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Visitare Roma in un weekend

Se avete la possibilità di trascorrere solo un weekend a Roma non disperatevi: con un buon itinerario potrete comunque tornare a casa soddisfatti avendo visto le principali attrazioni della città.

Cosa vedere a Roma quindi se il tempo stringe? Ecco qualche consiglio sulle attrazioni principali da non perdere nel vostro weekend a Roma.

1. BASILICA DI SAN PIETRO

Sorge laddove nel 324 l’imperatore Costantino fece erigere un santuario in onore di Pietro apostolo, che proprio lì venne crocifisso e sepolto.
L’aspetto di oggi si deve al progetto del Bramante, risalente al 1506. Alla sua costruzione parteciparono artisti come Raffaello, Antonio da San Gallo, Michelangelo. Gli interni, così come il colonnato sono del Bernini. La basilica rappresenta la chiesa più grande al mondo. Nessuna fotografia e nessun racconto di chi ci è stato può rendere l’impatto emotivo che suscita la vastità dell’edificio, la magnificenza delle decorazioni e delle opere d’arte che contiene. Se volete salire sulla sua strepitosa cupola vi consigliamo di procurarvi il biglietto on line: salterete la coda!
E’ decisamente una delle attrazioni da non perdere durante il vostro wekkend a Roma.

2. CASTEL SANT’ANGELO

Si trova poco lontano dal Vaticano . Si tratta della fortezza papale edificata nel medioevo sui resti del mausoleo dell’imperatore Adriano. (II secolo d.c.). Non andate via dalla fortezza senza una tappa sulla Terrazza dell’Angelo, da dove si gode una spettacolare vista sulla città. Se acquistate il biglietto on line salterete la coda.

3. PIAZZA NAVONA

E’ la vetrina del centro di Roma con le sue fontane scolpite, i bellissimi palazzi barocchi e i caffè all’aperto. La piazza è sempre affollata di turisti, artisti di strada, venditori ambulanti. Piazza Navona è stata per 300 anni la sede del principale mercato della città. In questa piazza potete mettere a confronto le opere di due grandi artisti del Barocco: la fontana dei quattro Fiumi del Bernini e la Chiesa di Sant’Agnese in Agone del Borromini.

4. PANTHEON

Eretto tra il 27 e il 25 a.C. dal console Agrippa, prefetto dell’imperatore Augusto, dopo aver subito ben due incendi, nell’80 e nel 110 d.C., il tempio venne ricostruito nella forma che vediamo oggi dall’imperatore Adriano (128 d.C). Insieme al Colosseo, il Pantheon è uno dei grandi simboli di Roma e il monumento antico meglio conservato della capitale. La visita dell’edificio vi lascerà stupefatti, con la sua cupola in calcestruzzo più grande del mondo e gli interni ricoperti di marmo.

5. FONTANA DI TREVI

Immortalata  da Marcello Mastroianni e Anita Ekberg nel film di Fellini La dolce vita, la Fontana di Trevi è tra le attrazioni principali di Roma.
Venne iniziata da Nicola Salvi nel 1732 e completato nel 1762 da Giuseppe Pannini.
Realizzata con travertino, marmo, intonaco, stucco e metalli, rappresenta Oceano su un carro trainato da due cavalli (uno selvaggio e l’altro docile, ad indicare i diversi umori del mare) a sua volta guidati da tritoni. Non potete andare via senza averla vista e aver gettato la vostra monetina nell’acqua per potervi poi ritornare!

6. PIAZZA DI SPAGNA

Piazza di Spagna, con la scalinata di Trinità dei Monti e la fontana della Barcaccia, è una delle più famose piazze di Roma e ha da sempre rappresentato il centro della vita culturale e turistica della città di Roma. Circondata da palazzi settecenteschi ha un’eleganza indiscutibile. La scalinata è stata recentemente restaurata tornando così al suo antico splendore.

7. COLOSSEO

Simbolo della grandezza e del potere di Roma, nonchè simbolo della città stessa, l’Anfiteatro Flavio è il più famoso e imponente monumento della Roma antica e attrazione che richiama ancora, dopo duemila anni, circa 5 milioni di visitatori l’anno.
Fu fatto costruire dall’imperatore Vespasiano sui terreni del vasto complesso della Domus Aurea neroniana. I lavori iniziarono nel 72 d.c. e terminarono nell’80 d.c. sotto l’imperatore Tito.
Se decidete di visitarlo all’interno, comprate il biglietto on-line , salterete le lunghe code all’ingresso.

8. MUSEI CAPITOLINI

Costituiscono la galleria pubblica di sculture più antica del mondo. Nati ad opera di papa Sisto IV nel 1471, vennero arricchiti dai papi successivi man mano che venivano riportate alla luce nuove statue. I musei occupano il Palazzo Nuovo e il palazzo dei Conservatori che si trovano entrambi sulla piazza del Campidoglio. Sicuramente da mettere nell’itinerario del vostro weekend a Roma.

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Partecipare all’Udienza di Papa Francesco

Se avete deciso di visitare Roma in 3 giorni (ma non durante il weekend) e siete fedeli di Papa Francesco, non perdete l’occasione di seguire la sua udienza settimanale. Si svolge il mercoledì verso 10.30 in piazza San Pietro o nella Sala delle Udienze Paolo VI, conosciuta anche come Sala Nervi. Quando è possibile Papa Francesco effettua il giro di tutta la piazza con la papamobile partendo da sotto l’Arco delle Campane effettuando diverse fermate per salutare e abbracciare i presenti.

Prenotando i biglietti con Getyourguide potrete unire all’udienza di Papa Francesco anche un tour guidato che vi farà conoscere le suggestive storie del papato e degli artisti che hanno contribuito a rendere la Città del Vaticano una delle più grandi bellezze al mondo.
Per il tour, della durata di 4 ore, sono accettati sia il voucher su smartphone che cartaceo ed è possibile la cancellazione fino ad giorno prima per ricevere un rimborso completo.

Prenotando il tour:

  • Ti verrà effettuata la prenotazione e la conferma della partecipazione all’udienza
  • Riceverai i biglietti in tutta comodità e avrai i posti migliori
  • Prima dell’inizio del discorso del Papa ti saranno fornite tutte le informazioni e le spiegazioni necessarie relative all’evento
  • Ti verranno consegnate le cuffie per seguire con attenzione tutto il discorso di Papa Francesco
  • Prenderai parte all’udienza papale accompagnato dal personale del tour

Nota:
Il tour termina all’inizio dell’udienza e la durata dell’udienza può variare
È necessario indossare un abbigliamento consono (ginocchia, spalle e schiena coperte)
Le persone in sedia a rotelle o con mobilità ridotta devono essere accompagnate o assistite da qualcuno

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Il Circo Massimo

Tra tutte le infinite attrazioni che potrete visitare a Roma in 3 giorni c’è il Circo Massimo. Si trova nella valle tra il Palatino e l’Aventino ed è un punto di passaggio obbligato per chi vuole visitare il parco archeologico del Palatino e del Foro Romano o andare alle Terme di Caracalla.
Con i suoi 600 metri di lunghezae 140 di larghezza, e con una capienza di 250-300mila persone,  si tratta del più grande stadio della Roma antica, lo stadio per definizione. Qui si svolgevano le corse dei carri con 12 quadrighe, ovvero i cocchi con un tiro di 4 cavalli.
Oggigiorno, dal momento che si trova al centro di un’enorme area verde e archeologica attraversata da molti mezzi di trasporto, il Circo Massimo viene spesso utilizzato per concerti, spettacoli, e manifestazioni.

1. Circo Massimo – La storia

1. Prima metà del VI secolo a.C. ( periodo del re Tarquinio Prisco): in occasione dei Ludi Romani, organizzati per festeggiare la vittoria di Roma sulla città di Apiolae, vengono create le prime installazioni in legno, molto probabilmente mobili.

2. 329 a. C:  vengono costruiti i primi impianti stabili, i carceres, ossia le strutture di partenza  della corsa che si trovavano sul lato corto rettilineo verso il Tevere.

3. II secolo a. C: vengono erette le prime strutture in muratura, principalmente legate alle attrezzature per le gare.

4. A partire dal 46 a. C: Giulio Cesare fa edificare i primi sedili in muratura e a dare la forma definitiva all’edificio.

5. Il circo Massimo, dopo il restauro a seguito di un incendio viene probabilmente terminato da Augusto. L’imperatore decora la spina (la larga muraglia attorno a cui si correva) con un obelisco portato dall’Egitto risalente all’epoca di Ramses II (1279 a.C. – 1213 a.C). Oggi l’obelisco, alto 24 metri,  si trova in Piazza del Popolo, da quando fu spostato per volere di papa Giulio II. La spina venne ornata da un secondo obelisco nel 357 d.C per volere dell’imperatore Costanzo. Oggi lo trovate dietro la basilica di San Giovanni in Laterano

6. Sotto gli imperatori Tiberio (17-37 d.C) e Nerone (54-68 d. C) il circo viene sottoposto ad altri restauri e poi nell’81 Tito fa erigere un arco al centro del lato corto curvilineo: largo 17 metri e profondo 15 aveva 3 fornici comunicanti e sull’attico si ergeva una quadriga bronzea.

7. L’imperatore Domiziano inizia la ricostruzione a seguito di un incendio e Traiano la completa nel 103 d. C. A questo imperatorie risalgono la maggiior parte dei resti che si sono conservati.

8. Il circo Massimo viene restaurato ancora sotto il regno di Antonino Pio , Caracalla e Costantino I. le ultime gare vengono disputate nel 549 sotto Totila.

9. Dal 1852 al 1934 ospita il primo stabilimento per il gas di Roma, il Gazometro, costruito il questo luogo perchè essendo vicino al tevere era possibile scaricare nelle sue acque le scorie della lavorazione.

2. I Giochi

Nell’arena si disputavano le corse dei carri con 12 quadrighe che dovevano compiere 7 giri intorno alla spina centrale, decorata con statue, tempietti, edicole. Sulla spina erano collocati 7 uova e 7 delfini da cui fuoriusciva dell’acqua e che venivano usati per contare i giri della corsa.

Ogni quadriga apparteneva ad una diversa scuderia diversificate in base ai colori  (verde, azzurro, rosso e bianco) e gli spettatori si sedevano sulle scalinate al colore di appartenenza del conducente della quadriga per cui facevano il tifo e che diventavano dei veri e propri idoli.

Quest’area veniva utilizzata anche a livello politico, sociale e religioso. Qui si svolgevano infatti anche manifestazioni trionfali, processioni ed esecuzioni.

3. La struttura

1. La facciata: costituita da tre ordini, di cui solo quello inferiore, di altezza doppia, presentava delle arcate.
2. La Cavea: poggiava su strutture in muratura dove si trovavano i passaggi e le scale che portavanop ai diversisetori delle gradinate, gli ambienti di servizio interni e le botteghe esterne.
3. L’arena: in principio era circondata da un canale (euripo) largo circa 3 metri, in un secondo momento eliminato per aggiungere altri posti a sedere.

