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Cosa vedere a Roma di sera

Vi state chiedendo cosa vedere a Roma di sera per assaporare tutta la magia e il fascino che questa città sprigiona quando il sole tramonta e si accendono le luci?
Tranquilli, vi aiutiamo noi dandovi qualche piccolo suggerimento….ecco qui 5 tappe che non devono mancare nel vostro itinerario notturno nella città eterna.

Visitare Roma di sera: La basilica di San Pietro

1. PIAZZA SAN PIETRO

Visitare questa meravigliosa piazza quando è deserta non ha prezzo. È un esperienza che vi lascerà senza fiato. Al tramonto i marmi della strepitosa Basilica di San Pietro e del colonnato del Bernini che abbraccia simbolicamente chi entra nella piazza, si colorano di infinite sfumature meravigliose, mentre la notte un incredibile spettacolo cromatico crea un’ambientazione molto suggestiva.

Castel Sant'Angelo, tra le cose da vedere a Roma di sera

2. CASTEL SANT’ANGELO

Come gli altri monumenti di Roma, dopo il tramonto anche Castel Sant’Angelo acquista una luce speciale. Collegato alla Basilica di San Pietro attraverso il corridoio chiamato “il Passetto”, con la sua mole imponente domina la notte romana. Se volete godervelo al meglio andate su Ponte Sant’Angelo da cui potrete vedere le luci che si specchiano sul Tevere.

Il Colosseo di sera, una delle atttrazioni principali di Roma

3. IL COLOSSEO

Camminare lungo via dei Fori imperiali la sera, quando non c’è la folla di turisti sarà una straordinaria esperienza. Così come vedere il Colosseo che ma mano diventa sempre più grande avvolto in un affascinante gioco di luci nel silenzio vi lascerà senza fiato facendovi sentire tutta la grandezza del passato di Roma condensata in questa spettacolare attrazione. Nel vostro tour a Roma di sera non fatevelo mancare!

Il Pantheon a Roma di notte

4. IL PANTHEON

Giunti davanti a questo monumento, il più antico meglio conservato di Roma, rimarrete a bocca aperta. Questo tempio, dedicato a tutte le divinità e voluto da Agrippa, già alla luce del sole lascia stupefatti, ma la sera, con le sue luci che accarezzano la cupola e le colonne del portico, emana una suggestione e un fascino a cui non si può resistere.

La Fontana di Trevi, tra le attrazioni principali di Roma

5. LA FONTANA DI TREVI

Tornata alla sua incomparabile bellezza dopo il recente restauro, è senz’altro tra le cose da vedere a Roma la sera. Avvolta nella sua tenue luce notturna infatti, vi farà provare un’emozione indimenticabile. Il rumore dell’acqua che si infrange sul marmo della fontana conferisce un tocco di magia che vi conquisterà. La sera è il momento più bello per ammirarla, senza le orde di turisti che la circondano.

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Eccettuati i mesi in cui fa buio tardi, potrete approfittare di un giro sui bus turistici, per ammirare tutto il fascino di Roma illuminata!

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Le divinità romane – I nomi e le loro caratteristiche

Il tempio di Venere Genitrice, il tempio di Minerva, il Tempio di Vesta (tutti nel Foro Romano), sono solo alcuni degli edifici sacri dedicati alle divinità romane che potrete ammirare quando verrete a visitare Roma. Tutta la città era infatti costellata di templi e sacelli dove recarsi a pregare gli dei per risolvere questioni sociali, personali, ringraziarli o compiere i dovuti sacrifici.
Il pantheon romano era principalmente costituito da divinità di antiche origini italiche che, in seguito all’influenza di altri popoli, vennero assimilate a divinità straniere, soprattutto greche.
Ma come erano queste divinità romane?
Così come quelle greche, venivano immaginate con le sembianze umane e con abitudini di vita del tutto simili a quella degli uomini con le cui storie personali molto spesso intrecciavano le loro, non solo nelle vicende amorose, ma anche in quelle belliche.
Avevano ovviamente qualità e poteri sovraumani, ma anche difetti caratteristici degli uomini. Litigavano infatti frequentemente ed erano gelosi gli uni degli altri.

Qui di seguito vi forniamo un piccolo elenco delle principali divinità romane, in modo da farvi visitare Roma preparati.

1. Giove

Re del Cielo e capostipite di tutti gli dei. Fratello e marito di Giunone, era famoso per le sue avventure extraconiugali dalle quali nacquero molti eroi, come Ercole, semidei e qualche mostro. I suoi simboli erano la folgore e l’aquila (simbolo, tra l’altro, anche di Roma).
Forma greca: Zeus

2. Nettuno

Dio del mare e dei terremoti, era fratello di Giove e Plutone. Sposato con la ninfa Anfitrite, viveva in un palazzo subacqueo. Da lei ebbe quattro figli, tra cui Tritone e Cimopolea. Era anche padre di numerose creature più o meno mostruose, come i ciclopi minori e il mitico Pegaso. I suoi simboli erano il tridente e il cavallo, creato da lui stesso dalla spuma delle onde.
Forma greca: Poseidone

3. Plutone

Fratello di Giove e Nettuno, non fu mai il benvenuto sull’Olimpo, tanto da non avere neanche un trono nella dimora degli dei. La sua area di controllo erano gli Inferi, dove risiedeva. In epoca romana diventò anche la divinità dei metalli, delle pietre preziose e di tutto ciò che sta sotto terra. Rapì Proserpina, figlia di Cerere, e ne fece la sua sposa. Il suo simbolo era il Timone del terrore.
Forma greca: Ade

4. Marte

Dio della guerra, figlio di Giove e Giunone, in epoca romana era molto importante. Gli venne dato l’appellativo di Ultore, il Vendicatore. Protettore dell’Impero, perse il suo carattere scellerato, tipico della forma greca, per assumere una personalità più rigida ed esigente. Era l’amante di Venere, padre di Phobos e Deimos. I suoi simboli erano il cinghiale e la lancia insanguinata.
Forma greca: Ares

5. Vulcano

Figlio di Giunone, appena nato venne scagliato giù dall’Olimpo da sua madre perché non aveva un bell’aspetto. Dio del fuoco, degli artigiani e dei fabbri, era sposato con Venere. I suoi simboli erano l’incudine e la quaglia (saltella in modo strano, proprio come lui).
Forma greca: Efesto

6. Apollo

Gemello di Diana era il dio della musica, della poesia, della medicina, del tiro con l’arco e degli scapoli. Come la sorella rappresentava la luna, a lui fu attribuito il sole.
Forma greca: Apollo

7. Mercurio

Dio dei viandanti, dei viaggiatori, dei ladri e dei messaggeri. Era il corriere degli dei, figlio di Giove e Maia. I suoi simboli erano elmo e sandali alati e il caduceo.
Forma greca: Ermes

