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I quartieri di Roma dove trovare un buon hotel

In quale dei quartieri di Roma trovare un buon hotel? Qui di seguito vi proponiamo una panoramica delle diverse zone di Roma in modo che possiate scegliere quella che è a voi più congegnale in base alle vostre esigenze e alle vostre tasche.

Roma antica

È qui che si trovano le vestigia del passato glorioso della capitale come il Colosseo, il Palatino, i Fori Imperiali e il Campidoglio. Affollata di turisti di giorno, alla chiusura dei monumenti diventa decisamente tranquilla per tutta la notte. Qui gli hotel sono di fascia alta e non ci sono tantissime opzioni economiche.

Gli hotel nella Roma più antica

Centro storico

Con i suoi vicoli acciottolati, le piazze animate, i palazzi rinascimentali, i caffè e i ristoranti alla moda è la più affascinante zona di Roma. Piazza Navona e il Pantheon non sono distanti, così come tanti monumenti, musei e chiese piene di tesori d’arte. È il quartiere più caro della capitale pertanto trovare hotel economici non sarà così semplice. Mettete in conto che potrebbe essere rumoroso.

Gli hotel nel centro storico

Charme & Chic

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Pantheon Royal Suite

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Navona Tower Relais

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Tridente, Trevi e il Quirinale

Questa zona, affollata di turisti, è piena di glamour, boutique alla moda e hotel raffinati. Rappresenta un’ottima soluzione se cercate alberghi di fascia medio-alta. Il quartiere è provvisto di una buona rete di trasporti.

Gli hotel in zona Piazza di Spagna e Quirinale

babuino 181

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Cenci Bed & Breakfast Fontana di Trevi

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La piccola maison

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Città del vaticano, Borgo e Prati

Il quartiere si trova vicino alla Basilica di San Pietro e i Musei Vaticani. Qui trovate centinaia di negozi di souvenir e ristoranti spesso troppo cari per quello che offrono. Nella zona benestante di Prati c’è invece una buona scelta di hotel, negozi e ristoranti. È ben collegato con la metropolitana.

Gli hotel vicino a Città del Vaticano

San Pietro Suites

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Residenza Paolo VI

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Starhotels Michelangelo Rome

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Da San Giovanni a Testaccio

È un’area dalle molte sfaccettature. Qui trovate chiese medievali e basiliche monumentali come San Giovanni in Laterano, imponenti rovine come le Terme di Caracalla oppure ville tranquille come Villa Celimontana. Se amate la vita notturna, quella migliore la trovate a Testaccio, con le sue note trattorie tradizionali. Qui potete trovare hotel più economici rispetto al centro. Se invece siete in cerca di un posto tranquillo e romantico optate per l’Aventino.

Gli hotel da San Giovanni a Testaccio

Hotel Sant’Anselmo

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St. John’s Terrace

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Althea Inn Roof Terrace

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Roma Sud

È  un’ampia zona che si estende fino ai limiti sud della città. Le zone più interessanti sono l’Appia Antica, la Via Ostiense e l’EUR. Offre molti modi per divertirsi, con locali alla moda e bar di tendenza. Qui si trova anche il Quartiere della Garbatella, molto tranquillo e silenzioso, con case basse, orti e giardini. È il quartiere dove è stata ambientata la fiction di successo “I Cesaroni”. La metro è abbastanza vicina (linea B fermata Garbatella)

Gli hotel nella zona Roma Sud

Hotel Pulitzer

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JC Hotel

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Hotel Abitart

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Villa Borghese e Roma Nord

È uno dei quartieri di Roma benestanti. Qui si trova il parco più famoso di Roma (Villa Borgese) e il quartiere residenziale più esclusivo (Parioli). Chi ama la musica non può non andare all’Auditorium parco della musica. Chi invece ama l’arte può scegliere tra il MAXXI e il Museo e Galleria Borghese. In genere la sera la zona è tranquilla. Gli hotel economici non sono tantissimi.

Gli hotel vicino Villa Borghese

The Duke Hotel

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Casa Montani

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Hotel Lord Byron

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Monti, Esquilino e San Lorenzo

È la zona che gravita attorno alla stazione Termini, perciò le sue vie sono rumorose. Ospita uno dei più bei musei di Roma, ossia il Palazzo Massimo alle terme. Se state cercando un hotel a Roma che sia economico, questo quartiere fa per voi.

Gli hotel zona Monti, Esquilino e San Lorenzo

Hotel Artorius

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Hotel Giuliana

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Target Inn

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Trastevere e Gianicolo

Questa splendida zona di Roma, con i suoi vicoli da cartolina e la sua atmosfera anticonformista è uno dei quartieri di Roma più amati. C’è sempre aria di festa e si trovano centinaia di bar, caffè, ristoranti e trattorie. Proprio per questo però può risultare molto rumorosa. Le sistemazioni alberghiere sono care.

Gli hotel a Trastevere

Hotel Santa Maria

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Donna Camilla Savelli

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Buonanotte Garibaldi

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Roma Pass: musei di Roma e trasporti gratuiti

Se volete vedere tutto ciò che la  Città Eterna ha da offrirvi tenendo però un occhio al portafoglio, un consiglio che vi diamo è quello di utilizzare il Roma Pass, la card turistico-culturale  che vi permetterà di godere dei musei di Roma e delle bellezze della capitale usufruendo di sconti e trasporti illimitati su tutti i mezzi pubblici (esclusi i treni).

La card è disponibile in due opzioni:

Roma Pass 72 Hours: accesso diretto a due musei/attrazioni a vostra scelta, trasporti illimitati su tutti i mezzi pubblici (metro, bus e tram) per 3 giorni (a partire dal primo utilizzo della card)

Roma Pass 48 Hours: accesso diretto ad un museo/attrazione, trasporti illimitati su tutti i mezzi pubblici (metro, bus e tram) per 48 ore (a partire dal primo utilizzo della card)

Inoltre potrete avere l’accesso ai bagni sorvegliati della rete P.Stop

Il Roma Pass consentirà di:

  • Entrare gratuitamente nei primi due musei di Roma e/o siti archeologici a scelta (da una lista apposita) e consecutivi. Nel caso del Roma Pass 48 Hours è previsto l’ingresso ad 1 solo museo e/o siti archeologico a scelta.
  • Accedere con prezzo ridotto a tutti i successivi musei di Roma e/o siti archeologici
  • Utilizzare in modo illimitato tutti i mezzi del trasporto pubblico locale gestito da ATAC (autobus, tram, linee A, B, B1 e C della metropolitana e ferrovie regionali Roma-Lido, Roma Flaminio Piazza del Popolo-Viterbo e Roma-Giardinetti), all’interno del territorio di Roma Capitale.
  • Avere un accesso diretto (senza quindi fare la coda alla biglietteria) al check point dei controlli di sicurezza del Colosseo e Castel Sant’Angelo

Nota: La card non è valida per i collegamenti speciali tpl Atac, le ferrovie regionali Trenitalia FR, il collegamento speciale Cotral Roma Tiburtina/Termini-Fiumicino Aeroporto, il collegamento Trenitalia “No stop” Roma Termini-Fiumicino Aeroporto (Leonardo Express) e per tutti i collegamenti da e per Fiumicino e Ciampino Aeroporto.

Come funziona

  • A seconda della tipologia di card scelta, vale 3 giorni (fino alle ore 24.00 del terzo giorno, compreso il giorno di attivazione) o 48 ore dalla data di attivazione per l’accesso ai musei e/o da quello della prima obliterazione sui mezzi pubblici
  • Va compilata sul retro con il vostro nome, cognome e la data di attivazione
  • Viene attivata al momento dell’accesso al primo sito/museo o al primo viaggio su un mezzo di trasporto pubblico
  • Si accede direttamente all’ingresso dei primi 2 siti; dal 3° sito in poi lo si presenta in biglietteria per avere diritto alla riduzione. Nel caso del Roma Pass 48 Hours: si accede direttamente all’ingresso del primo sito, mentre dal 2° sito in poi si presenta in biglietteria per usufruire della riduzione
  • Va esibita su richiesta del personale di controllo, insieme ad un documento di identità valido

Cosa non è incluso

Non sono inclusi gli ingressi ai Musei Vaticani e la Basilica di San Pietro 

Roma Pass 72 Hours: €52.00
Roma Pass 48 Hours: da €32.00

ACQUISTA 

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La cupola di San Pietro

Simbolo della Città del Vaticano e di Roma Stessa, la cupola di San Pietro (QUI per i biglietti), per i romani “er Cupolone”, è una delle cupole in muratura più grandi del mondo, capolavoro artistico che segna il passaggio dall’architettura rinascimentale a quella barocca.
Qualunque sia la durata del vostro soggiorno per visitare Roma, sarà sicuramente una tappa fondamentale dell’itinerario che vi condurrà alla scoperta della città eterna.
Non potete tornare a casa senza averla vista!
Se avete tempo vi consigliamo di provare l’esperienza di salire fino in cima. I gradini sono 551 e potrete scegliere se salirli tutti a piedi, oppure prendere l’ascensore fino più o meno metà strada, per poi continuare a piedi e salire 320 gradini.
La salita è lunga e stretta, ma una volta arrivati in cima alla cupola della Basilica di San Pietro verrete ricompensati da uno strepitoso panorama sui tetti di Roma.
Potrete ammirare la città da ben 130 metri d’altezza!
L’ingresso della cupola si trova sul lato destro del portico ed è indicata da cartelli.
Se decidete di arrivare con la metropolitana dovete prendere la linea A e scendere alla fermata Ottaviano San Pietro.

Progettata da Michelangelo Buonarroti a partire dalla fine del 1546, fu interrotta alla sua morte nel 1564, quando la sua costruzione era giunta all’altezza del tamburo.
Continuarono i lavoro Giacomo della Porta e Domenico Fontana che riuscirono, grazie al lavoro di circa 800 operai, a terminare l’opera a tempo di record, in soli 22 mesi, nell’estate del 1590.
Durante il pontificato di Clemente VIII (1592-1605) venne completata la lanterna e si rivestì la cupola di lastre di piombo.
Nel 1593 venne collocata sulla cuspide della lanterna la grande sfera di bronzo dorato sormontata dalla croce, opera di Sebastiano Torrigiani.

Consigli prima di salire

  1. Evitate di andare nelle ore di punta (8.30-11.00 circa) optando invece per l’orario di pausa pranzo, tranne la domenica durante e dopo l’Angelus del Papa che ha inizio alle 12.00.
  2. Ricordatevi di non portare con voi cose che potrebbero far suonare il metal detector e ritardare così la fila.
  3. Vestitevi con abiti consoni alla sacralità del luogo. No quindi a minigonne, pantaloncini o canottiere.
  4. Se avete problemi di cuore o siete  claustrofobici evitate di salire. L’esperienza non è inoltre consigliabile se avete con voi bambini piccoli.

Cupola di San Pietro: com’è fatta

1. L’ESTERNO

Di forma ogivale, diversa da come era stata progettata da Michelangelo,  ha una struttura a doppia calotta che si eleva su un basamento diviso in 3 parti.
Da questo partono gli otto contrafforti del tamburo, costituiti da doppie colonne inquadranti delle finestre.
I contrafforti sostengono una trabeazione, su cui sovrasta un attico decorato con pannelli con decorazioni vegetali.
La cupola ha degli abbaini che permettono alla luce di entrare all’interno. La lanterna è invece formata da tre diverse decorazioni: la parte inferiore ha colonne binate, la mediana delle volute e la parte superiore dei candelabri.
Completa la cupola una sfera di bronzo sormontata da una croce.

