiteatro fu fatto costruire dall’imperatore Vespasiano sui terreni del vasto complesso della Domus Aurea neroniana. I lavori iniziarono nel 72 d.c. e terminarono nell’80 d.c. sotto l’imperatore Tito. La cerimonia di inaugurazione durò ben 100 giorni durante i quali furono uccisi ben 5.000 animali. Rappresenta il più grande anfiteatro del mondo e ve lo garantiamo, rimarrete a bocca aperta!

Poco distante dal Colosseo trovate l‘Arco di Constantino, il più famoso degli archi di trionfo romani e uno degli ultimi monumenti di Roma antica. Dopo aver scattato qualche foto ricordo, prendete via dei Fori Imperiali e arrivate fino al Foro Romano, un tempo cuore pulsante di Roma, che si troverà alla vostra sinistra. Sull’altro lato della strada si estende tutta l’area dei Fori Imperiali, il complesso archeologico che racchiude tutti i fori costruiti dai vari imperatori tra il 42 e il 112 a.c.

Potete ammirare i Fori dalla Via Alessandrina arrivando fino all’imponente Colonna di Traiano. Lungo questo itinerario non ci sono molte proposte di ristoranti o bar, perciò vi consigliamo di mangiare qualcosa al sacco una volta giunti sotto la colonna traiana. In alternativa, se le vostre gambe ve lo permettono, potete raggiungere il Rione Monti (dai Fori imperiali prendete via Cavour e poi girate per via dei Serpenti). È un quartiere pieno di salite, ma ricco di trattorie, locali alla moda e bistrot.
Una volta che vi siete rifocillati e riposati un po’, proseguite il vostro cammino per visitare Roma in 3 giorni.

2. Vittoriano

Visitare Roma: l'altare della patria in piazza Venezia

Particolare del Vittoriano

 

Dirigetevi verso Piazza Venezia per visitare il Vittoriano. Il giudizio su attrazione questa è divide i visitatori in due gruppi: quello di chi la ama e chi la odia. Certo è che è impossibile ignorarla. Nato nel 1885 per commemorare l’unità d’Italia, oggi è dedicato al milite ignoto. Vi segnaliamo che per rispetto al luogo è proibito sedersi e i controllo sono ferrei. La vista che si gode dalla terrazza in cima è impareggiabile. Potete raggiungere la sommità del Vittoriano con l’ascensore panoramico in vetro (QUI per i biglietti!), accessibile sul lato dell’edificio.

3. Campidoglio

Piazza del Campidoglio: la statua di Marco Aurelio

La statua di Marco Aurelio al Campidoglio

 

Come ultima tappa di questa seconda giornata del tour per visitare Roma in 3 gg  vi proponiamo di visitare il Campidoglio, il più famoso e più piccolo colle romano. Il modo più spettacolare per arrivarci è percorrendo la Cordonata la scalinata che conduce da Piazza d’Aracoeli alla piazza del Campidoglio, progettata da Michelangelo.
Qui si trova la copia perfetta del monumento equestre a Marco Aurelio. L’originale si trova ai Musei Capitolini (attrezzato per i disabili) situati sulla destra della piazza. I Musei Capitolini rappresentano il più antico museo pubblico del mondo e valgono assolutamente una visita. Sono compresi nell’Omnia Card

Biglietti per il secondo giorno

Per risparmiare sull’ingresso a queste attrazioni vi consigliamo di utilizzare uno dei tanti pacchetti  combinati.
In alternativa potete acquistare la Omnia Card, il Roma Pass o la Roma Tourist card.

TERZO GIORNO

Cosa vedrete

  1. Piazza di Spagna
  2. Fontana di Trevi
  3. Pantheon
  4. Trastevere

1. Piazza di Spagna

Visitare Roma in 3 giorni: l'immancabile Piazza di Spagna

La scalinata di Trinità dei Monti, restaurata nel 2016

 

L’ultimo giorno del vostro itinerario per visitare Roma in tre giorni parte da Piazza di Spagna (fermata della metro: Spagna) con la sua famosa scalinata di Trinità dei Monti (completamente restaurata e ritornata al suo antico splendore) ai cui piedi si trova la celebre fontana della Barcaccia. Sulla scalinata si può solo transitare, ma non è più consentito sedersi, pena una multa salata. Assieme ai palazzi color ocra che la circondano, questi elementi architettonici conferisco alla piazza un’eleganza settecentesca indiscutibile.

2. Fontana di Trevi

Cosa vedere a Roma: la fontana di Trevi

La strepitosa fontana di Trevi

 

Davanti alla scalinata parte Via dei Condotti, meta dei patiti dello shopping costoso. Lungo la via si trovano infatti i negozi più eleganti di Roma. Se le vostre tasche ve lo permettono non perdete l’occasione di fare acquisti. Percorretela tutta fino ad arrivare in Via del Corso (altra via dello shopping) da cui si raggiunge la spettacolare Fontana di Trevi, la più grande e la più famosa delle fontane romane. Alla fontana si arriva all’improvviso, con un impatto emotivo che lascia senza fiato. Le strade che conducono alla fontana non sono in fatti in asse con essa. Se ne capisce la vicinanza dal rumore dell’acqua che però non lascia presagire la magnificenza del posto. Questa è senz’altro una delle tappe più emozionanti del tour per visitare Roma in 3 giorni.

La fontana, oggi come quando è stata costruita è alimentata da uno dei più antichi acquedotti di Roma, l’acquedotto dell’Acqua Virgo (Acqua Vergine), realizzato dal 19 al 22 a.C. da Agrippa. Il nome Trevi deriva dal fatto che in questo punto convergevano tre vie.

3. Pantheon

Cose da vedere a Roma: il Pantheon

Il Panteon, uno dei simboli della città

 

Dopo aver sostato dalla fontana di Trevi, aver scattato le vostre immancabili fotografie e mangiato qualcosa, attraversate Via del Corso e recatevi al Pantheon. Insieme al Colosseo, il Pantheon è uno dei grandi simboli di Roma e il monumento antico meglio conservato della capitale. La visita dell’edificio vi lascerà stupefatti, con la sua cupola in calcestruzzo più grande del mondo e gli interni ricoperti di marmo.
Il Pantheon venne costruito dall’imperatore Adriano tra il 118 e il 125 d.c. su un tempio precedente edificato dal generale Marco Agrippa, genero di Augusto, nel 27 a.c.  A testimonianza rimane  l’iscrizione del timpano, appartenuta al tempio più antico e poi riposizionata sulla nuova costruzione.

4. Trastevere

Terminata la visita raggiungete l’ultima tappa prevista dall’itinerario: Trastevere. Se avete ancora forza nelle gambe potete raggiungere la zona a piedi attraversando il quartiere ebraico. Altrimenti arrivate fino a Largo Argentina e prendete il tram numero 8 che porta a Viale Trastevere.

Tradizionalmente quartiere operaio e di povera gente, oggi costoso e chic, Trastevere è una delle zone più vivaci di Roma, dove coabitano turisti, intellettuali e stranieri benestanti ma che mantiene ancora un carattere autenticamente romano. Passeggiate i vicoli color ocra del posto e visitate Piazza Santa Maria in Trastevere con la sua la splendida basilica, Piazza Trilussa, la Basilica di Santa Cecilia in Trastevere.

Santa Maria in Trastevere, tra le chiese di Roma

Santa Maria in Trastevere. Foto: Raffaella Brunetti

 

Se volete godere di una vista superba della città eterna risalite la collina fino in cima al Gianicolo.
Concludete l’ultimo giorno della vostra visita alla città di Roma cenando in uno dei tanti ristoranti, bar e trattorie presenti nel quartiere.

Quello che vi abbiamo proposto è un itinerario di massima per visitare Roma in 3 giorni. Se vi sembra troppo impegnativo eliminate qualche tappa, o decidete voi a quale attrazione dedicare più o meno tempo.

Biglietti per il terzo giorno

Per risparmiare sull’ingresso a queste attrazioni vi consigliamo di utilizzare uno dei tanti pacchetti combinati.
In alternativa potete acquistare la Omnia Card, il Roma Pass o la Roma Tourist card.

Per organizzare il viaggio

Sono tante le cose a cui bisogna pensare quando ci si prepara a pianificare una vacanza:
Quando andare?
Dove dormire?
Come arrivare a destinazione?
Quali biglietti acquistare per vedere attrazioni e musei? Come risparmiare?

Per aiutarvi a non andare in confusione e farvi partire tranquilli, qui di seguito vi forniamo le risposte ai vostri interrogativi.

1. Quando andare a Roma

Roma è bellissima in tutti i periodi dell’anno, perciò non c’è mai un momento sbagliato in cui decidere di visitarla. Tuttavia, a seconda della vacanza che volete fare, degli interessi che avete e il budget che decidete di mettere a disposizione, ci sono periodi migliori di altri per visitare la Città Eterna.

  • PRIMAVERA: con le sue temperature miti (maggio in particolare), è il periodo più indicato per visitare i monumenti, i parchi, le ville della Capitale.
  • ESTATE: fa particolarmente caldo perciò i locali sono aperti fino a notte fonda e non mancano le occasioni di divertimento. Sono infatti moltissimi gli eventi, le manifestazioni nelle piazze, gli appuntamenti culturali.
  • AUTUNNO: può essere un buon periodo per visitare Roma. Il clima è ancora molto gradevole e c’è decisamente meno caos. L’ideale per visitare i monumenti, i palazzi storici o i musei.
  • INVERNO: il fascino e l’atmosfera magica che avvolge la città nel periodo natalizio è imperdibile. Le vetrine dei negozi e le luminarie sono davvero suggestive e le temperature non sono molto rigide, perciò potete godervele in tutta tranquillità.

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2. Come arrivare a Roma

La città eterna è tra le mete turistiche più ambite e apprezzate di tutta Italia, sia da turisti italiani che quelli  stranieri. La si può raggiungere agevolmente con qualsiasi mezzo di trasporto.

IN AEREO
  • Aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino
    É l’aeroporto più importante d’Italia. Qui arrivano i voli di linea nazionali e internazionali. Si trova a 32 Km dal centro di Roma che si raggiunge attraverso l’autostrada Roma-Fiumicino che porta al Grande Raccordo Anulare e da qui verso il centro. Se volete raggiungere il centro in treno potete utilizzare il Treno Leonardo Express che parte ogni 30 minuti dalla Stazione di Roma Termini, oppure  il treno regionale FL1 che collega l’aeroporto di Fiumicino con le principali stazioni dell’area metropolitana di Roma.
    In alternativa, sicuramente meno economica, potrete utilizzare un taxi, che troverete all’uscita dell’aeroporto.
  • Aeroporto Pastine di Ciampino
    Qui decollano e atterrano gli aerei di varie compagnie low cost, come Ryanair, Wizzair, EasyJet… Si trova sulla Appia Nuova, a circa 15 km dal centro di Roma, che potete raggiungere con i gli autobus Terravision (40 minuti circa), con gli autobus Flixbus (45 minuti circa) o ancora con l’autobus Sitbusshuttle. Entrambi portano alla stazione Termini.
    In alternativa potete prendere gli autobus di linea  Atral (verso Anagnina) e Atac (verso Laurentina, Cinecittà e Subaugusta), o , se non avete problemi di budget, un taxi, che troverete nel parcheggio davanti agli arrivi.
IN MACCHINA

Da Nord: autostrada A1 Milano – Roma.
Da ovest:
autostrada A12 Civitavecchia – Roma.
Dalla costa adriatica: l’autostrada A24 L’Aquila – Roma.
Da Sud: l’autostrada A1 Napoli – Roma.

Ricordate che il centro di Roma è una zona a traffico limitato. Per accedere all’interno della ZTL sono necessari perciò dei permessi del comune. Se non avete tale autorizzazione, potrete accedere alle vie del centro negli orari compresi tra le 18:00 e le 6:30 del giorno successivo passando dal varco situato a via Nazionale.
Le ZTL di Roma sono Centro storico, Monti, San Lorenzo, Testaccio, Trastevere

IN TRENO
  • Stazione Termini
    Si in zona centrale, ed è  punto d’incontro delle due linee metropolitane principali (A e B). Qui fanno capolinea tutti i treni regionali ed internazionali ad alta velocità  ( Frecciarossa / Italo) e  non.
  • Stazione Tiburtina
    É  più defilata ad est e rappresenta il punto d’interscambio fra le linee nazionali Intercity. Qui si fermano solamente la metropolitana della città e i treni ad alta velocità provenienti da gran parte dell’Italia.raggiungere Roma in Treno: la stazione Tiburtina

3. Dove dormire a Roma

Una delle cose a cui dovrete pensare organizzando il vostro viaggio è dove trovare un buon hotel a Roma. Ogni quartiere della Capitale ha proprie caratteristiche e ospita hotel di categorie diverse.
A questo link  potete scegliere la zona e la tipologia di alberghi che è a voi più congegnale in base alle vostre esigenze e alle vostre tasche.