8. Bacco

In origine era un semidio, figlio di Giove e di una mortale, Semele, ma dopo aver inventato il vino fu promosso a divinità prendendo il trono di Vesta. Era il dio del vino e dei festeggiamenti. I simboli erano la tigre, il leopardo, l’uva e il tirso, una lancia sormontata da una pigna.
Forma greca: Dioniso

9. Giunone

Moglie e sorella di Giove, era al dea delle donne, del matrimonio, della maternità e della fertilità. Giove le diede un figlio, Marte, e una figlia, Iuventas, dea della giovinezza. I suoi simboli erano il pavone e la mucca (un animale materno).
Forma greca: Era

10. Cerere

Dea dell’agricoltura, sorella di Giunone e Vesta. Madre di Proserpina, i suoi simboli erano il papavero e l’orzo.
Forma greca: Demetra

11. Vesta

Dea del focolare domestico e della casa, cedette il suo trono sull’Olimpo a Bacco. Era una dea vergine e molto umile. Nel periodo romano assunse molta importanza, anche grazie alla creazione dell’ordine delle Vestali, un gruppo di sacerdotesse che si consacravano alla dea. Il suo simbolo era una gru.
Forma greca: Estia

12. Minerva

Era la dea della saggezza e delle arti minori. Non era molto amata dai Romani, perché protettrice dei Greci, loro rivali. Era una dea vergine nata dalla mente di Giove. Il suo simbolo era la civetta.
Forma greca: Atena

13. Venere

Dea dell’amore nata dal sangue di Urano e dalla spuma del mare. Fu data in moglie a Vulcano, ma era risaputo amasse Marte. Dall’unione dei due nacquero Phobos e Deimos, la Paura e il Terrore. I suoi simboli erano la colomba e la cintura magica in grado di far innamorare di lei chiunque la guardasse.
Forma greca: Afrodite

14. Diana

Dea della caccia, delle ragazze vergini e del parto, successivamente della luna. Non si sposò mai né ebbe figli. Era la gemella di Apollo, figli di Leto e Giove. Al suo servizio aveva delle ancelle, le cosiddette Cacciatrici di Artemide, ragazze vergini sotto la sua protezione.
Forma greca: Artemide

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Natale a Roma – Dove andare e cosa fare

Visitare i mercatini di Natale a Roma, è una delle tante cose che potete fare se state pianificando di passare le festività natalizie nella capitale. La città eterna è infatti meravigliosa in tutti i periodi dell’anno, ma a Natale l’atmosfera magica creata dai mercatini, dagli addobbi delle vetrine, dalle luminarie la rende irresistibile.

Se siete indecisi su cosa vedere o dove andare durante il vostro soggiorno “natalizio”, non vi preoccupate: qui di seguito vi forniamo qualche consiglio per non sbagliare e godervi la vacanza.

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1. Ammirare l’albero e il presepe in piazza San Pietro

Roma: i mercatini di NataleOgni anno proveniente da un paese diverso, l’albero, meraviglioso, grande e luminoso, viene collocato al centro della piazza, accanto all’obelisco, creando uno scenario suggestivo in cui passeggiare.
Non può mancare in piazza San Pietro lo splendido presepe allestito vicino all’albero, che ogni anno rende speciale la santa notte.

2. Assistere all’accensione delle luminarie in via del Corso

Fra gli eventi che danno il via ai festeggiamenti natalizi c’è l’accensione delle luminarie in via del Corso, che cambia ogni anno. L’accensione è accompagnata dal tradizionale concerto della banda musicale dell’Arma dei Carabinieri, che ripropone brani classici del periodo natalizio, ma anche alcune marce militari.

3. Girare per i mercatini di Natale a Roma

oma: i mercatini di Natale
Mercatino di Piazza Navona

Tra i mercatini di Natale a Roma c’è quello storico quello di Piazza Navona, che viene allestito ogni anno dall’ultimo fine settimana di novembre all’epifania.
Il mercato ruota attorno alla figura della befana, di cui potrete trovare statuine ed immagini, oltre naturalmente alle calze piene di dolciumi o carbone. Inoltre, nelle bancarelle potrete trovare, oggetti artigianali, decorazioni, dolci , giocattoli, personaggi del presepe.
Ci sarà anche la giostra tradizionale e il teatro dei burattini, il classico presepe e molto altro ancora.

Mercatini di Piazza Mazzini

Da fine novembre fino all’Epifania propone oggettistica natalizia e idee regalo (dalle pashmine ai prodotti di erboristeria, dalle specialità gastronomiche regionali ai manufatti in legno)

Mercatino Natalizio di Cinecittà

Qui troverete  in esposizione le opere di più di 30 artigiani specializzati in svariate tecniche: tessuti colorati, cartapesta, ceramica, candele, saponi, metalli, camere d’aria, pelle, pietre, legno e paste modellabili. sarà un’occasione per trovare un’idea regalo da mettere sotto l’albero!
La piazza di Cinecittà ospiterà stand, concerti e laboratori.

4. Pattinare sulla Pista di Pattinaggio a Castel sant’Angelo

Natale aRoma: pattinare a Castel Sant'Angelo
Pattinare insieme a parenti o amici in uno nello scenario mozzafiato di Castel sant’Angelo sarà un’esperienza indimenticabile e assolutamente da provare.

5. Vedere la mostra dei 100 presepi a Piazza del Popolo

Mostra dei 100 presepi a Roma a Natale

Allestito nelle Sale del Bramante espone, su una superficie di 350 metri quadri, circa 200 presepi costruiti con i materiali più disparati (pasta alimentare, sughero, argilla, riso, conchiglie, pannolenci …) provenienti da tutte le regioni d’Italia con una grande tradizione presepiale e da tantissimi paesi del mondo, tutti realizzati in nome della pace, della fratellanza e del rispetto dei valori delle altre confessioni religiose.

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Cose da fare a Roma

Nessun dubbio: la lista delle cose da fare a Roma non ha fine. Sia che veniate nella città eterna per una vacanza mordi e fuggi, magari un romantico weekend, sia abbiate la fortuna di restare per periodi più lunghi, troverete senz’altro innumerevoli posti da visitare e tante esperienze indimenticabili da fare.
Proprio per questo può capitare di essere nell’imbarazzo della scelta.
Non preoccupatevi però, vi aiutiamo noi!


Cose da fare a Roma – Consigli

Qui di seguito vi forniamo qualche idea su cosa fare a Roma durante il vostro soggiorno nella capitale. Visitare la città approfittando dei bus turistici, visitare un museo, scoprire il luoghi della città eterna dove sono stati girati i film più famosi. O ancora raggiungere i migliori punti panoramici da dove scattare le vostre foto ricordo o scoprire le curiosità da vedere a Roma. Sono solo alcuni degli spunti a da cui potrete prendere ispirazione. Decidete voi in base ai vostri interessi e ai vostri tempi.
Noi quindi vi suggeriamo di:

1. Fare un giro sui bus turistici

Cose da fare a Roma: i bus turistici

É sicuramente una buona idea, specialmente se il tempo che avete a disposizione non è molto ma volete vedere tutte le attrazioni che la città ha da offrirvi.
Potrete godervi i principali luoghi che l’hanno resa famosa in tutto il mondo, con la comodità di stare  seduti, ascoltando le spiegazioni dell’audioguida: le chiese, i monumenti, i palazzi, le piazze e le vie di Roma non saranno più un segreto per voi.
Inoltre, con la formula “Hop on – Hop off”, che caratterizza i bus turistici a Roma, potrete salire e scendere dai bus panoramici quando vorrete. Avrete modo così di visitare le attrazioni, fare una pausa per mangiare qualcosa o dedicarvi ad acquistare souvenir. 