 2. L’INTERNO

All’interno della Basilica il cavo della cupola si eleva per 117,57 metri.
La sua struttura è sorretta da quattro grossi pilastri intitolati a quattro santi, le cui statue sono poste in nicchie disegnate dal Bernini.
Ognuna delle statue custodiva una preziosa reliquia: la punta della lancia di Longino che trafisse il fianco del Cristo, il sudario usato dalla Veronica per asciugare il volto di Gesù che vi rimase impresso, un frammento della croce trovato da Sant’Elena, la testa di Sant’Andrea.
Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d’Arpino progettò la decorazione interna.
Nelle lunette della base ci sono raffigurati sedici vescovi e patriarchi, immediatamente sopra compaiono la Vergine Madre, Cristo, San Giovanni e i dodici Apostoli.
A seguire vennero realizzati i mosaici di quattro ordini di angeli con tanto di cherubini e serafini. La base della lanterna è decorata da un cerchio blu pieno di stelle e al centro della lanterna è dipinta l’immagine di Dio.
Nell’anello interno a chiusura della lanterna si trova la scritta: S. PETRI GLORIAE SIXTUS PP. V. A. MDXC PONTIF. V (A gloria di San Pietro, papa Sisto V, nell’anno 1590 del suo pontificato).

SALIRE SULLA CUPOLA

Il primo punto di arrivo della salita, sia che decidiate di effettuarla a piedi o invece in ascensore, è la balconata posta alla base della cupola. Da qui, guardando in basso potrete apprezzare il meraviglioso baldacchino del Bernini e tutto l’interno della basilica. Alzando gli occhi potrete godere dei bellissimi mosaici che decorano il cavo della cupola.

Città del Vaticano vista dalla Cupola di San Pietro

Città del Vaticano vista dalla Cupola di San Pietro

 

Dal balcone, per arrivare il cima, fin sotto la sfera d’oro, bisogna salire i gradini di una stretta scala a chiocciola che passa tra le due calotte (i gradini sono piccoli e obliqui ma c’è una corda a cui tenersi per aiutarsi nella salita). Questa è la parte più faticosa ma sicuramente la più affascinante.

Una volta usciti sul terrazzo la vista, a 360 gradi, è impagabile: Roma è letteralmente ai vostri piedi, con tutte le sue attrazioni che l’hanno resa famosa in tutto il mondo.
Potrete anche avere una bellissima vista su città del Vaticano e suoi magnifici giardini. Le foto sono d’obbligo!

ORARI

1 ottobre -31 marzo dalle 8.00 alle 17.00
1 aprile – 30 settembre  dalle 8.00 alle 18.00

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Il Pantheon

Il Pantheon, con la sua cupola, la più grande in muratura mai costruita, è una delle attrazioni di Roma da non perdere. Assolutamente da inserire nell’elenco delle cose da vedere, è uno dei simboli della Capitale.

L’edificio rappresenta una delle costruzioni antiche meglio conservate della città e visitare il suo interno è un’esperienza unica ed emozionante. Anche perché del tutto inaspettata. Gli esterni, infatti, grigi e usurati dal tempo, non lasciano immaginare la magnificenza degli interni.
Se siete a visitare Roma in 3 giorni, o qualunque sia la durata del vostro soggiorno nella città eterna, una tappa per ammirare il Pantheon è d’obbligo.

1. Storia del Pantheon

L’edificio venne costruito dall’imperatore Adriano tra il 118 e il 125 d.c. su un tempio precedente edificato nel 27 ac da Marco Vipsanio Agrippa, generale e genero di Augusto.
A testimonianza rimane  l’iscrizione del timpano, appartenuta al tempio più antico e poi riposizionata sulla nuova costruzione.
Il tempio venne distrutto due volte, la prima nell’80 per un incendio e poi nel 110 d.c. per un fulmine.

Nato come tempio dedicato a tutti gli dei, nel 609 il Pantheon venne consacrato a chiesa cristiana da Papa Bonifacio IV, in onore della Madonna e tutti i martiri.
Ancora oggi infatti sia chiama Basilica di Santa Maria ad Martyres. 
Anche se non fu saccheggiata come altri templi pagani (perchè era diventata una chiesa) molti materiali degli esterni vennero prelevati e utilizzati.
Le lastre di bronzo del soffitto del pronao ad esempio vennero fuse per fare il baldacchino del Bernini nella Basilica di San Pietro.
La sua incredibile cupola venne studiata dal Brunelleschi per il progetto del Duomo di Firenze e diventò una sorta di mausoleo.
Ospita infatti le tombe di Raffaello, Vittorio Emanuele II e quella Umberto I.

Visitare il Pantheon dall'esterno

2. ESTERNI

Il Pantheon di Roma  (QUI per i biglietti!) si affaccia sulla vivace Piazza della Rotonda. Ha un monumentale portico all’ingresso, con 16 colonne corinzie (alte 13 metri e realizzate con un unico blocco di granito egiziano) che sorreggono il frontone triangolare.
Le porte di bronzo sono ancora quelle originali restaurate nel XVI secolo. Non rimane quasi nulla dei rivestimenti, ma si possono vedere staffe e buchi che indicano dove era fissato il marmo.

Gli interni del Pantheon a Roma. Visitare

3. INTERNI

Sono ricoperti di marmo e sembrano enormi quando vengono colpiti dalla luce che entra dall’oculos ( 8,7 metri di diametro).
Questo effetto, che lascia sbalorditi quando si entra, era voluto. Serviva infatti per aumentare la soggezione davanti agli dei.
Di fronte all’entrata c’è l’altare maggiore, su cui si trova un’icona di Madonna con bambino risalente al VII secolo.
Sulla sinistra c’è la tomba di Raffaello e accanto quella di Umberto I e Margherita di Savoia. Sulla destra invece la tomba di Vittorio Emanuele II.

Cose da vedere a Roma: il Pantheon

4. LA CUPOLA

É la più importante opera architettonica di Roma antica e la più grande mai costruita in calcestruzzo senza rinforzi.
Ha un diametro di 43,44 metri e la sua misura è uguale all’altezza dell’edificio.
Viste le dimensioni venne adottata una tecnica particolare, ovvero quella dell’alleggerimento del calcestruzzo.
Man mano che si sale verso l’alto sono stati infatti utilizzati diversi materiali di costruzione, in accoppiamento con il calcestruzzo: nella parte bassa mattoni, poi salendo tufo e alla fine pietra pomice e lapilli vulcanici vicino all’oculo.
L’interno della cupola è composta da cassettoni realizzati in calcestruzzo direttamente sulla centina di legno. Essi hanno una triplice funzione: estetica, di stabilità e funzionalità (ha permesso la rapida asciugatura per carbonatazione della malta, ossia la reazione dell’acqua con il carbonato di calcio del calcestruzzo).

COME ARRIVARE

A piedi: da Largo di Torre Argentina camminare su Via di Torre Argentina e continuare su Via della Rotonda per 400 metri

Con il  bus: n° 30, 40, 62, 64, 81, 87 e 492 fino a Largo di Torre Argentina. Continuare a piedi su Via di Torre Argentina e Via della Rotonda.

Con la metro prendere la linea A della metropolitana, scendere alla fermata “Barberini” e continuare a piedi su Via del Tritone fino a Largo Chigi. Svoltare su Via del Corso e su Via del Caravita fino a raggiungere la destinazione.

CURIOSITA’

  1. Ogni 21 aprile, a mezzogiorno, in occasione del Natale di Roma, il sole entra nell’oculus del Pantheon (del diametro di 9 metri) con un’inclinazione tale da creare un fascio di luce che centra perfettamente il portale d’ingresso.  Questo evento porta indietro nel tempo il visitatore all’ingresso trionfante dell’imperatore Augusto. A quell’ora esatta, infatti,quando l’Imperatore varcava la soglia del tempio, tutto il suo corpo era immerso nella luce
  2. Altezza e ampiezza del cerchio luminoso cambiano secondo le stagioni.
  3. Nel corso della giornata il fascio di luce percorre le pareti donando loro vita e facendole risaltare
  4. All’interno dell’edificio si può vivere l’esperienza del del contrasto tra la potenza dell’architettura e la vertigine del vuoto, ma anche il magnifico equilibrio tra penombra e luce.
  5. La cupola del Pantheon è stata una delle prime ad essere stata costruita senza l’uso di impalcature interne.
  6. I cassettoni che decorano il soffitto non hanno solo una funzione estetica. Servono anche a ridurre il peso complessivo della cupola, distribuendo uniformemente il carico sulla struttura sottostante.
  7. Dentro piove ma non si creano pozzanghere: il centro infatti è concavo e i lati sono spioventi.
    Ci sono poi 22 fori che raccolgono l’acqua che defluisce grazie a un sistema di canali
  8.  Il detto popolare “Quod non fecerunt barbari fecerunt Barberini” (Quello che non fecero i barberi fecero i Barberini) si riferisce al fatto che ai romani piacque il fatto che papa Urbano Barberini, per la costruzione del baldacchino barocco di san Pietro utilizzo ò del materiale bronzeo tolto dal portico del Pantheon.
  9. Sul lato interno della porta principale ci sono due campanili. Sostengono le campane che suonano per le funzioni religiose e non sono visibili da fuori.
  10. L’edificio potrebbe accogliere al suo interno una sfera, perché la sua altezza è perfettamente uguale al suo diametro.

babuino 181

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Cenci Bed & Breakfast Fontana di Trevi

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La piccola maison

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Da dove fotografarlo

Ci sono diversi punti strategici da cui puoi fotografare questa attrazione per catturare la sua bellezza. Eccone alcuni:

  • Piazza della Rotonda: é proprio davanti. Di qui si ha un’ottima vista frontale del monumento. Trovare un punto al centro della piazza ti permetterà di includere  nella tua inquadratura l’intera facciata
  • Fontana: situata proprio di fronte all’edificio, questa fontana offre una prospettiva unica, con l’acqua che aggiunge un tocco di bellezza e movimento alle tue foto. Puoi cercare di fotografarlo attraverso gli spruzzi d’acqua della fontana per aggiungere un elemento dinamico alle tue immagini.
  • Ponte Umberto I: attraversando il  Tevere, il Ponte Umberto I offre una vista panoramica da lontano. Dalla parte opposta del fiume, puoi catturare l’intero edificio insieme al suo riflesso sull’acqua, creando un’immagine suggestiva.
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Il Bioparco di Roma

Una tappa al Bioparco di Roma può essere un’ottima idea, specialmente se avete messo in conto di visitare la Capitale con bambini. Gli farete un regalo bellissimo, avranno modo di divertirsi e allo stesso tempo rendersi conto di quanto diversa e meravigliosa sia la natura.

Lo Zoo di Roma ospita infatti  1200 animali di circa 150 specie tra rettili, mammiferi e uccelli e un’enorme varietà di piante, sia mediterranee che esotiche.
Si trova in piazzale del Giardino Zoologico n. 1 ed è facilmente raggiungibile sia con i mezzi pubblici che con l’auto.

Il nostro consiglio è quello di arrivare già con i biglietti in mano. Se li acquistate on line salterete la fila (i vostri pargoli vi ringrazieranno!) e potrete subito cominciare a godervi la visita.


1. Gli animali del Bioparco di Roma

Tutti gli animali che potrete ammirare in questa attrazione di Roma sono nate all’interno del bioparco oppure arrivano da altre strutture zoologiche.
Contrariamente a quanto succedeva un tempo infatti gli animali non vengono più acquistati o prelevati dal loro habitat naturale. Per fortuna è cambiato il concetto di zoo.

Grazie alla rete di strutture zoologiche che fanno capo all’EAZA (European Association of Zoos and Aquaria, l’organizzazione che associa gli zoo e gli acquari dell’Unione europea), animali vengono trasferiti da un posto all’altro seguendo criteri e modalità che rispettano innanzitutto il loro benessere e seguendo le raccomandazioni fornite dal coordinatore EEP della specie in questione (si occupa di raccogliere informazioni sullo status di tutti gli individui della specie di cui si occupa ospitati nei giardini zoologici e acquari EAZA).