  • ROMA ANTICA: qui attrazioni come il Colosseo, il Palatino, i Fori Imperiali e il Campidoglio. Affollata di turisti di giorno, una volta chiusi i monumenti risulta decisamente tranquilla per tutta la notte. Qui gli hotel sono di fascia alta e non ci sono tantissime opzioni economiche.
  • CENTRO STORICO: è la più affascinante zona di Roma. Piazza Navona e il Pantheon non sono distanti, così come tanti monumenti, musei e chiese piene di tesori d’arte. È il quartiere più caro della Capitale pertanto trovare hotel economici non sarà così semplice. Mettete in conto che potrebbe essere rumoroso.
  • TRIDENTE, TREVI E QUIRINALE: questa zona, affollata di turisti, è piena di glamour, boutique alla moda e hotel raffinati. Rappresenta un’ottima soluzione se cercate alberghi di fascia medio-alta. Il quartiere è provvisto di una buona rete di trasporti.
  • CITTÀ DEL VATICANO, BORGO E PRATI: il quartiere si trova vicino alla Basilica di San Pietro e i Musei Vaticani. Qui trovate centinaia di negozi di souvenir e ristoranti spesso troppo cari per quello che offrono. Nella zona benestante di Prati c’è invece una buona scelta di hotel, negozi e ristoranti. È ben collegato con la metropolitana.
  • DA SAN GIOVANNI A TESTACCIO : è un’area dalle molte sfaccettature. Qui trovate chiese medievali e basiliche monumentali come San Giovanni in Laterano, imponenti rovine come le Terme di Caracalla oppure ville tranquille come Villa Celimontana. Se amate la vita notturna, quella migliore la trovate a Testaccio. Qui potete trovare hotel più economici rispetto al centro. Se invece siete in cerca di un posto tranquillo e romantico optate per l’Aventino.
  • ROMA SUD: è un’ampia zona che si estende fino ai limiti sud della città. Le zone più interessanti sono l’Appia Antica, la Via Ostiense e l’EUR. Offre molti modi per divertirsi, con locali alla moda e bar di tendenza. Qui si trova anche il Quartiere della Garbatella, molto tranquillo e silenzioso, con case basse, orti e giardini. È il quartiere dove è stata ambientata la fiction di successo “I Cesaroni”. La metro è abbastanza vicina (linea B fermata Garbatella).
  • VILLA BORGHESE E ROMA NORD: è uno dei quartieri di Roma benestanti. Qui si trova Villa Borgese e il quartiere residenziale più esclusivo (Parioli). Chi ama la musica non può non andare all’Auditorium parco della musica. Chi invece ama l’arte può scegliere tra il MAXXI e il Museo e Galleria Borghese. In genere la sera la zona è tranquilla. Gli hotel economici non sono tantissimi.
  • MONTI, ESQUILINO E SAN LORENZO: è la zona che gravita attorno alla stazione Termini, perciò le sue vie sono rumorose. Ospita uno dei più bei musei di Roma, ossia il Palazzo Massimo alle terme. Se state cercando un hotel a Roma che sia economico, questo quartiere fa per voi.
  • TRASTEVERE E GIANICOLO: questa splendida zona di Roma,  è uno dei quartieri di Roma più amati. C’è sempre aria di festa e si trovano centinaia di bar, caffè, ristoranti e trattorie. Proprio per questo però può risultare molto rumorosa. Le sistemazioni alberghiere sono care.

4. Per risparmiare: le tessere turistiche

Sono principalmente tre le card che vi consentono di  accedere gratuitamente o con tariffe scontate ai principali musei e al trasporto pubblico: il Roma Pass , la Roma Tourist Card e la Omnia Card, chiamata anche Rome & Vatican Card. Il vantaggio dell’utilizzo dell’una o dell’altra dipende da quanto e  cosa volete visitare.

Fate attenzione ai giorni in cui avete organizzato il vostro viaggio a Roma. Di lunedì la maggior parte dei musei infatti rimane chiusa e potreste perdere la convenienza del pass.

Roma Pass

É  la card turistico-culturale  che vi permetterà di godere dei musei di Roma e delle bellezze della capitale usufruendo di sconti e trasporti illimitati su tutti i mezzi pubblici (esclusi i treni).

La card è disponibile in due opzioni:

Roma Pass 72 Hours: accesso diretto a due musei/attrazioni a vostra scelta, trasporti illimitati su tutti i mezzi pubblici (metro, bus e tram) per 3 giorni (a partire dal primo utilizzo della card)

Roma Pass 48 Hours: accesso diretto ad un museo/attrazione, trasporti illimitati su tutti i mezzi pubblici (metro, bus e tram) per 48 ore (a partire dal primo utilizzo della card)

Inoltre potrete avere l’accesso ai bagni sorvegliati della rete P. Stop.

QUANDO CONVIENE: se avete deciso di visitare almeno due musei della città di Roma (ricordatevi che sono esclusi i musei e le attrazioni del Vaticano perchè si tratta di un altro stato).

Roma Tourist Card

E’ un unico comodo pass che vi permette di vedere monumenti e musei principali della città eterna.
Non ha un limite temporale, perciò potrete organizzare la visita in libertà e con i vostri ritmi.

Con la Roma Tourist card potrete

  1. Accedere al Colosseo, al Foro Romano e al Palatino
  2. Visitare i Musei Vaticani e la Cappella Sistina o Castel Sant’Angelo
  3. Accedere al Pantheon, alla Galleria Borghese o alla Cupola di San Pietro
  4. Usufruire di un app audioguida di Roma completa di 130 punti di interesse
  5. Usufruire dello sconto del 10% su un’altra attrazione usando il  codice sconto personale che vi verrà inviato via mail.

QUANDO CONVIENE: se avete scelto di visitare solo i musei e le attrazioni più importanti di Roma e del Vaticano.

Omnia Card

É la card turistico culturale che vi permetterà di scoprire i tesori della Città del Vaticano e le maggiori attrazioni di Roma saltando le code, usufruendo di sconti e di trasporti pubblici illimitati.
Il pass vale 3 giorni (72 ore) dal suo primo utilizzo e permette di

  • Saltare la coda e accedere gratuitamente ai Musei Vaticani, alla Basilica di San Pietro e al Colosseo
  • Saltare la coda alla Cappella Sistina
  • Approfittare degli sconti speciali OMNIA Vatican Pass e del Roma Pass
  • Scoprire la città eterna con i tour in autobus hop-off hop-on, scendendo dove e quando volete
  • Utilizzare i mezzi di trasporto pubblici in maniera illimitata
  • Accedere con ingresso scontato ai migliori musei di Roma
  • Non perdere mai l’orientamento grazie alla guida tascabile gratuita di Roma e del Vaticano

Nota: L’entrata al Colosseo è gratuita ogni prima domenica del mese, perciò in questi giorni non sarà possibile usufruire dell’ingresso prioritario.
L’Omnia Card non è disponibile per i gruppi. I gruppi di più di 9 persone quindi potrebbero non essere ammessi alle attrazioni

QUANDO CONVIENE: quando, oltre alle attrazioni di Roma, volete visitare anche i musei e le attrazioni del Vaticano.
È l’ideale per una vacanza completa, perchè comprende sia il Roma Pass da 72 ore, sia una serie di altri sconti e attrazioni, sia a Roma che nella Città del Vaticano

5. Cose da non fare a Roma

Se durante il vostro viaggio per visitare Roma in 3 giorni volete evitare spiacevoli situazioni e vivere la vostra vacanza in serenità, ci sono alcuni comportamenti da evitare. Non sapete quali sono?
Niente paura, ci pensiamo noi, fornendovi qui di seguito una piccola lista delle 10 cose che vi conviene NON fare a Roma:

  • Visitare il Colosseo, i Musei Vaticani, la Basilica di San Pietro e la Galleria Borgese senza aver prenotato il biglietto on line:  perchè perdere ore del vostro tempo prezioso facendo la fila, spesso sotto il sole cocente, visitando le attrazioni già stanchi?
  • Mangiare vicino ai monumenti o ai siti turistici: lo sappiamo che mangiare ad un tavolo con vista Colosseo o Piazza Navona potrebbe essere un’esperienza unica. Ma vi assicuriamo che si trasformerà in una esperienza pessima una volta data un’occhiata al conto.
  • Mangiare nei ristoranti a menu turistico, dove il cameriere “buttadentro” vi invita ad entrare e vi indica il cartello con le foto dei piatti offerti: la “sola”  è servita! Rischiate infatti di prendere una bella fregatura. I posti migliori non hanno bisogno di attirare perchè sono sempre pieni. Se avrete la pazienza di andare un po’ più lontano troverete sicuramente dei locali che offrono cucina tipica romana.
    In alternativa potete anche optare per lo street food, che senza spendere un patrimonio saprà soddisfare il vostro appetito.
  • Sottovalutare le distanze: è vero che le attrazioni principali distano quasi tutte indicativamente al massimo mezz’ora o 40 minuti a piedi una dall’altra, ma può capitare di perdersi e le distanze aumentare di conseguenza, rendendo la giornata più faticosa. Portate sempre con voi una mappa!
  • Portare con voi effetti personali o preziosi messi in bella mostra e non tenete il portafogli nella tasca posteriore dei pantaloni: può esservi sfilato via con molta facilità. A questo proposito fate attenzione alla linea 64 dei trasporti pubblici, dove i borseggi non sono affatto rari.
  • Comprare da bere, panini o gelati dai camion bar che si trovano vicino alle attrazioni turistiche: riempite la vostra bottiglietta alle tantissime fontanelle sparse per Roma e per i gelati cercate una gelateria.
  • Entrare nelle fontane (neanche con i piedi) per rinfrescarvi. È proibito perciò rischiate una multa salata. Non ne vale la pena. conservate il decoro per voi e per chi vi guarda.
  • Gettare monetine in qualsiasi fontana della Capitale. Si può solo fare nella Fontana di Trevi.
  • Fotografare da vicino poliziotti o militari o fotografare con il drone. Per motivi di sicurezza è vietato dal 2015. Il drone viene confiscato e si va nel penale. Non si possono fare fotografie neanche nella Cappella Sistina.  In questo caso la macchina foto vi verrà confiscata.
  • Scegliere un albergo in periferia o in un luogo mal servito dai mezzi pubblici. Lo scotto da pagare è il tempo perso sui mezzi di trasporto da cambiare e il costo dei biglietti. A questo link  troverete tutte le soluzioni che fanno al caso vostro.

 

Ultimi consigli

Sentitevi liberi di seguire il nostro itinerario così com’è, oppure di adeguarlo ai vostri ritmi ed alle vostre necessità. Vi forniamo inoltre qualche consiglio essenziale che potrà sicuramente tornarvi utile durante la visita. Ecco qui:

    • Indossate scarpe comode: di passi ne farete veramente tanti e spesso su strade lastricate di sanpietrini, che si sa, specie per le donne, sono il nemico numero uno delle scarpe con i tacchi!
    • Evitate di comprare bottigliette d’acqua ai chioschetti se non volete spendere una fortuna. Roma è piena di fontanelle, chiamate Nasoni. Basterà quindi che vi portiate una bottiglietta da riempire ogni volta che ne avrete bisogno.
    • Vestitevi con abiti adeguati quando andate a visitare le chiese della capitale se non volete rischiare di rimanere fuori dall’edificio.
VISITARE ROMA IN 3 GIORNI – BIGLIETTI E ORARI

Basilica di San Pietro: 1° ottobre – 31 marzo tutti i giorni 7.00-18.30
1° aprile – 30 settembre tutti i giorni 7-19.00.
Musei Vaticani: da lunedì a sabato 9.00-18.00 (ultimo ingresso alle 16 e uscita dalle sale mezz’ora prima della chiusura).
Biglietti on line accesso prioritario

Castel Sant’Angelo:
Tutti i giorni 9.00-19.30 (la biglietteria chiude alle 18.30). Chiuso 1 gennaio, 1 maggio e 25 dicembre.
Compreso nell’ Omnia Card e nel Roma Pass.

Colosseo:
tutti i giorni tranne 25 dicembre e 1 gennaio (chiusi)

dal 27 marzo al 31 agosto 
9.00 – 19:15
dal 1° settembre al 30 settembre
9.00 – 19.00
dal 1° al 30 ottobre
9.00 – 18.30
dal 31 ottobre al 31 dicembre​
9.00 – 16.30
Compreso nell’ Omnia Card e nel Roma Pass

Musei Capitolini:
tutti i giorni 9.30-19.30, 24 e 31 dicembre 9.30-14.00
La biglietteria chiude un’ora prima.
Chiusi il 1 gennaio, 1 maggio, 31 dicembre.
Compreso nell’ Omnia Card.

Parole chiave: visitare Roma in tre giorni, itinerario, attrazioni, consigli

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Musei Vaticani. Biglietti online – Tutte le offerte

Acquistare i biglietti online per visitare gli strepitosi Musei Vaticani è sicuramente una buona idea: avrete modo di evitare le lunghe code e non comincerete perciò la visita già stanchi!
Sì, perché per godervi questo complesso museale, enorme e bellissimo (sono ben sette chilometri di superficie espositiva che conta più capolavori di quanti ne ospitino molti piccoli altri Paesi), dovrete mettere in conto almeno 2-3 ore. E solo per vederne una parte. 

Visitare Roma: i Musei Vaticani. Biglieti online
Foto di Francesca Ciola

Dicono infatti che per vederli tutti occorrerebbero circa dodici anni. Un’ottima scusa per venire a visitare Roma ancora, ancora e ancora. 
Ma se invece è la vostra prima volta, quello che vi consigliamo è di non perdevi assolutamente:

1. Le Stanze di Raffaello
2. Il Museo Pio Clementino (per estasiarvi davanti al Laocoonte e l’Apollo del Belvedere)
3. La Pinacoteca Vaticana (non perdetevi la Trasfigurazione di Raffaello)
4. Galleria delle Carte Geografiche 
5. la strepitosa Cappella Sistina (qui per assicurarvi l’ingresso prioritario)


Vi ricordiamo che i musei sono attrezzati per i disabili e, prenotandole in anticipo, sono disponibili gratuitamente le sedie a rotelle (dovrete richiederle direttamente presso lo sportello “permessi speciali”).
E’ inoltre consentito l’ingresso con i passeggini. Non avrete quindi difficoltà a visitarli se siete con bambini al seguito.