 

2. Visitare un museo

Cose da fare a Roma: visitare un museo

Tra le attrazioni principali di Roma da vedere ci sono senza dubbio i musei. Non si può andare via dalla città senza averne visitato almeno uno. Dai Musei Vaticani ai Musei Capitolini, dalla Galleria Borghese al MAXXI, ognuno di essi custodisce tesori che siamo certi non vi deluderanno.
Mettete in conto per la visita almeno due ore per ogni museo. Vi consigliamo perciò di vederne solo uno al giorno, dedicando poi il resto della giornata all’esplorazione della zona della città che si trova intorno al museo che avete scelto.

Tra i musei di Roma che non dovete perdervi ci sono senza dubbio:


3. Visitare Città del Vaticano

Cupola di San Pietro: La  vista su Città del vaticano
Città del Vaticano vista dalla Cupola di San Pietro

Tappa imprescindibile di qualsiasi itinerario per visitare Roma, la Città del Vaticano si estende sulla riva destra del Tevere. Con una superficie di 0,440 kmqe con una popolazione di circa 836 abitanti,  ospita tesori come la Basilica di San Pietro , con l’incredibile piazza antistante, le Grotte Vaticane, i meravigliosi Musei Vaticani.

Se volete goderveli tutti e visitare Roma risparmiando tempo tenendo d’occhio il portafoglio, potete approfittare della Omnia Vatican & Rome card con cui avrete anche accesso illimitato ai trasporti pubblici e potrete usufruire di diversi sconti.


Vi consigliamo di arrivare a Città del Vaticano di mattina presto (scendete alla fermata della metro Ottaviano-San Pietro), quando il flusso dei visitatori è ancora limitato.
Alcune curiosità:

  • Città del Vaticano nasce l’11 febbraio 1929, quando tra i rappresentanti della Santa sede e quelli dello Stato Italiano viene firmato nel Palazzo Laterano il trattato che sanciva la costituzione dello Stato della Città del Vaticano, indipendente e con precisi confini topografici.
  • Batte una propria moneta, ma per effetto dell’unione doganale e monetaria con l’Italia adotta l’Euro. Stampa propri francobolli. Edita un proprio giornale, l‘Osservatore Romanoe ha una propria emittente, Radio Vaticana.
  • Il Papa è capo dello Stato e allo stesso tempo vescovo di Roma. Gode della piena e suprema potestà giurisdizionale su tutta la Chiesa.
  • Le Guardie Svizzere sono un corpo armato al servizio del papato. 
    Devono essere di sesso maschile, essere obbligatoriamente di fede cattolica, avere la cittadinanza svizzera e un’età tra 18 e i 30 anni. Inoltre bisogna aver prestato servizio nell’esercito svizzero e rimanere celibi

4. Visitare il Colosseo

Il colosseo, tra le attrazioni principali di Roma

Si tratta del più famoso e imponente monumento della Roma antica (i lavori iniziarono nel 72 d.c. e terminarono nell’80 d.c. sotto l’imperatore Tito), oltre che dell’attrazione più vista. Rappresenta perciò una tappa obbligata del percorso di visita. 
Si trova nel cuore della città, a poche centinaia di metri da piazza Venezia, dove si trova il Vittoriano (QUI per i biglietti!) e vicino ai Fori Imperiali.
Potete raggiungerlo

  • Con la linea B della metropolitana fermata Colosseo
  • Con il bus n. 51, 75, 81, 85, 87, 118
  • Con il tram n. 3

Se arrivate  in treno alla stazione Termini potete raggiungere il Colosseo con la linea B della metropolitana oppure con l’autobus n. 75.

Una volta giunti sul posto le sue spettacolari dimensioni (la sua forma ellittica ha un perimetro di 527 metri e ne fa l’anfiteatro romano più grande del mondo) vi lasceranno a bocca aperta!
Ha un’altezza di 48 metri, in cima c’erano 240 montanti che sostenevano il velario (un enorme tendone di tessuto che ricopriva l’arena), gli spettatori accedevano da 8o ingressi ad arco (vomitoria) e riempivano il Colosseo in pochi minuti.
L’arena, il cui pavimento una volta era di legno ricoperto di sabbia per non far scivolare i gladiatori e per assorbire il sangue versato, poteva anche venire allagata in occasione delle battaglie navali (naumachie). 

5. Vedere Roma all’alto

Vedere Roma dall'alto: la terrazza del Gianicolo
La vista di Roma dal Gianicolo. Foto di Raffaella Brunetti

Uno sguardo sui tetti di Roma sarà sicuramente un’esperienza indimenticabile. Avere la città “ai vostri piedi” vi lascerà un ricordo indelebile, soprattutto se l’immortalerete i uno dei vostri scatti, magari da postare su Instagram.
Ma dove andare per godere delle migliori viste sulla capitale? I posti sono davvero tanti, ognuno dei quali offre scorci diversi della stessa strepitosa bellezza. 
Noi vi suggeriamo quattro terrazze panoramiche, da dove potrete ammirare Roma dall’alto in tutto il suo splendore.

1. La terrazza panoramica del Gianicolo

É una delle terrazze più suggestive della città, quella che probabilmente consente la vista più ampia. Si Trova sulla collina del Gianicolo, di fronte alla riva destra del Tevere. ha un’altezza di 88 metri e si può accedere da più ingressi. Si può entrare liberamente 24 ore su 24
Il momento più bello è sicuramente all’alba e al tramonto, anche se vale sempre la pena andarci.
Se vi trovate lì verso mezzogiorno potrete sentire il famoso colpo di cannone, che puntualmente viene sparato ogni giorno alle 12 in punto dal 1846 per sincronizzare tutte le campane delle chiese romane.
Una saliti potrete in un solo colpo d’occhio potrete riconoscere tutti gli storici monumenti di Roma, come la cupola di San Pietro, il Pantheon, il Vittoriano ( (QUI per i biglietti!).
Potete arrivarci con la Metro (fermata Ottaviano, Linea A), con il Bus ( linee 115 , 75 , 870).

2. La terrazza panoramica del Giardino degli Aranci

Si trova sul colle Aventino, nei pressi del Circo Massimo e fronteggia il Gianicolo. Particolarmente amata dai romani, si affaccia sul Tevere e sui principali monumenti di Roma. Di qui potrete vedere il Ghetto ebraico e l’isola Tiberina.