Gli spostamenti degli animali inoltre vengono decisi in base alla disponibilità di spazio e risorse e alle condizioni di mantenimento, che devono essere adatte a soddisfare le esigenze degli animali.

Un esemplare di Ibis Rosso al Bioparco di Roma.
Foto: Felice Marra

2. Le piante

Sono ben 17 gli ettari della superficie su cui si sviluppa il Bioparco di Roma e che ospita  una ricca collezione arborea che comprende piante tipiche della zona mediterranea (potrete ammirare lecci, il pini domestici, sughere) ma anche molte specie esotiche (palme, le magnolie, le diverse specie di cedro e la canfora).
Nel concetto di zoo moderno le piante hanno un ruolo molto importante perchè si cerca ricostruire l’habitat originario dell’animale ospitato, usando piante simili o originarie delle sue zone di provenienza. 
Questo per fare in modo che gli animali abbiano a disposizione spazi più confortevoli e naturali e chi visita abbia una visione più globale degli ecosistemi.

 

3. Un po’ di Storia

1) Il giardino zoologico di Roma è lo zoo più antico d’Italia.
Fu infatti inaugurato il 5 gennaio 1911 per volontà dell’architetto Carl Hagenbeck. In quel periodo lo scopo dei giardini zoologici era quello esclusivamente ricreativo, cioè erano finalizzati al divertimento del pubblico con la sola esposizione di animali esotici e rari.

2) Si deve ad Hagenbeck la rivoluzione degli zoo perchè sostituì le gabbie con i fossati

3) Nel 1935 l’architetto Raffaele De Vico amplia il guardino zoologico di Roma, facendo raggiungere la sua superficie agli odierni 17 ettari di cui facevano parte anche un rettilario e una grande voliera a struttura geodetica , unica in Europa.

4) In poco tempo lo zoo diventa dei più importanti d’Europa, e ancora più bello di quelli di Parigi e Berlino che erano stati costruiti costruiti con vecchi sistemi.

5) Col passare del tempo e a causa delle due Guerre Mondiali  lo zoo entra sempre di più in decadenza.

6) Nel 1994 si pensa di trasformare il giardino zoologico in Bioparco il cui progetto  vede la luce nel 1998 e viene trasformato nell’attuale Fondazione avvenuta nel 2004.

7) Oggi il Bioparco di Roma su basa sui pilastri della conservazione delle specie minacciate di estinzione, e dell’educazione nei confronti della tutela della biodiversità e la ricerca scientifica.

REGOLE DA SEGUIRE 

Durante la visita al Bioparco di Roma avrete la possibilità di conoscere e capire l’ambiente che vi circonda e di conseguenza  sarà molto importante rispettarlo. 
Per questo bisognerà osservare alcune regole che permetteranno il benessere degli animali e di visitare in sicurezza. 

  • non date da mangiare agli animali. Loro hanno infatti una dieta bilanciata da seguire
  • non oltrepassate le recinzioni:  potrebbe essere un pericolo per voi e per gli animali stessi
  • non disturbate  con urla, schiamazzi, rumori molesti
  • non entrate con palloncini, palloni, skateboard, biciclette, monopattini, pattini a rotelle e scarpe contenenti rotelle
  • non portate con voi cani o altri animali, eccetto i cani guida;
  • non battete sui vetri e sulle recinzioni
  • non lanciare oggetti agli animali
  • non salite a bordo del trenino con passeggini (all’interno del bioparco è a disposizione un parcheggio incustodito)
  • non entrate con passeggini all’interno del Rettilario (c’è a disposizione un parcheggio incustodito)

N.B. Non esiste un deposito bagagli e deposito alimenti (valigie, cibo e altri effetti personali).

COME ARRIVARE AL BIOPARCO DI ROMA

Dal centro quest’attrazione di Roma si può raggiungere con facilità con il tram, l’autobus o la metropolitana.

  • Tram: n° 19. Scendete alla fermata Bioparco
  • Bus: n° 3, 52, 53, 926, 217, 360, 910 ( si ferma in corrispondenza dell’ingresso del Bioparco solo il sabato, la domenica e i festivi)
  • Metropolitana:  prendete la linea rossa della metropolitana (metro A) e scendete alla fermata Flaminio e Spagna
  • Macchina: uscita Salaria centro – Parioli del GRA

ORARI

1 gennaio – 25 marzo dalle 9.30 alle 17.00
26 marzo – 19 ottobre  dalle 9.30 alle 18.00 
30 ottobre  – 31 dicembre dalle 9.30 alle 17.00

Poiché gli animali hanno particolari loro esigenze, alcuni raparti chiuderanno ad orari diversi. In particolare:

  • RETTILARIO: 60 minuti prima dell’orario di chiusura del parco
  • FELINI (leoni, linci, leopardi, tigri): 60 minuti prima dell’orario di chiusura del parco
  • SCIMPANZÉ: 45 minuti prima dell’orario di chiusura del parco
  • GIRAFFE, ORSI, ELEFANTI, RINOCERONTI: 30 minuti prima dell’orario di chiusura del parco

Vicino al Bioparco di Roma ci sono altre attrazioni da non perdere, come la Galleria Borghese,  la regina di tutte le collezioni private, che ospita, tra le altre, opere di Caravaggio, Bernini, Rubens, Tiziano, o il Museo Carlo Billotti. E’ piccolino e conta solo 23 pezzi, di cui 18 opere di Giorgio de Chirico, compresa la famosa scultura “Ettore e Andromaca”, situata all’ingresso.

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Il laghetto dell’Eur

Nel caso vi troviate a visitare Roma per più di 3 giorni e vogliate passare una giornata in un luogo fuori dai soliti itinerari turistici, il Laghetto dell’EUR fa al caso vostro.
Specialmente se siete a Roma con bambini. È una zona ben tenuta e pulita.

Lo potete raggiungere facilmente con la linea B della metro. Potete scendere alla fermata Eur Palasport (ve la consigliamo perché arriverete al lago in soli 8 minuti a piedi) e la fermata Eur Fermi.

Il laghetto artificiale si trova all’EUR (Esposizione Universale Roma), uno dei quartieri più suggestivi della capitale.
Lungo circa un chilometro, ha una larghezza che varia tra i 60 e 130 metri, una profondità media di circa 3 metri ed una superficie di 85.120metri quadrati.
È sovrastato da una collina sulla quale si erge il Palazzo dello Sport e sul lato Nord-Ovest la Piscina delle Rose.
Fa parte del Parco Centrale dell’EUR, ideato da Marcello Piacentini e Raffaele De Vico per l’Esposizione Universale che avrebbe dovuto tenersi a Roma nel 1942.
Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale ne ha impedito la realizzazione che si è concretizzata solo negli anni Cinquanta in occasione delle Olimpiadi di Roma del 1960.
Qui si trova un’incredibile varietà di flora (cedri del libano, lecci, pini, palme, taxus disticum…) e fauna (carpa, carassio, tinca, gabbiani, anatidi…).

1. Quando andare al laghetto dell’Eur

Il periodo migliore per visitarlo è in primavera, quando, tra la metà di marzo e i primi di aprile si può godere della splendida fioritura dei sakura. Sono i ciliegi giapponesi che ornano la Passeggiata del Giappone, progettata sempre dal De Vico e che corre lungo il lago.
È un bellissimo posto dove rilassarsi a leggere un libro o portare i bambini a giocare.
I sakura erano stati donati alla città di Roma dal primo ministro giapponese che venne in visita a Roma in occasione delle Olimpiadi del 1960.

2. Cosa fare

Se decidete di passare la giornata qui avrete diverse occasioni di svago.
Andando il sabato o la domenica potrete prendere il traghetto all’imbarcadero Happy Lake e fare un giro del lago (dura 18 minuti circa). Diversamente potrete affittare un pedalò, una canoa o una barca a remi.
Qualora foste con bambini al seguito  potete portarli a Fun City presso la Piscina delle Rose dove si trova un Parco Gonfiabili. Si divertiranno!
Continuando la passeggiata sul lato corto del lago potrete fermarvi a dare da mangiare alle papere oppure gustarvi un gelato da Giolitti.

Se non volete fare attività particolari  potrete semplicemente passeggiare godendovi il paesaggio, l’ombra degli alberi, la piacevolezza del luogo immersi nel verde, respirando un’aria serena.

Giardino delle cascate all'EUR: visitare Roma

Vicino all’imbarcadero si trova il Giardino delle Cascate (aperto dalle 7.00 alle 20.00), sicuramente una curiosità da vedere a Roma.
Inaugurato nel 1961 su progetto del De Vico, si estende per circa 42.000 mq tra zone verdi, fontane, vasche, cascate e getti d’acqua, che creano un effetto scenografico molto bello.
A impreziosire il tutto una serie di rocce, piante di specie diverse, pietre naturali e rocce. Le cascate, oltre a creare un effetto scenico, servono ad ossigenare le acque del lago.

Il giardino è stato riaperto nel 2017 a conclusione del restauro del ponte Hashi, la passerella pedonale dal fondo trasparente che passa sulla cascata centrale connettendone le due rive.
Il ponte ha la struttura portante  tutta in acciaio inox e il pavimento è in legno esotico sui due lati. In corrispondenza del passaggio sull’acqua è invece in vetro smerigliato. in cima all’Hashi si può godere di un bellissimo panorama e scorgere anche l’obelisco del Marconi

Volendo potete inserire la tappa in questa zona di Roma sostituendola ad una di quelle degli itinerari di Visitare Roma in 4 giorni, Visitare Roma in 5 giorni o Visitare Roma in una settimana

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Le dieci attrazioni e i monumenti da visitare a Roma in una settimana

Visitare Roma in una settimana si rivelerà per voi un’esperienza indimenticabile. Avrete infatti il tempo di godervi con calma tutto quello che la città eterna ha da offrire ai suoi visitatori.
Noi vi suggeriamo quelle che sono le attrazioni e i monumenti principali che non dovete assolutamente perdere. Sono tutte attrazioni supergettonate, perciò vi suggeriamo di procurarvi già prima di partire il biglietto on line, in modo da non dover fare la coda, risparmiando così tempo e energia per la visita!

Ecco quindi le 10 attrazioni e i monumenti principali da visitare a Roma in una settimana:

Roma in una settimana: da non perdere il Colosseo1. Colosseo

Simbolo di Roma per eccellenza e dell’Italia stessa, è l’attrazione più visitata della città, con quasi cinque milioni di visitatori all’anno.
Iniziato da Vespasiano nel 72 d.c., venne inaugurato da suo figlio Tito nell’80 d.c. Poteva ospitare più di 50.000 spettatori che qui venivano ad assistere ai combattimenti dei gladiatori o degli animali.  È il più grande tra i monumenti romani rimasti fino ad oggi.
Le code all’ingresso sono molto lunghe. Vi consigliamo perciò di procurarvi il biglietto on line per avere l’accesso prioritario.

La strepitosa Basilica di San Pietro a Roma2. Basilica di San Pietro

Sorge laddove nel 324 l’imperatore Costantino fece erigere un santuario in onore di Pietro apostolo, che proprio lì venne crocifisso e sepolto.
L’aspetto di oggi si deve al progetto del Bramante, risalente al 1506. Alla sua costruzione parteciparono artisti come Raffaello, Antonio da San Gallo, Michelangelo. Gli interni, così come il colonnato sono del Bernini. La basilica rappresenta la chiesa più grande al mondo. Se volete salire sulla sua strepitosa cupola vi consigliamo di procurarvi il biglietto on line: salterete la coda!
Info: 1° ottobre – 31 marzo tutti i giorni 7.00-18.30 /1° aprile – 30 settembre tutti i giorni 7-19.00.