L’ingresso dei Musei Vaticani si trova in Viale Vaticano, a poca distanza da Viale dei Bastioni di Michelangelo. Anche se fanno parte dello Stato Vaticano, sono in territorio italiano.
Ci si arriva facilmente con la metropolitana di Roma scendendo alle fermate della linea A Ottaviano-Musei Vaticani e Cipro (sono le più vicine). Raggiungerete i musei con una passeggiata di circa 10 minuti.

Musei Vaticani biglietti online

Prenotare già da casa i vostri biglietti per i Musei Vaticani vi permetterà di arrivare sul posto e accedere direttamente ai controlli di sicurezza, senza fare la coda alla biglietteria, che spesso, specie in estate, può essere molto lunga. Eviterete così di perdere tempo, che potrete dedicare, dopo la visita, a qualche altra attrazione di Roma.

Potrete scegliere se fare la visita per conto vostro oppure prenotare un tour guidato, da soli o in piccoli gruppi. 

Qui sotto trovate tante diverse opzioni  per i vostri biglietti online. Scegliete quella che più si adatta alle vostre esigenze.

Lo sapevate che….

  1. Il blu oltremare usato nel Giudizio Universale era costosissimo: in questa parte degli affreschi, contrariamente a quella della volta che ne ha una quantità minima, Michelangelo ne usò una quantità impressionante.
    All’epoca questo colore era ottenuto dai lapislazzuli, pietre preziosissime e perciò molto costoso.
    Gli artisti infatti esitavano ad adoperarlo, a meno che non fosse pagato da altri.
    Nel caso del Giudizio Universale i materiali li avrebbe pagati il papa (Giulio II, che aveva commissionato a Michelangelo la Cappella Sistina). Nel caso della volta, invece, visto che doveva far fronte lui stesso alle spese per affrescarla, il celebre artista, usò colori meno cari.

  2. Non è vero che Michelangelo lavorava da solo: Lo si è spesso detto, ma in realtà per tutto il corso dei lavori nella cappella si avvalse della collaborazione di assistenti che preparavano l’intonaco umido su cui poi il pittore dipingeva (come richiedeva a tecnica dell’affresco).

  3. Non è vero che Michelangelo dipingesse sdraiato: in realtà l’artista progettò un’impalcatura curva che gli permetteva di stare in piedi, anche se in posizione scomoda, piegato all’indietro


Una volta finita la visita ai Musei Vaticani, a seconda di quante energie avete ancora, potete dedicarvi ad ammirare le attrazioni che si trovano nelle immediate vicinanze, o quelle per cui è necessario camminare un po’ di più. Tenendo sempre a mente che la vostra fatica sarà sicuramente ripagata con tanta bellezza! Perciò potete scegliere se visitare:

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Pass per Vaticano e Roma – Musei, attrazioni, trasporti gratuiti

Se avete messo in conto di visitare Roma in 3 giorni, ma non volete trasformare la vostra vacanza in una maratona, una buona soluzione è utilizzare l’Omnia Vatican & Rome, la card turistico culturale che vi permetterà di scoprire i tesori della Città del Vaticano e le maggiori attrazioni di Roma saltando le code, usufruendo di sconti e di trasporti pubblici illimitati.
Con questo pass combinato, valido 3 giorni (72 ore), potrete infatti

  • Saltare la coda e accedere gratuitamente ai Musei Vaticani, alla Basilica di San Pietro e al Colosseo
  • Saltare la coda alla Cappella Sistina
  • Approfittare degli sconti speciali OMNIA Vatican Pass e del Roma Pass
  • Scoprire la città eterna con i tour in autobus hop-off hop-on, scendendo dove e quando volete
  • Utilizzare i mezzi di trasporto pubblici in maniera illimitata
  • Accedere con ingresso scontato ai migliori musei di Roma
  • Non perdere mai l’orientamento grazie alla guida tascabile gratuita di Roma e del Vaticano

Nota: L’entrata al Colosseo è gratuita ogni prima domenica del mese, perciò in questi giorni non sarà possibile usufruire dell’ingresso prioritario.
L’Omnia Card non è disponibile per i gruppi. I gruppi di più di 9 persone quindi potrebbero non essere ammessi alle attrazioni.

1. Luogo di ritrovo dove scambiare il voucher

Ufficio Opera Romana Pellegrinaggi, Piazza Pio XII 9 – 00193, Roma.
Orari: da lunedì a sabato: :10.00 – 17:00  domenica e festività vaticane chiuso.

2. Quanto costa

A partire dai 129 euro

3. In dettaglio

L’Omnia Vatican Card include

  • Ingresso fast-track ai Musei Vaticani e alla Cappella Sistina
  • Ingresso alla Basilica di San Giovanni in Laterano e al chiostro con audioguida multimediale
  • Ingresso fila veloce alla Basilica di San Pietro
  • Tour interattivo della prigione di San Pietro con audioguida multimediale

La Roma card comprende l’ingresso gratuito a 2 tra le seguenti attrazioni

vista di Galleria Borghese

Visitare i Musei Capitolini: il Galata morente

Visitare città del Vaticano: Castel sant'angelo

Il Colosseo - Gratis con il pass per Vaticano e Roma

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Il Pass include inoltre sconti per numerosi musei e attrazioni

Musei

  • Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo
  • Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo alle Terme
  • Museo Nazionale Romano – Palazzo Altemps
  • Museo Nazionale Romano – Crypta Balbi
  • Museo Nazionale Romano – Baths of Diocletian
  • Galleria Nazionale di Palazzo Barberini
  • Museo Etrusco di Villa Giulia
  • Musei Capitolini
  • Centrale Montemartini
  • Museo Nazionale di Arte Orientale
  • MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma
  • MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo
  • Planetario e museo astronomico

Attrazioni

  • Appia Antica
  • Mercato di Traiano
  • Palazzo Valentini
  • Ara Pacis

Tour Roma Cristiana in autobus con piano panoramico. Le fermate includono

  • Basilica di San Pietro
  • Piazza Navona
  • Pantheon
  • Santa Maria in Aracoeli
  • Stazioni Centrale – Termini
  • Santa Maria Maggiore
  • San Giovanni – Scala Santa
  • Colosseo – Foro Romano
  • Circo Massimo
  • Isola Tiberina
  • Palazzo Farnese

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Musei da visitare Roma in 3 giorni. Quali vedere

Per gli amanti dell’arte, visitare i musei di Roma in 3 giorni può rivelarsi un’esperienza incredibile.
La capitale infatti ospita un’infinità di musei, alcuni dei quali davvero da non perdere. Dai Musei Vaticani ai Musei Capitolini, dalla Galleria Borghese al MAXXI, ciascuno di essi costituisce un’attrazione che non vi deluderà.
Per la visita a ogni museo dovete mettere in conto almeno due ore. Vi consigliamo perciò di visitarne solo uno al giorno, dedicando poi il resto della giornata all’esplorazione della zona della città che si trova intorno al museo che avete scelto.

Eccovi dunque il nostro itinerario per visitare i musei di Roma in 3 giorni.

PRIMO GIORNO

Il galata morente ai Musei Capitolini di Roma

1. MUSEI CAPITOLINI

L’attrazione che vi proponiamo per cominciare l’itinerario per visitare i musei di Roma in 3 giorni è quella dei Musei Capitolini (attrezzati per i disabili).
Arrivate in Piazza Venezia (fermata dell’autobus Piazza Venezia) e raggiungete Piazza del Campidoglio accedendovi dalla Cordonata, la scalinata che da piazza dell’Ara Coeli sale sulla sommità del colle.
Ammirate la piazza realizzata da Michelangelo al cui centro si trova la copia della statua equestre di Marco Aurelio (quella autentica si trova nei Musei Capitolini).

La piazza è circondata da tre palazzi: Palazzo Senatorio in fondo, Palazzo Nuovo sulla sinistra e Palazzo dei Conservatori sulla destra. I musei si trovano in questi ultimi due palazzi.
L’entrata principale al complesso museale è nel Palazzo dei Conservatori, dove si trova il nucleo originario della collezione statuaria e una Pinacoteca (al secondo piano) con dipinti di Tiziano, Tintoretto, Rubens, Van Dyck e molti altri grandi artisti.
Palazzo Nuovo invece contiene un numero incredibile di sculture classiche. Da non perdere, tra le altre, la lupa capitolina, il Galata morente e la Venere capitolina.
Per la visita calcolate almeno due ore.

2. PIAZZA VENEZIA

Usciti dai musei fermatevi per pranzare. Una volta che vi siete rifocillati e avete ripreso le forze tornate in Piazza Venezia, dominata dal Vittoriano. L’immenso monumento di marmo bianco fu fatto edificare nel 1885 per celebrare l’unità d’Italia.
In seguito è stato dedicato al milite ignoto e una fiaccola arde perennemente al suo interno, custodita da guardie d’onore.
Vi ricordiamo che è proibito sedersi sia sulle scalinate che all’interno, i controlli sono severi.
Per godere una vista a 360° sulla città salite sulla terrazza con l’ascensore (QUI per i biglietti) in vetro che si trova sul lato del monumento.

3. PANTHEON

Passeggiate infine fino al Pantheon, il monumento antico meglio conservato di Roma e uno dei grandi simboli della capitale. Entrate e lasciatevi stupire dalla sua cupola in calcestruzzo più grande del mondo e gli interni ricoperti di marmo.

4. TRASTEVERE

Di qui arrivate fino a Largo Argentina e prendete il tram numero 8 che porta a Viale Trastevere.
Concludete la serata a Trastevere, cuore di Roma e oggi fulcro della vita notturna ed enogastronomica.

5. PALAZZO E GALLERIA DORIA PANPHILJ

In alternativa ai Musei Capitolini potete visitare il Palazzo e Galleria Doria Panphilj (fermata bus: Via del Corso), che contiene una delle più ricche collezioni d’arte private di Roma.
La gallerie è costituita da dieci sale, disposte cronologicamente e piene di dipinti dal pavimento al soffitto.
Da non perdere la Salomè con la testa del Battista di Tiziano e Riposo durante la fuga in Egitto di Caravaggio e ancora il ritratto di Innocenzo X di Velàsquez.
Terminata la visita proseguite secondo l’itinerario sopra proposto, anche perchè siete vicinissimi a Piazza Venezia.

INFO PRATICHE

Musei capitolini: tutti i giorni 9.30-19.30 , 24 e 31 dicembre 9.30-14. La biglietteria chiude un’ora prima. Chiusi il 1 gennaio, 1 maggio, 31 dicembre.  Compreso nelll’ Omnia Card.
Palazzo e Galleria Doria Panphilj:  tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00. Ultimo ingresso ore 18.00. Chiusura: 25 dicembre, 1° gennaio, Pasqua. Aperto anche il 1° novembre, Lunedì dell’Angelo, 25 aprile, 1° Maggio, 2 Giugno e 15 Agosto.

BIGLIETTI PER IL PRIMO GIORNO

Per risparmiare sull’ingresso a queste attrazioni vi consigliamo di utilizzare uno dei tanti pacchetti  combinati. Ve ne riportiamo qui sotto alcuni. In Alternativa potete acquistare la Omnia Card.

SECONDO GIORNO

Il gruppo del Laocoonte ai Musei Vaticani. Biglietti on line salta coda

1. MUSEI VATICANI

Cominciate il vostro secondo giorno nella capitale con la visita ai Musei Vaticani .Vi consigliamo di acquistare i biglietti on line per saltare la coda. Per arrivarci scendete alla fermata della metro Ottaviano San Pietro.
Visitare i Musei Vaticani è un’esperienza che non dimenticherete facilmente: 7 chilometri di superficie espositiva e più capolavori di quanti ne abbiano molti piccoli Paesi.
Possiedono infatti una delle più grandi collezioni di opere d’arte al mondo. Non pensate di poterli vedere tutti, ci impieghereste anni!

Per un giro panoramico (calcolate non meno di due ore e mezza) vi consigliamo di andare

1. alla La Pinacoteca Vaticana (non perdete la Trasfigurazione di Raffello)
2. al Il Museo Pio Clementino (per l’Apollo del Belvedere e il magnifico Laocoonte)
3. alla Galleria delle Carte Geografiche
4. nelle Stanze di Raffaello
5. nell’imperdibile Cappella Sistina (è l’unica stanza con l’aria condizionata).

2. PIAZZA SAN PIETRO

Terminata la visita, con ancora negli occhi i dipinti di Michelangelo, sostate in Piazza San Pietro per le immancabili foto e godetevi l’imponenza della Basilica di San Pietro.
Se non siete ancora in overdose di arte e la fila non è pazzesca visitatela. Altrimenti, fermatevi a mangiare e a riposarvi.