In realtà si chiama Parco Savello, ma deve deve il nome di Giardino degli Aranci al fatto che è vi sono piantati molti aranci (in ricordo all’arancio presso cui predicava S. Domenico, fondatore dell’ordine a cui il giardino era destinato).
É una distesa di quasi ottomila metri quadri, realizzata nel 1932, dall’architetto Raffaele De Vico. Arrivando e avvicinandovi alla terrazza potrete godere di una prospettiva del tutto inaspettata: man mano che avanzerete vi accorgerete infatti la che la Cupola di San Pietro sembra rimpicciolirsi e allontanarsi.
Il giardino è aperto da ottobre a febbraio dalle 7.00 alle 18.00, da marzo e settembre dalle 7.00 alle 20.00 e da aprile a agosto dalle 7.00 alle 21.00.
Se volete godere della vista della città da quassù potrete arrivarci con la linea B della metro e scendere alla fermata Circo Massimo.

3. Le Terrazze panoramica del Campidoglio

Un’altra location da dove ammirare le bellezze di Roma dall’alto è il Campidoglio. Una volta raggiunto, potrete scegliere tra ben 3 terrazze che vi regaleranno scorci diversi della città, e da cui potrete fare foto strepitose.
Le prime due  danno direttamente sull’area del Foro, una alla destra e una alla sinistra del Palazzo Senatorio.
Potrete ammirare perciò tanto di quello che rimane dello splendore della Roma Imperiale: gli archi, i templi, le colonne, le piazze vi riporteranno in un passato lontano.

Ma è la terza che vi lascerà sicuramente senza fiato: la Terrazza della Caffetteria dei Musei Capitolini (potete raggiungerla da P.le Caffarelli 4 anche se non fate visita ai musei).
di qui avrete un panorama davvero molto bello sul Foro Olitorio, che si estende tra il Teatro di Marcello e il Foro Boario.
Per raggiungere le terrazze del campidoglio potete prendere la linea B della metropolitana e scendere alla fermata Colosseo.

4. La Terrazza panoramica di Castel sant’Angelo

Uno degli affacci più belli sulla città di Roma, é il punto accessibile più alto del castello, ai piedi della colossale statua dell’Arcangelo Michele, opera di Peter Anton van Verschaffelt, realizzata per ricordare la visione che ebbe Papa Gregorio Magno in occasione della fine della pestilenza del 590 a Roma. 
La vista spettacolare si apre quasi a 360 gradi sul centro della Roma storica (Piazza Navona, l’Altare della Patria, il Campidoglio), che si stende ai piedi del castello, al di là del Tevere. 

La particolarità di questa terrazza è che da qui è possibile ammirare da vicino tutta la zona del Vaticano, con una visuale strepitosa sulla Cupola di San Pietro e Via della Conciliazione
Volgendovi verso la Basilica di san Pietro potrete vedere il tracciato del Passetto di Borgo, che congiunge Castel Sant’Angelo ai Palazzi Vaticani.
Se venite al tramonto in una bella giornata di sole, non riuscirete più ad andare via!
Per arrivarci prendete la metro A e scendete alla fermata Ottaviano. Raggiungerete la vostra destinazione con una passeggiata di 15 minuti.

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Parchi di Roma

Inserire nel vostro itinerario una tappa per visitare uno o più parchi di Roma è senz’altro una scelta azzeccata, se volete farvi un’idea di quello che la capitale ha da offrire.

Oltre a palazzi, monumenti, musei e piazze, la città eterna custodisce infatti bellissime aree verdi. Alcune adatte a fare jogging, giri in bicicletta o lunghe passeggiate, altre molto suggestive, con palazzi storici e fontane per chi vuole coniugare arte e natura.
Nell’impossibilità di parlare di tutti gli innumerevoli parchi di Roma, noi ne abbiamo scelti cinque, che crediamo valgano davvero la pena di essere visitati.


5 parchi di Roma da non perdere

1. Villa Doria Panphilij

Con i suoi 184 ettari, è il terzo più grande parco pubblico di Roma (se la gioca con il Parco regionale dell’Appia antica ed il Parco regionale del Pineto) e si trova al di fuori delle Mura Aureliane, in prossimità di Porta S. Pancrazio, nella parte sud-est della città.
Al suo interno si trova il Casino del Bel Respiro, oggi sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri e un tempo residenza di campagna della famiglia Pamphilij. Rappresenta la parte più suggestiva della villa e conserva al suo interno una delle più grandi collezioni private di arte di Roma, con opere di artisti come Tintoretto, Caravaggio, BerniniParmigianino, solo per fare qualche nome.
Di fronte al Casino ci sono gli splendidi Giardini Segreti, vero e proprio capolavoro paesaggistico.
Il parco è diviso in tre parti:

  • Pars urbana: il palazzo e i giardini
  • Pars fructuaria: la pineta
  • Pars rustica: la tenuta agricola

Nel parco scorre un corso d’acqua, con cascatelle e giochi d’acqua, che sfocia in un lago, il Lago del Belvedere, in cui confluiscono le acque della Fontana del Giglio, e al cui centro sorge un’isola dalla forma ellittica.

Ci sono poi tante piste ciclabili e zone attrezzate con giochi per bambini (è una tappa ideale nel caso siate a visitare Roma con bambini!).
L’unico punto di ristoro è il Vivi Bistrot di Villa Pamphilj.

Come arrivare: Prendete la linea A della metro e scendete alla fermata Baldo degli Ubaldi. Di qui arriverete con una passeggiata di 20 minuti.
Se volete arrivarci col Bus prendete le linee 180F, 31, 982, H.

Attrazioni nelle vicinanze: non ci sono particolari attrazioni nelle vicinanze, ma la Villa è molto ben servita da numerosi autobus.

2. Villa Borghese

Compresa tra il tratto delle Mura Aureliane che unisce Porta Pinciana a Piazzale Flaminio, ed i nuovi quartieri Salario e Pinciano nati nei primi anni del Novecento, il Parco di Villa Borghese occupa un’area molto grande nel cuore della città. 
L’ingresso principale lo trovate su Piazzale Flaminio. Sicuramente è una delle tappe che potete inserire nel vostro itinerario, specialmente se state visitando Roma con bambini.

Villa Borghese ospita edifici, sculture, monumenti e fontane, opera di illustri artisti dell’arte barocca, neoclassica ed eclettica. Un patrimonio artistico notevole, immerso nella natura composta da alberi secolari, laghetti, giardini all’italiana e grandi spazi liberi.
Qui potrete trovare una gran quantità di specie sempreverdi, tra cui lecci e platani (alcuni risalenti all’impianto primitivo), pini domestici con esemplari bicentenari, abeti, cedri. Tra gli arbusti sono comuni l’alloro e il bosso.
Non mancate di visitare il Museo museo Carlo Bilotti. È piccolino e conta solo 23 pezzi, di cui 18 opere di Giorgio de Chirico, compresa la famosa scultura “Ettore e Andromaca”, situata all’ingresso.
Potete inoltre portare i vostri bambini alla Casina di Raffaello, una ludoteca situata all’interno di un bel palazzo del ‘500, che propone spettacoli divertenti e laboratori per bambini da 3 a 10 anni
Per finire, vale sicuramente una visita il Bioparco (QUI PER I BIGLIETTI).