Il gruppo del Laocoonte ai Musei Vaticani. Biglietti on line salta coda3. I Musei Vaticani

Fra i più bei complessi museali al mondo, ospitano un’incredibile collezione di opere d’arte raccolte da diversi papi nel corso dei secoli. Per visitarli è possibile effettuare diversi itinerari, che terminano comunque tutti con la Cappella Sistina. Gli edifici che ospitano i Musei Vaticani si estendono su un’area di 5,5 ettari. Assolutamente da vedere sono la Pinacoteca, il Museo Pio-Clementino, la Galleria delle Carte Geografiche, le Stanze di Raffello e la Cappella Sistina. Le code all’ingresso sono eterne. Se volete risparmiare tempo e fatica l’ideale è l’acquisto del biglietto on line.
Info: da lunedì a giovedì dalle 8.30 alle 18.30 (ultimo ingresso alle 16.30) –  venerdì e sabato dalle 8.30 alle 20.00 (ultimo ingresso alle 18.00)

Il Pantheon, una delle attrazioni da visitare a Roma in una settimana4. Pantheon

Tempio dedicato a tutti gli dei, questo, che è l’edificio meglio conservato della Roma antica, venne trasformato in chiesa cristiana nel 608. Il Panteon fu fatto edificare da Agrippa nel 27 a.c., come attesta l’iscrizione sul frontone.
Sia la sua altezza che il diametro dell’interno misurano 43,3 metri. La straordinaria cupola, che rappresenta la più grande volta in pietra mai costruita, è considerata  la più importante opera dell’architettura classica. Insieme al Colosseo, il Pantheon è uno dei grandi simboli di Roma e il monumento antico meglio conservato della capitale.

La fontana di Trevi attrazione di Roma da non perdere5. Fontana di trevi

Tra i monumenti di Roma più fotografati, insieme al Colosseo è uno dei simboli di Roma nel mondo. Questa splendida fontana barocca, disegnata da Nicola Savi nel 1732, occupa quasi tutta la piccola piazza in cui è situata. Rappresenta il carro di Nettuno trainato da tritoni con cavalli marini (uno selvaggio e uno docile) che simboleggiano i diversi aspetti del mare.

Piazza Navona, da non perdere se visitate Roma in una settimana6. Piazza Navona

Piazza Navona è la vetrina del centro di Roma con le sue fontane scolpite, i bellissimi palazzi barocchi e i caffè all’aperto. La piazza è sempre affollata di turisti, artisti di strada, venditori ambulanti. Piazza Navona è stata per 300 anni la sede del principale mercato della città. In questa piazza potete mettere a confronto le opere di due grandi artisti del Barocco: la fontana dei quattro Fiumi del Bernini e la Chiesa di Sant’Agnese in Agone del Borromini.

Piazza di Spagna, una delle piazze più famose di Roma7. Piazza di spagna

Questa piazza barocca del 1725, con la sua famosa Scalinata di Trinità dei Monti (recentemente restaurata), ha da sempre attirato turisti e viaggiatori e ancora oggi è un popolare luogo di incontro. Sulla scalinata è possibile transitare, ma non è più consentito sedersi, pena una multa salata. La fontana a forma di barca (la Barcaccia) che si trova nella piazza è opera di Pietro Bernini, padre del famoso Gian Lorenzo, e rappresenta una barca che affonda. È uno dei luoghi principali della vita notturna nel centro storico di Roma.

La Galleria Borghese a Roma: visitare in 3 giorni8. Museo galleria Borghese

Situati nel parco di Villa Borgese, polmone verde di Roma, ospitano una delle più prestigiose collezioni di oggetti d’arte di Roma. In un sol luogo si trovano concentrate opere di Caravaggio, Bernini, Botticelli e Raffaello, e la celebre statua del Canova che ritrae Paolina Borghese come Venere vincitrice. Consigliato il biglietto on line per avere l’accesso prioritario.

Info: lunedì chiuso, da martedì a domenica dalle 8.30 alle 19.30 chiuso 1 Gennaio, 25 Dicembre. L’ingresso è consentito fino a mezz’ora prima della chiusura.

Il Vittoriano, uno dei monumenti principali di Roma9. Piazza Venezia

Connessa al Colosseo tramite la monumentale via dei Fori Imperiali è forse il crocevia più importante della città. Ai suoi lati si trovano Palazzo Venezia, il primo grande edificio rinascimentale di Roma e il Vittoriano, monumento iniziato nel 1885 per celebrare l’unità d’Italia. Inaugurato nel 1911 è stato poi dedicato al milite ignoto.
Consigliati i biglietti on line per evitare le lunghe code.

I Musei Capitolini in piazza del Campidoglio a Roma10. Musei capitolini

Costituiscono la galleria pubblica di sculture più antica del mondo. Nati ad opera di papa Sisto IV nel 1471, vennero arricchiti dai papi successivi man mano che venivano riportate alla luce nuove statue. I musei occupano il Palazzo Nuovo e il palazzo dei Conservatori che si trovano entrambi sulla piazza del Campidoglio (Qui per i biglietti)

Info: aperti tutti i giorni 9.30-19.30 , 24 e 31 dicembre 9.30-14.00 La biglietteria chiude un’ora prima. 1 gennaio ore 14.00-20.00. Chiusi il 1 maggio e il 25 dicembre.

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3 cose da fare in un weekend a Roma

Volete organizzare una viaggio per visitare Roma in un weekend ma non sapete scegliere tra le infinite cose da vedere e le esperienze indimenticabili da vivere nella capitale? Niente paura, vi aiutiamo noi!
Qui di seguito vi suggeriamo tre delle cose da fare a Roma in un weekend che vi faranno tornare a casa soddisfatti e con la voglia di ritornare.

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1. VISITARE UN MUSEO

I musei di Roma sono tantissimi, ma alcuni sono davvero un must. Nel vostro soggiorno di un weekend a Roma ovviamente potrete visitarne uno o al massimo due. I nostri suggerimenti ricadono naturalmente su:

I MUSEI VATICANI

I tesori del Vaticano sono una delle attrazioni più famose e visitate di Roma. Fra i più bei complessi museali al mondo, ospitano un’incredibile collezione di opere d’arte raccolte da diversi papi nel corso dei secoli. Il museo (attrezzato per i disabili) è immenso e ci vorrebbero anni per vederlo tutto.
Perciò, per una visita panoramica vi consigliamo di andare:

1. alla Pinacoteca
2. al Museo Pio-Clementino
3. alla Galleria delle Carte Geografiche
4. nelle Stanze di Raffaello
5. nell’imperdibile Cappella Sistina con gli inestimabili affreschi di Michelangelo (QUI per assicurarvi l’ingresso prioritario)

Mettete incontro di stare nel museo almeno due ore abbondanti.

MUSEI CAPITOLINI

Costituiscono la galleria pubblica di sculture più antica del mondo (QUI PER I BIGLIETTI!) Nati ad opera di papa Sisto IV nel 1471, vennero arricchiti dai papi successivi man mano che venivano riportate alla luce nuove statue. I musei occupano il Palazzo Nuovo e il palazzo dei Conservatori che si trovano entrambi sulla piazza del Campidoglio.

MUSEO E GALLERIA BORGHESE

Situati nel parco di Villa Borgese, polmone verde di Roma, ospitano una delle più prestigiose collezioni di oggetti d’arte di Roma. In un sol luogo si trovano concentrate opere di Caravaggio, Bernini, Botticelli e Raffaello, e la celebre statua del Canova che ritrae Paolina Borghese come Venere vincitrice. Consigliato il biglietto on line per avere l’accesso prioritario.

2. AMMIRARE LA FONTANA DI TREVI

Cose da fare a Roma: vedere la fontana di Trevi

La splendida Fontana di Trevi. Foto di Anna Dalmasso

 

Assieme al Colosseo è uno dei simboli di Roma nel mondo. Questa splendida fontana barocca, disegnata da Nicola Savi nel 1732, occupa quasi tutta la piccola piazza in cui è situata. Rappresenta il carro di Nettuno trainato da tritoni con cavalli marini (uno selvaggio e uno docile) che simboleggiano i diversi aspetti del mare. È tra i monumenti di Roma più fotografati.
Alla fontana si arriva all’improvviso, con un impatto emotivo che lascia senza fiato. Le strade che conducono alla fontana non sono in fatti in asse con essa. Se ne capisce la vicinanza dal rumore dell’acqua che però non lascia presagire la magnificenza del posto. E’ senza dubbio una delle cose assolutamente da vedere nella vostra visita a Roma in un weekend.

3. VISITARE IL COLOSSEO

Cose da fare a Roma: visitare il Colosseo

L’incredibile Colosseo. Foto di Francesca Ciola

 

E’ il simbolo di Roma per eccellenza e il più emozionante dei monumenti della città antica. Emblema della grandezza e del potere di Roma, l’Anfiteatro Flavio, è un’attrazione che richiama ancora, dopo duemila anni, circa 5 milioni di visitatori l’anno. Perciò se decidete di visitarlo all’interno è consigliabile procurarsi il biglietto on line

Vi raccomandiamo di iniziare il tour di mattina presto per evitare le ore di maggior affollamento e di caldo. Portatevi bottigliette d’acqua e qualcosa da mangiare. Eviterete così di spendere un patrimonio acquistandoli nei bar o nei furgoncini di via dei Fori imperiali.

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Cosa vedere a Roma in 5 giorni. Itinerario, attrazioni e consigli

Visitare Roma in 5 giorni vi darà la possibilità di godere di tutte le attrazioni, i musei, i parchi e i monumenti di cui è ricca questa splendida città. Potete adeguare gli itinerari di visita a vostro piacimento, in base a interessi, tempi e forza nelle gambe!
Se siete un po’ in difficoltà, vi corriamo in aiuto proponendovi i nostri consigli su cosa vedere a Roma in 5 giorni.

PRIMO GIORNO

Cosa vedrete

1. Il palatino

Il nostro itinerario inizia dal colle Palatino, la parte più antica della Capitale, dove secondo la mitologia venne fondata la città eterna.
Si trova tra il Foro Romano e l’area pianeggiante del Velabro.
Vi raccomandiamo di iniziare il tour di mattina presto per evitare le ore di maggior affollamento e di portarvi bottigliette d’acqua e qualcosa da mangiare.
Eviterete di spendere un sacco di soldi acquistandoli nei bar o nei furgoncini di Via dei Fori imperiali.
La maggior parte delle costruzioni che si vedono oggi sul Palatino appartengono ad un complesso di edifici costruiti per Domiziano che servì da palazzo imperiale per 3 secoli.

2. Il Colosseo

Proseguite il tour con la visita al Colosseo, il simbolo di Roma per eccellenza e il più emozionante dei monumenti della città antica.
Vi consigliamo di acquistare il biglietto on-line , salterete le lunghe code all’ingresso.
E’ tra le attrazioni comprese nel Roma Pass.

Roma in 5 giorni: visitare il Colosseo

Il Colosseo, l’attrazione più visitata di Roma

 

Dal 2007 è annoverato tra le sette nuove meraviglie del mondo insieme alla Grande muraglia cinese, l’antica città di Petra in Giordania, la statua del Cristo Redentore a Rio in Brasile, le rovine di Machu Picchu in Perù, le piramidi di Chichén Itzà in Messico e il Taj Mahal in India.
Ha dimensioni incredibili (stiamo parlando dell’anfiteatro romano più grande del mondo!):  527 metri di perimetro, 48 metri di altezza (in origine erano 53), 240 montanti a sostegno del velario, 80 gli ingressi per gli spettatori.

Una volta le sue mura esterne erano interamente ricoperte di travertino e aveva un pavimento di legno ricoperto di sabbia per far sì che i gladiatori non scivolassero e il sangue venisse assorbito.
Poco distante dal Colosseo trovate l’Arco di Costantino, il più famoso degli archi di trionfo romani.

