Non si può non citare la Galleria delle Carte Geografiche quando si parla dei Musei Vaticani: un corridoio lungo 120 metri e largo 6 con la rappresentazione dell’Italia come era nel XVI secolo: importante sia dal punto di vista artistico che per quello simbolico, la Galleria spiega moltissimi dettagli del Bel Paese nel Cinquecento.
Fa parte dei Musei Vaticani e insieme alle Stanze di Raffaello, al Museo Pio-Clementino alla Pinacoteca e ovviamente alla strepitosa Cappella Sistina (qui per assicurarvi l’ingresso prioritario) è una delle cose che non dovete assolutamente perdervi.
1. Cosa visitare
Tra i meravigliosi dipinti della Galleria delle Carte Geografiche troviamo rappresentate tutte le regioni italiane dell’epoca, complete della pianta di una o più città principali della regione.
Due carte costituiscono la Puglia, una carta l’Abruzzo e tre le Marche, con le città di Macerata, Loreto, Pesaro-Urbino. Quattro sono le carte per Veneto, Lombardia, Friuli e Trentino: al tempo inglobati nel dominio veneziano. Il Lazio è invece rappresentato in due carte geografiche, con una spettacolare pianta di Roma.
Da notare l’inclusione di una carta dell’Istria, al tempo parte del Friuli Venezia Giulia, e della provincia di Avignone, sede papale.
La volta della Galleria delle Carte Geografiche è inoltre dipinta con episodi miracolosi avvenuti nella regione in questione, la cui mappa è disegnata sulle pareti. In questo modo, il progetto volle rappresentare l’Italia come un territorio a cui è stata concessa grazia divina.
A completare la Galleria, le riproduzioni della vista dai porti delle principali città marinare del Cinquecento: Ancona, Venezia, Civitavecchia e Genova.
Le regioni e città rappresentate nella Galleria delle Carte Geografiche dei Musei Vaticani dimostrano quale fosse la conoscenza del territorio italiano nel Cinquecento. Oltre a stupire per la prossimità con la quale si percepiva il mondo, le carte geografiche testimoniano una unità simbolica della nazione, anticipata rispetto a quella storica.
Da notare che i riferimenti geografici che conosciamo oggi, il nord e il sud, non erano validi nel Cinquecento. Pertanto, è normale se alcune mappe risultano capovolte.
2. Come raggiungere la Galleria delle Carte Geografiche
Chi acquista un biglietto di accesso ai Musei Vaticani non può perdere una delle attrazioni più importanti del complesso museale. È necessario attraversare la Galleria delle Carte Geografiche per raggiungere la Cappella Sistina. Questo immenso salone è quindi attraversato da moltissimi turisti ogni giorno, ma non sempre viene apprezzato nel suo splendore totale.
Viste le lunghissime code all’ingresso dei musei vi consigliamo di procurarvi i biglietti on line che vi daranno diritto all’accesso prioritario
3. Storia della Galleria
La Galleria delle Carte Geografiche fu realizzata su volere di papa Gregorio XIII e grazie al lavoro di numerosi artisti. I lavori diretti dal matematico Ignazio Danti iniziarono nel 1581 e terminarono nel 1583.
L’idea del costruttore fu quella di condurre i visitatori in un viaggio lungo gli Appennini, con uno sguardo sulla costa tirrenica ad ovest e la costa adriatica a est. Gli artisti furono infatti chiamati a rappresentare le carte geografiche delle varie regioni italiane, delle città più grandi e dei porti più importanti del Paese.
Tra i più noti artisti che lavorarono al progetto della Galleria troviamo Cesare Nebbia, i fratelli Bril, Girolamo Muziano e molti altri. La volta fu invece dipinta da Antonio Tempesta.
Notizie sull'autore
Silvia è content creator dal 2010 ed esperta d'informazione turistica per città d'arte italiane. Laureata in Lettere Classiche, è appassionata della storia, della cultura e delle curiosità delle città del Bel Paese, nonché conoscitrice di tutti i trucchi per una perfetta vacanza in Italia.