Gli hotel nella Roma antica

Relais Forus Inn

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Hotel Capo d’Africa

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Caesar House Residenze Romane

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3. CASTEL SANT’ANGELO
4. PIAZZA NAVONA
5. CAMPO DEI FIORI

Un volta che vi siete ripresi passeggiate per via della Conciliazione fino a Castel Sant’Angelo ammirandolo solo dall’esterno.
Attraversate Ponte Sant’Angelo e passeggiate fra i vicoli e le piazze che vi porteranno fino a Piazza Navona.
Confondetevi fra la folla di turisti e artisti di strada che la riempie ogni ora del giorno e della notte e lasciatevi sopraffare dalla bellezza dei palazzi barocchi e dalle fontane che la caratterizzano.
Fate una pausa per bere il caffè più buono di Roma nella vicina piazza Sant’Eustachio nell’omonimo Caffè. Poi, raggiungete Campo dei Fiori.
All’ombra della statua dell’eretico Giordano Bruno, che qui fu arso vivo, la piazza è uno dei punti nevralgici della vita romana: di giorno vivace mercato pieno di gente , la sera luogo dove andare a bere qualcosa.

In alternativa ai Musei Vaticani potete visitare il Museo Nazionale Romano: Palazzo Massimo alle terme (fermata della metro: Termini).
Il museo (accessibile ai disabili) é spesso trascurato. Invece è meraviglioso, ampio e luminoso e contiene all’interno pezzi d’arte classica spettacolari (il Pugile in riposo, Ermafrodite dormiente), oltre a dipinti e mosaici straordinari.
Visitato il museo passate il resto della giornata secondo l’itinerario sopra descritto. Potete arrivare in piazza Navona con una passeggiata di mezz’ora.

INFO PRATICHE

Musei Vaticani: da lunedì a sabato 9.00-18.00 (ultimo ingresso alle 16 e uscita dalle sale mezz’ora prima della chiusura).
Basilica di San Pietro: 1° ottobre – 31 marzo tutti i giorni 7.00-18.30 /1° aprile – 30 settembre tutti i giorni 7-19.00.
Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo alle terme: Aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19.45. Chiuso il lunedì (eccetto lunedì in Albis e durante la settimana della cultura), 1 gennaio, 25 dicembre. La biglietteria chiude alle 19.00. Compreso nell’Omnia Card.

BIGLIETTI PER IL SECONDO GIORNO

Per risparmiare sull’ingresso a queste attrazioni vi consigliamo di utilizzare uno dei tanti pacchetti  combinati. Ve ne riportiamo qui sotto alcuni. In alternativa  potete acquistare la Omnia Card.

TERZO GIORNO

1. MUSEO E GALLERIA BORGHESE

Visitare Galleria Borghese: apollo e Dafne del Bernini
Se siete degli sfegatati appassionati d’arte, non potete escludere dal vostro itinerario alla scoperta dei musei di Roma in tre giorni  la visita al Museo e Galleria Borghese, definita la “Regina delle collezioni private d’arte”.
In un sol luogo trovate concentrate opere d’arte di Caravaggio, Bernini, Botticelli e Raffaello, e la celebre statua del Canova che ritrae Paolina Borghese come Venere vincitrice.
Per limitare il numero dei visitatori si entra ad intervalli di due ore. È necessario prenotare data e ora della visita. Potete farlo per telefono oppure on-line.
L’arrivo è a piazzale del Museo Borghese n. 5.

Se invece, dopo i musei capitolini e quelli vaticani siete andati in over dose e volete cambiare decisamente genere, vale la pena fare un salto al MAXXI (Museo Nazionale delle arti del XXI secolo).
Fiore all’occhiello delle gallerie d’arte contemporanea e progettato dall’architetto anglo-iracheno Zaha Hadid, questa galleria nazionale d’arte è stata inaugurata nel 2010.
La facciata geometrica a più livelli nasconde un interno di dimensioni gigantesche, pieno di luce e attraversato da scalinate sospese e strutture realizzate in vetro, cemento e ferro. Si compone di due sezioni, una dedicata all’Architettura e una all’arte contemporanea.
La cosa più interessante è visitarlo in occasioni di mostre e installazioni.
Potete arrivarci in metro (linea A fermata Flaminio) in tram e bus scendendo alla fermata Viale Tiziano.

2. PIAZZA DEL POPOLO E PIAZZA DI SPAGNA

Qualunque sia stata la vostra scelta, dopo la visita vi consigliamo di passare il resto della giornata passeggiando e sostando nel parco di VillaBorghese.
Proseguite poi per Piazza del Popolo e arrivate fino a Piazza di Spagna, con la spettacolare scalinata di Trinità dei Monti (il restauro del 2016 l’ha riportata al suo antico splendore) e la fontana della Barcaccia.
Concludete la serata cenando in uno dei mille locali della zona.

Il nostro itinerario per vedere i musei di Roma in tre giorni è solo un consiglio di massima. Scegliete quello che più vi piace e dedicate alle diverse attrazioni il tempo che desiderate.

Parole chiave: musei da visitare Roma, musei di Roma

BIGLIETTI PER IL TERZO GIORNO

Per risparmiare sull’ingresso a queste attrazioni vi consigliamo di utilizzare uno dei tanti pacchetti  combinati, ve ne riportiamo qui sotto alcuni. Alternativamente potete acquistare la Omnia Card.

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I Musei Vaticani

Sia che veniate a visitare Roma per 3 giorni, sia che la vostra permanenza duri un po’ di più o un po’ di meno, un tour dei Musei Vaticani è d’obbligo. Valgono infatti da soli il viaggio.
Credeteci, una visita ai Musei Vaticani è un’esperienza talmente emozionante che difficilmente si cancellerà dalla vostra mente. Una volta usciti da lì, farete fatica a rendervi conto di quanta bellezza è passata sotto i vostri occhi.
Si tratta del secondo museo più visitato al mondo, stando alla classifica de Il Giornale dell’Arte, periodico mensile dedicato al mondo dell’arte.

Per entrare ai musei è obbligatorio acquistare i biglietti online. Potrete scegliere l’orario della visita a voi più congegnale ed evitare la coda.
Durante la visita è necessario adottare un abbigliamento consono.  Perciò niente vestiti senza maniche e scollati (un consiglio che vi diamo è quello di portarvi sempre dietro un foulard per coprirvi le spalle, risolverete il problema), pantaloncini sopra il ginocchio, minigonne e cappelli.

Musei Vaticani

Il complesso museale è caratterizzato da sette chilometri di superficie espositiva e contiene più capolavori di quanti ne ospitino molti piccoli altri Paesi. Si trova nel Palazzo Apostolico Vaticano e mette a disposizione dei visitatori una delle collezioni d’arte più grandi del mondo.
Dicono che per visitare tutti i Musei Vaticani occorrerebbero anni. Non mettete in conto perciò di poter vedere tutto in una sola volta!

Il consiglio che vi diamo è di dare la precedenza a queste visite:

1. Le Stanze di Raffaello
2. Il Museo Pio Clementino (per estasiarvi davanti al Laocoonte e l’Apollo del Belvedere)
3. La Pinacoteca Vaticana (non perdetevi la Trasfigurazione di Raffaello)
4. Galleria delle Carte Geografiche
5.  e ovviamente alla strepitosa Cappella Sistina (qui per assicurarvi l’ingresso prioritario)

Vi ricordiamo che i musei sono attrezzati per i disabili e, previa prenotazione, sono disponibili gratuitamente le sedie a rotelle (su richiesta direttamente presso lo sportello “permessi speciali”).
E’ inoltre consentito l’ingresso con i passeggini.

Se vi state chiedendo quanto tempo ci vuole per visitare i Musei Vaticani la risposta è tra le due e le tre ore. Questo in caso visitiate in autonomia e senza audioguida. Se invece optate per l’audioguida calcolate sicuramente 3 ore, visto il tempo necessario ad ascoltare le spiegazioni di ogni opera. Ancora di più se decidete di goderveli con una visita guidata.

Stabilite voi qual è la vostra resistenza!

GLI ORARI: da lunedì a giovedì dalle 8.30 alle 18.30 (ultimo ingresso alle 16.30) –  venerdì e sabato dalle 8.30 alle 20.00 (ultimo ingresso alle 18.00).
Dal 22 aprile al 29 ottobre, apertura serale: venerdì e sabato dalle 19.00 alle 22.30 (ultimo ingresso alle 20.30)
Chiuso tutte le domenica tranne l’ultima domenica del mese (a meno che non sia festivo)
Chiuso anche l’1 e il 6 gennaio, 11 febbraio, 19 marzo, 18 aprile, 1 maggio, 29 giugno, 15 agosto, 1 novembre, 8, 25 e 26 dicembre.

Visitare i Musei Vaticani Biglietti online

1. Le stanze di Raffaello

Erano gli appartamenti privati di Papa Giulio II (1503-1513), il quale affidò a Raffaello, che allora aveva 25 anni e non era ancora molto noto, la realizzazione degli affreschi delle quattro stanze. Il papa non voleva infatti abitare negli ambienti utilizzati dal suo predecessore Alessandro VI e già affrescati dal Pinturicchio e si era trasferito quindi al piano superiore, nell’ala fatta costruire da Niccolò V a metà del Quattrocento.
Questa commissione permise al pittore di far salire notevolmente le “sue quotazioni”.
Gli appartamenti erano già stati dipinti da artisti già affermati, tra cui il Perugino, maestro di Raffaello il quale, visto era stato lasciato libero da Giulio II di gestire come voleva gli affreschi, cancellò ciò che c’era in precedenza.
Solo due stanze furono però dipinte di suo pugno: la Stanza della Segnatura (lo studio) e la Stanza di Eliodoro (la sala d’aspetto usata per le udienze private). Le altre due stanze, la Stanza dell’Incendio di Borgo (la sala da pranzo) e la Sala di Costantino (sala dei ricevimenti) furono realizzate da allievi seguendo suoi disegni,  essendo il maestro morto all’improvviso il 6 aprile del 1520.

Musei Vaticani: la Scuola di Atene di Raffaello

La Stanza della Segnatura custodisce uno dei capolavori più famosi di Raffaello: la Scuola di Atene.
Sullo sfondo di un’architettura antica, sono rappresentati, al centro, Platone e Aristotele. Il primo con le sembianze di Leonardo, punta il dito al cielo alludendo al mondo delle idee, il secondo, volgendo il palmo della mano verso terra, indica, al contrario, il principio razionalista della sua filosofia.
Entrambi sono attorniati da una schiera di filosofi, rappresentati con le sembianze di personaggi del tempo. In primo piano Eraclito (Michelangelo), Euclide (Bramante) che disegna sulla lavagna una figura geometrica, Diogene quasi sdraiato sulle gradinate, Tolomeo e Zoroastro con in mano rispettivamente il globo e la sfera celeste. Nell’opera si può ammirare anche l’autoritratto di  Raffaello, il secondo personaggio a destra con il berretto verde.

2. Museo Pio-Clementino

Ospita alcuni degli esempi più alti della statuaria classica. Tra questi vi segnaliamo sicuramente:
1. l’Apoxyomenos, copia in marmo del bronzo dello scultore Lisippo (320 a.c. circa), che raffigura un atleta intento a detergersi il sudore con lo strigile (sorta di rasoio usato nell’antichità) dopo aver gareggiato e vinto (lo potete ammirare nell’ambiente chiamato Gabinetto dell’Apoxyomenos, passato il vestibolo quadrato)
2. l’Apollo del Belvedere (copia romana in marmo del II sec. a.c. dell’originale greco in bronzo datato IV sec. a.c), considerato uno dei grandi capolavori dell’arte classica
3. il gruppo del Laocoonte (raffigurante un sacerdote troiano di Apollo e i suoi figli alle prese con una lotta mortale con due serpenti di mare), anch’esso copia romana di un originale greco e risalente al I sec. d.c.  Queste ultime si trovano tutte e due nel Cortile Ottagono, il cortile centrale del palazzo.

3. Pinacoteca vaticana

Fatta realizzare da papa Pio XI nel 1932, accoglie 460 dipinti disposti in ordine cronologico dall’XI al XIX secolo, e comprende opere di Giotto, Beato Angelico, Filippo Lippi, Guido Reni, Raffaello, Caravaggio e diversi altri grandi artisti. Spesso è trascurata dai visitatori, ma vale veramente la pena. Da ammirare assolutamente i tre dipinti di Raffaello nella sala VIII, bellissima nel suo nuovo allestimento. Una sofisticata illuminazione infatti permette non solo di godere della Pala Oddi, della Madonna di Foligno e della Trasfigurazione, ma anche dei raffinati e celebri arazzi dell’artista. I tre dipinti di Raffaello  sono stati recentemente reinquadrati nelle loro cornici originali in di legno di cirmolo stagionato e a foglia d’oro.

4. Galleria delle Carte Geografiche

Uno dei luoghi meno noti dei Musei Vaticani, questa galleria, lunga 120 m, è coperta da una parte all’altra da enormi e bellissime carte topografiche, realizzate tutte tra il 1580 e il 1583 per papa Gregorio XIII sulla base delle indicazione di uno dei più grandi cartografi dell’epoca, Ignazio Danti.
prende il nome dalle 40 carte geografiche affrescate che raffigurano le regioni italiane e i possedimenti della Chiesa all’epoca di questo papa.
Su di una parete sono raffigurate le regioni bagnate dai mari Ligure e Tirreno, sull’altra le regioni bagnate dall’Adriatico.
Ogni carta regionale è corredata con la pianta della città principale.
Oltre la galleria, trovate la Sala Sobieski, che prende il nome dalla grande tela del XIX secolo che pende dalla parete nord e rappresenta la vittoria sui Turchi del re polacco Giovanni III Sobieski.