4. Cosa rimane

I resti meglio conservati del Circo Massimo sono situati nella parte sud orientale, in corrispondenza della curva. Questa zona era stata già sottoposta a scavi nel ‘900, ma solo con gli scavi condotti dalla sovrintendenza a partire dal  2009 che hanno riportato alla luce la zona della curva meridionale dello stadio è stato riaperto al pubblico.
Questo settore mostra i resti della media cava, così come si trovava in epoca adrianea. Gli ambienti sono strutturati in gruppi di tre: il primo è cieco, il secondo si apre su quello interno e il terzo presenta una scala che porta ai piani superiori.
E’ stata rinvenuta anche una strada basolata che rappresentava il limite del circo in età traianea.
Potrete visitare anche alcune delle molte botteghe che si addossavano alla struttura per rispondere alle esigenze degli spettatori: locande, lupanari, magazzini, uffici di cambiavalute.

Oltre a ciò, è visitabile anche la Torre della Moletta, una torre medievale frutto di una recente restauro.

Orari

Dall’ultima domenica di ottobre all’ultimo sabato di marzo: dal martedì alla domenica dalle ore 9.30 alle ore 16.00 (ultimo ingresso ore 15.00)
Dall’ultima domenica marzo all’ultimo sabato di ottobre: dal martedì alla domenica dalle ore 9.30 alle ore 19.00 (ultimo ingresso ore 18.00)

L’area archeologica è aperta al pubblico con ingresso contingentato perciò vi consigliamo l’acquisto del biglietto online

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Bus panoramici Hop on Hop off: tour con City Sightseeing Roma

Scoprire le meraviglie della città eterna a bordo di un bus panoramico hop  on hop off è ideale se avete poco tempo a disposizione o vi trovate a girare la capitale con bambini. A bordo degli autobus della compagnia City Sightseeing Roma avrete modo di ammirare tutte le principali attrazioni di Roma: il Colosseo, Piazza di Spagna, Città del Vaticano e tutti gli altri tesori di Roma non avranno più segreti!

Il biglietto è valido 24 o 48 ore.
Con i bus hop on  hop off City Sightseeing Roma potrete

  • Trascorrere tutto il tempo che desiderate nelle varie fermate lungo il percorso
  • Salire e scendere in una qualsiasi delle 8 fermate o rimanere seduti a godervi l’intero giro in autobus
  • Ascoltare le interessanti informazioni turistiche dell‘audioguida a bordo
  • Condividere la vostra fantastica esperienza con amici e familiari grazie al WiFi gratuito sull’autobus
  • Controllare la posizione di City Sightseeing scaricando l’app “Sightseeing Experience”

Nota: il biglietto non include gli ingressi alle diverse attrazioni

Quanto dura il giro

Il tour intero impiega 1 ora e 40 minuti e, grazie al servizio hop on hop off potrete scendere in una qualsiasi delle fermate disponibili lungo il percorso

Partenze giornaliere

Le partenze si effettuano dalle 09:00 alle 19:00 da qualsiasi fermata del tour. I bus partono ogni 10 minuti da aprile ad ottobre e ogni 15-20 minuti da novembre a marzo

Luogo di ritrovo

Qualsiasi fermata della Linea A (fermata 6 del Vaticano è in Via Borgo Sant’Angelo, 200 metri prima della fermata indicata sulla mappa del tour).

Quanto costa

Da 27 euro a persona

Fermate Linea A

  • Fermata 1: Terminal A. Termini Marsala/Terminal B. Largo di Villa Peretti/ Terminal C Piazza dei Cinquecento, all’angolo con Via Cavour
  • Fermata 2: Santa Maria Maggiore
  • Fermata 3: Colosseo
  • Fermata 4: Circo Massimo
  • Fermata 5: Piazza Venezia
  • Fermata 6: Vaticano
  • Fermata 7: Fontana Di Trevi
  • Fermata 8: Piazza Barberini
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Roma segreta

C’è una Roma che è sconosciuta alla maggior parte di chi viene a visitare la capitale e si concentra sulle attrazioni principali, seguendo gli itinerari canonici: è la Roma segreta.

Una città che nasconde gemme architettoniche, luoghi incantevoli, dipinti stupefacenti, che valgono la pena di essere visti tanto quanto il Colosseo, la Fontana di Trevi o le altre opere d’arte che hanno reso la Città Eterna famosa nel mondo.

Di posti nascosti c’è ne sono davvero moltissimi, ma noi ci focalizziamo solo su alcuni, che, non abbiamo dubbi, vi piaceranno. Sono curiosità da vedere a Roma, che renderanno più affascinante la vostra visita nella capitale.
Qui di seguito vi lasciamo quindi una piccola lista di 10 luoghi poco frequentati che potete inserire nell’itinerario della vostra vacanza  e dove potrete sbizzarrirvi a scattare le vostre fotografie di Roma.

Roma segreta,10 posti da scoprire

1. Buco della serratura priorato di Malta

Permette di godere di uno degli scorci più belli di Roma e si trova tra il Giardino degli Aranci e la villa del Priorato di Malta (quindi sulla parte più alta del colle Aventino), in zona Circo Massimo
Se guardate dal buco della serratura del grosso portone del priorato rimarrete stupiti e affascinati: si ha una prospettiva del tutto inusuale della Cupola di San Pietro.

Questa infatti appare in fondo al viale dei Giardini dell’Ordine, costeggiato da alberi, rimanendone così inquadrata. La cosa incredibile e che vi sembrerà molto più vicina di quello che in effetti è.
Molto probabilmente questo fatto non è una casualità ma un’idea dell’architetto Giovanni Battista Piranesi  che nel 1765 venne incaricato di ristrutturare l’ingresso. Questi realizzò una bella piazzetta seguendo lo stile Rococò.

Un fatto molto curioso e interessante è che osservando dal buco della serratura del portone di ingresso si può vedere in perfetta prospettiva due Stati: quello italiano con l’Aventino, dove si trova la Villa a Roma e lo Stato della Città del Vaticano con la cupola di San Pietro.

Il momento ideali per ammirare questo luogo segreto di Roma è sicuramente il tramonto quando i colori caldi del sole che scende sull’orizzonte esaltano la bellezza, oppure di notte quando la cupola appare ancora più magica.

Attrazioni nelle vicinanze: Giardino degli aranci, Piramide di Caio Cestio, Roseto Comunale, Cimitero Acattolico

Come arrivare
Scendete alla fermata della metropolitana Circo Massimo. Giungerete a destinazione con una passeggiata di circa 10 minuti/un quarto d’ora. 
La strada più veloce è passare da piazzale Ugo la Malfa, poi da via di Valle Murcia da cui si prende via di Valle Murcia. Andando sempre dritti raggiungerete la vostra meta.

 

2. Il Passetto di Borgo

Si trova dietro Castel Sant’Angelo e si tratta di un passaggio pedonale che collega Palazzo Apostolico alla fortezza papale. Venne costruito con lo scopo di permettere al pontefice di rifugiarsi in quest’ultima in caso di pericolo e allo stesso tempo avere un baluardo che permettesse un miglior controllo del Rione e  reprimere eventuali sommosse.
Altra funzione del passetto era portare nelle segrete di Castel Sant’Angelo prigionieri di rilievo di cui non bisognava far sapere  né la permanenza né la reclusione nelle carceri del papa.
In romanesco viene chiamato “Coridore de Borgo“.

Il passetto assolse la su funzione due volte: Nel 1494 quando permise a papa Alessandro VI (Rodrigo Borgia) di rifugiarsi a Castello durante l’invasione di Roma delle milizie di Carlo VIII di Francia;
e nel 1527 quando papa Clemente VII (Giulio de’ Medici) trovò riparo a Castel Sant’Angelo durante il Sacco di Roma ad opera lanzichenecchi di Carlo V. Questa fu l’ultima grande impresa legata al Passetto, che con la fine del Cinquecento perse la sua funzione difensiva. 
Il passetto è visitabile solo con visita guidate.

Attrazioni nelle vicinanze:  Castel sant’Angelo, Basilica di San Pietro, Piazza Navona, Museo dell’Ara Pacis

Come arrivare: Prendete la linea A della metro e scendete alla fermata Ottaviano. Raggiungerete il Passetto in 15/20 minuti a piedi.

 

3. Quartiere Coppedé

Un altro luogo della Roma segreta da non perdere è il Quartiere Coppedé.
Prende il nome dall’architetto Gino Coppedè che lo progettò nel 1915, ispirandosi allo stile dell’architetto  catalano Antoni Gaudì, suo contemporaneo. Caratterizzano infatti il quartiere, (che venne completato nel 1927, quando Coppedè era già morto), l’uso di archi, curve e mosaici in stile Art Nouveau, molto in uso nei primi anni del XX secolo. Oltre ad elementi barocchi e, in alcuni casi, di stile medievale.
In realtà non si tratta di un vero e proprio quartiere, ma di un complesso di edifici che si trova nel quartiere Trieste, zona Nomentana, tra piazza Buenos Aires e via Tagliamento, e che si sviluppa intorno ad un nucleo centrale, Piazza Mincio.

Su questa piazza, circondata da case, ambasciate e una scuola, confluiscono cinque strade. Al centro si trova la Fontana delle Rane, che fonda Art Nuveau e Art Deco. Bellissimo anche Palazzo Ragno, che deve il suo nome al grosso ragno che tesse la sua ragnatela posto sulla vetrata sopra la porta principale.
L’entrate principale si trova su  Via Dora, alla convergenza tra Via Tagliamento e Via Arno, Un arco a due piani, molto elaborato, con alla sommità una terrazza piena di verde collega due edifici chiamati “degli ambasciatori”.
Soffermatevi, tra le altre cose, ad ammirare lo splendido lampadario  che pende da sotto l’arco. 

Su Piazza Mincio si affaccia anche un gruppo di tre edifici chiamato il Villino delle Fate
Lo caratterizzano infatti torri, torrette e archi pilastri in legno, balconi in ferro battuto e colonne in marmo.
Queste architetture omaggiano Firenze, Venezia e Roma, attraverso simboli e personaggi che rimandano alle tre città.
Circonda il tutto un giardino molto bello, all’interno del quale si trovano sculture e affreschi che rappresentano Dante Alighieri.

Il momento più bello per andare al Quartiere Coppedé è al tramonto, quando la luce calda del sole esalta ancora di più il colore ambra delle costruzioni e le loro decorazioni.

Attrazioni nelle vicinanze: Galleria Borghese, Villa Torlonia, MACRO (Museo dell’Arte Contemporanea)

Come arrivare: Prendete la linea B della metro e scendete alla fermata Policlinico. Poi incamminatevi su Viale Regina Margherita verso via Nomentana.

