Situato sulla sponda destra del Tevere, Castel Sant’Angelo è una delle principali attrazioni di Roma e si trova a pochi passi dalla Città del Vaticano. È uno dei simboli della capitale immediatamente riconoscibile. Chiamato anche Mausoleo di Adriano l’edificio è parte del Polo Museale del Lazio.
Cosa visitare in Castel Sant’Angelo
I diversi utilizzi di questo edificio giustificano le molte modifiche apportate a Castel Sant’Angelo nel corso dei secoli. Il Museo di Castel Sant’Angelo è diviso in 7 livelli, a loro volta raggruppati in 3 tipologie architettoniche.
- I primi 3 livelli che si incontrano dopo l’ingresso al castello, attraverso l’atrio e fino alla sala delle urne, costituiscono il mausoleo. Da osservare la rampa elicoidale e il dromos (corridoio a cielo aperto), ripristinati il più fedelmente possibile alla realtà storica. Al livello 2 si trova inoltre la fortificazione ed è ancora possibile percorrere il camminamento di ronda.
In queste sale è possibile visitare alcune delle aree adibite a prigione, tra cui la famosa cella da cui evase l’artista Benvenuto Cellini. Tra le celle peggiori del complesso si trova la San Marocco, abbreviata in Sammalò, dove il condannato non poteva stare né disteso né in piedi, ma perennemente accovacciato.
Ai livelli superiori si trovano le residenze papali, appartenute a molti pontefici nel corso della storia di Castel Sant’Angelo:
- Al quarto livello si possono visitare il Cortile dell’Angelo e la cappella di Leone X, il cortile con il pozzo e le salette di Alessandro VI.
- Al quinto livello la fastosa residenza di Paolo III Farnese, tra le meglio conservate di tutto l’edificio, ma soprattutto la loggia che si affaccia sul ponte e su Roma.
- Al sesto livello la Sala del Tesoro e la biblioteca si affiancano alla più nota Cagliostra, la prigione dei detenuti di riguardo che prese il nome dal prigioniero conte di Cagliostro.
- Il settimo e ultimo livello ospita sale del XVII secolo costruite per archiviare reperti che non trovavano più spazio nelle sale ai livelli inferiori. Da non perdere una visita alla Sala Rotonda, dalla quale si accede al Terrazzo dell’Angelo – uno tra i punti panoramici più belli di tutta Roma.
Sul culmine di Castel Sant’Angelo si può osservare l’Angelo in bronzo del 1753. L’angelo fu solo l’ultimo di molti esemplari in legno, marmo o bronzo distrutti nel tempo da eventi naturali e dall’intervento umano.
Se siete in possesso del Roma Pass eviterete le lunghe code e potrete dedicarvi subito alla visita!
Raggiungere Castel Sant’Angelo
Castel Sant’Angelo è raggiungibile da quasi ogni angolo di Roma grazie al trasporto pubblico. La fermata Ottaviano-San Pietro-Musei Vaticani della linea A della metropolitana di Roma è la più comoda e dista soli 15 minuti a piedi.
Dalla stazione di Roma Termini è possibile prendere l’autobus n. 40 o 64 e scendere alla fermata Traspontina-Conciliazione, da qui sono solo 5 minuti a piedi. L’autobus n. 87 porta invece dal Colosseo alla fermata Zanardelli, a 500 metri da Castel Sant’Angelo. Dalla Fontana di Trevi è possibile prendere il numero 67 per raggiungere la fermata Traspontina, che si trova a circa 350 metri dal monumento.
La vicinanza con la Città del Vaticano permette di visitare Castel Sant’Angelo, i Musei Vaticani e la Basilica di San Pietro nella stessa giornata. Percorrendo Via della Conciliazione per 900 metri, si può raggiungere Piazza San Pietro in circa 10 minuti a piedi.