5. La Cappella Sistina

Visitare i Musei Vaticani: l'ingresso della Cappella Sistina

Foto di Francesca Ciola

 

Visitata da oltre 4 milioni di persone l’anno, è l’unico posto dei Musei Vaticani che nessuno si sognerebbe di saltare. La Cappella Sistina è un luogo spettacolare e visitarla sarà indimenticabile.
Venne fatta costruire in origine per papa Sisto IV e fu inaugurata il 15 agosto 1483.
Si tratta di un parallelepipedo con soffitto a botte lungo 40,2 m, largo 13,4 m e alto 20,7 m, le stesse dimensioni che si ipotizzava avesse avuto il tempio di Salomone a Gerusalemme.
Tutta la cappella, già affrescata dai migliori artisti rinascimentali, tra cui Botticelli e Pinturicchio, solo per citarne qualcuno, a parte i pavimenti ad intarsi policromi di marmo fu sacrificata per dare spazio a due capolavori di Michelangelo: la Genesi, sull’intera volta, realizzata tra il 1508 e il 1512 e lo strepitoso Giudizio Universale, dipinto nel 1541.
In quest’ultimo, a differenza della volta, impressiona la quantità di blu oltremare utilizzato. Un tempo infatti, il blu era carissimo, perchè realizzato con lapislazzuli. Ma visto che a pagare era papa Giulio II, Michelangelo non si fece problemi. Al contrario se ne fece molti nel dipingere la volta il cui uso dei materiali era invece a carico suo. Ne usò infatti una quantità minima.

La Cappella Sistina ha rivestito sempre una funzione molto importante nella storia della chiesa. E’ qui infatti che si riuniva e si riunisce ancora il Conclave per eleggere il nuovo papa.
Le regole che governano la votazione, tranne qualche modifica marginale, non sono cambiate nel tempo. Sono infatti le stesse dal 1274.
Tra i 15 e i 20 giorni dalla morte del pontefice, tutto il Collegio dei Cardinali (comprende tutti i cardinali sotto gli 80 di età) viene chiuso nella cappella (Conclave deriva da cum clave, cioè chiuso a chiave) dove si tengono 4 votazioni segrete al giorno, fino a raggiungere la maggioranza dei due terzi.
L’avvenuta elezione è comunicata all’esterno da una fumata bianca che esce da un apposito comignolo.

Curiosità sui Musei Vaticani

  1.  I musei Vaticani comprendono 54 musei per un totale di 70.000 opere, di cui solo 20.000 in mostra, e si sviluppa su 1400 stanze, cappelle e gallerie.
  2. Vennero fondati nel 1506  papa Giulio II e aperti al pubblico nel 1771 per volere di papa Clemente XIV.
  3. Nel 1938 i musei vennero chiusi su volere di Pio XI in occasione della venuta di Adolf Hitler a Roma, ospite di re Vittorio Emanuele II e di Benito Mussolini a Roma. No volle infatti né riceverlo, né farlo entrare nello Stato Vaticano.
    Perciò si trasferì qualche giorno a Castel Gandolfo, residenza papale e fece chiudere alle visite i Musei Vaticani  e la Basilica di San Pietro, in modo che il dittatore non potesse entrare nei territori vaticani neppure accedendo dai musei.
  4. Non è vero che Michelangelo ha dipinto i suoi affreschi sulla schiena. Lavorò infatti su una piattaforma che aveva inventato lui, che si estendeva oltre la metà dell’area della cappella e gli ha permesso di stare in piedi. La piattaforma venne spostata a metà del progetto. Michelangelo non ha mai avuto la possibilità di rimirare il suo lavoro in corso dal basso, ma ha dipinto da una distanza di pochi centimetri.
  5. Dal momento che il Vaticano non ha entrate fiscali, il 90% delle sue entrate deriva dai biglietti d’ingresso al Museo, dalle vendite di francobolli e souvenir e dalle offerte dei fedeli.

Dove si trovano

Come raggiungere i Musei Vaticani

1. IN METRO
Partendo dalla Stazione Termini prendete la Linea A della Metro in direzione Battistini. Le fermate più vicine ai Musei Vaticani distano circa dieci minuti a piedi e sono Ottaviano-Musei Vaticani e Cipro.

2. IN BUS
Davanti all’ingresso dei Musei Vaticani si trova la fermata della linea 49.
In Piazza Risorgimento,  distante a 5 minuti a piedi , fanno capolinea le linee 32, 81 e 982.

3. MACCHINA
Potete parcheggiare la macchina nei parcheggi a pagamento sia sul Viale Vaticano sia nelle strade limitrofe.

4. TRENO
Arrivate alla stazione di Roma Termini e prendete la Linea A della Metro in direzione Battistini. Vi conviene scendere alle fermate Ottaviano-Musei Vaticani e Cipro, che distano  circa dieci minuti a piedi.

5. AEREO
Se arrivate a Roma in  aereo vi consigliamo di andare dall’aereoporto alla stazione di Roma Termini, dove si trovano Bus, Metro e Taxi che vi condurranno ai Musei Vaticani .

I musei e gli ambienti visitabili dei Musei Vaticani

I Musei

  • Museo egizio:  ospita un’enorme collezione di reperti dell’antico Egitto. Si possono ammirare papiri, mummie, iscrizioni geroglifiche, il famoso Libro dei morti e la Collezione Grassi. Fondato da papa Gregorio XVI nel 1839
  • Museo Chiaramonti: fondato agli inizi del XIX secolo da papa Pio VII, venne fu allestito e ordinato da Antonio Canova. Si compone di tre gallerie ( la Galleria Chiaramonti, dove sono esposte numerose sculture, sarcofagi e fregi; la nuova ala, detta Braccio Nuovo, che ospita celebri statue; la Galleria lapidaria, che contiene più di 3.000 pezzi di iscrizioni, epigrafi e monumenti, che rappresentano la più grande collezione del mondo di questo tipo di manufatti. Aperta solo su richiesta.)
  • Museo Pio Clementino:  collocato in 12 sale, comprensive del Cortile Ottagono, e ospita importanti collezioni di epoca greca e romana. venne Clemente XIV nel 1771.
  • Museo Gregoriano Etrusco:  papa Gregorio XVI nel 1836.  Collocato in 22 sale ed accoglie opere e manufatti risalenti al IX-I secolo a.C.

Le sale o stanze

  • Sala Sobieski: deve il nome alla grande tela del pittore polacco Jean Matejko (1838-1893) che rappresenta la vittoria del re di Polonia Giovanni III Sobieski contro i turchi a Vienna nel 1683.
  • Sala della biga
  • Sala dell’Immacolata: adiacente alle stanze dio Raffaello, al centro accoglie un mobile-libreria ottocentesco, riccamente decorato, che conserva 110 volumi artistici con il testo della Bolla pontificia Ineffabilis Deus in cui si proclama il dogma dell’Immacolata Concezione.
  • Stanze di Raffaello:  quattro sale in sequenza che prendono il nome dal grande artista urbinate e dagli allievi della sua bottega che le affrescarono. Comprendono la Stanza della Segnatura (con la famosa Scuola di Atane), la Stanza si Eliodoro, Stanza dell’incendio di Borgo e la Stanza di Costantino
  • Loggia di Raffello: si trova al secondo piano del Palazzo Apostolico e confina con le Stanze. È celebre per un ciclo di affreschi della scuola di Raffaello riproducenti decorazioni con storie bibliche e grottesche, databile tra la fine del 1517 o il 1518 e il 1519.
  • Appartamento di san Pio V: comprende la galleria, due salette e una cappella. Fu voluto dal papa Pio V (1566-1572) e affrescato da Giorgio Vasari e Federico Zuccari. Si trovano esposti arazzi fiamminghi del XV e XVI secolo.
  • Sala dei Chiaroscuri: collocata al secondo piano, a nord della Sala di Costantino e confinante con la Loggia di Raffaello. Fu decorata nel 1517 da Raffaello e dalla sua scuola, ma gli affreschi originali andarono perduti pochi anni dopo. Attualmente Oggi presentano decorazioni di Giovanni e Cherubino Alberti, con affreschi di Apostoli e Santi di Taddeo e Federico Zuccari.
  • Appartamento Borgia: le stanze vennero create come residenza privata di papa Alessandro VI e della sua famiglia, e decorate da uno straordinario ciclo di affreschi di Bernardino Pinturicchio e aiuti. occupava tutto il primo piano del Palazzo Apostolico e e comprendeva sei ambienti

Le gallerie

  • Galleria degli arazzi: ospita arazzi fiamminghi eseguiti a Bruxelles dalla bottega di Pieter van Aelst al tempo di Clemente VII (1523-1534) su cartoni degli allievi di Raffaello. Vennero esposti per la prima volta nella Cappella Sistina nel 1531, e allestiti per l’esposizione in questa Galleria nel 1838.
  • Galleria delle Carte Geografiche: deve il suo nome dalle quaranta carte geografiche affrescate sulle pareti che raffigurano le regioni italiane e i possedimenti della Chiesa all’epoca di papa Gregorio XIII (1572-1585). Vennero realizzate fra il 1580 e il 1585 sulla base di cartoni di Ignazio Danti, famoso geografo del tempo.
  • Galleria dei Candelabri: prendono il nome dai candelabri marmorei che con colonne in marmo colorato delimitano le sei sezioni espositive. Le opere sono allestite come degli arredi, seguendo criteri di simmetria compatibili con le architetture della galleria.
  • Galleria Lapidaria: occupa la parte sud del lungo corridoio che collega Palazzo Vaticano con il Palazzetto del Belvedere. Ospita la più ricca collezione lapidaria vaticana.
  • Galleria del Braccio Nuovo: è la terza ed ultima sezione del Museo Chiaramonti.  Lunga 68 metri e inaugurata nel 1822 dal Papa Pio VII, é coperta da una volta a cassettoni con lucernari. Al centro, da un lato si apre a emiciclo, dall’altro una serie di gradini permettono l’accesso al monumentale portico che affaccia sul Cortile della Pigna. Ospita un serie di nicchie contenenti le statue e una doppia sfilata di busti su rocchi di colonne e mensole.

Le cappelle

  • Cappella Sisitina:  è la principale cappella del palazzo apostolico e prende il nome da papa Sisto IV della Rovere, ospita gli strepitosi affreschi di Michelangelo. Qui viene tenuto il Conclave per l’elezione del nuovo pontefice.
  • Cappella di Urbano VIII: posta nel’ancolo sud-ovest della Torre Borgia, era la cappella privata di papa Urbano VIII Barberini. Ospitano affreschi sulla passione di cristo.
  • Cappella Niccolina: affrescata dal Beato Angelico era la cappella privata degli appartamenti di Niccolò V. Si trova nella parte più antica del palazzo, nella torre di Innocenzo III, vicino alle Stanze di Raffaello.

Padiglione delle Carrozze: Istituito da Paolo VI nel 1973 e allestito in un vasto locale sotto il Giardino Quadrato, cospita selle, carrozze, automobili e portantine adoperate da vari pontefici. Rappresenta una sezione distaccata del Museo Storico Vaticano

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Musei Vaticani – Curiosità sulla Cappella Sistina

Per chi visita Roma, una tappa ai Musei Vaticani è d’obbligo (qui per i biglietti Musei Vaticani salta la coda). Sono infatti una delle collezioni d’arte più grandi del mondo e visitarli rappresenta veramente un’esperienza emozionante.

Per entrare ai musei è obbligatorio il biglietto on line.

Le attrazioni da non perdere sono:

1. Le Stanze di Raffaello
2. Il Museo Pio Clementino (per estasiarvi davanti al Laocoonte e l’Apollo del Belvedere)
3. La Pinacoteca Vaticana (non perdetevi la Trasfigurazione di Raffaello)
4. Galleria delle Carte Geografiche
5.
La strepitosa Cappella Sistina, capolavoro indiscusso dell’arte rinascimentale italiana (vale da sola la visita ai Musei Vaticani).

Proprio per prepararvi alla visita di questo tesoro indiscusso vi sveliamo qui di seguito 10 curiosità che sicuramente vi interesserà sapere.

Curiosità sulla Cappella Sistina

  1. Il nome della Cappella Sistina deriva da Papa Sisto IV, artefice della commissione dell’opera
  2. I meravigliosi dipinti della Cappella Sistina si estendono per 1.110 mq, all’incirca un sesto delle dimensioni di un campo da calcio.
  3.  Non è vero che Michelangelo ha dipinto i suoi affreschi sulla schiena. Lavorò infatti su una piattaforma che aveva inventato lui, che si estendeva oltre la metà dell’area della cappella e gli ha permesso di stare in piedi. La piattaforma venne spostata a metà del progetto. Michelangelo non ha mai avuto la possibilità di rimirare il suo lavoro in corso dal basso, ma ha dipinto da una distanza di pochi centimetri.
  4. Nella maggior parte dei nudi maschili che decorano il soffitto di Michelangelo, sono presenti delle ghiande, un motivo ricorrente tra gli affreschi dell’artista per rendere omaggio al nome della Rovere (rovere è sinonimo di quercia) a cui apparteneva la famiglia di Giulio II.
  5. Il primo Conclave che si è tenuto nella Cappella Sistina del Palazzo Apostolico è stato quello del 1492. A partire dal 1870 è diventata la sede di tutti i conclavi.