3. Il Foro Romano

Imboccate via dei Fori Imperiali e arrivate fino al Foro Romano, centro commerciale, politico e religioso dell’antica Roma fino al IV sec d.c. (il biglietto per il Colosseo comprende anche la visita al Foro Romano).

Il Foro romano era il cuore del potere romano

 

Rappresenta un chiaro esempio di quanto erano maestose le costruzioni romane.
Qui potrete ammirare tra le atre cose l’Arco di Tito, l’arco di Settimio Severo, il Tempio di Antonino e Faustina, i resti della Basilica di Massenzio e Costantino, la Via Sacra.

 

4. Il Vittoriano

Passeggiate ancora e raggiungete il Mercato di Traiano dove potrete ammirare la bellissima Colonna Traiana, eretta  per celebrare la conquista della Dacia (attuale Romania) ad opera dell’imperatore Traiano.
Fermatevi a mangiare un boccone per il pranzo e a riposarvi un po’.
Da qui raggiungete poi Piazza Venezia, dove visiterete i Vittoriano, il maggiore esempio di Art Nuveau in Italia.
Nato nel 1885 per commemorare l’Unità d’Italia, oggi è dedicato al milite ignoto.
Fate attenzione, perchè in segno di rispetto è proibito sedersi e i controlli sono rigidi.
La vista che si gode dalla terrazza in cima è impareggiabile.
Se avete tempo non mancate di andarci. Potete raggiungere la sommità del Vittoriano con l’ascensore panoramico in vetro (QUI per i biglietti!), è accessibile sul lato dell’edificio.

5. I Musei Capitolini

L’ultima delle cose da vedere a Roma in 5 giorni sono gli strepitosi Musei Capitolini (sono compresi nel Roma Pass).
Rappresentano il più antico museo pubblico del mondo, il luogo dove non solo i proprietari potevano godere delle opere d’arte che contenevano, ma tutti quanti. Sono attrezzati per i disabili.
I Musei Capitolini sono ospitati in due grandiosi palazzi: Palazzo dei Conservatori e Palazzo Nuovo, collegati tra loro da un passaggio sotterraneo, la Galleria Lapidaria. Questa permette di attraversare piazza del Campidoglio senza uscire dal museo.
Tra le opere che non dovete mancare di vedere ci sono Lupa Capitolina, la statua di Costantino, la statua equestre di Marco Aurelio, La buona Ventura di Caravaggio, e il Galata morente, solo per citarne alcune.

Per arrivarci raggiungete piazza del Campidoglio accedendovi dalla Cordonata, la scalinata che da piazza dell’Ara Coeli sale sulla sommità del colle.
È il modo più scenografico.
L’ingresso dei musei è nel Palazzo dei Conservatori.

SECONDO GIORNO

Cosa vedrete

1. Basilica di San Pietro

Il secondo giorno dell’itinerario per visitare Roma in 5 giorni vi consigliamo di partire da Piazza San Pietro. Potete raggiungerla comodamente scendendo alla fermata della metro Ottaviano-San Pietro.
Vi conviene arrivare di mattina presto, quando il flusso di visitatori è ancora contenuto.
Arrivati sulla piazza ammiratene l’enormità e la magnificenza. Rappresenta infatti uno degli spazi pubblici più grandi del modo.
Entrate subito a visitare la Basilica di San Pietro la più grande, ricca e spettacolare chiesa italiana.
Da non perdere la Pietà di Michelangelo, realizzata da Michelangelo nel 1499 a soli 25 anni (è la sola opera che reca la sua firma, sulla fascia che cinge il petto di Maria). Si trova subito all’inizio in una cappella dietro ad un vetro antiproiettile).
Non perdetevi anche il Baldacchino del Bernini (in stile barocco è alto 29 metri).
Vi suggeriamo di prestate attenzione a cosa indossate, perché potreste non riuscire ad entrare.
Non sono ammesse minigonne, né pantaloncini, né spalle nude.

La Basilica di San Pietro, attrazione imperdibile della città

La strepitosa Basilica di San Pietro a Roma

 

Andate a visitare poi le Grotte Vaticane, situate sotto la basilica per tutta la sua lunghezza.
Qui trovate le tombe di molti papi, compresa quella semplicissima di Papa Giovanni Paolo II.

2. Musei Vaticani

Terminata la visita fate una breve pausa per mangiare qualcosa e per riposarvi un po’.
Una volta recuperate le forze dirigetevi subito ai Musei Vaticani che si trovano nelle vicinanze. Uno dei più bei complessi museali al mondo, ospita una strepitosa collezione di opere d’arte raccolte da diversi papi nel corso dei secoli.
Comprate i biglietti on-line, eviterete la fila all’ingresso.

Per un giro panoramico (calcolate non meno di due ore e mezza) vi suggeriamo di andare:

1.
alla  Pinacoteca
2. al Museo Pio-Clementino
3. alla Galleria delle Carte Geografiche
4.
nelle Stanze di Raffello
5. nell’imperdibile Cappella Sistina (è l’unica stanza con l’aria condizionata).

3. Castel Sant’Angelo

Usciti dal museo, passeggiate per via della Conciliazione, arrivando fino a Castel Sant’Angelo, la fortezza papale edificata nel medioevo sui resti del mausoleo dell’imperatore Adriano. (II secolo d.c.).
Il Museo di Castel Sant’Angelo è diviso in 7 livelli. I primi 3 costituiscono il mausoleo, ai 4 livelli superiori si trovano le residenze papali, appartenute a molti pontefici nel corso della storia del castello.
Val la pena fare una tappa sulla Terrazza dell’Angelo, da dove si gode una meravigliosa vista su Roma.
Se avete il Roma Pass salterete la coda passando per gli appositi tornelli di accesso diretto al sito.
Conclusa la visita fermatevi per il pranzo e per recuperare le forze.
Attenzione che la zona intorno al Vaticano è piena di pizzerie e trattorie che servono spesso cibo scadente ad un prezzo eccessivo.

4. Piazza Navona

Continuate il vostro tour delle cose da vedere a Roma in 5 giorni attraversando Ponte Sant’Angelo. Concedetevi una passeggiata tra vicoli e piazze che mantengono ancora oggi un carattere romano autentico.
Dirigetevi verso Piazza Navona, la quintessenza delle piazze romane caratterizzata dai meravigliosi palazzi barocchi e dalle fontane esuberanti (tra cui quella dei Quattro fiumi del Bernini).

Visitare piazza navona: la fontana dei 4 fiumi

Particolare della Fontana dei Quattro Fiumi del Bernini

 

Il perimetro della piazza è delimitato dagli edifici che sono sorti dove un tempo c’era lo stadio di Domiziano, di cui si sono conservate la forma e le dimensioni.
Il nome Navona deriva dalla parola latina agones, che significa giochi, a ricordare la sua antica origine.

Se volete fare una pausa potete recarvi nella vicina piazza Sant’Eustachio ed entrare nell’omonimo Caffè: il locale non è niente di speciale ma serve l’espresso più buono della città.

5. Campo dei Fiori

Ritornate poi su Piazza Navona e uscite dalla piazza a sud. Attraversate Corso Vittorio Emanuele e seguite Via dei Ballauri fino a Campo dei Fiori con la famosa statua di Giordano Bruno, monaco eretico condannato al rogo nel periodo della Controriforma.
La piazza è uno dei punti nevralgici della vita romana: di giorno affollato mercato, la sera luogo dove andare a bere qualcosa.
Concludete la serata cenando nei dintorni di questa zona.

Visitare Roma - La statua di Giordano Bruno in Campo dei Fiori

 La statua di Giordano Bruno in Campo dei Fiori

Gli hotel in questa zona

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Residenza Paolo VI

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3. TERZO GIORNO

Cosa vedrete

1. Piazza di Spagna

Il terzo giorno dell’itinerario per visitare Roma in 5 giorni parte da Piazza di Spagna (fermata della metro: Spagna). Questa piazza barocca, con la sua sontuosa scalinata di Trinità dei Monti (splendidamente restaurata), è ancora oggi un popolare luogo di incontro a tutte le ore. Ai piedi della scalinata si trova si trova la celebre fontana della Barcaccia, opera di Pietro Bernini. Sulla scalinata si può solo transitare, ma non è più consentito sedersi, pena una multa salata.

Piazza di spagna a Roma, tappa immancabile di qualsiasi itinerario per la città

Piazza di Spagna, con la scalinata di Trinità dei monti e la Barcaccia

 

Davanti alla scalinata parte Via dei Condotti, una delle principali vie dello shopping di lusso.

2. Fontana di Trevi

Percorretela tutta fino ad arrivare in Via del Corso (altra via dello shopping) da cui potete raggiungere la spettacolare Fontana di Trevi, la più grande e la più famosa delle fontane romane. La sua vista vi coglierà all’improvviso, con un impatto emotivo che lascerà senza fiato. Si tratta di  un complesso scultoreo molto grande, tanto da occupare quasi l’intera piazza. Venne iniziata da Nicola Salvi nel 1732 e completato nel 1762 da Giuseppe Pannini.

i Simboli di Roma: la fontana di Trevi

Cosa vedere a Roma: l’incredibile Fontana di Trevi

 

Realizzata con travertino, marmo, intonaco, stucco e metalli, rappresenta Oceano su un carro trainato da due cavalli (uno selvaggio e l’altro docile, ad indicare i diversi umori del mare) a sua volta guidati da tritoni.

Dopo aver sostato dalla fontana di Trevi, aver fatto qualche scatto e mangiato qualcosa, attraversate Via del Corso e recatevi al Pantheon.

3. Il Panteon

Insieme al Colosseo, il Pantheon è uno dei grandi simboli di Roma e il monumento antico meglio conservato della capitale. I suoi interni ricchi di marmo e la cupola in calcestruzzo, la più grande volta in pietra mai costruita (ha un diametro di 43,44 metri e la sua misura è uguale all’altezza dell’edificio), vi lasceranno stupefatti. Sarà un’esperienza unica ed emozionante, anche perché del tutto inaspettata. Gli esterni, infatti, grigi e usurati dal tempo, non lasciano immaginare la magnificenza degli interni.

4. Trastevere

Terminata la visita raggiungete l’ultima tappa prevista dall’itinerario per visitare Roma in 5 giorni: Trastevere. Se avete ancora forza nelle gambe potete raggiungere la zona a piedi attraversando il quartiere ebraico. Altrimenti arrivate fino a Largo Argentina e prendete il tram numero 8 che porta a Viale Trastevere.
Da quartiere operaio, Trastevere si è trasformato in quartiere alla moda e sempre molto animato, specie nei weekend. Mantiene ancora un carattere autenticamente romano. Passeggiate i vicoli color ocra del posto e visitate piazza Santa Maria in Trastevere con la sua la splendida basilica, piazza Trilussa, la basilica di santa Cecilia in Trastevere. Se volete godere di una vista superba della città eterna risalite la collina fino in cima al Gianicolo.
Concludete la giornata cenando in uno dei tanti locali del posto.

QUARTO GIORNO

Cosa vedrete

Il penultimo giorno dell’itinerario per visitare Roma in 5 giorni vi consigliamo di dedicarlo alla visita del colle Aventino, dove sono situate alcune delle chiese più antiche di Roma.

1. Circo Massimo

Il Circo Massimo, tra le cose da vedere a Roma

Il Circo Massimo, più grande stadio della Roma antica

 

Partite dal Circo Massimo (fermata metro: Circo Massimo). Oggi di quello che era nel I sec. a.c il più grande circo riservato alle corse dei cavalli resta ben poco. Lungo 600 metri e largo 90, poteva accogliere fino a 250.000 spettatori. Di qui proseguite verso la Bocca della Verità.  Scattate qualche foto che testimoni che siete stati qui e poi avviatevi verso l’Aventino, che ospita il Roseto comunale

2. Roseto Comunale

Ha una  posizione spettacolare. Offre infatti una magnifica vista che spazia dal colle Palatino, al campanile di S. Maria in Cosmedin, alla cupola della Sinagoga, al Vittoriano, fino ad arrivare all’osservatorio di Monte Mario.
Ospita ospita circa 1.100 specie di rose provenienti da tutto il mondo, fin dalla Cina e dalla Mongolia. Fra le più curiose che potrete trovare ci sono, la Rosa Chinensis Virdiflora, dai petali di un bel colore verde, la Rosa Chinensis Mutabilis, che cambia colore man mano che passano i giorni e la Rosa Foetida, un fiore che emana un cattivo odore.