Attrazioni nelle vicinanze: Villa Torlonia

Come arrivare: Prendete la linea A della metro e scendete alla fermata Flaminio o Spagna. Arriverete con una passeggiata di pochi minuti.
Se volete arrivarci col Bus prendete le linee 150F, 490, 495, 590, 89, G04

3. Villa Torlonia

Senza dubbio tra i parchi di Roma più belli, in origine era proprietà della famiglia Pamphilj, era una delle molteplici tenute agricole che si trovavano lungo la via Nomentana.
A fine del Settecento venne ceduta a Giovanni Torlonia, un banchiere, che la trasformò in una sfarzosa residenza  che  comprendeva il Casino Nobile, del Casino dei Principi e delle Scuderie.

 Dal 1925 al 1943 la villa fu l’abitazione della famiglia Mussolini. Qui si svolgono manifestazioni sportive e mondane, e vengono introdotti orti di guerra, che con le loro colture di grano e patate, i pollai e le conigliere riportarono la Villa ad avere le caratteristiche di ruralità di un tempo.
Dal  44 al 47 la sede del comando inglese e americano e continua il processo di decadenza della Villa.
Nel 1978 viene aperto come parco pubblico e sottoposto ad un importante intervento di recupero ambientale.

Villa Torlonia ospita giardini all’italiana e costruzioni come il Villino Rosso, il Villino Medievale e la particolarissima Casina delle civette.  Questa deve il suo nome dalle civette che decorano le vetrate (quelle di questo edificio sono la massima espressione dello stile Liberty a Roma) e dalle decorazioni che riportano il disegno di questo animale in diversi posti della casina. 
Tutti e tre gli edifici sono oggi adibiti ad aree museali e zone espositive.

Attrazioni nelle vicinanze: Villa Borghese

Come arrivare: prendete la linea B della metro e scendete alla stazione Bologna. Di qui arriverete a destinazione con una passeggiata di 10 minuti.
Con il Bus invece dovete prendere le linee 120F, 60, 62, 66, 82.

4. Il giardino degli aranci

Il suo vero nome è Parco Savello ed è una piccola terrazza sull’Aventino che affaccia sul Tevere e sui principali monumenti della città. Rappresenta uno degli angoli più amati e frequentati della città, da cui si gode di una delle viste più belle della città.  Approfittatene per i vostri scatti!

Il giardino degli aranci, che deve il suo nome al fatto che è piantumato ad aranci (in ricordo all’arancio presso cui predicava S. Domenico, fondatore dell’ordine a cui il giardino era destinato), è una distesa di quasi ottomila metri quadri,  realizzata nel 1932, dall’architetto Raffaele De Vico secondo un’impostazione rigidamente simmetrica.

Questa prevede con un viale centrale in asse con il belvedere, che si apre in due slarghi: in quello di destra era in origine collocata la fontana realizzata da Giacomo della Porta per Piazza Montanara, e dal 1973 trasferita a piazza S. Simeone ai Coronari.
L’ingresso principale, in Piazza S. Pietro d’Illiria, fu arricchito nel 1937 dal portale proveniente da Villa Balestra sulla via Flaminia.
Una volta arrivati, potrete godere di un effetto ottico inaspettato: man mano che vi avvicinerete alla terrazza posta al limite, la Cupola di San Pietro sembra rimpicciolirsi e allontanarsi.

Il giardono si trova vicino ad altre attrazioni turistiche, che valgono sicuramente una visita, come il Buco della Serratura del cancello del Priorato dei Cavalieri di Malta, da dove, guardandoci dentro,  è possibile ammirare il Cupolone della Basilica di San Pietro con una prospettiva decisamente unica.
Potrete godere di questo bellissimo posto di Roma liberamente e 24 ore su 24.

Attrazioni nelle vicinanze: chiesa di Santa Sabina, Buco della Serratura del cancello del Priorato dei Cavalieri di Malta

Come arrivare: prendete la metro B e scendete alla fermata Circo Massimo. Arriverete con una passeggiata di 15 minuti.
Se volete raggiungerlo in Bus prendete le linee 118, 160, 170, 51, 628, 85, 87, C3

5. Villa Ada

Si trova nel quartiere Parioli, a nord della città, lungo la via salaria ed è il quarto più grande parco pubblico di Roma.
Grande circa 160 ettari, custodisce al suo interno giardini all’inglese ed edifici neoclassici ed eclettici (come il Tempio di Flora, la Villa Polissena, le Scuderie Reali ed altri ancora) ed è un posto magnifico per fare lunghe passeggiate immersi nella natura. Accedendo da via Panama ci si inoltra in boschi di pini, lecci, allori e castagni, abitati da scoiattoli, ricci, conigli selvatici e grandi comunità di uccelli.

La storia di Villa Ada Savoia è legata soprattutto alla
Casa Savoia che la possedette dal 1872 al 1878 e poi ancora dal 1904 al 1946. Proprio i Savoia realizzarono gli interventi che vennero realizzati all’interno.
L’assetto complessivo della villa si deve però alla famiglia Pallavicini, che ne acquistò le terre nel Settecento, periodo al quale risale il coffee-house settecentesco, di grande qualità architettonica, che si trova presso il casino Pallavicini, meglio conosciuto come il Tempio di Flora. Questo sia affaccia affacciato su un giardino con al centro una fontana in ghisa.

Nel 1871 la villa venne acquistata dal Re Vittorio Emanuele II che, dopo il trasferimento della corte a Roma, nuova capitale del regno, la ampliò con l’acquisto di alcune vigne confinanti.
A partire dal 1874 la proprietà venne così trasformata in un
parco rustico all’inglese e in breve tempo furono costruiti il Casino Nobile, oggi sede dell’Ambasciata della Repubblica Araba d’Egitto, edifici residenziali e scuderie. Le tenute rurali vennero trasformate in un grandioso parco, popolato di piante esotiche e abbellito con piccole costruzioni, come lo Chalet svizzero e la torre gotica.

Nel 1878, alla morte di Vittorio Emanuele, la villa fu venduta al Conte Giuseppe Tellfner che diede alla proprietà il nome della moglie, Ada. Dal 1878 al 1901 la villa rimase di proprietà del conte. Vittorio Emanuele III riacquistò Villa Ada nel 1904 e la donò a sua moglie, la regina Elena.  Nel 1904 fu costruito il portale monumentale e la villa fu arricchita da nuovi elementi.
Durante la Seconda guerra mondiale, negli anni 1941-1942, venne realizzato un bunker antiaereo a pianta circolare per ospitare il re e la sua famiglia, aperto al pubblico dal 2016.