6. Le porte della Cappella Sistina sono bloccate. La parola conclave (riunione del Collegio dei Cardinali per un’elezione del Papa) deriva dal latino cum clave, cioè (chiuso) con la chiave.

7. La prima messa nella Cappella Sistina fu quella celebrata da Papa Sisto IV il 15 agosto 1483.

8. La Cappella Sistina conta più di 6 milioni di visitatori all’anno.

9. La Cappella Sistina oggi come allora è utilizzata anche come cappella privata del Papa.

10. La Cappella Sistina è dedicata a Maria Assunta in cielo.

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Visita ai Musei Vaticani

Una visita ai Musei Vaticani è un’esperienza che si deve fare una volta nella vita. Anche se non siete folli appassionati d’arte, non dimenticate di inserire nel vostro itinerario per visitare Roma, una tappa in questi incredibili musei. Vi sarà impossibile non emozionarvi davanti a tanta bellezza. Tornerete a casa stanchi ma entusiasti, ve lo assicuriamo! 

Qui di seguito vi forniamo un itinerario di visita ai Musei Vaticani che mette in conto circa 3 ore.
Vi suggeriamo di adottare un abbigliamento consono, dal momento che andrete a visitare una luogo sacro. Niente pantaloncini perciò, o canottiere, minigonne e cappelli.

Per entrare ai musei bisogna acquistare il biglietto on line . Potrete scegliere l’orario della visita a voi più congegnale ed evitare la coda.

Gli orari

Dal lunedì al sabato: dalle 9.00 h alle 18.00 h (ultimo ingresso alle 16.00 h)
Ultima domenica del mese: dalle 9.00 h alle 14.00 h (ultimo ingresso alle 12.30)
Dal 22 aprile al 29 ottobre, apertura serale: venerdì e sabato dalle 19.00 alle 22.30 (ultimo ingresso alle 20.30)
Chiuso tutte le domenica tranne l’ultima domenica del mese (a meno che non sia festivo)
Chiuso anche l’1 e il 6 gennaio, 11 febbraio, 19 marzo, 18 aprile, 1 maggio, 29 giugno, 15 agosto, 1 novembre, 8, 25 e 26 dicembre.

La visita ai musei Vaticani

LE TAPPE DEL TOUR

1. CORTILE DELLE CORAZZE

Dopo aver attraversato tutto il complesso museale salite su per la scala a spirale e accedete nel Cortile delle Corazze, punto di partenza di tutti i diversi itinerari di visita. Prima di cominciare però trovate un attimo per salire sulla terrazza, ne vale davvero la pena. Di qui potrete ammirare la meravigliosa Cupola di San Pietro e i Giardini Vaticani.

2. CORTILE DELLA PIGNA

Rientrate e passate per il Cortile della Pigna un largo spazio aperto di 300 metri quadri adiacente ai corridoi e alle sale del museo. Il cortile conserva, in una nicchia monumentale nella sua parte nord, una colossale pigna di bronzo (alta 4 metri e larga 2,5), di età augustea. Il cortile deve il suo nome proprio a questa scultura.

La pigna, usata spesso in architettura romana col significato di immortalità e rinascita, venne ritrovata nel medioevo a Roma nell’area delle Terme di Agrippa a Campo Marzio, utilizzata con ogni probabilità come fontana. Venne collocata qui nel 1608.
Nel cortile della pigna potrete ammirare anche la grande sfera realizzata dall’artista Arnaldo Pomodoro  al cui interno si intravede un complesso meccanismo che ruota lentamente se mosso dal vento. L’opera venne donata ai Musei Vaticani nel 1990.

3. MUSEO PIO-CLEMENTINO

Dal Cortile della Pigna, la vostra visita ai Musei Vaticani continua immettendovi nel lungo corridoio del Museo Chiaramonti. Continuate andando avanti a sinistra e salendo su per le scale fino al Museo Pio Clementino, che ospita gli esempi più belli della scultura classica del Vaticano. Fondato da Clemente XIV nel 1771 dopo l’acquisizione delle collezioni Mattei e Fusconi, venne ampliato dal suo successore, Pio VI che lo dotò di un ingresso monumentale con l’Atrio dei Quattro Cancelli e la Scala Simonetti.
Oggi il museo occupa 12 sale in cui sono collocate importantissime collezioni di epoca greca e romana.

4. CORTILE OTTAGONO

Attraversate poi il Cortile Ottagono dove rimarrete estasiati dalla bellezza dell’Apollo del Belvedere, considerato una delle più belle opere di tutta l’antichità, e dal gruppo del Laocoonte.
Il primo è una copia romana del II secolo d.C. di un originale in bronzo del IV secolo a.C, attribuito allo scultore greco Leochares, uno degli artisti che lavorarono al mausoleo di Alicarnasso; il secondo invece  è una copia in marmo di un originale in bronzo  risalente all’età ellenistica (323-31 a.C.) e raffigura il dramma di Laocoonte,  sacerdote troiano, punito da Poseidone (o, secondo altre fonti, da Atena) per aver tentato d’impedire l’ingresso a Troia del cavallo di legno. Morì infatti stritolato da due serpenti, assieme ai suoi figli, Antifate e Timbreo.

Il cortile ottagono fa parte anch’esso del museo Pio-Clementino. Originariamente si chiamava Cortile delle statue e ospitò il primo nucleo delle collezioni pontificie. Su richiesta di papa Giulio della Rovere qui venne allestita (1503-1513) un’incredibile raccolta di statue antiche, con la volontà di fare rivivere la Roma dei Cesari nella Roma dei papi.

5. GALLERIA DELLE CARTE GEOGRAFICHE

Il percorso poi si snoda attraverso una serie di sale, una più spettacolare dell’altra tra cui la Sala degli Animali, la Sala delle Muse (qui è ospitato il Torso del Belvedere) e la Sala Rotonda. Dalla Sala a Croce che si trova li vicino, salite poi la Scala del Simonetti che vi porterà alla Galleria dei Candelabri, la prima delle tre gallerie consecutive che formano un corridoio molto lungo. Unitevi alla folla dei visitatori attraverso la Galleria degli Arazzi e arrivate alla Galleria delle Carte geografiche, lunga ben 120 metri e con le parete ricoperte di carte geografiche del Cinquecento.

Tra i meravigliosi dipinti troviamo rappresentate tutte le regioni italiane dell’epoca, complete della pianta di una o più città principali della regione.
Due carte costituiscono la Puglia, una carta l’Abruzzo e tre le Marche, con le città di Macerata, Loreto, Pesaro-Urbino. Quattro sono le carte per Veneto, Lombardia, Friuli e Trentino: al tempo inglobati nel dominio veneziano. Il Lazio è invece rappresentato in due carte geografiche, con una spettacolare pianta di Roma.
La volta della Galleria delle Carte Geografiche è  dipinta con episodi miracolosi avvenuti nella regione in questione, la cui mappa è disegnata sulle pareti.

6. STANZE DI RAFFAELLO

Terminato il corridoio oltrepassate la Sala Sobieski arrivando fino alla Sala di Costantino, che rappresenta la prima delle quattro Stanze di Raffaello. Si tratta di una delle stanze postume affrescate grazie ai cartoni creati dallo stesso Raffaello prima della sua morte, il tema principale sono storie sulla vita di Costantino Magno.

Le altre tre sono

  • la Stanza d’Eliodoro affrescata tra il 1511 e il 1514,  si affaccia sul Cortile del Pappagallo nel Palazzo Apostolico e prende il nome da un lunotto affrescato con episodi della vita di Eliodoro, uomo ostile alla Chiesa
  • la Stanza della Segnatura – affrescata riprendendo il tema della cultura umanistica, tra cui è impossibile non citare la famosa Scuola di Atene, simbolo della filosofia
  • la Stanza dell’incendio di Borgo – conserva il precedente lavoro sulla volta del Perugino, 1507-1508, con temi legati alla Trinità, mentre il lavoro di Raffaello realizzò scene come l’Incendio di Borgo e l’Incoronazione di Carlo Magno.
Visita ai Musei Vaticani: Le Stanze di Raffaello

Foto di Francesca Ciola

 

Queste stanze sono solo il preludio alla grandiosa Cappella Sistina.

Conosciuta in tutto il mondo, la Cappella Sistina è uno dei più importanti tesori del Vaticano e di Roma. Sono infatti  i visitatori, sia italiani che stranieri, che  ogni anno non mancano di visitare questo incredibile capolavoro.
Edificata fra il 1473 e il 1481, per volere di Papa Sisto IV, venne progettata dall’architetto Giovanni De Dolci e affrescata dal grande Michelangelo, che dipinse il soffitto e la grande parete sopra l’altare maggiore. Oltre a Michelangelo prestarono la loro opera anche altri grandi maestri rinascimentali, tra cui Botticelli, Ghirlandaio, Pinturicchio, Perugino e Luca Signorelli, che dipinsero le pareti laterali.

L’affresco, che ricopra la volta per l’intera superficie (800 metri quadrati!), richiese a Michelangelo 4 anni di lavoro. L’artista lo organizzò in 9 scene centrali, la creazione di Adamo ed Eva, il peccato originale e la storia di Noè. Le scene sono inquadrate in elementi architettonici dipinti.
Il Giudizio Universale invece, uno degli affreschi più famosi al mondo, realizzato sull’altare maggiore, venne dipinto 30 anni dopo la volta.
Rappresenta la  venuta alla fine dei tempi del Cristo per inaugurare il Regno di Dio.

Il progetto, commissionato da Clemente VII e incoraggiato dal successore  Paolo III, fu oggetto di  polemiche sin dall’inizio. Prima perché l’artista distrusse due affreschi del Perugino per preparare il muro. Poi quando il dipinto fu svelato, perché la massa turbinante di 391 corpi nudi fece gridare allo scandalo. La reazione infatti fu tale che le autorità ecclesiastiche ordinarono che si coprissero le nudità.

La vostra visita ai Musei Vaticani termina qui.

Visitare i Musei Vaticani di Roma

L’uscita dei Musei Vaticani. Foto di Francesca Ciola

 

Dormire vicino ai Musei Vaticani

COME RAGGIUNGERE I MUSEI VATICANI

1. IN METRO
Dalla stazione Termini prendete la Linea A della Metro in direzione Battistini. Le fermate più vicine ai Musei Vaticani distano circa dieci minuti a piedi e sono Ottaviano-Musei Vaticani e Cipro.
Dal Colosseo: prendete la linea B dalla fermata Colosseo e cambiate per la linea A alla stazione Termini. Scendete a Ottaviano o Cipro.

2. IN BUS
Davanti all’ingresso dei Musei Vaticani si trova la fermata della linea 49.
In Piazza Risorgimento,  distante a 5 minuti a piedi , fanno capolinea le linee 3281 e 982.
Dal Colosseo:  prendete la linea 81 dalla fermata sulla Via Claudia in direzione Risorgimento. Scendete al capolinea.
Dalla stazione Termini: prendete la linea 40 in direzione Borgo Sant’Angelo, scendete a capolinea.
Da piazza Venezia:  prendete il bus 492 da Plebiscito in direzione Metro Cipro, scendete alla fermata Bastioni di Michelangelo.

3. IN MACCHINA
Potete parcheggiare la macchina nei parcheggi a pagamento sia sul Viale Vaticano sia nelle strade limitrofe.

4. IN TRENO
Arrivate alla stazione di Roma Termini e prendete la Linea A della Metro in direzione Battistini. Vi conviene scendere alle fermate Ottaviano-Musei Vaticani e Cipro, che distano  circa dieci minuti a piedi.

5. IN AEREO
Se arrivate a Roma in  aereo vi consigliamo di andare dall’aereoporto alla stazione di Roma Termini, dove si trovano Bus, Metro e Taxi che vi condurranno ai Musei Vaticani .

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10 curiosità sul Colosseo tutte da scoprire

“Finché esisterà il Colosseo, esisterà anche Roma; quando cadrà il Colosseo, cadrà anche Roma; quando cadrà Roma, cadrà anche il mondo”
(profezia del Venerabile Beda, VIII d.c.).
Simbolo della grandezza e del potere di Roma, l’Anfiteatro Flavio, è il più famoso e imponente monumento della Roma antica e attrazione che richiama ancora, dopo duemila anni, milioni di visitatori l’anno.
E’ inoltre la meta più amata sul web, come riporta rainews.it.
Perciò, sia che programmiate una toccata e fuga, sia decidiate di visitare Roma in 3 giorni o più, una tappa qui è d’obbligo.
Il biglietto comprende l’ingresso a Colosseo Foro Romano e Palatino. Per cominciare subito la visita e non rimanere ore sotto il sole a fare la fila all’ingresso, vi suggeriamo di arrivare già con il biglietto in mano.

COME RAGGIUNGERLO

Quest’attrazione di Roma si trova nel cuore della città, a poche centinaia di metri da piazza Venezia, dove si trova il Vittoriano (QUI per i biglietti!) e vicino ai Fori Imperiali.
Potete raggiungerlo

  • Con la linea B della metropolitana fermata Colosseo
  • Con il bus n. 51, 75, 81, 85, 87, 118
  • Con il tram n. 3

Se arrivate  in treno alla stazione Termini potete raggiungere l’anfiteatro con la linea B della metropolitana oppure con l’autobus n. 75

Curiosità sul Colosseo

1. Quando fu costruito

La sua costruzione avvenne sotto la dinastia Flavia. Iniziò nel 72 d.c. per volere dell’imperatore Vespasiano sui terreni del vasto complesso della Domus Aurea neroniana e terminò nell’80 d.c. sotto suo figlio Tito. La cerimonia di inaugurazione durò ben 100 giorni durante i quali furono uccisi ben 5.000 animali.