3. Giardino degli aranci

Proseguite l’itinerario prendendo Via Santa Sabina e visitate il Giardino degli aranci. Da qui si ha una delle viste di Roma più belle, perciò approfittatene per i vostri scatti panoramici. Si tratta di una distesa di quasi ottomila metri quadri,  realizzata nel 1932, dall’architetto Raffaele De Vico. E’ situato vicino ad altre attrazioni turistiche, meritevoli di una visita, come il Buco della Serratura del cancello del Priorato dei Cavalieri di Malta, da dove, guardandoci dentro,  è possibile ammirare il Cupolone della Basilica di San Pietro con una prospettiva decisamente unica.

4. Basilica di Santa Sabina

Ritornate sulla via dove trovate la Basilica di Santa Sabina risalente al V secolo, periodo al quale risale anche portale in legno di cipresso costituito da 18 pannelli intagliati. Su uno di essi è rappresentata la crocifissione, una delle prime rappresentazioni della passione di Cristo. Più avanti trovate la chiesa di Santa Maria del Priorato, situata vicino a Piazza Cavalieri di Malta, ordine al quale appartiene la chiesa.
Continuate dritto fino al cimitero acattolico, considerato uno dei più bei cimiteri non cattolici del mondo. Davanti al cimitero si trova la Piramide di Caio Cestio ispirata allo stile egizio ed edificata nel I sec. a.c.

5. San Paolo Fuori le mura

Terminate la giornata con la visita della Basilica di S. Paolo Fuori le Mura. Fatta costruire da Costantino nel IV secolo sulla tomba di San Paolo (decapitato sotto Nerone nel 67 d.c.) la bellissima basilica è rimasta la chiesa più grande del mondo fino alla costruzione dell’odierna Basilica di San Pietro. Quello che vediamo oggi è la fedele ricostruzione avvenuta dopo l’incendio del 1823, anche se qualcosa è rimasto, come l’arco trionfale, il ciborio gotico e il candelabro per il cero pasquale.

QUINTO GIORNO

Cosa vedrete

1. Villa Borghese

L’ultimo giorno dell’itinerario per visitare Roma in 5 giorni vi consigliamo di dedicarlo alla scoperta di Villa Borghese, il secondo parco pubblico più grande della Capitale dopo Villa Pamphilij.
Offre straordinari panorami sulla città e molti bei viali fiancheggiati da statue. Il parco è ideale per rilassarsi o per portare i bambini a fare un pic nic.
L’ingresso principale si trova su Piazzale Flaminio, dove potete tranquillamente arrivare scendendo alla stazione della metro Flaminio (linea A). Di qui imboccate via Flaminia e percorretela fino ad arrivare in Via di Villa Giulia.

2. Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

Proseguite su questa strada giungendo al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, che dal 1889 ospita la collezione nazionale di oggetti etruschi provenienti per la maggior parte da tombe sparse per il Lazio. Sono presenti alcune delle più importanti espressione artistiche etrusche insieme a creazioni greche di altissimo livello, importate in Etruria tra i secoli VIII e IV a.C.

3. Galleria Nazionale di Arte Moderna

Immettetevi poi su Viale delle belle arti. Passeggiate fino a raggiungere la scalinata della Galleria Nazionale di Arte Moderna in cui si possono trovare capolavoro degli artisti italiani tra Otto e Novecento. Tornate su Viale delle belle arti e proseguite fino alla congiunzione con Viale di Villa Giulia.

4. Galleria Borghese

Entrate nel parco, passeggiate fino ad arrivare al Museo e Galleria Borghese, che ospitano una delle più prestigiose collezioni di oggetti d’arte di Roma. In un solo spazio trovate concentrate opere di Caravaggio, Bernini, Botticelli e Raffaello, e la celebre statua del Canova che ritrae Paolina Borghese come Venere vincitrice. Le opere sono esposte nelle 20 sale affrescate che, insieme con il portico e il Salone di ingresso, costituiscono gli ambienti del Museo aperti al pubblico.

 

Visitare Villa Borghese a Roma

La celebre statua di Paolina Borghese del Canova

5. Piazza Barberini

Una volta usciti imboccate Viale Museo Borghese e raggiungete Corso d’Italia. Passate attraverso l’Arco di Porta Pinciana arrivando in Via Veneto. Passeggiate per questa storica via di Roma, con i suoi caffè, i locali e gli alberghi lussuosi, che ha fatto da sfondo al film “La dolce vita” e arrivate fino a Piazza Barberini, dove trovate la bellissima Fontana del Tritone del Bernini. Rappresenta un tritone che soffia un getto d’acqua attraverso una conchiglia, seduto a sua volta su una conchiglia sostenuta da quattro delfini.

Il nostro itinerario per visitare Roma in 5 giorni termina qui. Naturalmente è un itinerario di massima che voi potete modificare e adattare in base alle vostre esigenze o all’attenzione che vorrete prestare alle diverse attrazioni.

Come organizzare il viaggio per visitare Roma in 5 giorni

Le cose e i dettagli a cui dovrete pensare, una volta deciso che la destinazione della vostra vacanza sarà Roma, sono diverse: quando andare, come raggiungere la  capitale, dove trovare un buon hotel in cui alloggiare, come fare per risparmiare, dove acquistare i biglietti on line per non perdere tempo e iniziare subito la vostra visita.
Se vi sentite un po’ spaesati e non sapete come orientarvi, non preoccupatevi: di seguito vi forniamo tutte le informazioni utili perché la vostra vacanza fili nel migliore dei modi.

1. QUANDO ANDARE A ROMA

Il primo step da superare  è senz’altro quello di stabilire la data in cui farete la vostra vacanza.
Bisogna sottolineare che la Città eterna è splendida tutto l’anno, perciò non c’è mai un momento sbagliato in cui decidere di visitarla. Nonostante ciò, in base al viaggio che volete fare, agli interessi che avete e il budget che decidete di mettere a disposizione, ci sono periodi migliori di altri per visitare la Capitale.

  • PRIMAVERA: è il periodo più favorevole per visitare i parchi, i monumenti, le ville di Roma, perchè le temperature sono miti (maggio in particolare)
  • ESTATE: fa particolarmente caldo perciò i locali sono aperti fino a notte fonda e non mancano le occasioni di divertimento. Sono infatti moltissimi gli eventi, le manifestazioni nelle piazze, gli appuntamenti culturali.
  • AUTUNNO: anche questo è un buon periodo per visitare Roma. Il clima è ancora molto gradevole e c’è decisamente meno caos. L’ideale per visitare i monumenti, i palazzi storici o i musei.
  • INVERNO: il fascino e l’atmosfera magica che avvolge la città nel periodo natalizio è imperdibile. Le vetrine dei negozi e le luminarie sono davvero suggestive e le temperature non sono molto rigide, perciò potete godervele in tutta tranquillità.

    2. COME RAGGIUNGERE ROMA

    Una volta stabilita la data, il secondo step è quello di decidere come andare a Roma: sarà più comodo il treno? Ci converrà raggiungerla in macchina? E se andassimo in aereo? Saranno sicuramente domande che vi dovrete porre.

    La risposta è che la città è tra le mete turistiche più gettonate e apprezzate di tutto lo Stivale, sia da turisti italiani che quelli  stranieri. Non ci sono problemi a raggiungerla agevolmente con qualsiasi mezzo di trasporto.

    IN MACCHINA

    Se arrivate da Nord : autostrada A1 Milano – Roma.
    Se arrivate da ovest: autostrada A12 Civitavecchia – Roma.
    Se arrivate dalla costa adriatica: l’autostrada A24 L’Aquila – Roma.
    Se arrivate da Sud: l’autostrada A1 Napoli – Roma.

    Ricordate che il centro di Roma è una zona a traffico limitato. Per accedere all’interno della ZTL sono necessari perciò dei permessi del comune. Se non avete tale autorizzazione, potrete accedere alle vie del centro negli orari compresi tra le 18:00 e le 6:30 del giorno successivo passando dal varco situato a via Nazionale.
    Le ZTL di Roma sono Centro storico, Monti, San Lorenzo, Testaccio, Trastevere

    IN AEREO
    • Aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino
      É l’aeroporto più importante d’Italia. Qui arrivano i voli di linea nazionali e internazionali. Si trova a 32 Km dal centro di Roma che si raggiunge attraverso l’autostrada Roma-Fiumicino che porta al Grande Raccordo Anulare e da qui verso il centro. Se volete raggiungere il centro in treno potete utilizzare il Treno Leonardo Express che parte ogni 30 minuti dalla Stazione di Roma Termini, oppure  il treno regionale FL1 che collega l’aeroporto di Fiumicino con le principali stazioni dell’area metropolitana di Roma.
      In alternativa, sicuramente meno economica, potrete utilizzare un taxi, che troverete all’uscita dell’aeroporto.
    • Aeroporto Pastine di Ciampino
      Qui decollano e atterrano gli aerei di varie compagnie low cost, come Ryanair, Wizzair, EasyJet… Si trova sulla Appia Nuova, a circa 15 km dal centro di Roma, che potete raggiungere con i gli autobus Terravision (40 minuti circa), con gli autobus Flixbus (45 minuti circa) o ancora con l’autobus Sitbusshuttle. Entrambi portano alla stazione Termini.
      In alternativa potete prendere gli autobus di linea  Atral (verso Anagnina) e Atac (verso Laurentina, Cinecittà e Subaugusta), o , se non avete problemi di budget, un taxi, che troverete nel parcheggio davanti agli arrivi.

IN TRENO
  • Stazione Termini
    Si trova in zona centrale, ed è  punto d’incontro delle due linee metropolitane principali (A e B). Qui fanno capolinea tutti i treni regionali ed internazionali ad alta velocità e non.
  • Stazione Tiburtina
    É  più defilata ad est e rappresenta il punto d’interscambio fra le linee nazionali Intercity. Qui si fermano solamente la metropolitana della città e i treni ad alta velocità provenienti da gran parte dell’Italia.

3. Dove dormire a Roma

Ok, la data e come raggiungere la Città eterna l’avete decisi. Adesso un altra domanda a cui dovete trovare una risposta è: dove posso trovare un buon hotel a Roma?

Ogni quartiere della Capitale ha proprie caratteristiche e ospita hotel di categorie diverse.
A questo link  potete scegliere la zona e la tipologia di alberghi che è a voi più congegnale in base alle vostre esigenze e alle vostre tasche.