 

4. Palazzo Zuccari

Il nostro elenco dei posti della Roma segreta da non perdere continua con un edificio tutto particolare: Palazzo Zuccari.
Si trova in cima alla Scalinata che conduce da piazza di spagna a Trinità dei Monti, tra Via Sistina e Via Gregoriana.

Ideato nel 1590 dal pittore Federico Zuccari, grande esponente del manierismo italiano, come sua casa e studio, venne realizzato sui resti degli antichi giardini di Lucullo. L’artista volle che la costruzione rispecchiasse la sua indole bizzarra e creativa. Così fu, e così è ancora adesso, anche dopo le modifiche e gli ampliamenti avvenuti nel corso del tempo di quelli che erano gli originali tre corpi separati: lo studio, il giardino e l’abitazione privata.
Nel 1702 fu dato in affitto alla Regina di Polonia Maria Casimira che ne modificò la facciata principale che à su Trinità dei Monti, affidando all’architetto Filippo Juvarra la costruzione di un un portico a 6 colonne in stile rococò.
Palazzo Zuccari divenne il fulcro della cultura della Roma del Settecento e anche successivamente non cessò di essere una dimora per artisti in cui visse, tra gli altri, Winckelmann.
Nel 1756 una parte del complesso fu ceduta ai fratelli delle Scuole Cristiane che l’adibirono a scuola.

Nel 1904 acquistò il palazzo Henriette Hertz, che lo modificò ulteriormente costruendo al posto del giardino un edificio a tre piani.
Dal 1913, ospita la  Bibliotheca Hertziana (a cui si accede dal grande portone di ingresso), che rappresenta uno dei maggiori centri di studi al mondo sull’arte italiana.
Nel 2013 è stato ufficialmente inaugurato il nuovo edificio della biblioteca progettato da Juan Navarro Baldeweg e l’ambiente centrale dove si trova parte della biblioteca è stato interamente svuotato e ricostruito. L’ala sinistra invece mantiene parte della struttura originaria, con il soffitto affrescato proprio dallo stesso Zuccari.

La particolarità che vi colpirà di più sarà sicuramente il grande portone e le finestre che si affacciano su via Gregoriana: rappresentano infatti un volto mostruoso con la bocca spalancata. Per questo il palazzo viene chiamato anche La Casa dei Mostri.
L’intento dell’artista era infatti quello di spaventare il visitatore si sarebbe intimorito e avrebbe quindi esitato ad entrare nel palazzo. Una volta varcata la soglia però, sarebbe stato sopraffatto dalla grande meraviglia del giardino e degli interni.

Attrazioni nelle vicinanze: Piazza di Spagna, Fontana di Trevi, Pantheon

Come arrivare: Prendete la linea A della metropolitana e scendete alla fermata Spagna.


5.  Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola

Un altro capolavoro della Roma segreta che non dovete perdervi è il grandioso affresco che decora il soffitto della navata di questo edificio gesuita, costruito nel 1626 come chiesa del Collegio Romano, istituito da Sant’Ignazio di Loyola. 
Il dipinto “sfonda” il soffitto, dando l’incredibile illusione che ci una una cupola e lo spazio sia infinito, quando invece la copertura é piatta.
L’intento dell’autore, Andrea Pozzo, come quello degli artisti del Seicento, era quello di creare un effetto di stupore e meraviglia per chi vi accedeva.
E quando entrerete, proverete anche voi questa vertiginosa illusione della volta affrescata con al centro la Gloria di Sant’Ignazio di Loyola, dove una massa di figure fluttua verso l’azzurro del cielo oltre una serie di colonne archi e trabeazioni. Al centro è raffigurato Sant’Ignazio che ascende al cielo sotto lo sguardo del Cristo.

Per godere di questa strepitosa meraviglia larga ben 13 metri per 6, dovrete andare verso l’altare, dove si incontra un tondo di dorato nel marmo del pavimento, e alzare lo sguardo.
La cupola poi svanisce, progressivamente, andando verso il presbiterio.

Attrazioni nelle vicinanze: Pantheon, Galleria Doria Panphilj, Campidoglio, Musei Capitolini

Come arrivare: Prendete la linea A della metropolitana e scendete alla fermata Spagna. Da qui raggiungerete la vostra destinazione con una passeggiata di poco più di 10 minuti.

 

6. Cripta dei Cappuccini

La trovate all’interno dei sotterranei della chiesa dell’Immacolata Concezione situata nella famosa  Via Veneto, a pochi passi dalla fontana del Tritone del Bernini e da piazza Barberini, nel pieno centro di Roma.
La Chiesa, meglio nota Chiesa dei Cappuccini, venne fatta edificare da Papa Urbano VIII in onore di suo fratello Antonio Barberini, che apparteneva proprio a questo ordine monastico.
E’ un luogo inquietante ma allo stesso tempo affascinante per l’originalità delle decorazioni, tutte eseguite con ossa umane, opera di un artista di cui non si conosce l’identità.

Se siete sensibili o vi impressionate facilmente forse non è un posto che fa per voi, diversamente è un luogo segreto di Roma che val la pena visitare. Non lascia indifferenti e fa riflettere sulla vita e sulla morte.

L’ingresso è preceduto dal memento mori (in latino “ricordati che devi morire”) “Quello che voi siete noi eravamo, quello che noi siamo voi sarete”, e porta ad un lungo corridoio sulle quali si affacciano 5 piccole cappelle decorate con le ossa di 4000 frati cappuccini vissuti nel convento nell’arco di circa 300 anni, tra 1528 ed il 1870,m raccolte dal vecchio cimitero dell’Ordine, che si trovava nei pressi del Quirinale.
Ogni cappella è caratterizzata dall’uso prevalente di un osso in particolare, da cui alcune traggono il nome: Cappella delle Tibie, dei Bacini, dei Teschi. A queste si aggiungono le cappelle dei Tre Scheletri e della Resurrezione.
Le decorazioni ripropongono simboli legati alla morte come clessidre, orologi e farfalle. Dal soffitto pendono lampadari fatti con falangi e coccigi, mentre alle pareti sono ammassate migliaia di tibie, femori e teschi che creano nicchie e strutture architettoniche che ospitano scheletri vestiti con il saio.
La scelta di queste decorazioni è finalizzata ad esorcizzare la morte e porre l’accento sul fatto che il corpo non è altro che il contenitore dell’anima al quale sopravvive.  Proprio per questo il contenitore si può riutilizzare per un altro scopo.

Attrazioni nelle vicinanze: Pantheon, Piazza Navona, Fontana di Trevi

Come arrivare: Prendete la linea A della metropolitana e scendete alla fermata Spagna situata che dista dalla chiesa circa 8 minuti a piedi. 

 

7. Il Colosseo Quadrato

Se avete a deciso di fare una visita a Roma in 4 giorni o di visitare Roma in 5 giorni, avrete tempo a sufficienza per pensare di inserire nel vostro itinerario anche una tappa per vedere quest’attrazione particolare della Roma segreta.

Il Colosseo Quadrato, come viene chiamato il Palazzo della Civiltà Italiana, si trova nel quartiere EUR e fu voluto da Mussolini, che  fece iniziare i lavori nel 1938 e lo inaugurò incompleto nel 1940.
I lavori proseguirono fino al 1943 per poi interrompersi a causa della Seconda Guerra Mondiale. In seguito l’edificio venne abbandonato e i lavori ripresero solamente nel Dopoguerra.
Il Colosseo Quadrato faceva parte di quei palazzi che, in occasione dell’Esposizione Universale Roma 1942, avrebbero dovuto rappresentare il vigore e la forza del Fascismo e l’Italia in generale.
Alto 60 metri, con una base di 58, è completamente costruito in cemento armato ricoperto di travertino bianco, che colpito dai raggi del sole diventa abbagliante. Consta di 6 piani e conta 54 arcate per lato.
Sotto glia archi trovano posto 28 statue imponenti (6 per le facciate verso viale della Civiltà del Lavoro e la scalinata, e 8 nelle altre due facciate).
Ogni statua rappresenta una virtù del popolo italiano (musica, pittura, poesia, filosofia, commercio e agricoltura, solo per citarne alcune).

Sul frontone invece spicca un’iscrizione tratta da un discorso che Mussolini tenne nel 1935: “Un popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori, di trasmigratori”.
L’edificio, che i romani oggi chiamano anche Palazzo Gruviera.
La piena gestione del palazzo venne ripresa dell’EUR nel 1980, ma salvo poche iniziative, rimase di fatto inutilizzato.
Tra il 2008 e il 2010 subì interventi di restauro, Nel 2013 EUR ha stipulò un accordo con la casa di moda Fendi che ne affidava la gestione a quest’ultima fino al 2028.
Nel 2015 la casa si moda ha trasferito qui la sua sede.

Attrazioni nelle vicinanze: Laghetto dell’Eur

Come arrivare: Prendete la linea B e scendete alla fermata Eur Magliana per poi  incamminarvi su viale di Val Fiorita per 10 minuti. Oppure scendete alla fermata Eur Palasport e proseguite su Viale Beethoven per circa 15 minuti.

8. Casina delle civette

Altra piccola gemma della Roma segreta, si trova all’interno del parco di villa Torlonia, nel quartiere Nomentano. La villa in origine era proprietà della famiglia Pamphilj, era una delle molteplici tenute agricole che si trovavano lungo la via Nomentana.
A fine del Settecento venne ceduta a Giovanni Torlonia, un banchiere, che la trasformò in una sfarzosa residenza  che  comprendeva il Casino Nobile, del Casino dei Principi e delle Scuderie.

Nel 1832, l’erede di Giovanni, Alessandro, edificò altri fabbricati e, in seguito, trasformò completamente la sezione sud della villa, secondo lo stile dei giardini romantici all’inglese. Previde quindi viali irregolari, laghetti, piante esotiche, e fece costruire edifici e arredi dal gusto non comune, tra cui la Capanna  Svizzera (1842), dall’aspetto di un rifugio di montagna. Era collocata ai bordi del parco e nascosta da una collinetta artificiale, e fungeva da luogo di distrazione rispetto alla ufficialità dell’abitazione principale.

Questa divenne poi la residenza del nuovo erede, Giovanni Torlonia Jr fino al 1938, anno in cui morì. Giovanni, a partire dal 1908 iniziò ad apportare tutta una serie di trasformazioni e aggiunte che la trasformarono la nella particolarissima Casina delle civette.  Questa deve il suo nome dalle civette che decorano le vetrate (quelle di questo edificio sono la massima espressione dello stile Liberty a Roma) e dalle decorazioni che riportano il disegno di questo animale in diversi posti della casina.
L’edificio è decisamente eclettico e coniuga linee classiche, medievali (logge, porticati, torrette) e tanto stile Liberty nelle decorazioni esterne ed interne ( dove trovano luogo ferro battuto, boiserie, mosaici, maioliche, dipinti murali, vetrate colorate….tante!)
Quando entrerete vi troverete in un mondo pieno di animali fantastici, creature misteriose e simboli esoterici. Il proprietario era infatti appassionato di esoterismo.