Nel 1946, con l’avvento della Repubblica, la parte della Villa che era proprietà personale del re rimase ai suoi eredi, mentre quella proprietà della Casa reale divenne patrimonio pubblico e nel 1957, è entrata a far parte delle ville di pertinenza del Comune di Roma e quindi liberamente accessibile.
Ad eccezione però di alcuni edifici che sono privati e perciò chiusi alle visite.

Attrazioni nelle vicinanze: Villa Borghese, Villa Torlonia

Come arrivare: prendete la linea B della metro e scendete alla fermata Sant’Agnese Annibaliano. Ci vorranno circa 20 minuti per arrivare alla vostra destinazione. 
Con il Bus prendete le linee 310, 92,135, 68, 63, 69, 83

Termina qui la nostra breve panoramica su alcuni dei più bei parchi di Roma. Decidete voi dove andare in base al tempo e agli interessi che avete. 

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Vedere Roma dall’alto

Godere della vista di tutti i monumenti, le attrazioni, le strade e i palazzi della capitale da una delle innumerevoli terrazze panoramiche di Roma sarà senza dubbio un’esperienza indimenticabile, in qualsiasi ora del giorno e della notte.
Al cambiare della luce cambia l’atmosfera della città, il cielo regala sfumature di colore incredibili, specie al tramonto e all’alba. Scegliete voi il momento migliore per andare, a seconda di come imposterete il vostro itinerario. 

Qui di seguito vi elenchiamo cinque punti panoramici di Roma da dove secondo noi vale davvero la pena andare per ammirare la città dall’alto.
Una volta sul posto approfittatene per scattare le vostre foto da mettere sui social! Questi belvedere sono sicuramente tra i luoghi instagrammabili di Roma.

Terrazze Panoramiche di Roma

1. Terrazza del Pincio 

Tra le più famose e amate da turisti e romani, si trova sopra Piazza del Popolo, proprio in centro alla città, a due passi da Piazza di Spagna. 
Per questo è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici. 
Da questo affaccio panoramico si possono godere strepitosi tramonti sulla Cupola di San Pietro  (o albe magiche se avete voglia di alzarvi presto!) o ancora viste suggestive la sera con la città illuminata.
Tra le attrazioni che potete riconoscere da quassù ci sono, tra le altre, la Fontana dei Quattro Fiumi di Piazza  Navona e la Basilica di Santa Maria del Popolo, Villa Borghese, via del Corso, il Campidoglio e il Pantheon.

Denominato il “colle dei giardini”, collis hortulorum,  perchè in epoca repubblicana molte famiglie importanti, come quella si Lucullo e Sallustio vi possedevano dimore e giardini (Horti Luculliani e Sallustiani), deve il suo nome a una delle famiglie che qui abitò del IV secolo a.c., quella dei Pincii.
Fino alla fine del XVIII secolo, il colle Pincio rimase disabitato. Nel periodo Napoleonico venne edificata Piazza del popolo su progetto di Giuseppe Valadier e il Pincio divenne il primo giardino pubblico di Roma.

Valadier collegò il Pincio a Piazza del Popolo e a Porta Flaminia con il delicato disegno di due tornanti che salgono dal lato orientale della piazza, convergendo a metà della collina verso la vasta terrazza panoramica dedicata a Napoleone cui fanno da sfondo palme e altre essenze sempreverdi. 
Agli inizi del Novecento divenne proprietà dello stato insieme a Villa Borghese.
Furono così collocate delle statue di personaggi illustri che avevano partecipato alla costruzione alla storia d’Italia.
Di statue ne vennero aggiunte fino alla fine della seconda Guerra Mondiale arrivando al numero di 229. Le statue arredano la Passeggiata del Pincio insieme alle fontane e all’Obelisco.

Come raggiungerla: potete prendere la linea A della metropolitana e scendere alla fermata Flaminio/Piazza del Popolo. Usciti dalla galleria sotterranea vi troverete davanti alla scalinata che porta alla terrazza.
In alternativa potete prendere la Funicolare Pinciana che vi porterà fino alla terrazza.
Se invece avete voglia di camminare, scendete alla fermata Spagna, salite la scalinata di Trinità dei Monti e, lasciandovi la chiesa sulla destra, percorrete il chilometro che vi separa da Piazza Napoleone.


2. Terrazza del Giardino degli aranci

Particolarmente romantico, questo punto panoramico di Roma si trova sul colle Aventino, nei pressi del Circo Massimo e di fronte al il Gianicolo.
Noto anche come Parco Savello, grande quasi ottomila metri quadri, venne realizzato nel 1932, dall’architetto Raffaele De Vico. e offre un’oasi di pace in mezzo alla caotica città e costituisce luogo ideale per fuggire dalla sua frenesia. 
É un angolo della città  molto amato dai romani, specialmente  quando il sole tramonta e la sua luce calda colora la città.

La terrazza si affaccia sul Tevere e sui principali monumenti di Roma. Di qui potrete vedere, tra le altre cose, il Ghetto ebraico, l’isola Tiberina e l’Altare della patria.
Il giardino deve il suo nome al fatto che è vi sono piantati molti aranci (in ricordo all’arancio presso cui predicava S. Domenico, fondatore dell’ordine a cui il giardino era destinato).
Potrete trovarne diverse varietà, che creano un’atmosfera molto piacevole e profumata. In primavera e in estate, i fiori degli aranci sono una vera delizia per gli occhi e le narici.

C’è anche una piccola fontana nel giardino, che offre un po’ di refrigerio in estate. E se siete fortunati, potrete assistere a un concerto o a un evento culturale organizzato nel giardino.

Arrivando e avvicinandovi alla terrazza potrete godere di una prospettiva del tutto inaspettata: man mano che avanzerete vi accorgerete infatti la che la Cupola di San Pietro sembra rimpicciolirsi e allontanarsi!
Il giardino è aperto da ottobre a febbraio dalle 7.00 alle 18.00, da marzo e settembre dalle 7.00 alle 20.00 e da aprile a agosto dalle 7.00 alle 21.00.

Come raggiungerla: se volete godere della vista della città da quassù potrete arrivarci prendendo la linea B della metro e scendendo alla fermata Circo Massimo.
Ci vorranno circa 10 minuti di passeggiata.

A pochi minuti a piedi dal giardino degli aranci si trova anche il buco della serratura della Villa del Priorato di Malta da cui si può godere di una prospettiva del tutto inusuale della Cupola di San Pietro.
Questa infatti appare in fondo al viale dei Giardini dell’Ordine, costeggiato da alberi, rimanendone così inquadrata. La cosa incredibile e che vi sembrerà molto più vicina di quello che in effetti è.