  • ROMA ANTICA: qui attrazioni come il Colosseo, il Palatino, i Fori Imperiali e il Campidoglio. Affollata di turisti di giorno, una volta chiusi i monumenti risulta decisamente tranquilla per tutta la notte. Qui gli hotel sono di fascia alta e non ci sono tantissime opzioni economiche.
  • CENTRO STORICO: è la più affascinante zona di Roma. Piazza Navona e il Pantheon non sono distanti, così come tanti monumenti, musei e chiese piene di tesori d’arte. È il quartiere più caro della Capitale pertanto trovare hotel economici non sarà così semplice. Mettete in conto che potrebbe essere rumoroso.
  • TRIDENTE, TREVI E QUIRINALE: questa zona, affollata di turisti, è piena di glamour, boutique alla moda e hotel raffinati. Rappresenta un’ottima soluzione se cercate alberghi di fascia medio-alta. Il quartiere è provvisto di una buona rete di trasporti.
  • CITTÀ DEL VATICANO, BORGO E PRATI: il quartiere si trova vicino alla Basilica di San Pietro e i Musei Vaticani. Qui trovate centinaia di negozi di souvenir e ristoranti spesso troppo cari per quello che offrono. Nella zona benestante di Prati c’è invece una buona scelta di hotel, negozi e ristoranti. È ben collegato con la metropolitana.
  • DA SAN GIOVANNI A TESTACCIO : è un’area dalle molte sfaccettature. Qui trovate chiese medievali e basiliche monumentali come San Giovanni in Laterano, imponenti rovine come le Terme di Caracalla oppure ville tranquille come Villa Celimontana. Se amate la vita notturna, quella migliore la trovate a Testaccio. Qui potete trovare hotel più economici rispetto al centro. Se invece siete in cerca di un posto tranquillo e romantico optate per l’Aventino.
  • ROMA SUD: è un’ampia zona che si estende fino ai limiti sud della città. Le zone più interessanti sono l’Appia Antica, la Via Ostiense e l’EUR. Offre molti modi per divertirsi, con locali alla moda e bar di tendenza. Qui si trova anche il Quartiere della Garbatella, molto tranquillo e silenzioso, con case basse, orti e giardini. È il quartiere dove è stata ambientata la fiction di successo “I Cesaroni”. La metro è abbastanza vicina (linea B fermata Garbatella).
  • VILLA BORGHESE E ROMA NORD: è uno dei quartieri di Roma benestanti. Qui si trova Villa Borgese e il quartiere residenziale più esclusivo (Parioli). Chi ama la musica non può non andare all’Auditorium parco della musica. Chi invece ama l’arte può scegliere tra il MAXXI e il Museo e Galleria Borghese. In genere la sera la zona è tranquilla. Gli hotel economici non sono tantissimi.
  • MONTI, ESQUILINO E SAN LORENZO: è la zona che gravita attorno alla stazione Termini, perciò le sue vie sono rumorose. Ospita uno dei più bei musei di Roma, ossia il Palazzo Massimo alle terme. Se state cercando un hotel a Roma che sia economico, questo quartiere fa per voi.
  • TRASTEVERE E GIANICOLO: questa splendida zona di Roma,  è uno dei quartieri di Roma più amati. C’è sempre aria di festa e si trovano centinaia di bar, caffè, ristoranti e trattorie. Proprio per questo però può risultare molto rumorosa. Le sistemazioni alberghiere sono care.

CONSIGLI UTILI

  • Indossate scarpe comode: camminerete molto e spesso su strade lastricate di sanpietrini, su cui passeggiare con i tacchi è veramente difficoltoso!
  • Evitate di comprare bottigliette d’acqua ai chioschetti se non volete dar fondo al portafoglio. Roma è piena di fontanelle che si chiamano Nasoni. Sarà sufficiente perciò che vi portiate una bottiglietta da riempire tutte le volte che ne avrete bisogno.
  • Vestitevi con abiti adeguati quando andate a visitare le chiese della capitale se non volete rischiare di rimanere fuori dall’edificio. Niente minigonne né spalle nude (potrete risolvere il problema mettendo in borsa un foulard da usare all’occorrenza). Vietati anche i pantaloncini troppo corti.

INFO PRATICHE

Basilica di San Pietro
1° ottobre – 31 marzo tutti i giorni 7.00-18.30 /1° aprile – 30 settembre tutti i giorni 7-19.00.
Musei Vaticani: da lunedì a sabato 9.00-18.00 (ultimo ingresso alle 16 e uscita dalle sale mezz’ora prima della chiusura).
Biglietti on line per accesso prioritario salta coda

Castel Sant’Angelo
Ttutti i giorni 9.00-19.30 (la biglietteria chiude alle 18.30). Compreso nel Roma Pass

Colosseo
Tutti i giorni tranne 25 dicembre e 1 gennaio (chiusi)
10.30 – 19.15 dal 26 aprile 2021; 9.30 – 19.15 dal 9 luglio 2021; 9.30 – 19.00 dal 1° settembre 2021; 9.30 – 18.30 dal 1° ottobre 2021;
9.00 – 16.30 dal 31 ottobre 2021 al 28 febbraio 2022; 9.30 – 17.30 dal 1° al 26 marzo 2022; 9.30 – 19:15 dal 27 marzo al 31 agosto 2022
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.
Compreso nell’ Omnia Card e nel Roma Pass

Musei capitolini
Tutti i giorni 9.30-19.30 , 24 e 31 dicembre 9.30-14. La biglietteria chiude un’ora prima. Chiusi il 1 gennaio, 1 maggio, 31 dicembre. Compreso nel Roma Pass.

Museo e Galleria Borghese
Lunedì chiuso, da martedì a domenica dalle 8.30 alle 19.30 chiuso 1 Gennaio, 25 Dicembre.L’ingresso è consentito fino a mezz’ora prima della chiusura.
Compreso nel Roma Pass.

Galleria Nazionale di Arte moderna
Martedì – sabato 8.30 – 19.30; domenica e festivi 8.30-19.30. Ultimo ingresso 45 minuti prima della chiusura. Compreso nel Roma Pass

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5 cose da vedere a Roma in 5 giorni

Quali potrebbero essere le cose da vedere a Roma in 5 giorni? Ve lo starete sicuramente chiedendo se siete alle prese con l’organizzazione di una vacanza nella Città Eterna.
La risposta, va da sè parlando di una delle mete più gettonate d’Italia, senza dubbio é: parecchie!
Musei, monumenti, palazzi, piazze, giardini….l’elenco delle cose da visitare sarebbe molto molto lungo. Noi però ci focalizziamo solo su alcune e vi suggeriamo 5 delle attrazioni principali di Roma che merita davvero vedere.
Il nostro suggerimento e quello di arrivare già con i biglietti on line prenotati. Eviterete le lunghe code e potrete cominciare subito la visita, risparmiando tempo prezioso e fatica.

Cose da vedere a Roma in 5 giorni

1. IL COLOSSEO

Cose da vedere a Roma in 5 giorni: il Colosseo
Foto di Francesca Ciola

Uno dei monumenti più interessanti ed emozionanti della Roma antica, il Colosseo è l’attrazione più visitata della città. Dal 2007 è annoverato tra le sette nuove meraviglie del mondo insieme alla Grande muraglia cinese, l’antica città di Petra in Giordania, la statua del Cristo Redentore a Rio in Brasile, le rovine di Machu Picchu in Perù, le piramidi di Chichén Itzà in Messico e il Taj Mahal in India.

Le sue dimensioni sono spettacolari (si tratta dell’anfiteatro romano più grande del mondo!) e i numeri parlano da soli:  527 metri di perimetro, 48 metri di altezza (in origine erano 53), 240 montanti a sostegno del velario, 80 gli ingressi per gli spettatori.

  • Le mura esterne un tempo erano interamente ricoperte di travertino.
    Sono divise su tre livelli di archi inquadrati da paraste (pilastri inglobati nella parete) con capitelli tuscanici (livello più basso), ionici (livello intermedio) e corinzi (livello più alto).
    Le arcate del livello intermedio e di quello più alto erano abbellite con delle statue, mentre la parte più alta, che presenta finestre e lesene corinzie  è caratterizzata dai supporti per i montanti che dovevano sostenere il velario, un enorme tendone di tessuto che ricopriva l’arena.
    Al piano terra ci sono gli ingressi ad arco (vomitoria), che permettevano agli spettatori di entrare e sedersi in pochi minuti.

 

  • Un tempo aveva un pavimento di legno ricoperto di sabbia per permettere ai gladiatori di non scivolare e al sangue di essere assorbito.
    L’arena poteva anche venire allagata in occasione delle battaglie navali (naumachie). Grazie ad alcune botole si accedeva agli ambienti e ai passaggi sotterranei che costituivano l’ipogeo.

  • La cavea, l’area riservata agli spettatori era suddivisa in tre parti: i senatori sedevano nelle file più in basso, i cittadini ricchi in quelle di mezzo e la plebe in quelle in alto. Le donne, ad eccezione delle vestali, erano relegate nei settori in cima.

    Come al giorno d’oggi gli spettatori avevano un biglietto numerato che indicava un posto a sedere in una zona precisa.

    Davanti alle file dei posti a sedere si trovava una larga terrazza (il podium), dove prendeva posto l’imperatore, i senatori e le personalità di riguardo.

I sotterranei si estendevano sotto tutta la struttura. Qui venivano immagazzinate le scenografie. In questo stesso luogo e venivano costruite le scenografie per le battaglie navali che erano poi issate con un complesso sistema di carrucole. I gladiatori raggiungevano l’ipogeo direttamente dalla schola adiacente, mentre gli animali feroci venivano fatti arrivare dal monte Celio, dove c’era uno “zoo”, in cui le bestie erano rinchiuse in gabbie costruite nelle muratura. Di qui gli animali venivano fatti arrivare al Colosseo con un montacarichi.

Orari
chiuso 25 dicembre e 1 gennaio.
dal 27 marzo al 31 agosto: 9.00 – 19:15
dal 1° settembre al 30 settembre: 9.00 – 19.00
dal 1° al 30 ottobre: 9.00 – 18.30
dal 31 ottobre al 31 dicembre​: 9.00 – 16.30
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura

Come raggiungere il Colosseo: Linea B della metropolitana fermata Colosseo; bus n. 51, 75, 81, 85, 87, 118; tram n. 3
Se arrivate  in treno alla stazione Termini potete raggiungerlo con la linea B della metropolitana oppure con l’autobus n. 75

Attrazioni nelle vicinanze: Colonna traiana, Arco di Costantino, Vittoriano (QUI per i biglietti!), Campidoglio

2. Musei Vaticani

Musei Vaticani: cosa vedere a Roma in 5 giorni
Foto di Francesca Ciola

Qualunque sia la durata del vostro soggiorno a Roma, non potete non andare ai Musei Vaticani. Anche chi non è troppo appassionato difficilmente rimarrebbe indifferente alla quantità di incredibili opere d’arte contenute in questo posto.
Si trovano nel Palazzo Apostolico Vaticano e rappresentano una delle collezioni d’arte più grandi del mondo. Raffello, Leonardo, Tiziano, Caravaggio, sono solo alcuni degli artisti di cui potrete ammirare le meravigliose opere.
Per la visita mettete in conto almeno un paio d’ore, 3 se utilizzate un’audioguida. il consiglio che vi siamo è quello di scegliere già le sezioni che volete vedere. Non mettete in conto di visitare tutto in una volta, pensate che si è stimato che per visitarli tutti ci vorrebbero diversi anni! 
Sicuramente quello che vi consigliamo è di dare la precendenza a:

1. Le Stanze di Raffaello
2. Il Museo Pio Clementino (per estasiarvi davanti al Laocoonte e l’Apollo del Belvedere)
3. La Pinacoteca Vaticana(non perdetevi la Trasfigurazione di Raffaello)
4. Galleria delle Carte Geografiche 
5.  e ovviamente alla strepitosa Cappella Sistina (qui per assicurarvi l’ingresso prioritario)

Vi ricordiamo che i musei sono attrezzati per i disabili e, previa prenotazione, sono disponibili gratuitamente le sedie a rotelle (su richiesta direttamente presso lo sportello “permessi speciali”).
E’ inoltre consentito l’ingresso con i passeggini.

Orari
Fino al 31 dicembre 8.30-18.30 (ultimo ingresso alle 16.30)
dal 3 gennaio: da lunedì al sabato dalle 9.00 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 16.00) – ogni ultima domenica del mese dalle 9.00 alle 14.00 (ultimo ingresso alle 12.30)

Come raggiungere i Musei Vaticani

1. In metro: partendo dalla Stazione Termini prendete la Linea A della Metro in direzione Battistini. Le fermate più vicine ai Musei Vaticani distano circa dieci minuti a piedi e sono Ottaviano-Musei Vaticani e Cipro.