Informazioni utili
Castel Sant’Angelo si trova su Lungotevere Castello al civico 50 ed è contattabile per informazioni al numero +39 06 6819111. Il Museo di Castel Sant’Angelo è gestito dall’ente MiBAC ed è parte del Polo Museale del Lazio.
E’ aperto tutti i giorni della settimana dalle 9.00 alle 19.30.
L’attrazione è compresa nell’ Omnia Card e nel Roma Pass.
Storia di Castel Sant’Angelo
Nell’anno 125 d.c. l’imperatore Adriano, ispirandosi al famoso Mausoleo di Augusto, decise di far costruire il proprio monumento funebre. Il mausoleo fu edificato di fronte al Campo Marzio e venne collegato a quest’ultimo con un ponte costruito ad hoc, il Ponte Elio.
Il monumento fu ultimato dal successore, l’imperatore Antonino Pio, nel 139. In epoca romana, fu sede del sepolcro dei due imperatori che lo fecero costruire, delle proprie mogli e dei figli. Inoltre, qui fu sepolto Marco Aurelio.
Il periodo medioevale la funzione di Castel Sant’Angel cambiò, diventando una fortezza di difesa delle mura aureliane che delimitavano l’area di Roma. Si rivelò spesso fondamentale difendendo la città dai Visigoti e dai Vandali.
Nel corso dei secoli, Castel Sant’Angelo fu ampiamente conteso tra le famiglie romane più ricche. Nel VI secolo Teodorico lo consacrò come prigione di stato, ma fu in seguito anche residenza privata della famiglia Crescenti. Fu solo nel 1365 che il monumento venne ceduto alla Chiesa. Data la vicinanza al Vaticano, qui venne trasferita una parte della sede apostolica per volere del papa Nicolò III.
In questo periodo venne quindi costruito il famoso passaggio coperto che collegava la fortezza direttamente alla Basilica di San Pietro, per garantire la sicurezza del pontefice.
Il popolo inferocito contro la supremazia francese danneggiò il Mausoleo di Adriano nel 1379, ricostruito nel 1395 grazie ai lavori commissionati da papa Bonifacio IX. Interventi e restauri, sia all’interno che all’esterno, continuarono per i quattro secoli successivi. Aumentò la fortificazione, venne creata una residenza papale, si aggiunsero giardini e fontane.
Ma fu papa Alessandro VI a sconvolgere completamente la funzione di questo edificio, organizzando banchetti e spettacoli teatrali. Nonostante ciò, la sua funzione protettiva si mostrò utile ai papi in più occasioni durante il Cinquecento.
Urbano VIII nel 1630 fece distruggere le fortificazioni e spostò l’entrata principale sul lato destro. Tra il 1637 e il 1639, Clemente IX aggiunse dieci statue di angeli sul Ponte Elio, che cambiò il nome in Ponte Sant’Angelo.
Dopo l’Unità d’Italia Castel Sant’Angelo divenne inizialmente una caserma e in seguito il Museo dell’Ingegneria Militare. Dal 2016 è stato incluso nel Polo Museale del Lazio ed è il 5° museo più visitato in Italia con circa un milione e mezzo di ingressi in un anno.
Curiosità
La statua dell’angelo posto sulla sommità dell’edificio è l’ultima di una lunga serie
- la prima statua era realizzata in legno e di sgretolò sotto l’azione degli agenti atmosferici
- il secondo angelo, di marmo, venne distrutto durante un assedio nel 1379
- il terzo, sempre di marmo marmo, ma con le ali di bronzo, fu colpito e incenerito da un fulmine.
Questo fece esplodere una polveriera del castello nel 1497. - il quarto angelo, che sostituì il precedente era di bronzo dorato.
Venne fuso per fare cannoni durante la discesa dei Lanzichenecchi nel 1527 - il quinto angelo, che venne collocato fu di marmo con ali di bronzo (lo si può vedere nel Cortile dell’Angelo)
- il sesto, quello che ancora oggi possiamo ammirare, fu posto nel 1573