3. Terrazza panoramica di Castel Sant’Angelo

La vista di San Pietro da Castel Sant’Angelo.
Foto di Anna Dalmasso

Se siete degli appassionati di storia o semplicemente volete godervi una vista spettacolare di Roma, la terrazza di Castel Sant’Angelo fa al caso vostro.
Si tratta del punto accessibile più alto del castello, ai piedi della colossale statua dell’Arcangelo Michele, opera di Peter Anton van Verschaffelt, realizzata per ricordare la visione che ebbe Papa Gregorio Magno in occasione della fine della pestilenza del 590 a Roma. 
Potete raggiungerla tramite una lunga scalinata o in ascensore.
Una volta arrivati in cima la vista incredibile si apre quasi a 360 gradi sul centro della Roma storica (Piazza Navona, l’Altare della Patria, il Campidoglio, il Pantheon), che si stende ai piedi del castello, al di là del Tevere. 
La cosa particolare di questa terrazza è che da qui è possibile ammirare da vicino tutta la zona del Vaticano, con una visuale strepitosa sulla Cupola di San Pietro e Via della Conciliazione
Se rivolgete lo sguardo verso la Basilica di san Pietro potrete vedere il tracciato del Passetto di Borgo, che congiunge Castel Sant’Angelo ai Palazzi Vaticani.
Vi consigliamo di salire sulla terrazza al tramonto  in una bella giornata di sole (sperando di essere fortunati con il meteo!), vivrete una bellissima emozione.

Come raggiungerla:
prendete la metro A e scendete alla fermata Ottaviano. Arriverere alla vostra destinazione con una passeggiata di 15 minuti.

4. Terrazza del Gianicolo

É una delle terrazze panoramiche di Roma più suggestive., quella che probabilmente consente la vista più ampia. Si Trova sul colle Gianicolo, di fronte alla riva destra del Tevere. Ha un’altezza di 88 metri e si può accedere da più ingressi. Si può entrare liberamente 24 ore su 24.
Il momento più bello è sicuramente all’alba e al tramonto, anche se vale sempre la pena andarci. È un posto perfetto per prendere un caffè o per una passeggiata romantica.
Se vi trovate lì verso mezzogiorno potrete sentire il famoso colpo di cannone, che puntualmente viene sparato ogni giorno alle 12 in punto dal 1846 per sincronizzare tutte le campane delle chiese romane.
Una saliti potrete in un solo colpo d’occhio potrete riconoscere tutti gli storici monumenti di Roma, come la cupola di San Pietro, il Pantheon, il Vittoriano ( (QUI per i biglietti!).

Come raggiungerla: potete arrivarci con la Metro (fermata Ottaviano, Linea A), con il Bus ( linee 115 , 75 , 870).

4. Terrazza panoramica del Campidoglio

Un’altra location da dove ammirare le bellezze di Roma dall’alto è il Campidoglio. Una volta raggiunto, potrete scegliere tra ben 3 terrazze che vi regaleranno scorci diversi della città, e da cui potrete fare foto strepitose.
Le prime due  danno direttamente sull’area del Foro, una alla destra e una alla sinistra del Palazzo Senatorio.
Potrete ammirare perciò tanto di quello che rimane dello splendore della Roma Imperiale: gli archi, i templi, le colonne, le piazze vi riporteranno in un passato lontano.

Ma è la terza che vi lascerà sicuramente senza fiato: la Terrazza della Caffetteria dei Musei Capitolini (potete raggiungerla da P.le Caffarelli 4 anche se non fate visita ai musei).
di qui avrete un panorama davvero molto bello sul Foro Olitorio, che si estende tra il Teatro di Marcello e il Foro Boario.

Come raggiungerla:
prendete la linea B della metropolitana e scendete alla fermata Colosseo. Passeggiate per 15 minuti e arriverete a destinazione.

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Posti insoliti a Roma

Vedere posti insoliti a Roma può essere un’ottima idea se volete uscire fuori dai soliti itinerari turistici e, soprattutto, se avete la possibilità di visitare Roma in 4 o 5 giorni o  ancora di più. 
Dopo essere stati, infatti, in tutti i luoghi più famosi della capitale, dal Colosseo ai Musei Vaticani, dalla Fontana di Trevi al Pantheon, potrete dedicarvi a scoprire le curiosità da vedere a Roma. Sono posti meno conosciuti della Capitale ma ugualmente imperdibili.

Noi ve ne proponiamo 3 che siamo sicuri che non vi deluderanno.

Posti insoliti a Roma – Dove andare

1. Cimitero Acattolico

Chiamato anche Cimitero degli inglesi, o anche Cimitero degli artisti e dei poeti, si trova nel rione Testaccio, vicino Porta san Paolo e adiacente alla Piramide Cestia.
Questo luogo è destinato all’eterno riposo dei non-cattolici stranieri, senza distinzione di nazionalità. 
Vi riposano circa 400 persone di nazionalità differenti appartenenti a tutte le religioni, dall’ortodossa, alla protestante, all’orientale passando per l’islam, il buddismo, fino al confucianesimo. Qui hanno trovato sepoltura scrittori, artisti, studiosi che avevano deciso di vivere in Italia oppure che morirono per diverse ragioni mentre stavano soggiornando nel Belpaese.
Tra le personalità che sono sepolte in questo cimitero ci sono Carlo Emidio Gadda, Antonio Gramsci, Percy Shelley John Keats. Dal 2019 riposa qui anche il grande scrittore Andrea Camilleri

Si tratta di un luogo davvero suggestivo. Immerso in una rigogliosa vegetazione (pini, cipressi, mirti e allori, rose selvatiche), con una splendida vista sulla Piramide Cestia, è fresco e avvolto dal silenzio. Un posto poetico e struggente che, mentre si passeggia tra le bellissime tombe monumentali, invita alla riflessione.
L’opera artistica più bella del cimitero, è la statua dell’Angelo del Dolore costruita nel 1894 da William Wetmore Story, che orna la tomba in cui sono sepolti lui stesso, la moglie e il loro figlioletto, morto a sei anni.
Nel cimitero vive una colonia di gatti che fanno da “guardia” alle tombe. Potrete vederli sonnecchiare tra di esse o sotto i cipressi.
Essendo non molto grosso, potete visitarlo in un paio d’ore. Non dovrete pagare un biglietto di ingresso, ma è richiesta una donazione di 5 euro destinata alla cura del posto, che in effetti è tenuto molto bene.

La nascita di questo luogo è dovuta al fatto che le norme della Chiesa Cattolica preclude da sempre la sepoltura ai protestanti in chiese cattoliche o in territori consacrati.

Il Cimitero Acattolico di Roma risale al 1716, quando Papa Clemente XI concesse agli appartenenti alla Corte Stuart, esiliata dall’Inghilterra, di essere seppelliti davanti alla Piramide Cestia.
Questo permesso venne poi esteso anche ai giovani che venivano in Italia a compiere il Grand Tour, ovvero il lungo viaggio nell’Europa continentale che veniva fatto dai ricchi dell’aristocrazia europea a partire dal XVIII secolo con lo scopo di perfezionare le loro conoscenze e che solitamente aveva come meta l’Italia.