2. In bus: davanti all’ingresso dei Musei Vaticani si trova la fermata della linea 49.
In Piazza Risorgimento,  distante a 5 minuti a piedi , fanno capolinea le linee 3281 e 982.

3. In macchina: potete parcheggiare la macchina nei parcheggi a pagamento sia sul Viale Vaticano sia nelle strade limitrofe.

4. In treno : arrivate alla stazione di Roma Termini e prendete la Linea A della Metro in direzione Battistini. Vi conviene scendere alle fermate Ottaviano-Musei Vaticani e Cipro, che distano  circa dieci minuti a piedi.

5. In aereo: se arrivate a Roma in  aereo vi consigliamo di andare dall’aereoporto alla stazione di Roma Termini, dove si trovano Bus, Metro e Taxi che vi condurranno ai Musei Vaticani .

Attrazioni nelle vicinanze: Castel sant’Angelo, Piazza Navona, Campo dei Fiori

3. BASILICA DI SAN PIETRO

Vedere Roma in 5 giorni: San Pietro

Tra le cose da vedere a Roma in 5 giorni c’è senza dubbio la strepitosa Basilica di San Pietro. Con la sua meravigliosa cupola, la genialità dell’edificio e i tantissimi capolavori custoditi al suo interno, è la più grande e ricca chiesa al mondo. Proprio per questo le code di visitatori che attendono di entrare per ammirarla sono perennemente lunghissime. Vi suggeriamo perciò di arrivare avendo già acquistato il biglietto online.

Una raccomandazione: vestitevi con abiti consoni alla sacralità del luogo, altrimenti non potrete entrare. Non sono ammessi pantaloncini, gonne corte e canottiere.

Una volta entrati non potrete rimanere indifferenti all’incredibile quantità di opere d’arte che troverete, prime fra tutti la Pietà di Michelangelo (si trova subito all’inizio in una cappella dietro ad un vetro antiproiettile. Realizzata da Michelangelo nel 1499 a soli 25 anni, è la sola opera che reca la sua firma (sulla fascia che cinge il petto di Maria) e il Baldacchino del Bernini (in stile barocco è alto 29 metri. Lo sorreggono 4 colonne tortili e realizzate con marmo proveniente dal Pantheon).
Si erge sull’altare maggiore, posto sulla tomba di San Pietro. Sotto l’altare c’è la Confessio, alla cui balaustra vengono a pregare i vescovi quando si avvicinano al papa. E’ circondato da 99 lampade sempre accese).

Ma la cosa che vi lascerà senza fiato è sicuramente la grandiosa cupola.
Ha un diametro è di 41.5 metri ed è sostenuta da sedici contrafforti con colonne binate, alternati da finestroni a timpano.
Sulla possente struttura, Giacomo della Porta, a cui passò il progetto dopo la morte di Michelangelo, fece partire i sedici spicchi di cui è composta la calotta, aperta da tre ordini di finestre.
La cupola si innalza per 119 metri ed è sorretta da 4 pilastri di pietra disposti intorno all’altare papale. I pilastri prendono il nome da quello di 4 santi, le cui reliquie sono conservate dalle statue dei santi poste in delle nicchie.

Se avete tempo vi consigliamo di provare l’esperienza di salire fino in cima. I gradini sono 551 e potrete scegliere se salirli tutti a piedi, oppure prendere l’ascensore fino più o meno metà strada, per poi continuare a piedi e salire 320 gradini.
La salita è lunga e stretta, ma una volta arrivati in cima alla cupola della Basilica di San Pietro verrete ricompensati da uno strepitoso panorama sui tetti di Roma. Potrete ammirare la città da ben 130 metri d’altezza!
L’ingresso della cupola si trova sul lato destro del portico ed è indicata da cartelli.

Orari
dal 1 ottobre al 31 marzo: dalle 7.00 alle 18.30
dal 1 aprile al 30 settembre: dalle 7.00 alle 19.00

Come raggiungere la Basilica di San Pietro: Metro: Linea della A metropolitana  e scendere alla fermata Ottaviano San Pietro.
Bus: n. 190F, 40, 62, 64, 98, 982

Attrazioni nelle vicinanze: Castel sant’Angelo, Piazza Navona, Campo dei Fiori

4. Galleria Borghese

Visitare Roma in 5 giorni: Galleria Borghese

Se vi piacciono i musei, non potete mancare di inserirla tra le cose da vedere a Roma in 5 giorni.
Rappresenta la regina di tutte le collezioni private e contiene, solo per citarne alcune, opere di Caravaggio, Bernini, Botticelli, Rubens, Tiziano, raccolte dal cardinale Scipione Borghese (1579-1633), il più esperto collezionista del suo tempo. 
Oltre ai dipinti il museo conserva sculture, bassorilievi e mosaici antichi, nonché sculture dal XV al XIX secolo. In  più custodisce nei suoi Depositi (visitabili solo su prenotazione) ben 260 dipinti che si trovano sopra il piano della Pinacoteca e allestiti come una quadreria.

La galleria è collocata all’interno dei giardini di Villa Borgese (il più grande parco pubblico di Roma) appena fuori Porta Pinciana. Le opere sono esposte nelle 20 sale affrescate che, insieme con il portico e il Salone di ingresso, costituiscono gli ambienti del Museo aperti al pubblico. 

Nei secoli la Galleria ha subito diversi rifacimenti e anche la collezione purtroppo non è stata conservata nella sua interezza: molta statuaria antica è stata infatti trasferita al Louvre per ordine di Napoleone nel XVIII secolo.
Altri pezzi sono stati venduti nel corso degli anni. Infine sia la collezione sia il palazzo  sono stati acquisiti dallo Stato nel 1902, anche se è visibile al pubblico solo dal 1997.

Qui di seguito vi elenchiamo le 5 opere che non dovete assolutamente perdervi quando visiterete la Galleria Borghese:

1. Apollo e Dafne: si tratta di uno dei gruppi scultorei barocchi più belli, realizzato da Gian Lorenzo Bernini, su commissione del cardinale Scipione Borghese.
Coglie il momento esatto in cui la ninfa si trasforma in lauro, con le dita che diventano foglie e i piedi radici, sotto lo sguardo sgomento di Apollo. Si trova nella Sala III.

2. Paolina Borghese: una delle sculture più belle di Antonio Canova, fu commissionata nel 1805 da Camillo Borghese, marito di Paolina.
Quest’ultima viene rappresentata distesa come la Venere Vincitrice. La posa suggestiva e il virtuosismo tecnico  sono caratteristici dello stile neoclassico del Canova.  La scultura è dotata di un meccanismo che consente al triclinio di ruotare, per permettere all’opera di essere ammirata da qualsiasi punto di vista. La trovate nella Sala I.

Galleria Borghese - Cose da vedere a Roma in 5 giorni


3. Il ratto di Proserpina: realizzato dal Bernini quando aveva solo 23 anni, su commissione di Scipione Borghese, rappresenta il momento culminante dell’azione. Il dio Plutone, fiero e insensibile, sta trascinando Proserpina nell’Ade.
E’ incredibile come l’artista ha saputo rendere la mano del dio che stringe con forza la coscia di Proserpina, che appare morbida come se fosse di carne vera. Potrete ammirare quest’opera (che da sola vale il viaggio) nella Sala IV

4. Giovane con canestro di frutta: dipinta dal grande Caravaggio, risale al periodo in cui lavorava presso la bottega di Giuseppe Cesari detto il Cavalier d’Arpino e rappresenta un giovane, in posa di tre quarti, mentre regge un canestro pieno di foglie e frutti autunnali, come mele e grappoli d’uva, dipinte con le tipiche imperfezioni della natura. Rimarrete stupefatti dalla grandissima capacità di Caravaggio di riprodurre la realtà. Il quadro è ospitato nella Sala VIII.

5. L’amor sacro e l’amor profano: è uno dei dipinti più celebri di Tiziano e di tutta l’arte italiana, Raffigura due donne sedute su una fontana, una nuda ed una vestita, che rappresentano probabilmente rispettivamente l’amor sacro e l’amor profano. Venne realizzato negli anni 1514-15 ed è un quadro molto enigmatico. Oggi si tende a privilegiare il significato matrimoniale del dipinto, ossia l’esaltazione delle qualità della perfetta sposa, qui raffigurata splendidamente vestita nella sua e al tempo stesso nuda e ardente di vero amore, quale dovrà apparire al suo sposo nel privato.
Trovate il capolavoro nella Sala XX.

Orari
dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 19.00. Ultimo ingresso alle ore 17.45

Come raggiungere Galleria Borgese: Metro: Linea A e scendete alle fermate Flaminio o Spagna.
Bus: n. 52 e 53. Si fermano a pochi passi dalla Galleria. Oppure n. 50F, 360, 495, 63, 83, 92

Attrazioni nelle vicinanze: Piazza di Spagna, Fontana di Trevi

5. La Fontana di trevi

cose da vedere a Roma in 5 giorni: la fontana di Trevi

La quinta attrazione da inserire nell’elenco delle cose da vedere a Roma in 5 giorni è sicuramente l’iconica Fontana di Trevi. Immortalata  da Marcello Mastroianni e Anita Ekberg nel film di Fellini “La dolce vita”, è diventata, insieme al Colosseo e al cupolone di San Pietro, uno dei simboli della Città Eterna nel mondo.
Deve il suo nome al fatto che si trova dove una volta c’era un incrocio in cui convergevano 3 vie (trivium). Qui terminava uno degli undici acquedotti che rifornivano Roma di acqua: l’acquedotto dell’Acqua Virgo, ovvero dell’acqua vergine.

Tutto il complesso scultoreo è molto grande, tanto da occupare quasi l’intera piazza.
La costruzione della Fontana di Trevi venne iniziata da Nicola Salvi nel 1732 e completata nel 1762 da Giuseppe Pannini.
Realizzata con travertino, marmo, intonaco, stucco e metalli, rappresenta Oceano su un carro trainato da due cavalli (uno selvaggio e l’altro docile, ad indicare i diversi umori del mare) a sua volta guidati da tritoni.
Sul lato orientale della fontana di Trevi c’è un grande vaso in pietra chiamato “asso di coppe” perchè richiama la carta da gioco. Si narra che durante i lavori di costruzione, un barbiere, che possedeva la sua bottega sulla piazza, continuasse a criticare il progetto di Salvi. Questi allora aggiunse il vaso così da impedire al barbiere di vedere i lavori e di continuare a fare le sue critiche fastidiose.

Scommettiamo che anche voi vi sarete chiesti che fine fanno le monetine che chiunque venga a Roma getta nella fontana a occhi chiusi e di spalle, come vuole la tradizione, nella speranza di ritornare.
La risposta è che vengono raccolte ogni giorno (il valore si aggira sui 3.000 euro quotidiani) e destinate alla Caritas di Roma. Chiunque se ne appropri viene perseguito penalmente.

Attrazioni nelle vicinanze: Piazza di Spagna, Trinità dei Monti, Villa Borgese, Quirinale

Consigli utili

  • Indossate scarpe comode: camminerete molto e spesso su strade lastricate di sanpietrini, su cui passeggiare con i tacchi è veramente difficoltoso!
  • Evitate di comprare bottigliette d’acqua ai chioschetti se non volete dar fondo al portafoglio. Roma è piena di fontanelle che si chiamano Nasoni. Sarà sufficiente perciò che vi portiate una bottiglietta da riempire tutte le volte che ne avrete bisogno.
  • Vestitevi con abiti adeguati quando andate a visitare le chiese della capitale se non volete rischiare di rimanere fuori dall’edificio. Niente minigonne né spalle nude (potrete risolvere il problema mettendo in borsa un foulard da usare all’occorrenza). Vietati anche i pantaloncini troppo corti.

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