Attrazioni nelle vicinanze: Villa Torlonia, Villa Borgese, Galleria Borghese

Come arrivare: Prendete la linea B della metro e scendete alla fermata Policlinico e proseguite a piedi. Arriverete in circa 10 minuti. Oppure potete scendere alla fermata Bologna, facendo poi una passeggiata di meno di un quarto d’ora.

 

9. Galleria Sciarra

Vero e proprio gioiello Liberty romano, è un’altra curiosità da vedere a Roma che val la pena visitare.
Si trova vicinissimo alla Fontana di Trevi (a soli 2 minuti a piedi!) e alla centralissima via del Corso. 
Il bellissimo passaggio pedonale coperto è incorniciato nel Palazzo Sciarra Colonna di Carbognano, e venne costruito (tra il 1885 e il 1888) con la funzione di collegare tutte le aree in possedimento del Principe Maffeo Barberini-Colonna di Sciarra proprietario dell’edificio: la sua abitazione, la sede del quotidiano “La Tribuna”, che aveva fondato e che dirigeva,  quella della rivista “Cronaca Bizantina, il teatro Quirino.
Oggi la galleria, che è un passaggio privato ma aperto al pubblico in orario d’ufficio e che collega Via Marco Minghetti (una traversa di Via del Corso) con Piazza dell’Oratorio, rappresenta un esempio di un iniziale stile Liberty della Roma di fine secolo.

Il tema dominante della bellissima decorazione della galleria è l’esaltazione della donna, celebrata nella sua funzione di angelo del focolare, sposa e madre, come volevano in canoni borghesi del periodo post Unità d’Italia.
I dipinti vennero realizzati da Giuseppe Cellini, su progetto del critico letterario Giulio Salvadori, con la tecnica dell’encausto  raffigurano, nella fascia più alta della decorazione, la donna nelle virtù femminili che la identificano:  La Pudica, La Sobria, La Forte, L’Umile, La Prudente, La Paziente, La Benigna, La Signora, La Fedele, L’Amabile, La Misericordiosa, La Giusta.
Nella fascia più bassa invece sono raffigurate le scene di vita borgese di quel periodo: dalla cura del giardino, alle scene della preparazione dei pasti, ai salotti musicali.
La donna celebrata nei dipinti è Carolina Colonna Sciarra, madre del principe Maffeo. Nelle decorazioni vengono riproposte più volte le iniziali della principessa CCS (Carolina Colonna Sciarra), negli scudi che ripropongono gli stemmi delle due famiglie Barberini e Colonna.

Attrazioni nelle vicinanze: Fontana di Trevi, Pantheon, Piazza Navona, Piazza di Spagna

Come arrivare: Prendete la linea B della metro e scendete alla fermata Repubblica o alla  fermata Cavour.

 

10. Arco dei Banchi

Se siete nella Capitale e avete voglia di vedere qualcosa fuori dagli itinerari soliti, potete optare per l’arco dei Banchi, in pieno centro.
Questo piccolo tesoro della Roma segreta si trova infatti a pochissimi passi da Castel San’Angelo e collega l’attuale via del Banco di Santo Spirito (originariamente si chiamava via dei Banchi) con  via Paola.

Sulla prima strada, che era di passaggio per entrare in Vaticano, nel XV secolo aveva aperto il suo Banco  Agostino Chigi, il banchiere più famoso di Roma, che aveva la sua abitazione attigua alla sua attività. In questa zona infatti svolgevano i loro affari negozianti, notai, mercanti di ogni genere. La casa di 
Agostino era edificata sulla sinistra di chi entrava nella corte e, inglobando l’arco, si affacciava sulla via dei Banchi.
La volta dell’arco riproduce un cielo stellato, di colore blu intenso che dona all’ambiente un’atmosfera serena, a cui contribuisce anche la presenza di un dipinto ad olio risalente all’Ottocento raffigurante la Madonna. Questo quadro fu posto in sostituzione di  una scultura lignea, sempre della Vergine, risalente al 1500, molto venerata ma che venne tolta e non se ne seppe più niente.

All’ingresso dell’arco, in basso, sulla sinistra, è collocata una lapide che reca un’iscrizione in ricordo della terribile piena del Tevere verificatasi nel 1227. Rappresenta la più antica testimonianza delle esondazioni tiberine. il livello raggiunto dall’acqua è segnato dal un’incisione che divide l’epigrafe in due parti. 
L’iscrizione in origine si trovava sulla facciata della chiesa dei Ss. Celso e Giuliano, situata proprio lì vicino,  distrutta e ricostruita due volte proprio a seguito delle piene.

Il testo della lapide recita così : “Qui arrivò il Tevere, ma torbido; di qui sollecitamente si ritirò / l’anno del Signore 1277, nella sesta indizione, il settimo giorno del mese di novembre; la chiesa era vacante”. 
La chiesa era vuota perchè Giovanni XXI era morto e ancora non era ancora salito al soglio pontificio il suo successore Niccolò III.

Attrazioni nelle vicinanze: Musei Vaticani, Basilica di San Pietro, Castel Sant’Angelo.

Come arrivare: Prendete la linea A della metro e scendete alla fermata Ottaviano. Arriverete all’Arco dei banchi con una passeggiata di 20 minuti.

Parole chiave: Roma segreta, visitare Roma in 5 giorni, visitare Roma in 4 giorni, itinerari, posti instagrammabili a Roma

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Visitare Roma in 3 giorni con bambini. Dove andare, cosa fare e cosa vedere

Se avete in programma di visitare Roma in 3 giorni con bambini non avrete alcun problema ad organizzare il viaggio. La città eterna, infatti, anche se ha la fama di essere una meta “per acculturati”, ha molto da offrire ai piccoli visitatori.
Parchi, musei, attrazioni, non mancano le cose da vedere per interessarli e divertirli.
Qui di seguito vi proponiamo il nostro itinerario per una visita a Roma in 3 giorni con bambini.
Si tratta di un itinerario di massima, che potete perciò adattare e modificare a seconda dell’interesse e del tempo che volete dedicare ad ogni attrazione.

PRIMO GIORNO

Cosa vedrete

  • Explora
  • Giardini di villa Borghese
  • Museo Carlo Billotti
  • Piazza di Siena
  • Bioparco

A Roma con bambini: i giardini di Villa Borghese

1. EXPLORA

Il nostro itinerario inizia con la visita ad un’attrazione che i vostri pargoli adoreranno sicuramente: EXPLORA, il museo dedicato ai bambini da 0 a 12 anni.
È allestito come una città in miniatura a misura di bambino, dove tutto può essere sperimentato, toccato, vissuto.
Il museo è aperto giovedì e venerdì nei turni delle 15.00 e 17.00, il sabato e la domenica nei turni delle 10.0012.0015.0017.00.
La biglietteria è aperta dal martedì al venerdì dalle 14:00 alle 19.00, sabato e domenica dalle ore 9.30 alle ore 19.00.
La visita al padiglione espositivo di Explora, a numero chiuso, è organizzata in turni di 1 ora e 45 minuti ciascuno. Questo per gestire i flussi dei visitatori, evitare il sovraffollamento ed offrire una visita migliore.
I biglietti d’ingresso sono acquistabili online ( https://www.mdbr.it/) e danno diritto di accesso diretto al Museo senza passare in biglietteria. 

Il museo è molto coinvolgente e i vostri bambini l’adoreranno!
Per arrivare al museo scendete alla fermata della metropolitana Flaminio e imboccate via Flaminio. La struttura si trova al numero 82. Terminata la visita tornate indietro verso la stazione della metro.

2. GIARDINI DI VILLA BORGHESE

Imboccando Viale Whashington vi troverete nei bei giardini di Villa Borghese. Passeggiate nel parco dove i bambini potranno correre e giocare a loro piacimento e fermatevi qui per mangiare.
Dopo pranzo dedicate una tappa a voi adulti al museo Carlo Bilotti. È piccolino e conta solo 23 pezzi, di cui 18 opere di Giorgio de Chirico, compresa la famosa scultura “Ettore e Andromaca”, situata all’ingresso.
La vista, gratuita, non richiederà molto tempo. Sarà interessante per voi ma anche i vostri bambini, se non troppo piccoli, lo apprezzeranno.
Proseguite l’itinerario  seguendo la stessa strada fino ad arrivare a Piazza di Siena, dove oggi vengono organizzate corse di cavalli e concerti estivi. Vicino alla piazza c’è la Casina di Raffaello, una ludoteca situata all’interno di un bel palazzo del ‘500, che propone spettacoli divertenti e laboratori per bambini da 3 a 10 anni.
Arrivate infine all’ultima tappa prevista da quest’itinerario per visitare Roma in tre giorni con bambini: il Bioparco (QUI PER I BIGLIETTI), che ospita circa 1100 animali appartenenti a 200 specie diverse e costituisce senz’altro un’attrazione a cui i vostri piccoli non sapranno dire di no.

BIGLIETTI PER IL PRIMO GIORNO

Per risparmiare sull’ingresso a queste attrazioni vi consigliamo di utilizzare uno dei tanti pacchetti combinati.
In alternativa potete acquistare la Omnia Card o il Roma Pass

SECONDO GIORNO

Cosa vedrete

  • Colosseo
  • Piazza Venezia
  • Museo delle Cere
  • Fontana di Trevi
  • Piazza del Popolo

Il Colosseo, una delle principali attrazioni di Roma. Biglietti on line salta coda

1. IL COLOSSEO

La seconda giornata del nostro itinerario per un tour a Roma in tre giorni con bambini comincia dal Colosseo (accessibile ai disabili), l’attrazione che più di tutte rappresenta la capitale.
Inaugurato nell’80 a.c. dall’imperatore Tito, ha da sempre avuto la funzione di celebrare eventi pubblici, spettacoli, combattimenti di gladiatori ecc. Era ed è ancora oggi uno spettacolo di per se stesso. È visitabile su due livelli ed è ancora visibile gran parte della struttura dell’arena.
Calcolate circa un’ora per la visita. Vi suggeriamo di acquistare il biglietto on line per saltare la fila.
Questa attrazione è compresa nell’Omnia Card.

Continuate l’itinerario lungo via dei Fori Imperiali, alla fine della quale potete ammirare il Mercato di Traiano e la bellissima Colonna Traiana. Fermatevi ad osservare i bassorilievi che come in un film raccontano le campagne militari dell’imperatore contro la popolazione dei Daci.