2. Le dimensioni

Il Colosseo di Roma. Curiosità.

Foto di Anna Dalmasso

 

La forma del Colosseo non è rotonda, ma ovale. Si tratta infatti di un’enorme ellisse con un perímetro di 527 metri. In origine era alto 52 metri ma oggi la sua altezza è pari a circa 48 metri. Queste dimensioni ne fanno l’anfiteatro più grande al mondo. In cima c’erano 240 montanti che sostenevano il velario, un enorme tendone di tessuto che ricopriva l’arena. Gli spettatori accedevano da 8o ingressi ad arco (vomitoria) e riempivano il Colosseo in pochi minuti

3. La Capienza

L’anfiteatro Flavio poteva ospitare tra  50 mila e gli 80 mila spettatori. Queste cifre possono variare a seconda delle fonti e delle metodologie di calcolo utilizzate.

4. L’origine del nome

Il Colosseo in origine si chiamava Anfiteatro Flavio, in onore dell’illustre famiglia dei Flavi a cui appartenevano gli imperatori Vespasiano, Tito e Domiziano, che diedero inizio e portarono a termine i lavori di costruzione.
Il nome Colosseo risale al medioevo e fa riferimento non alle sue dimensioni, ma alle dimensioni del Colosso di Nerone, una gigantesca statua che si trovava al suo fianco.
Un’altra ipotesi è che il nome derivi dalla sua posizione, perché sorgerebbe su un colle dove un tempo si trovava un tempio di Iside (da cui “Collis Isei”).

 5. Gli usi

Oltre che per i combattimenti dei gladiatori, l’anfiteatro venne usato anche come piscina per le naumachie, ovvero le rappresentazioni delle battaglie navali.
Un docente di ingegneria civile ed ambientale all’Università di Edimburgo, Martin Crapper, ha ipotizzato che l’acqua scorresse attraverso una serie di pozzi interni e tubazioni poste sotto le tribune e ha calcolato che il tempo impiegato a riempire tutta l’arena fosse di circa 7 ore.

6. Gli spettacoli

Al Colosseo gli spettacoli duravano una intera giornata. Gli spettatori erano costretti così a portarsi morbidi cuscini da casa per riuscire a stare seduti sui duri sedili di pietra.

7. Posti a sedere

Tour del Colosseo: la cavea

La cavea del Colosseo. Foto di Francesca Ciola

 

Ai giochi che si svolgevano nell’arena poteva partecipare tutto il popolo. Le distinzioni di classe erano effettuate solo per i posti a sedere.
La cavea era infatti divisa in tre parti:

  • i senatori sedevano nelle file più in basso
  • i cittadini meno abbienti in quelle mediane
  •  la plebe nelle più alte.

Le donne (eccetto le vestali) erano relegate in cima.
Per le classi più abbienti i posti erano in marmo, mentre per il popolo i sedili erano in legno.
Come oggi, tutti erano muniti di biglietto numerato e ogni spettatore aveva un posto assegnato nel posto specifico.
Il podium, una larga terrazza posta davanti alle fila dei posti a sedere, era destinata all’imperatore e ai senatori e altre personalità di riguardo.

8. Come un giardino

Dopo il suo declino avvenuto in seguito alla fine dell’impero, l’edificio si coprì di piante, alcune esotiche, che crebbero favorite anche dal microclima dell’anfiteatro.
Sarebbero infatti circa 350 le specie di piante che per secoli sono state studiate da esperti di botanica.

9. Il Colosseo come cava

Durante il Rinascimento venne usato come cava di travertino e di marmo per la costruzione di molti edifici tra cui Palazzo Venezia e Palazzo Barberini. Si cessò di prelevare materiale dall’Anfiteatro Flavio solo nel XVIII secolo, quando ritornò l’amore per le antiche vestigia romane.
È stato calcolato che è rimasto solo un terzo della costruzione originale.

10. Tra le 7 nuove meraviglie del mondo

Dal 2007 il Colosseo è annoverato tra le sette nuove meraviglie del mondo insieme alla Grande muraglia cinese, l’antica città di Petra in Giordania, la statua del Cristo Redentore a Rio in Brasile, le rovine di Machu Picchu in Perù, le piramidi di Chichén Itzà in Messico e il Taj Mahal in India.

Se le curiosità sul Colosseo vi hanno incuriosito, a questa pagina trovate altre notizie sul principale simbolo di Roma.

Informazioni pratiche

Orari
chiuso 25 dicembre e 1 gennaio.
27 marzo – 31 agosto: 9.00 – 19:15
1° settembre – 30 settembre: 9.00 – 19.00
1° – 30 ottobre: 9.00 – 18.30
31 ottobre – 31 dicembre​: 9.00 – 16.30
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura

Bagni all’interno del Parco Archeologico del Colosseo: presso gli ingressi e le uscite ci sono 8 bagni (accessibili ai disabili).
Altri 14 bagni, più uno per disabili,  li trovate al I° ordine del Colosseo, vicino ai tornelli di ingresso.

Fasciatoi: si trovano nei bagni che sono presso l’ingresso al Parco su via di S. Gregorio e nelle vicinanze dell’uscita su Via Foro Romano, all’angolo sud-est della Basilica Giulia.

Aree di sosta: nel parco ci sono circa 70 panchine, alcune delle quali collocate in prossimità di fontanelle di acqua potabile (Vicus Argentarii/Tabularium, angolo sud-est della Basilica Giulia, Horti Farnesiani, Palatino/Domus Augustana e sentiero meridionale).
Invece al II° ordine del Colosseo, lungo il percorso di visita negli spazi espositivi destinati al Museo Colosseo e alle mostre temporanee, trovate 8 panchine.

Fontane: all’interno del parco ci sono 10 fontane. Altre due fontane le trovate tra I° e II° ordine.

Distributori automatici di bevande e snack: li potete trovare lungo la Via Nova, negli Horti Farnesiani e presso lo Stadio della Domus Augustana.
Distributori di acqua in bottiglia sin trovano invece I° e al II° ordine del Colosseo.

Da dove fotografare l’anfiteatro

Ci sono molte prospettive interessanti da cui fotografarlo. Ecco alcune idee:

  1. Dalla parte anteriore: fotografare l’edificio di fronte può catturare la sua imponenza e la sua grandezza. Cercate di includere la piazza antistante per dare un senso di scala.
  2. Dalla parte posteriore: una prospettiva meno comune è quella di fotografarlo dalla parte di dietro. Potete catturare la struttura e il suo contesto circostante da un punto di vista unico.
  3. Dall’alto: se avete la possibilità di accedere ad un punto panoramico o a un edificio circostante più alto, potete fotografarlo dall’alto. Questa prospettiva offre una vista panoramica della struttura e dei suoi dintorni.
  4. Da lontano: fotografarlo da una certa distanza può catturare la sua forma iconica nel contesto della città di Roma. Cercate di includere nella foto altri monumenti o elementi distintivi della città di Roma.
  5. Al tramonto o all’alba: fotografarlo durante le prime ore del mattino o al tramonto vi permette di avere una luce morbida e calda che crea un’atmosfera suggestiva e romantica.

NB: Quando fate le vostre fotografie, rispettate le regole del luogo e la privacy degli altri visitatori. Evitate di intralciare il passaggio o di danneggiare la struttura mentre cercate di ottenere la foto perfetta!

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Il Colosseo – Come è fatto?

Simbolo della capitale per eccellenza e capolavoro architettonico della Roma antica, il Colosseo è l’attrazione più visitata della città, con milioni di visitatori all’anno ( ben 12 milioni nel 2023, secondo quanto riporta Ansa.it).
Non potete quindi mancare di includerlo nel vostro itinerario per visitare Roma, sia che veniate nella capitale per un paio di giorni, sia che abbiate invece la possibilità di soggiornare per più tempo.

Il Colosseo, ve lo garantiamo, vi lascerà a bocca aperta,  per le sue spettacolari dimensioni (è infatti l’anfiteatro romano più grande del mondo) ma anche per l’impatto emotivo che avrà su di voi: non si può rimanere impassibili davanti al fatto che l’edificio rappresenta una prova della grande crudeltà e della ferocia caratteristica dei tempi antichi.

Dal momento che per visitare questa attrazione le code sono infinite, vi consigliamo di munirvi del biglietto on line salta coda, risparmierete così tempo che potrete dedicare alla visita delle altre meraviglie della capitale.
Colosseo Foro Romano e Palatino sono tutti inclusi nello stesso biglietto.


GLI ORARI

chiuso 25 dicembre e 1 gennaio.
 27 marzo – 31 agosto: 9.00 – 19:15
 1° settembre – 30 settembre: 9.00 – 19.00
 1° – 30 ottobre: 9.00 – 18.30
 31 ottobre – 31 dicembre​: 9.00 – 16.30
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura

Com’è fatto il Colosseo?

L’edificio venne fatto costruire dagli imperatori della dinastia Flavia. Sorse sul sito di un lago artificiale, che faceva parte della vasta proprietà della Domus Aurea di Nerone.
Qui di seguito vi forniamo alcune notizie riguardo la struttura di quello che è stato il modello per tutti gli stadi sportivi successivi.

1. Le mura esterne

scoprire il Colosseo: le mura esterne

Le mura esterne del Colosseo. Foto di Francesca Ciola

 

Un tempo erano interamente ricoperte di travertino. Sono divise su tre livelli di archi inquadrati da paraste (pilastri inglobati nella parete) con capitelli tuscanici (livello più basso), ionici (livello intermedio) e corinzi (livello più alto). Le arcate del livello intermedio e di quello più alto erano abbellite con delle statue, mentre la parte più alta, che presenta finestre e lesene corinzie è caratterizzata dai supporti per i 240 montanti che dovevano sostenere il velario, un enorme tendone di tessuto che ricopriva l’arena.

Al piano terra ci sono 80 ingressi ad arco (vomitoria), che permettevano agli spettatori di entrare e sedersi in pochi minuti.

2. L’arena

L'arena del Colosseo - Visitare Roma

L’arena del Colosseo. Foto di Anna Dalmasso

In origine aveva un pavimento di legno ricoperto di sabbia, in modo che i gladiatori non potessero scivolare e che il sangue versato venisse assorbito.
L’arena poteva anche venire allagata in occasione delle battaglie navali (naumachie). Grazie ad alcune botole si accedeva agli ambienti e ai passaggi sotterranei che costituivano l’ipogeo.

3. La cavea

Visitare il colosseo: tutte le informazioni

La cavea. Foto di Francesca Ciola

 

La cavea era divisa in tre parti a seconda delle classi sociali a cui appartenevano i visitatori. Ai giochi che si svolgevano nel Colosseo, infatti, poteva partecipare tutto il popolo.

  • I senatori sedevano nelle file più in basso
  • I cittadini meno abbienti in quelle mediane
  • La plebe nelle più alte.

Le donne (eccetto le vestali) erano relegate in cima.
Per le classi più abbienti i posti erano in marmo, mentre per il popolo i sedili erano in legno. Come oggi, tutti erano muniti di biglietto numerato e ogni spettatore aveva un posto assegnato nel posto specifico.
Il podium, una larga terrazza posta davanti alle fila dei posti a sedere, era destinata all’imperatore e ai senatori e altre personalità di riguardo.

Gli hotel in questa zona

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4. L’ipogeo

I sotterranei si estendevano sotto tutta la struttura ed erano deputati all’immagazzinamento delle scenografie. Era il luogo dove venivano costruite le scenografie per le battaglie navali che erano poi issate con un complesso sistema di carrucole. I gladiatori raggiungevano l’ipogeo direttamente dalla schola adiacente, mentre gli animali feroci venivano fatti arrivare dal monte Celio, dove c’era uno “zoo”, in cui le bestie erano rinchiuse in gabbie costruite nelle muratura. Di qui gli animali venivano fatti arrivare al Colosseo con un montacarichi.