Nel 1821 Papa Pio VII pose il veto ad altre sepolture di fronte alla Piramide (vecchio cimitero), ma concesse un lotto di terra lì vicino, che venne circondato da un muro (nasce così il nuovo cimitero).
Nel 1824 il vecchio cimitero venne protetto da un fossato.
Il Nuovo Cimitero fu ampliato per ben due volte nel corso del IX° secolo, l’ultima delle quali nel 1894, quando si stabilirono le dimensioni e la definizione che ha ancora oggi. Nel 1898 venne edificata una cappella.

Nel 1910 si definì il Cimitero come culturalmente importante e degno di essere particolarmente salvaguardato. Nel 1918 divenne Zona Monumentale d’Interesse Nazionale.

Attrazioni nelle vicinanze: Circo Massimo, Trastevere, Cimitero Acattolico

Come arrivare: Prendete la linea B della metropolitana e scendete alla fermata Piramide. Arriverete in poco più di 5 minuti
Se prendete il Bus potete arrivarci con le linee 3, 23, 30, 60, 75, 83, 95, 175 e 280.

2. Centrale Montemartini

Se siete curiosi di scoprire posti insoliti a Roma, uno dei tanti luoghi che di solito non viene inserito nel  piano di visita della città è la Centrale Montemartini.
Si trova nel quartiere Ostiense, di fronte agli ex Mercati Generali, sulla riva sinistra del Tevere, ed é un bellissimo esempio di riconversione di un edificio di archeologia industriale in una sede museale. La centrale, infatti, rappresentava il primo impianto pubblico della Capitale per la produzione di energia elettrica.  Datata 1912 e funzionante fino alla metà degli anni Sessanta. Il museo invece è stato inaugurato nel 1997.
Intitolata a Giovanni Montemartini, oggi è il secondo polo espositivo dei Musei Capitolini.
Nel 1997, dal momento che questi ultimi erano interessati da importanti lavori di ristrutturazione, la centrale ospitò la mostra (curata dai Musei Captolini)  “Le macchine e gli dei”. Questa fu allestita in modo coraggioso e innovativo, perchè  mai erano stati accostati due mondi diametralmente opposti, l’archeologia e l’archeologia industriale, dando luogo un vero e proprio gioco di contrasti. Il successo di pubblico che ne seguì portò, nel 2001, alla decisione di creare un museo permanente.
Da allora la centrale si è arricchita di nuovi spazi e nuovi reperti archeologici e nel nel novembre del 2016, è stata aperta una nuova sala in cui sono esposte le preziose carrozze del Treno di Pio IX.
Il piano terrà è invece dedicato alle esposizioni temporanee.

Quando andrete a visitare questo museo farete un’esperienza a ritroso nella storia ella città eterna: Attraverso i macchinari e gli arredi ancora presenti al suo interno, che si riferiscono alla prima funzione dell’edificio, viene raccontata la Roma moderna, industriale. 
Gli eccezionali reperti archeologici, invece, esposti, dove possibile, per contesti di provenienza, narrano la città antica.
Iniziando dalle opere d’arte più antiche, risalenti alla Roma dell’età repubblicana, il percorso di visita si svolge attraverso i grandiosi gruppi di statue provenienti da templi ed edifici pubblici del centro monumentale, e si conclude con le preziose sculture e i mosaici che decoravano le ricche dimore private.

Attrazioni nelle vicinanze: Cimitero Acattolico, Garbatella, Basilica di San Paolo fuori le mura.
Come Arrivare: Prendete la linea B della metropolitana e scendete alla fermata Garbatella. Arriverete con una passeggiata di 10 minuti.
Potete raggiungerla anche con il Bus prendendo le linee 23, 769,792.


3. Villa Doria Panphilj

Sicuramente un altro dei posti insoliti a Roma che potete visitare se siete in città è la bellissima Villa Panphilij.
Si trova a ridosso del Gianicolo, al di fuori delle Mura Aureliane, in prossimità di Porta S. Pancrazio. Con Villa Borghese è uno dei parchi più belli della Capitale.
Ha una superficie di ben 184 ettari, che la fa essere il terzo più grande parco romano, e la potete raggiungere da 8  ingressi principali ( Via San Pancrazio, Via Leone XIII, Largo Casale Vigna Vecchia, Largo M. Luther King, via Vitellia, Via della Nocetta e due entrate su Via Aurelia Antica ai civici 183 e 327). Si può entrare dalle 07.00 fino al tramonto.

Considerata una delle più importanti ville romane, conserva, ancora dopo secoli, la sistemazione seicentesca e le principali caratteristiche del ‘700 e dell’800.
E’ divisa in tre parti: il palazzo e i giardini (pars urbana), la pineta (pars fructuaria), e la tenuta agricola (pars rustica).
L’attrazione più suggestiva è probabilmente il Casino del Bel Respiro, attualmente sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Villino e i giardini limitrofi furono acquistati infatti dal Demanio dello Stato, nel 1967 e interamente rielaborati per essere adattati a sede di rappresentanza.
Il palazzo ospita una delle più grandi collezioni private di arte di Roma, che comprende opere di artisti del calibro di Tintoretto, Caravaggio, BerniniParmigianino e tanti altri.

Di fronte al Casino ci sono gli splendidi Giardini Segreti, vero e proprio capolavoro paesaggistico.

Da vedere anche la Valle dei Daini.  In origine  antica riserva di caccia della Famiglia Pamphili, divenne in seguito un giardino paesaggistico abitato dai daini in libertà e poi abbandonato per circa 50 anni. L’area venne all’inizio riqualificata all’inizio degli anni Duemila.

All’interno del parco un’altra cosa da non perdere è il Lago del Belvedere in cui confluiscono le acque della Fontana del Giglio che scorrono in uno scenografico canale formando cascatelle e giochi d’acqua.
Le acque sono alimentate dall’Acquedotto Traino, che fornisce acqua anche  alle meravigliose altre fontane della villa: la Fontana del Mascherone, del Tevere, della Palomba e della Lumaca. 

Le curiosità da vedere a Roma non sono finite qui. Queste che vi abbiamo elencati sono infatti solo alcune delle bellezze che potrete scoprire nel vostro tour dei  posti insoliti a Roma. Ma c’è molto altro!
L’enorme parco inoltre è ricco di piste ciclabili e zone attrezzate con giochi per bambini. L’unico punto di ristoro è il Vivi Bistrot di Villa Pamphilj.

Attrazioni nelle vicinanze: non ci sono particolari attrazioni nelle vicinanze, ma la Villa è molto ben servita da numerosi autobus.

Come arrivare: Prendete la linea A della metro e scendete alla fermata Baldo degli Ubaldi. Di qui arriverete con una passeggiata di 20 minuti.
Se volete arrivarci col Bus prendete le linee 180F, 31, 982, H.

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