2. PIAZZA VENEZIA

Via dei Fori Imperiali termina in Piazza Venezia. Salite le gradinate del Vittoriano, fate le foto di rito e se volete godere di una bella vista sulla città, salite sulla terrazza con l’ascensore (QUI per i biglietti) che si trova a lato del monumento.
Vi ricordiamo che è proibito sedersi sui gradini, per rispetto alla tomba del milite ignoto a cui è dedicato il monumento. I controlli sono ferrei!

 3. Museo delle cere

Fermatevi in zona per il pranzo. Dopo aver mangiato ed esservi riposati raggiungete Piazza Santi Apostoli.
Potete portare i vostri bambini a visitare il Museo delle cere (QUI per i biglietti!), il terzo più grande in Europa per numero di personaggi raccolti. Contiene infatti una collezione di 250 figure di cera tra cui, oltre a papi, politici e poeti, quella di Barack Obama, Francesco Totti e, per la gioia delle bimbe, quella di Biancaneve.

In alternativa, per una visita “più culturale”, potrete recarvi al Time Elevator, un cinema 3D inaugurato nel 2005, dove vale la pena vedere lo spettacolo su tre schermi panoramici Time Elevator Roma.
Si tratta di un viaggio virtuale in un simulatore di volo della durata di 45 minuti attraverso quasi 3000 anni di storia romana.
Lo spettacolo inizia ogni ora.

4. Fontana di Trevi

Usciti dal cinema raggiungete la Fontana di Trevi, un’altra delle attrazioni da inserire nella lista di cose da vedere a Roma con bambini.
Sostate un po’ qui e immortalatevi davanti a questo simbolo della capitale.
Prendete poi via del Corso (la via dello shopping) dove potete fare acquisti per tutta la famiglia.

5. Piazza del Popolo

Arrivate infine in Piazza del Popolo, dove troverete un obelisco alto 23,9 metri. Si tratta del primo obelisco ad essere trasportato a Roma al tempo di Augusto, per festeggiare la vittoria dell’imperatore sull’Egitto.
Inizialmente si trovava al circo Massimo.

BIGLIETTI PER IL SECONDO GIORNO

Per risparmiare sull’ingresso a queste attrazioni vi consigliamo di utilizzare uno dei tanti pacchetti combinati. 
In alternativa potete acquistare la Omnia Card o il Roma Pass

TERZO GIORNO

Cosa vedrete

  • Città del Vaticano
  • Castel Sant’Angelo 
  • Piazza Navona
  • Campo dei fiori

Visitare Roma in 3 giorni con bambini: l'imperdibile Basilica di San Pietro

1. Città del Vaticano

Per la terza giornata del vostro viaggio a Roma, il vi consigliamo di andare a visitare la Città del Vaticano. Prendete la metropolitana e scendete alla fermata Ottaviano-San Pietro.
Di qui percorrendo Via Ottaviano arrivate a Piazza San Pietro, uno dei più grandi spazi pubblici del mondo.

Scattate qualche foto e lasciatevi impressionare dalla vastità e dalla magnificenza del luogo.
Visitate poi la Basilica di San Pietro (attenzione agli abiti che indossate, perché non sono permessi pantaloncini corti, gonne e spalle nude) lasciandovi stupire dall’enormità e dalla ricchezza dei suoi interni.
Fermatevi ad ammirare la commovente Pietà di Michelangelo, che si trova protetta dietro un vetro antiproiettile. L’artista la scolpì all’età di soli 25 anni ed è l’unica opera a riportare la sua firma (la trovate incisa sulla fascia che cinge il petto di Maria).

2. Castel sant’Angelo

Usciti dalla basilica prendete Via della Conciliazione fino ad arrivare a Castel Sant’Angelo e visitatelo all’interno. Acquistate il biglietto on line per evitare le lunghe code.
L’attrazione è compresa nell’ Omnia Card.

Vi raccomandiamo di non andare via senza essere passati dalla Terrazza dell’Angelo, da cui potrete godere di una vista meravigliosa sulla città.
Conclusa la visita fermatevi per pranzo.
Fate attenzione che nella zona attorno al Vaticano ci sono molte trattorie e pizzerie che non hanno alcun problema a servire cibo scadente a prezzi tutt’altro che economici.

3. Piazza Navona

Soddisfatto il vostro appetito e riprese le forze raggiungete Piazza Navona con i suoi splendidi palazzi barocchi e le meravigliose fontane ( (tra cui quella dei quattro fiumi del Bernini).
La piazza è caratterizzata da una folla di turisti, artisti di strada e ritrattisti che la invadono ogni ora del giorno e della notte.

4. Campo dei Fiori

Di qui proseguite per Via del Governo Vecchio fino ad arrivare in Campo dei Fiori, con la famosa statua di Giordano Bruno, monaco eretico condannato al rogo nel periodo della Controriforma. All’ombra della statua si svolge il famoso mercato pieno di bancarelle colorate.
La piazza è uno dei punti nevralgici della vita romana, di giorno con il suo mercato, la sera come luogo dove andare a bere qualcosa.
Se i bambini sono presi da un attacco di fame, di fronte a Giordano Bruno si trova trova la panetteria “Antico Forno”, che offre pizza bianca e focacce buonissime.
Il nostro itinerario per visitare Roma in 3 giorni con bambini finisce qui. Se volete potete concludere la giornata cenando nelle vicinanze.

BIGLIETTI PER IL TERZO GIORNO

Per risparmiare sull’ingresso a queste attrazioni vi consigliamo di utilizzare uno dei tanti pacchetti combinati.
In alternativa potete acquistare la Omnia Card.

Quando andare a Roma

Roma è bella in tutte le stagioni. Questo è un fatto su cui non si discute.
Ma ci sono periodi più indicati di altri, che permettono di godersi la città eterna al meglio. Specialmente se viaggiate con bambini.

Il periodo ideale per una visita a Roma è senza dubbio la primavera, il mese di maggio in particolare.
Le temperature sono piuttosto miti e gradevoli (vestitevi a strati e non dimenticate l’ombrello, può capitare che piova!). È il momento giusto per visitare i monumenti, i parchi, le ville di Roma. Destinazioni che i vostri figli apprezzeranno senza dubbio.

Ma anche un giro nella capitale in autunno può essere un’ottima idea.
Il clima è ancora piuttosto mite, sono famose le ottobrate romane, e c’è decisamente meno caos.
L’ideale per visitare i monumenti, i palazzi storici o i musei. L’autunno è la stagione più piovosa, quindi non dimenticate di portarvi un ombrello e di vestirvi a strati, per affrontare i momenti più freddi della giornata.

Se potete scegliere vi sconsigliamo di visitare la città in estate, specie ad agosto. C’è una folla immensa di turisti e fa decisamente molto caldo. Sarà perciò una vacanza decisamente più faticosa per i vostri bambini, specie se piccoli.
Nel caso non possiate scegliere il periodo, visitare Roma in estate sarà comunque bello. Sono infatti moltissimi gli eventi, le manifestazioni nelle piazze, gli appuntamenti culturali.
Inoltre, parchi e ville sono aperti fino a tardi (così come i locali). Potrete perciò portarvi i bimbi anche la sera, magari per sfuggire alla calura del giorno.

Se volete invece fargli assaporare il fascino e l’atmosfera magica che avvolge Roma nel periodo natalizio, portate i vostri pargoli nel periodo invernale.
Le temperature non sono molto rigide, perciò potrete girare per la capitale senza troppi problemi.
È il momento giusto per andare negli innumerevoli musei o nelle meravigliose chiese, ricche di opere d’arte.

Gli hotel in questa zona

Charme & Chic

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Consigli utili

Il nostro é un itinerario di massima. Perciò, sentitevi liberi di seguirlo tale e quale, oppure di adeguarlo secondo i vostri ritmi e le vostre esigenze.
Vi forniamo ancora qualche consiglio essenziale che potrà sicuramente tornarvi utile durante la visita. Ecco qui:

    • Indossate e fate indossare ai bambini scarpe comode: di passi ne farete veramente tanti e spesso su strade lastricate di sanpietrini. Perciò, bandite le scarpe con i tacchi!
    • Evitate di comprare bottigliette d’acqua ai chioschetti se non volete spendere una fortuna. Roma è piena di fontanelle, chiamate Nasoni. Basterà quindi che vi portiate una bottiglietta da riempire ogni volta che ne avrete bisogno.
    • Vestitevi con abiti adeguati quando andate a visitare le chiese della capitale se non volete rischiare di rimanere fuori dall’edificio.
    • Seguite i tempi dei vostri bambini. Alternate le visite alle attrazioni ai momenti di svago. Lo si sentiranno meno “pressati” e faranno meno capricci. Il che andrà decisamente a vostro vantaggio!

INFO PRATICHE

Explora: da gennaio a luglio,da settembre a dicembre 1° Turno 10:00 – 11:45 ; 2° Turno 12:00 – 13:45; 3° Turno 15:00 – 16:45; 4° Turno 17:00 – 18:45. Agosto 1° Turno 12:00 – 13:45; 2° Turno 15:00 – 16:45;3° Turno 17:00 – 18:45. 24 e 31 dicembre 1° Turno 10:00 – 11:45; 2° Turno 12:00 – 13:45;3° Turno 15:00 – 16:45. 12-36 MESI € 5,00, dai 3 anni€ 8,00 adulto 8,00 giovedì pomeriggio (esclusi i festivi) € 6,00. www.mdbr.it
Museo Carlo Bilotti:  ottobre – maggio da martedì a venerdì ore 10.00 – 16.00 (ingresso consentito fino alle 15.30); sabato e domenica ore 10.00 – 19.00 (ingresso consentito fino alle 18.30).24 e 31 dicembre ore 10.00-14.00. Chiuso lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio, 1 maggio. Ingresso gratuito.
Giugno – settembre da martedì a venerdì ore 13.00 – 19.00 (ingresso fino alle 18.30), sabato e domenica ore 10.00 – 19.00 (ingresso consentito fino alle 18.30).
Casina di Raffaello:  martedì, giovedì , sabato e domenica 14.00-19.00; mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 15.00 Lunedì chiuso.
Basilica di San Pietro: 1° ottobre – 31 marzo tutti i giorni 7.00-18.30 /1° aprile – 30 settembre tutti i giorni 7-19.00.
Castel Sant’Angelo: tutti i giorni 9.00-19.30 (la biglietteria chiude alle 18.30). Compresa nell’Omnia Card
Colosseo: tutti i giorni tranne 25 dicembre e 1 gennaio (chiusi)
10.30 – 19.15 dal 26 aprile 2021; 9.30 – 19.15 dal 9 luglio 2021; 9.30 – 19.00 dal 1° settembre 2021; 9.30 – 18.30 dal 1° ottobre 2021;
9.00 – 16.30 dal 31 ottobre 2021 al 28 febbraio 2022; 9.30 – 17.30 dal 1° al 26 marzo 2022; 9.30 – 19:15 dal 27 marzo al 31 agosto 2022
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.
Compreso nell’ Omnia Card e nel Roma Pass

Parole chiave: visitare Roma in tre giorni con bambini, itinerario, attrazioni, consigli

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Visitare Roma in 2 giorni con la pioggia

Se vi trovate a visitare Roma in 2 giorni con la pioggia non disperate: per fortuna la città eterna offre un gran numero di cose da fare e da vedere anche al chiuso.
Troverete senz’altro il modo di salvare la vostra vacanza e ritornare a casa comunque soddisfatti della visita.