Se volete sapere di più sull’attrazione più visitata di Roma, visitate la pagina sulle dieci curiosità sul Colosseo che forse non sapevate

Curiosità

  • L’origine del nome: in origine si chiamava Anfiteatro Flavio, in onore della famiglia dei Flavi a cui appartenevano gli imperatori Vespasiano, Tito e Domiziano, che iniziarono e conclusero termine i lavori di realizzazione dell’edificio.
    Il nome Colosseo risale al periodo medievale e fa riferimento non alle sue dimensioni, ma alle dimensioni del Colosso di Nerone, una gigantesca statua che si trovava al suo fianco.
    Un’altra ipotesi è che il nome derivi dalla sua posizione, perché sorgerebbe su un colle dove un tempo si trovava un tempio di Iside (da cui “Collis Isei”).
  • L’inaugurazione: la cerimonia di inaugurazione, che si svolse nell’ 80 d.C.  previde 100 giorni di spettacoli. Durante la cerimonia di apertura vennero uccise oltre 5000 belve in una sola giornata!
  • Il sito turistico del Colosseo, che comprende anche il Palatino e il Foro Romano, per la prima volta, nel 2021, è passato al secondo posto della classifica delle attrazioni più visitate in Italia.
  • La capienza: l’anfiteatro Flavio poteva ospitare tra i 50 mila e gli 80 mila spettatori. Queste cifre possono variare a seconda delle fonti e delle metodologie di calcolo utilizzate.
  • Le dimensioni: la sua forma non è rotonda, ma ovale. Si tratta infatti di un’enorme ellisse del perímetro di 527 metri. In origine era alto 52 metri ma oggi la sua altezza è pari a circa 48 metri.  É perciò l’anfiteatro più grande al mondo. In cima c’erano 240 montanti che sostenevano il velario, un enorme tendone di tessuto che ricopriva l’arena. Gli spettatori accedevano da 8o ingressi ad arco (vomitoria) e riempivano il Colosseo in pochi minuti
  • Un orto botanico: da alcuni secoli gli esperti di botanica studiano la flora cresciuta spontaneamente all’interno del Colosseo dopo il suo inutilizzo. Sono più di 350 le specie che hanno messo radici tra le rovine.
  • Tra le 7 nuove meraviglie del mondo: dal 2007 il è annoverato tra le sette nuove meraviglie del mondo insieme alla Grande muraglia cinese, l’antica città di Petra in Giordania, la statua del Cristo Redentore a Rio in Brasile, le rovine di Machu Picchu in Perù, le piramidi di Chichén Itzà in Messico e il Taj Mahal in India.
  • Era coperto da una grande tenda: nei giorni con parecchio sole era ricoperto da un velario formato da circa 80 vele triangolari, controllate da 320 funi di sostegno. Questo per agli spettatori evitare le insolazioni durante gli spettacoli di mezzogiorno.
  • Le naumachie: per un certo periodo si tennero anche le naumachie, ovvero rappresentazioni di battaglie navali in acqua che però non ebbero lo stesso successo dei giochi coi gladiatori. Per riempire l’arena erano necessarie circa 7 ore. L’acqua scorreva attraverso una serie di pozzi interni e tubazioni al di sotto delle tribune.
  • Come una cava di materiale: durante il Rinascimento venne usato come cava di travertino e di marmo per la costruzione di molti edifici tra cui Palazzo Venezia e Palazzo Barberini.
    Si cessò di prelevare materiale dall’Anfiteatro Flavio solo nel XVIII secolo, quando ritornò l’amore per le antiche vestigia romane. È stato calcolato che è rimasto solo un terzo della costruzione originale.

Come raggiungere il Colosseo

Quest’attrazione della città di Roma si trova nel cuore della città, a poche centinaia di metri da piazza Venezia, dove si trova il Vittoriano (QUI per i biglietti!) e vicino ai Fori Imperiali.
Potete raggiungerlo

  • Con la linea B della metropolitana fermata Colosseo
  • Con il bus n. 51, 75, 81, 85, 87, 118
  • Con il tram n. 3

Se arrivate  in treno alla stazione Termini potete raggiungere il Colosseo con la linea B della metropolitana oppure con l’autobus n. 75

Informazioni pratiche

Bagni all’interno del Parco Archeologico del Colosseo: ci sono 8 bagni (accessibili ai disabili) che si trovano presso gli ingressi e le uscite.
Altri 14 bagni, più uno per disabili,  li trovate al I° ordine del Colosseo, vicino ai tornelli di ingresso.

Fasciatoi: si trovano nei bagni situati presso l’ingresso al Parco su via di S. Gregorio e nelle vicinanze dell’uscita su Via Foro Romano, all’angolo sud-est della Basilica Giulia.

Aree di sosta: nel parco ci sono circa 70 panchine, alcune delle quali collocate in prossimità di fontanelle di acqua potabile (Vicus Argentarii/Tabularium, angolo sud-est della Basilica Giulia, Horti Farnesiani, Palatino/Domus Augustana e sentiero meridionale).
Invece al II° ordine del Colosseo, lungo il percorso di visita negli spazi espositivi destinati al Museo Colosseo e alle mostre temporanee, trovate 8 panchine.

Fontane: all’interno del parco ci sono 10 fontane. Altre due fontane le trovate tra I° e II° ordine.

Distributori automatici di bevande e snack: li potete trovare lungo la Via Nova, negli Horti Farnesiani e presso lo Stadio della Domus Augustana.
Distributori di acqua in bottiglia sin trovano invece I° e al II° ordine del Colosseo.

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Cosa vedere a Roma. Le dieci attrazioni da non perdere

Cosa vedere a Roma? L’unica risposta a questa domanda sarebbe “tutto!”, perchè la città eterna offre una moltitudine di posti, monumenti, attrazioni che lasciano a bocca aperta. Come le ciliegie, un luogo di Roma tira l’altro, tant’è che ci vorrebbero mesi per visitarla tutta.
Per sollevarvi dall’imbarazzo della scelta nel caso che abbiate solo il tempo di visitare Roma in 3 giorni, vi offriamo una lista di cosa vedere:  abbiamo selezionato 10 attrazioni che sono veramente imperdibili.
Come si sa, la capitale è una dei luoghi più visitati al mondo: nel 2023, stando a quanto riporta il Ministero del Turismo, ha accolto ben 49.2 milioni di persone.
Va da sé che le code alla biglietteria sono decisamente lunghe, ed é perciò una buona idea arrivare già con i biglietti in tasca.

Per risparmiare sull’ingresso a queste attrazioni vi consigliamo di utilizzare uno dei tanti pacchetti  combinati, ve ne riportiamo qui sotto alcuni. Alternativamente potete acquistare la Omnia Card o il Roma Pass

Cosa vedere a Roma Top Ten attrazioni

Un a delle 10 attrazioni principali di Roma: il Colosseo

1. COLOSSEO E FORI IMPERIALI

È più di ogni altro il monumento simbolo di Roma e dell’Italia stessa. Iniziato da Vespasiano nel 72 d.c., venne inaugurato da suo figlio Tito nell’80 d.c. Poteva ospitare più di 50.000 spettatori che qui venivano ad assistere ai combattimenti dei gladiatori o degli animali. È il più grande tra i monumenti romani rimasti fino ad oggi e tappa imprescindibile di chi visita la Capitale.
La visita del Colosseo va completata con quella dei Fori Imperiali che potete ammirare dalla via Alessandrina che li costeggia. Potrete farvi un’idea di come doveva essere la vita nella Roma antica. I fori infatti erano le piazze principali cittadine, dove sorgevano gli edifici pubblici, si faceva il mercato e si trattavano gli affari.
Si possono visitare anche il Foro Romano e il museo all’aperto del Palatino: se siete entrati nel Colosseo il vostro biglietto comprende anche la visita a questi ultimi due. Acquistate il biglietto on line per saltare le lunghe code!

Info: Il Colosseo è aperto tutti i giorni tranne il 25 dicembre e il 1 gennaio (chiusi)
10.30 – 19.15 dal 26 aprile 2021; 9.30 – 19.15 dal 9 luglio 2021; 9.30 – 19.00 dal 1° settembre 2021; 9.30 – 18.30 dal 1° ottobre 2021;
9.00 – 16.30 dal 31 ottobre 2021 al 28 febbraio 2022; 9.30 – 17.30 dal 1° al 26 marzo 2022; 9.30 – 19:15 dal 27 marzo al 31 agosto 2022
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.  Compreso nel Roma Pass.

Attrazioni di Roma: l'imperdibile Basilica di San Pietro2. BASILICA DI SAN PIETRO

Sorge laddove nel 324 l’imperatore Costantino fece erigere un santuario in onore di Pietro apostolo, che proprio lì venne crocifisso e sepolto.
L’aspetto di oggi si deve al progetto del Bramante, risalente al 1506. Alla sua costruzione parteciparono artisti come Raffaello, Antonio da San Gallo, Michelangelo. Gli interni, così come il colonnato sono del Bernini. La basilica rappresenta una delle più grandi chiese al mondo  Se volete salire sulla sua strepitosa cupola vi consigliamo di procurarvi il biglietto on line: salterete la coda!

Info: 1° ottobre – 31 marzo tutti i giorni 7.00-18.30 /1° aprile – 30 settembre tutti i giorni 7-19.00.

Il Pantheon, tra le attrazioni principali di Roma3. PANTHEON

Tempio dedicato a tutti gli dei, questo, che è l’edificio meglio conservato della Roma antica, venne trasformato in chiesa cristiana nel 608. Il Panteon (QUI per i biglietti) fu fatto edificare da Agrippa nel 27 a.c., come attesta l’iscrizione sul frontone.
Sia la sua altezza che il diametro dell’interno misurano 43,3 metri. La straordinaria cupola, che rappresenta la più grande volta in pietra mai costruita, è considerata  la più importante opera dell’architettura classica.

Il gruppo del Laocoonte ai Musei Vaticani. Biglietti on line salta coda4. MUSEI VATICANI

Fra i più bei complessi museali al mondo, ospitano un’incredibile collezione di opere d’arte raccolte da diversi papi nel corso dei secoli. Per visitarli è possibile effettuare diversi itinerari, che terminano comunque tutti con la Cappella Sistina. Gli edifici che ospitano i Musei Vaticani si estendono su un’area di 5,5 ettari. Assolutamente da vedere sono la Pinacoteca, il Museo Pio-Clementino, la Galleria delle Carte Geografiche, le Stanze di Raffello e la Cappella Sistina. Le code all’ingresso sono eterne. Se volete risparmiare tempo e fatica l’ideale è l’acquisto del biglietto on line.

Info: da lunedì a sabato 9.00-18.00 (ultimo ingresso alle 16 e uscita dalle sale mezz’ora prima della chiusura).

 La fontana di Trevi a Romaattrazione e simbolo della città5. LA FONTANA DI TREVI

Assieme al Colosseo è uno dei simboli di Roma nel mondo. Questa splendida fontana barocca, disegnata da Nicola Savi nel 1732, occupa quasi tutta la piccola piazza in cui è situata. Rappresenta il carro di Nettuno trainato da tritoni con cavalli marini (uno selvaggio e uno docile) che simboleggiano i diversi aspetti del mare. È tra i monumenti di Roma più fotografati.

Piazza Navona, tappa dell'itinerario per visitare Roma6. PIAZZA NAVONA

Altro simbolo della Capitale, è un luogo di ritrovo molto popolare sia tra i visitatori che tra i romani. È costruita sulle rovine dello stadio di Domiziano, risalente all’86 dc. ed è circondata da palazzi barocchi. Al centro della piazza si trova la magnifica Fontana dei quattro fiumi, capolavoro del Bernini,che rappresenta il Nilo, il Gange, il Danubio e il Rio de la Plata.

I Musei Capitolini di Roma7. MUSEI CAPITOLINI

Costituiscono la galleria pubblica di sculture più antica del mondo. Nati ad opera di papa Sisto IV nel 1471, vennero arricchiti dai papi successivi man mano che venivano riportate alla luce nuove statue. I musei occupano il Palazzo Nuovo e il palazzo dei Conservatori che si trovano entrambi sulla piazza del Campidoglio.

Info: aperti tutti i giorni 9.30-19.30 , 24 e 31 dicembre 9.30-14. La biglietteria chiude un’ora prima. Chiusi il 1 gennaio, 1 maggio, 31 dicembre.  Compreso nel Roma Pass.

Piazza di spagna, una delle attrazioni principali di Roma8. PIAZZA DI SPAGNA

Questa piazza barocca del 1725, con la sua famosa Scalinata di Trinità dei Monti (restaurata nel 2016), ha da sempre attirato turisti e viaggiatori e ancora oggi è un popolare luogo di incontro. Sulla scalinata si può solo transitare, ma non è più consentito sedersi, pena una multa salata. La fontana a forma di barca (la Barcaccia) che si trova nella piazza è opera di Pietro Bernini, padre del famoso Gian Lorenzo, e rappresenta una barca che affonda. È uno dei luoghi principali della vita notturna nel centro storico di Roma.

Visitare i musei di Roma in 3 giorni: la Galleria borghese a Roma9. MUSEO E GALLERIA BORGHESE

Situati nel parco di Villa Borgese, polmone verde di Roma, ospitano una delle più prestigiose collezioni di oggetti d’arte di Roma. In un sol luogo si trovano concentrate opere di Caravaggio, Bernini, Botticelli e Raffaello, e la celebre statua del Canova che ritrae Paolina Borghese come Venere vincitrice. Consigliato il biglietto on line per avere l’accesso prioritario.

Info: lunedì chiuso, da martedì a domenica dalle 8.30 alle 19.30 chiuso 1 Gennaio, 25 Dicembre.L’ingresso è consentito fino a mezz’ora prima della chiusura.
Compreso nel Roma Pass.

Piazza Venezia Roma10. VITTORIANO

Connessa al Colosseo tramite la monumentale via dei Fori Imperiali è forse il crocevia più importante della città. Ai suoi lati si trovano Palazzo Venezia, il primo grande edificio rinascimentale di Roma e il Vittoriano, monumento iniziato nel 1885 per celebrare l’unità d’Italia. Inaugurato nel 1911 è stato poi dedicato al milite ignoto.
Consigliati i biglietti on line per evitare le lunghe code.

Info:  gli ascensori per salire in cima al Vittoriano sono aperti tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30 (ultimo ingresso 18.45).
Per trovare meno coda conviene andare all’apertura o all’ora di pranzo.

Naturalmente la lista di cosa vedere a Roma continuerebbe di un bel po’, ma già solo vedendo queste 10 attrazioni potrete tornare a casa dal vostro viaggio decisamente soddisfatti!

Parole chiave: cosa vedere a Roma, attrazioni Roma, consigli

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