Qui di seguito trovate i nostri consigli per sapere cosa fare qualora vi tocchi visitare Roma quando piove.

1. Visitare un museo

Una delle cose da fare a Roma in 2 giorni con la pioggia è senza dubbio visitare un museo e non avete che l’imbarazzo della scelta. Ecco i più importanti:

Musei Vaticani
Visitare Roma in 2 giorni con la pioggia: i Musei Vaticani

Con 7 km di superficie espositiva e più capolavori di quanti ne posseggano tanti piccoli stati, i musei possono vantare una delle più grandi collezioni d’arte del mondo. QUI PER I BIGLIETTI!

Musei Capitolini

E’ il più antico museo pubblico del mondo. Punto focale della collezione è la statuaria antica, ma trovate anche molti capolavori di grandi pittori italiani e fiamminghi. E’ compreso nel Roma Pass

PALAZZO E GALLERIA DORIA PANPHILJ

Contiene una delle più ricche collezioni d’arte private di Roma. La galleria è costituita da dieci sale, disposte cronologicamente e piene di dipinti dal pavimento al soffitto. Da non perdere la Salomè con la testa del Battista di Tiziano e Riposo durante la fuga in Egitto di Caravaggio e ancora il ritratto di Innocenzo X di Velàsquez. BIGLIETTI

2. Entrare nel Pantheon

Entrare nel Pantheon quando a Roma piove è tra le cose da fare sicuramente

Un cosa simpatica da fare quando a Roma piove è andare a verificare di persona se è vero il fatto che la pioggia non entra.
(Questo in realtà capita perchè  l’apertura del Pantheon crea un “effetto camino” cioè una corrente d’aria ascensionale che porta alla frantumazione delle gocce d’acqua. Così, anche quando piove forte, si ha la sensazione è che all’interno piova meno. Il fatto poi che siano presenti i fori di drenaggio sia centrali che laterali sul pavimento per impedire la formazione di pozzanghere sul pavimento, rafforza questa sensazione)

3. Un giro sui bus Turistici

Roma quando piove: la bellezza di un giro sui bus turistici

Un giro sui bus turistici può essere una buona idea se siete a Visitare Roma in 2 giorni con la pioggia. Avrete la possibilità di vedere tutte le principali attrazioni della città comodamente seduti e all’asciutto!

Trova Hotel a Roma

San Pietro Suites

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Starhotels Michelangelo Rome

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4. Bere un caffè da Sant’Eustachio

Caffè macchiato

Guardare Roma sotto la pioggia gustando un buon caffè al Bar Sant’Eustachio, che serve a detta di molti il miglior caffè di Roma, sarà senz’altro una bella sensazione. Potete andarci dopo essere stati al Pantheon, se vi va.

5. Visitare le Catacombe di San Callisto Tra le cose da vedere a Roma in 2 giorni con la pioggia ci sono le catacombe di San Callisto.

Andare a vedere le Catacombe può risolvere il problema di cosa fare se vi trovare a visitare Roma in 2 giorni con la pioggia. Le catacombe di San Callisto sono le più estese e le più visitate. Scavate alla fine del II secolo su un terreno privato, divennero il cimitero ufficiale della Chiesa romana appena istituita. Qui sono stati trovati i sepolcri di circa 500.000 persone e le tombe di 7 papi martirizzati nel III secolo, oltre ad affreschi e iscrizioni in greco e latino.

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I MUSEI CAPITOLINI

Se avete deciso di visitare Roma in 3 giorni (o più!) e siete amanti dell’arte, i Musei Capitolini (attrezzati per disabili) sono sicuramente un’attrazione da non perdere.
Il complesso museale rappresenta il più antico museo pubblico al mondo. La sua origine è infatti datata 1471, quando papa Sisto IV donò alla cittadinanza alcune sculture di bronzo, gettando le basi di quello che è considerata oggi una delle più raffinate collezioni d’arte classica. La maggior parte delle opere proviene dalla città di Roma.

COME ARRIVARE
Il modo più spettacolare per raggiungere i musei è tramite la Cordonata, la scalinata che parte da Piazza d’Ara Coeli e sale a Piazza del Campidoglio.
Se decidete di arrivarci in bus basta prendere una qualsiasi linea che abbia tra le fermate Piazza Venezia.

Visitare i Musei Capitolini

I Musei Capitolini sono ospitati in due grandiosi palazzi : Palazzo dei Conservatori e Palazzo Nuovo, collegati tra loro da un passaggio sotterraneo, la Galleria Lapidaria. Questa permette di attraversare la Piazza del Campidoglio  senza dover uscire dal museo.
La galleria ha delle arcate che si affacciano sulla vista strepitosa del Foro Romano.
L’ingresso ai musei è nel Palazzo dei Conservatori, dove, al primo piano si trova il nucleo originario della collezione di sculture, e al secondo, la Pinacoteca. Sono compresi nel Roma Pass e nel Vaticano pass.

1. PALAZZO DEI CONSERVATORI – I piano

Prima di salire per la visita alla collezione vera e propria fermatevi ad ammirare i frammenti in marmo che sono sparsi nel cortile. La testa, la mano e il piede gigantesco erano parte della statua dell’imperatore Costantino, alta ben 12 metri, collocata una volta nella Basilica di Massenzio, al Foro.
Sicuramente da vedere tra le sculture del primo piano è la Lupa Capitolina, che trovate nella Sala della Lupa. L’opera è stata da un artista etrusco nel V secolo a.c. (recenti ricerche però indicano che potrebbe essere forse di epoca medievale). I gemelli però, nell’atto di farsi allattare è sono stati aggiunti solo nel 1471.
Altre statue che non dovete mancare di visitare sono lo Spinario (I secolo. a.c.), che si trova nella Sala dei Trionfi e rappresenta un ragazzino che si toglie una spina dal piede, e una testa di Medusa, ospitata nella Sala delle Oche, attribuita a Gian Lorenzo Bernini.

Gli hotel in questa zona

Relais Forus Inn

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Hotel Capo d’Africa

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Caesar House Residenze Romane

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Nell’ala moderna dei musei capitolini, che si chiama Esedra Marco Aurelio, troverete invece l‘imponente statua equestre dell’imperatore omonimo. È l’originale di quella che si può ammirare nella piazza del Campidoglio, davanti al palazzo.
Sempre sul primo piano si trovano le fondamenta del Tempio di Giove, che un tempo campeggiava sul campidoglio e che era uno dei più importanti della Roma antica.

Palazzo dei conservatori – II piano

Questa zona è occupata completamente dalla Pinacoteca Capitolina, creata tra il 1748 e il 1750. Ospita, ordinata cronologicamente una collezione di dipinti dal Medioevo al XVIII secolo. Ogni sala accoglie dei capolavori, ma da non perdere sono la Sala Pietro da Cortona, che contiene il Ratto delle Sabine (1630) dell’omonimo artista e la Sala di Santa Petronilla che ha questo nome perchè al suo interno conserva la grande pala del Guercino che rappresenta il Seppellimento di Santa Petronilla (1621-3). Troverete anche opere di Caravaggio: La buona ventura (1595) e il San Giovanni Battista (1602)

2. TABULARIUM

È l’archivio di stato dell’antica Roma, creato nel 75 a.c. ed ora si trova sotto il Palazzo Senatorio. Ci si arriva tramite la Galleria lapidaria che collega il Palazzo dei Conservatori a Palazzo Nuovo. Lungo la galleria si trovano lastre marmoree ed epigrafi. Bellissima la vista sul Foro Romano, che si gode dalle sue arcate.

3. PALAZZO NUOVO

È interamente occupato fino al soffitto di sculture classiche. Obbligatorio vedere il Galata morente, che troverete collocato nella Sala del Gladiatore. si tratta di una copia romana di un originale greco del III secolo a.c. È emozionante vedere come la sua postura di guerriero caduto trasmetta in maniera commovente il senso di quieta e rassegnata sconfitta.

Visitare i Musei Capitolini: il Galata morente

Il Galata morente. importante esempio di scultura classica

Nella sala seguente, la Sala del Fauno, si trova un fauno scolpito in marmo rosso, che dà il nome al locale.
Un altro superbo esempio di scultura classica è la Venere Capitolina collocata nel Gabinetto della Venere. Meritano di essere ammirati anche i busti di filosofi, poeti e oratori allineati nella Sala dei Filosofi.

ORARI

Tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30
24 e 31 Dicembre dalle 9.30 alle 14.00
La biglietteria chiude un’ora prima. Chiusi il 1 gennaio, 1 maggio e il 25 dicembre.

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Visitare Roma in una settimana – Cosa vedere: itinerario 2024

Se avete la fortuna di visitare Roma in una settimana, potrete tornare a casa e dire di conoscere la città (…o quasi!).
Sette giorni sono infatti sufficienti per esaurire la lista di cosa vedere a Roma. Musei, attrazioni, piazze non saranno più un segreto e vi lasceranno un ricordo indimenticabile.

Vi proponiamo il nostro itinerario, sottolineando che è un tour di massima. Sentitevi liberi di modificarlo e di adattarlo al vostro stile di visita.
Un consiglio che vi diamo è di prenotare i biglietti on line per le attrazioni. Risparmierete tempo e salterete le lunghe code ai vari ingressi.

1. PRIMO GIORNO

Cominciate la prima giornata del vostro itinerario per visitare Roma in una settimana da piazzale Flaminio.
Potete arrivarci con la Linea A della metropolitana. Passate sotto l’arco di Porta Flaminia e giungete in Piazza del Popolo.
È caratterizzata da una forma ellittica e dall’obelisco alto 36,05 metri che Augusto portò a Roma da Eliopoli.
Non mancate di visitare la chiesa di Santa Maria del Popolo che ospita due strepitose opere del Caravaggio, come “La Conversione di San Paolo” e “La Crocifissione di San Pietro.”
Immettetevi poi in via del Babbuino con le sue boutique di lusso e arrivate fino a Piazza di Spagna con la famosissima scalinata di Trinità dei Monti e la fontana della Barcaccia, opera del Bernini.
Sulla scalinata si può passare, ma non è più permesso sedersi, pena una multa salata.
Attraversate poi via dei Condotti, un’altra via dello shopping di alto livello: Hermes, Bulgari, Prada, sono solo alcuni marchi che potrete trovare. Negozi più alla portata li trovate invece in via del Corso, che incrocia via dei Condotti e che porta a Piazza Colonna e Palazzo Montecitorio, dove ha sede il Parlamento.

Roma in 5 giorni - Visitare Piazza Colonna

Piazza Colonna con Palazzo Montecitorio, sede del Parlamento

 

Imboccate poi via delle Muratte e arrivate fino a quella che da sola significa Roma: la fontana di Trevi.
Fate le foto di rito, lanciate la vostra monetina per poter tornare di nuovo nella capitale e ritornate su via del Corso. Proseguite fino a Piazza Venezia, dove troverete l’Altare della patria, con la sua tomba al milite ignoto.
Se volete potete fermarvi a cenare in uno dei locali della zona.

2. SECONDO GIORNO

Dedicate il secondo giorno del vostro tour per visitare Roma in una settimana alla visita al Vaticano.
Partite da Piazza San Pietro, che raggiungerete comodamente scendendo alla fermata della metro Ottaviano-San Pietro.
Vi suggeriamo di arrivare di mattina presto, quando la folla di visitatori è ancora limitata. Entrate subito ad ammirare la spettacolare Basilica di San Pietro.
Ricordatevi di indossare un abbigliamento adatto al luogo, altrimenti non vi faranno entrare.
Niente minigonne quindi, né pantaloncini, né spalle nude.
Conclusa la visita fermatevi per mangiare qualcosa e prendere fiato. Una volta recuperate le forze andate subito ai Musei Vaticani e Cappella Sistina che si trovano lì vicino.
Uno dei più bei complessi museali al mondo, ospita una strepitosa collezione di opere d’arte, raccolte da diversi papi nel corso dei secoli.
Per evitare le lunghe code all’ingresso vi conviene acquistare i biglietti on-line.

Per un giro panoramico (calcolate non meno di due ore e mezza) vi suggeriamo di andare:
1. alla  Pinacoteca
2. al  Museo Pio-Clementino
3. alla Galleria delle Carte Geografiche
4. nelle  Stanze di Raffaello
5. nell’imperdibile Cappella Sistina (è l’unica stanza con l’aria condizionata) con gli inestimabili affreschi di Michelangelo (QUI per assicurarvi l’ingresso prioritario)

Usciti dal museo, percorrendo via della Conciliazione arriverete a Castel Sant’Angelo, la fortezza papale edificata nel medioevo sui resti del mausoleo dell’imperatore Adriano (II secolo d.c.).
Non andate via dalla fortezza senza una tappa sulla Terrazza dell’Angelo, da dove si gode una spettacolare vista sulla città (QUI per i biglietti).
Se avete il Roma Pass salterete la coda passando per gli appositi tornelli di accesso diretto al sito.
Conclusa la visita concedetevi una meritata pausa per mangiare e recuperare le forze. Attenzione che la zona intorno al Vaticano è piena di pizzerie e trattorie che non si fanno il problema di servire cibo scadente a prezzi alti.
Continuate il vostro itinerario per visitare Roma in 7 giorni attraversando Ponte Sant’Angelo, e concedetevi una passeggiata tra vicoli e piazze che mantengono ancora oggi un carattere romano autentico.
Dirigetevi verso Piazza Navona, la quintessenza delle piazze romane, con la famosa Fontana dei quattro fiumi del Bernini.

Se volete fare una pausa potete andare nella vicina piazza Sant’Eustachio ed entrare nell’omonimo Caffè: il locale non è niente di speciale ma serve l’espresso più buono della città.
Ritornate poi su piazza Navona e uscite dalla piazza a sud. Attraversate Corso Vittorio Emanuele e seguite Via dei Ballauri fino a Campo dei Fiori con la famosa statua di Giordano Bruno, monaco eretico condannato al rogo nel periodo della Controriforma.
La piazza è uno dei punti centrali della vita romana: di giorno affollato mercato, la sera luogo dove andare a bere qualcosa.
Concludete la serata cenando nei dintorni di questa zona.

3. TERZO GIORNO

Iniziate il terzo giorno dell’itinerario per visitare Roma in una settimana dal colle Palatino. La maggior parte delle costruzioni che si possono vedere oggi sul Palatino appartengono ad un complesso di edifici costruiti per Domiziano che servì da palazzo imperiale per 3 secoli.
Vi raccomandiamo di iniziare il tour di mattina presto, per evitare la folla.
Portatevi da bere e qualcosa da mangiare, eviterete di farvi spennare acquistandolo acqua e spuntini nei bar o nei furgoncini di Via dei Fori imperiali.
Proseguite l’itinerario con la visita al Colosseo, il simbolo indiscusso di Roma. Comprate il biglietto on-line per evitare le code eterne all’ingresso. Poco distante dal Colosseo trovate l’Arco di Constantino, il più famoso degli archi di trionfo romani.
Immettetevi poi in via dei Fori imperiali e arrivate fino al Foro Romano un tempo centro commerciale, politico e religioso di Roma antica via dei Fori Imperiali.

Proseguite la passeggiata fino a raggiungere il Mercato di Traiano dove potrete ammirare la bellissima Colonna Traiana.
Fermatevi a mangiare un boccone per il pranzo e a riposarvi un po’. Da qui raggiungete poi Piazza Venezia per visitare il Vittoriano, il maggiore esempio di Art Nuveau in Italia.
Nato nel 1885 per commemorare l’Unità d’Italia, oggi è dedicato al milite ignoto. Fate attenzione che in segno di rispetto è proibito sedersi e i controlli sono rigidi.
Raccogliete le forze per l’ultima tappa di questa giornata: i Musei Capitolini (sono compresi nel Roma Pass), che rappresentano il più antico museo pubblico del mondo. Sono attrezzati per i disabili. Per arrivarci raggiungete piazza del Campidoglio accedendovi dalla Cordonata, la scalinata che da piazza dell’Ara Coeli sale sulla sommità del colle.

4. QUARTO GIORNO

Questo quarto giorno del tour per visitare Roma in una settimana dedicatelo alla visita del colle Aventino, dove sono situate alcune delle chiese più antiche di Roma.
La partenza è dal Circo Massimo (fermata metro: Circo Massimo).
Oggi di quello che era nel I sec. a.c il più grande circo riservato alle corse dei cavalli resta ben poco. Lungo 600 metri e largo 90, poteva accogliere fino a 250.000 spettatori.
Di qui proseguite verso la Bocca della Verità, sostate un momento per le foto di rito, poi avviatevi verso l’Aventino, che ospita il Roseto comunale con più di 1100 rose da tutto il mondo.

Proseguite l’itinerario prendendo Via Santa Sabina e visitate il Giardino degli aranci. Da qui si ha una delle viste di Roma più belle, perciò approfittatene peri vostri scatti panoramici.
Ritornate sulla via dove trovate la Basilica di Santa Sabina, risalente al V secolo, periodo al quale risale anche portale in legno di cipresso costituito da 18 pannelli intagliati.
Su uno di essi è rappresentata la crocifissione, una delle prime rappresentazioni della passione di Cristo.
Più avanti trovate la chiesa di Santa Maria del Priorato, situata vicino a Piazza Cavalieri di Malta, ordine al quale appartiene la chiesa.
Al civico 3 di questa piazza, dal buco della serratura del Priorato di Malta si trova una della curiosità da vedere a Roma: una prospettiva del tutto inusuale della Cupola di San Pietro, che sembra molto più vicina di quello che in effetti è.
Continuate dritto fino al cimitero acattolico, considerato uno dei più bei cimiteri non cattolici del mondo. Davanti al cimitero si trova la Piramide di Caio Cestio ispirata allo stile egizio ed edificata nel I sec. a.c.

Visitare Roma: La Piramide di Caio Cestio

Visitare Roma: La Piramide di Caio Cestio

 

Terminate questo quarto giorno del tour per visitare Roma in una settimana con la visita della Basilica di S. Paolo Fuori le Mura. Fatta costruire da Costantino nel IV secolo sulla tomba di San Paolo (decapitato sotto Nerone nel 67 d.c.) la bellissima basilica è rimasta la chiesa più grande del mondo fino alla costruzione dell’odierna Basilica di San Pietro. Quello che vediamo oggi è la fedele ricostruzione avvenuta dopo l’incendio del 1823, anche se qualcosa è rimasto, come l’arco trionfale, il ciborio gotico e il candelabro per il cero pasquale.

5. QUINTO GIORNO

Il quinto giorno per visitare Roma in una settimana vi consigliamo di dedicarlo alla scoperta di Villa Borghese, il secondo parco pubblico più grande della Capitale dopo Villa Pamphilij.
Offre straordinari panorami sulla città e molti bei viali fiancheggiati da statue.
Il parco è ideale per rilassarsi o per portare i bambini a fare un pic nic.
L’ingresso principale si trova su Piazzale Flaminio, dove potete tranquillamente arrivare scendendo alla stazione della metro Flaminio (linea A).
Di qui imboccate via Flaminia e percorretela fino ad arrivare in Via di Villa Giulia. Proseguite su questa strada giungendo al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, che dal 1889 ospita la collezione nazionale di oggetti etruschi provenienti per la maggior parte da tombe sparse per il Lazio.

Immettetevi poi su Viale delle belle arti. Passeggiate fino a raggiungere la scalinata della Galleria Nazionale di Arte Moderna in cui si possono trovare capolavori degli artisti italiani tra Otto e Novecento.
Tornate su Viale delle belle arti e proseguite fino alla congiunzione con Viale di Villa Giulia. Entrate nel parco, passeggiate fino ad arrivare al Museo e Galleria Borghese che ospitano una delle più prestigiose collezioni di oggetti d’arte di Roma.
In un solo spazio trovate concentrate opere di Caravaggio, Bernini, Botticelli e Raffaello, e la celebre statua del Canova che ritrae Paolina Borghese come Venere vincitrice.

Una volta usciti imboccate Viale Museo Borghese e raggiungete Corso d’Italia. Passate attraverso l’Arco di Porta Pinciana arrivando in Via Veneto. Passeggiate per questa storica via di Roma, con i suoi caffè, i locali e gli alberghi lussuosi, che ha fatto da sfondo al film “La dolce vita” e arrivate fino a Piazza Barberini, dove trovate la bellissima Fontana del Tritone del Bernini. Rappresenta un tritone che soffia un getto d’acqua attraverso una conchiglia, seduto a sua volta su una conchiglia sostenuta da quattro delfini.

6. SESTO GIORNO

Vi proponiamo, per il penultimo giorno della vostra visita a Roma, un’uscita fuori porta. Le proposte sono diverse e le trovate tutte a questo link.

7. SETTIMO GIORNO

Vi suggeriamo di trascorrere l’ultimo giorno del vostro itinerario per visitare Roma in una settimana a Trastevere.
Si tratta del quartiere più romano di Roma, pieno di bar, caffè e trattorie. Bello di giorno, brulicante di gente la sera, conserva ancora un’anima autentica.

Passate la mattinata visitando le chiese  di Santa Cecilia, che ospita straordinari affreschi di Pietro Cavallini della fine del XIII sec. e dove riposano i resti di Santa Cecilia, patrona della musica, e Santa Maria, scintillante basilica che rappresenta probabilmente il più antico luogo di culto di Roma dedicato alla Vergine.

Raggiungete poi il Gianicolo tramite la ripida rampa di scale che parte da Trastevere, disseminato di monumenti a Garibaldi e ai suoi soldati , che su questo colle combatterono contro i francesi nel 1849.
Questo colle è anche un superbo punto panoramico. Qui si tengono inoltre regolarmente spettacoli di burattini.

Fermatevi per pranzo e riposatevi un po’.

Nel pomeriggio uscite da Trastevere attraversando Ponte Cestio e arrivate sull’Isola Tiberina.  A sud, vicino all’ottocentesco Ponte Palatino, si vedono i resti del Ponte Rotto, il primo ponte di pietra Roma Antica che fu travolto da una piena eccezionale nel 1598.
Dall’isola Tiberina,  attraversando il ponte Fabricio raggiungete il Ghetto ebraico. Girovagate per questa zona,dove potete visitare la Sinagoga, la fontana delle tartarughe e l’arco di Ottavia, sorella di Augusto.

Il vostro itinerario per visitare Roma in una settimana si conclude con una cena nella zona.

Parole chiave: vedere Roma in 7 giorni, Cosa vedere a Roma in 5 giorni

PER RISPARMIARE: LE TESSERE TURISTICHE

Sono soprattutto due le card che vi permettono di entrare gratis o con tariffe ridotte ai principali musei e al trasporto pubblico: il Roma Pass e la Omnia Card, chiamata anche Rome & Vatican Card.
Il vantaggio dell’utilizzo dell’una o dell’altra dipende da quanto e cosa volete visitare.

Fate attenzione ai giorni in cui avete organizzato il vostro viaggio a Roma. Di lunedì la maggior parte dei musei infatti rimane chiusa e potreste perdere la convenienza del pass.

ROMA PASS

É  la tessera turistico-culturale con cui potrete  godere dei musei di Roma e delle attrazioni della capitale beneficiando di sconti e trasporti illimitati su tutti i mezzi pubblici (non vale per i treni).

La tessera è disponibile in due opzioni:

Roma Pass 72 Hours: accesso diretto a due musei/attrazioni a vostra scelta, trasporti illimitati su tutti i mezzi pubblici (metro, bus e tram) per 3 giorni (a partire dal primo utilizzo della card)

Roma Pass 48 Hours: accesso diretto ad un museo/attrazione, trasporti illimitati su tutti i mezzi pubblici (metro, bus e tram) per 48 ore (a partire dal primo utilizzo della card)

In più potrete accedere ai bagni sorvegliati della rete P. Stop.

QUANDO CONVIENE: se avete deciso di visitare almeno due musei della città di Roma (ricordatevi che sono esclusi i musei e le attrazioni del Vaticano perché si tratta di un altro stato).

Omnia Card

É la tessera turistico culturale con cui potrete scoprire i tesori della Città del Vaticano e le maggiori attrazioni di Roma saltando le code, beneficiando di sconti e di trasporti pubblici illimitati.
Il pass vale 3 giorni (72 ore) dal suo primo utilizzo e permette di

  • Saltare la coda e accedere gratuitamente ai Musei Vaticani, alla Basilica di San Pietro e al Colosseo
  • Saltare la coda alla Cappella Sistina
  • Approfittare degli sconti speciali OMNIA Vatican Pass e del Roma Pass
  • Scoprire la città eterna con i tour in autobus hop-off hop-on, scendendo dove e quando volete
  • Utilizzare i mezzi di trasporto pubblici in maniera illimitata
  • Accedere con ingresso scontato ai migliori musei di Roma
  • Non perdere mai l’orientamento grazie alla guida tascabile gratuita di Roma e del Vaticano

Nota: L’entrata al Colosseo è gratuita ogni prima domenica del mese, perciò in questi giorni non sarà possibile usufruire dell’ingresso prioritario.
L’Omnia Card non è disponibile per i gruppi. I gruppi di più di 9 persone quindi potrebbero non essere ammessi alle attrazioni

QUANDO CONVIENE: quando, oltre alle attrazioni di Roma, volete visitare anche i musei e le attrazioni del Vaticano.
È l’ideale per una vacanza completa, perché comprende sia il Roma Pass da 72 ore, sia una serie di altri sconti e attrazioni, sia a Roma che nella Città del Vaticano

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Roma in una settimana – I musei

Siete pazzi per i musei e avete programmato di visitare Roma in una settimana? Allora la Capitale è quello che fa per voi. Sono infatti tantissimi i musei in cui potete soddisfare la vostra voglia d’arte. Dai più importanti e famosi ai più piccoli e particolari, non avete che da scegliere.

Se siete degli stacanovisti potete tentare di visitare un museo al giorno. Tenete conto che la visita vi impegnerà almeno due ore abbondanti. Se invece l’impresa vi sembra troppo ardua, potete decidere di dedicare ai musei qualche giorno di meno.
Terminata la visita, potete passare il resto della giornata esplorando la zona della città che si trova intorno al museo che avete scelto.

1. Musei Vaticani

Con i suoi 7 km di superficie espositiva i Musei Vaticani sono un’esperienza davvero unica, non solo per gli appassionati d’arte. Nessuno di coloro che entrano in questo complesso museale può infatti rimanere indifferente davanti a quella che è una delle più grandiose collezioni d’arte del mondo. Capolavori come le Stanze di Raffaello e l’incredibile Cappella Sistina (QUI PER I BIGLIETTI!) sono già da sole un motivo per venire a visitare Roma.
Fondati da Giulio II si trovano nelle sale e gallerie dei Palazzi Apostolici vaticani.
Quasi tutti i settori dei Musei Vaticani sono accessibili ai disabili.
Fermata: Ottaviano San Pietro
Orari: da lunedì a sabato 9.00-18.00 (ultimo ingresso alle 16 e uscita dalle sale mezz’ora prima della chiusura).

2. Musei Capitolini

Sono un must se siete a visitare Roma in una settimana, ma sono da mettere nell’itinerario anche se visitate Roma in 5,4,3,2 giorni…insomma, sono da vedere!
Si tratta del più antico museo al mondo ed è ospitato in due spettacolari palazzi che si trovano in Piazza del Campidoglio. L’origine dei Musei Capitolini risale al 1471, quando papa Sisto IV fece dono alla cittadinanza di alcune sculture in bronzo, ponendo le basi di quella che ad oggi è una delle più grandiose collezioni italiane di arte classica.
Il fulcro della collezione è la statuaria antica, ma nella Pinacoteca Capitolina trovate anche esposti capolavori di molti artisti italiani e fiamminghi.
I Musei Capitolini sono attrezzati per i disabili
Fermata: Piazza venezia
Orari: tutti i giorni 9.30-19.30 , 24 e 31 dicembre 9.30-14. La biglietteria chiude un’ora prima. Chiusi il 1 gennaio, 1 maggio, 31 dicembre.

3. Palazzo e Galleria Doria Panphilij

Dietro la facciata di Palazzo e Galleria Doria Panphilij si trova una delle più ricche collezioni d’arte privata di Roma, sia per numero di opere sia per l’importanza degli autori che le hanno realizzate.
La gallerie è costituita da dieci sale, disposte cronologicamente e piene di dipinti dal pavimento al soffitto. Da non perdere la Salomè con la testa del Battista di Tiziano e Riposo durante la fuga in Egitto di Caravaggio e ancora il ritratto di Innocenzo X di Velàsquez.
La galleria è accessibile ai disabili.
Fermata: Piazza Venezia (via del Corso)
Orario: tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00. Ultimo ingresso ore 18.00. Chiusura: 25 dicembre, 1° gennaio, Pasqua. Aperto anche il 1° novembre, Lunedì dell’Angelo, 25 aprile, 1° Maggio, 2 Giugno e 15 Agosto.

4. Museo e Galleria Borghese

Roma in una settimana: Galleria Borghese

Il David del Bernini. Foto di Anna Dalmasso

 

Un altro dei musei che dovete assolutamente inserire nel vostro itinerario se volete visitare Roma in una settimana è questo. (QUI per i biglietti salta coda)
Definita la “regina delle collezioni private d’arte”, questo museo vanta tesori tra i più preziosi della capitale. Contiene infatti opere di Caravaggio, Bernini, Botticelli e Raffaello, e la celebre statua del Canova che ritrae Paolina Borghese come Venere vincitrice.
La galleria è accessibile alle persone con disabilità.
Fermata: via Pinciana
Orari: lunedì chiuso, da martedì a domenica dalle 8.30 alle 19.30 chiuso 1 gennaio, 25 dicembre.L’ingresso è consentito fino a mezz’ora prima della chiusura.

5. Museo Nazionale Romano: Palazzo Massimo alle terme

Il museo spesso trascurato, è meraviglioso, ampio e luminoso e contiene all’interno pezzi d’arte classica spettacolari (il Pugile in riposo, Ermafrodite dormiente), oltre a dipinti e mosaici straordinari. Il consiglio è quello di iniziare la visita dal secondo piano così da ammirare le opere più straordinarie quando siete ancora riposati.
Ammirando gli affreschi vi farete un’idea dell’interno delle ville sontuose dell’antica Roma.
Il museo è completamente accessibile ai disabili
Fermata: Termini
Orari: Aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19.45. Chiuso il lunedì (eccetto lunedì in Albis e durante la settimana della cultura), 1 gennaio, 25 dicembre. La biglietteria chiude alle 19.00.

6. MAXXI

Il MAXXI (Museo Nazionale delle arti del XXI secolo) è il più importante museo di arte contemporanea della capitale. Progettato dall’architetto anglo-iracheno Zaha Hadid, è stato inaugurato nel 2010. La facciata geometrica dell’edificio, realizzata a più livelli, nasconde un interno di dimensioni gigantesche, pieno di luce e attraversato da scalinate sospese e strutture realizzate in vetro, cemento e ferro. Si compone di due sezioni, una dedicata all’architettura e una all’arte contemporanea. La cosa più interessante è visitarlo in occasioni di mostre e installazioni.
Il museo è accessibile ai disabili.
Fermata: (linea A fermata Flaminio) in tram, Viale Tiziano per i bus.
Orari: dal martedì al venerdì dalle 11.00 alle 19.00, sabato dalle 11.00 alle 20.00, domenica dalle 11.00 alle 19.00. Chiuso tutti i unedì, il 25 dicembre e il 1 gennaio. La biglietteria chiude un’ora prima.

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